giallu1968 Inviato Ottobre 1, 2007 Segnala Condividi Inviato Ottobre 1, 2007 Buon giorno a tutti e grazie per tutte le risposte date precedentemente per i miei quesiti. Ho letto sempre su questo forum (se nn ho capito male) che fare dell'apnea a secco non serve a niente nell'apnea subacquea ,sia dal punto di visto di "allenare" l'apnea,sia dal punto di vista delle prestazioni poi in acqua. Difatti ho letto di un campione che aveva un'apnea a a secco di 40 sec e poi magari scendeva fino a 100mt.Ho capito che si migliora quasi esclusivamenteandando in acqua e allenando la parte aeorobica dell' organismo magari corrrendo o facendo nuoto(sport tra l'altro che pratico di nuovo da circa un 'anno). ho anche letto l'importanza del traning autogeno(per citarne uno) per quanto riguarda il rilassamento psico fisico del corpo e della mente. Ci sono persone pero' che conosco che fanno pochissima attivita' fisica,nn credo che faccino queste tecniche di rilassamento e magari per motivi di lavoro vanno in acqua anche poco ,eppure pescano tranquillamente ai 15 mt e magari anche ai 20 mt.Devo aggiungere pero che sono minimo vent'anni che pescano. Allora mi domando Cosa fa ' la differenza? Perche' riescono ad andare cosi' fondi,senza problemi? Hanno doti particolari oppure sono traguardi raggiungibili col tempo e l'eperienza,da "tutti"? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Tango Inviato Ottobre 1, 2007 Segnala Condividi Inviato Ottobre 1, 2007 saluti io non pesco da vent'anni anzi ho appena cominciato, cmq vorrei dare un parere a proposito forse è vero che l'apnea a secco è inutile ma credo anche che allenando il diaframma si possano avere risposte migliori da parte del proprio fisico in pratica penso sia vero che un'allenamento sul diaframma come può essere cantando in un coro ecclesiastico permette ai polmoni di abituarsi a sfuttare bene l'aria che contengono la mia risposta alle tue domande è quindi che pur non allenandosi ma avendo sviluppato col tempo capacità nello sfruttamento del diaframma si riescano ad avere meno problemi per quanto riguarda l'acquaticità insomma cantare funiculì funiculà a scuarciagola è secondo me un'ottimo allenamento io faccio un'ora di piscina alla settimana e pur non essendo allenato riesco sempre a farmi un paio di vasche a delfino Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
vyncenzo Inviato Ottobre 1, 2007 Segnala Condividi Inviato Ottobre 1, 2007 Lascia stare la profondità, sono importanti acquaticità, tecnica ed esperienza. Per la profondità, si pesca in sicurezza solo dopo anni di esperienza e non centrano le capacità atletiche. Il fatto che un neofita riesca fisicamente a scendere a 20 è il primo fattore di pericolosità per lasciarci le penne, la profondità va a braccetto con l'esperienza. Poi se parliamo di doti fisiche una cosa importante per esempio è la compensazione. Quella ti fa sprecare tanto ossigeno se hai orecchie (toste) come le mie o non te ne fa sprecare affatto se hai una compensazione spontanea (beato te). Impara a pescare in poca acqua, dove le catture sono possibili comunque....profondità uguale megacarniere è una fandonia. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Fini Inviato Ottobre 1, 2007 Segnala Condividi Inviato Ottobre 1, 2007 Lascia stare la profondità, sono importanti acquaticità, tecnica ed esperienza. Per la profondità, si pesca in sicurezza solo dopo anni di esperienza e non centrano le capacità atletiche. Il fatto che un neofita riesca fisicamente a scendere a 20 è il primo fattore di pericolosità per lasciarci le penne, la profondità va a braccetto con l'esperienza. Poi se parliamo di doti fisiche una cosa importante per esempio è la compensazione. Quella ti fa sprecare tanto ossigeno se hai orecchie (toste) come le mie o non te ne fa sprecare affatto se hai una compensazione spontanea (beato te). Impara a pescare in poca acqua, dove le catture sono possibili comunque....profondità uguale megacarniere è una fandonia. D'accordissimo. Per allenare il diaframma ci sono semplici esercizi senza bisogno di fare apnee a secco. Per imparare a pescare non bisogna andare fondi, anzi è vero il contrario. All'aumentare della profondità aumentano i già grandi rischi che corriamo ogni volta, e l'imprevisto a quelle quote va gestito (se si riesce) con tanta esperienza. Leggi quanto vuoi, informati che va benissimo, ma ascoltare il Tuo corpo è la prima regola, ogni giorno è diversa la risposta del Tuo fisico. Sabato in massimo 3metri ho fatto 8 pezzi Domenica, al mio limite pescatorio che raramente raggiungo cioè 15mt, non ho preso una cippa, e visto solo un pizzuto..tutto il pesce stava nei 5 metri di fondo. Impara a leggere i MOMENTI migliori per andare in acqua, è molto piu' utile che andare fondi Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
pejo Inviato Ottobre 1, 2007 Segnala Condividi Inviato Ottobre 1, 2007 Lascia stare la profondità, sono importanti acquaticità, tecnica ed esperienza. Per la profondità, si pesca in sicurezza solo dopo anni di esperienza e non centrano le capacità atletiche. Il fatto che un neofita riesca fisicamente a scendere a 20 è il primo fattore di pericolosità per lasciarci le penne, la profondità va a braccetto con l'esperienza. Poi se parliamo di doti fisiche una cosa importante per esempio è la compensazione. Quella ti fa sprecare tanto ossigeno se hai orecchie (toste) come le mie o non te ne fa sprecare affatto se hai una compensazione spontanea (beato te). Impara a pescare in poca acqua, dove le catture sono possibili comunque....profondità uguale megacarniere è una fandonia. D'accordissimo. Per allenare il diaframma ci sono semplici esercizi senza bisogno di fare apnee a secco. Per imparare a pescare non bisogna andare fondi, anzi è vero il contrario. All'aumentare della profondità aumentano i già grandi rischi che corriamo ogni volta, e l'imprevisto a quelle quote va gestito (se si riesce) con tanta esperienza. Leggi quanto vuoi, informati che va benissimo, ma ascoltare il Tuo corpo è la prima regola, ogni giorno è diversa la risposta del Tuo fisico. Sabato in massimo 3metri ho fatto 8 pezzi Domenica, al mio limite pescatorio che raramente raggiungo cioè 15mt, non ho preso una cippa, e visto solo un pizzuto..tutto il pesce stava nei 5 metri di fondo. Impara a leggere i MOMENTI migliori per andare in acqua, è molto piu' utile che andare fondi Pienamente d'accordo! poi se hai esperienza, di capire a che quote inpostare la battuta, ancora meglio! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
giallu1968 Inviato Ottobre 1, 2007 Autore Segnala Condividi Inviato Ottobre 1, 2007 Vi ringrazio tantissimo per le risposte che mi avete dato,e sono perfettamente d'accordo,su cio' che mi dite in fatto di sicurezza , e nel fatto che i pesci si prendono anche a profondita' minori dei 15.Tanto il mare e' un po' come andare per funghi,se si conoscono i "posti" e si ha esperienza i funghi si trovano,poi se nn e' giornata........nn c'e' ne lostesso. La mia e' una semplice curiosita' come penso un po' quella di chi pratica questo sport hobby,nn credo che nessuno di noi si sia mai fatto queste domande,d'altra parte per andare giu' il fiato va trattenuto... Ad esempio andando a pescare mi sono perfettamente accorto che a volte senza cercare grandi respirazioni o cose strane magari conosciute poco perche' uno leggendo puo' anche travisare,va giu' fa ' il suo aspetto o agguato in tutta tranquillita'(sugli 8 10 mt) e poi risale senza nessun problema,mentre a volte cerchi di fare tutto come da manuale e poi nemmeno arrivi a stare giu' a 4metri. Come ad esempio nell'apnea a secco che per curiosita' uno prova a fare io personalmente ,iperventilando o pensando di iperventilare rimango 2,50 min e poi magari respirando normalmente e rilassato e facendo l'ultimo atto respiratorio lungo arrivo ai 2 50 ugualmente. Tutto qui appunto a volte mi chiedo se invece conoscendo qualche "regoletta" consiglio in piu' si riesca a migliorarsi sotto questo profilo. Grazie di nuovo Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Massimo Malpieri Inviato Ottobre 2, 2007 Segnala Condividi Inviato Ottobre 2, 2007 il miglioramento nasce dalla consapevolezza dei propri limiti. L'allenamento all'apnea puoi farlo con l'attività aerobica, corsa stretching, ripetute di fondo e quant'altro ma, fondamentalmente, devi conoscere te stesso ed i tuoi limiti; vedrai che i miglioramenti arrivano. lascia perdere l'apnea a secco, è una perdita di tempo. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
sebastiano Inviato Ottobre 2, 2007 Segnala Condividi Inviato Ottobre 2, 2007 20 anni,uguale tanta passione.Quelli io li chiamo i "lupi di mare".Sono le persone a cui auguro ognuno di voi d'incontrare.Ho avuto questa fortuna e quando umilmente gli chiedo qualcosa, non si parla mai di metri, profondita'e allenamenti vari.....La passione,l'istinto del cacciatore la lucidita' d'azione se non la troviamo in 5 mt d'acqua non la possiamo trovare con un tuffo profondo.Quindi per raggiungere certi traguardi ci vogliono 20 anni di puro divertimento e tanta passione!.... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
il Meloria Inviato Ottobre 2, 2007 Segnala Condividi Inviato Ottobre 2, 2007 Lascia stare la profondità, sono importanti acquaticità, tecnica ed esperienza. Per la profondità, si pesca in sicurezza solo dopo anni di esperienza e non centrano le capacità atletiche. Il fatto che un neofita riesca fisicamente a scendere a 20 è il primo fattore di pericolosità per lasciarci le penne, la profondità va a braccetto con l'esperienza. Poi se parliamo di doti fisiche una cosa importante per esempio è la compensazione. Quella ti fa sprecare tanto ossigeno se hai orecchie (toste) come le mie o non te ne fa sprecare affatto se hai una compensazione spontanea (beato te). Impara a pescare in poca acqua, dove le catture sono possibili comunque....profondità uguale megacarniere è una fandonia. <{POST_SNAPBACK}> D'accordissimo. Per allenare il diaframma ci sono semplici esercizi senza bisogno di fare apnee a secco. Per imparare a pescare non bisogna andare fondi, anzi è vero il contrario. All'aumentare della profondità aumentano i già grandi rischi che corriamo ogni volta, e l'imprevisto a quelle quote va gestito (se si riesce) con tanta esperienza. Leggi quanto vuoi, informati che va benissimo, ma ascoltare il Tuo corpo è la prima regola, ogni giorno è diversa la risposta del Tuo fisico. Sabato in massimo 3metri ho fatto 8 pezzi Domenica, al mio limite pescatorio che raramente raggiungo cioè 15mt, non ho preso una cippa, e visto solo un pizzuto..tutto il pesce stava nei 5 metri di fondo. Impara a leggere i MOMENTI migliori per andare in acqua, è molto piu' utile che andare fondi <{POST_SNAPBACK}> Devo dare piena ragione ad Alessandro..... Quest'estate ero contento perche ' con dedizione e patimento (pesca invernale) avevo guadagnato un paio di metri e poi i pesci piu' belli sono stati catturati in 3metri e mezzo d'acqua!!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Fini Inviato Ottobre 2, 2007 Segnala Condividi Inviato Ottobre 2, 2007 e se l'onda non mi scappottava forse usciva anche l'oratella...col boccaglio fuori..anzi, prima di dedicarmi alle "profondità", se vedo che il mare lo consente faccio l'agguato dalla superficie. Fai caso a cosa esce ogni tanto nel forum "acque basse" .. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
matte4bs Inviato Ottobre 2, 2007 Segnala Condividi Inviato Ottobre 2, 2007 mi sono sempre chiesto se esiste una relazione tra il tempo di apnea a secco e quella in acqua.. nel senso se ce un rapporto tra di esse ( senza tenere conto di fattori come la profondita)... per fare un esempio, se fuori dall'acqua sto 2 minuti e in acqua 1, vuol dire che esiste un rapporto che è piu o meno è smepre intorno al valore 2 o no?? per farla breve... con l'incremento di una aumenta anche l'altra o si puo avere benissimo 1 minuto a secco e un minuto fuori?? la mia è solo una curiosità dato che molti la sostengono ma diciamo non sono "qualificati" per confermare questa tesi... chiedo a lei delucidazioni in proposito enjoy Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Alessandro Fini Inviato Ottobre 2, 2007 Segnala Condividi Inviato Ottobre 2, 2007 (modificato) Nessuna relazione, l'apnea a secco non serve a nulla. Il corpo umano immerso in acqua ha reazioni fisiche diverse, ad esempio il rallentamento del battito cardiaco.. Da evitare P.S: Capisco le perplessità nel trattare e capire certi argomenti, capisco i nuovi arrivati nel forum ma..se ne parla nel post prima..non intasate il forum con le stesse identiche domande per favore. Basta fare una ricerca e POI se non si capisce bene qualcosa chiedete.. Modificato Ottobre 2, 2007 da Alessandro Fini Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
vadoinapnea Inviato Ottobre 6, 2007 Segnala Condividi Inviato Ottobre 6, 2007 ciao l'apnea si migliora andando in apnea io la preda piu bella lo presa in tre metri dot.malpieri la sa lunga fidati Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
siccia Inviato Ottobre 6, 2007 Segnala Condividi Inviato Ottobre 6, 2007 (modificato) mi sono sempre chiesto se esiste una relazione tra il tempo di apnea a secco e quella in acqua.. nel senso se ce un rapporto tra di esse ( senza tenere conto di fattori come la profondita)... per fare un esempio, se fuori dall'acqua sto 2 minuti e in acqua 1, vuol dire che esiste un rapporto che è piu o meno è smepre intorno al valore 2 o no?? per farla breve... con l'incremento di una aumenta anche l'altra o si puo avere benissimo 1 minuto a secco e un minuto fuori?? la mia è solo una curiosità dato che molti la sostengono ma diciamo non sono "qualificati" per confermare questa tesi... chiedo a lei delucidazioni in proposito enjoy C'è stata gente che a secco raggiungeva al massimo i 40 secondi ma che una volta in acqua "si trasformava" e lavorava fino a 80m di profondità con apnee di 3 minuti e passa... Modificato Ottobre 6, 2007 da siccia Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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