> Questa Volta Ho Sboccato - Pagina 2 - Sicurezza & Medicina - AM FORUMS Vai al contenuto

Questa Volta Ho Sboccato


Messaggi raccomandati

Prof Malpieri, l'articolo sulla kinetosi non è più disponibile sarebbe cosi gentile da inviarmelo? ho problemi di nausea subacquea e vorrei cercare di risolverli.

Grazie

purtroppo non posso mettere un articolo pubblicato in un altro sito anche se non è più online, puoi però ricercare l'argomenti sullo storico di sicurezza e& medicina, scorrendoli dall'inizio.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Come già detto da Bblood, l'alimentazione della sera prima è importante. Ho notato che dopo l'abbuffata non riesco quasi a pescare in maniera decente per vari motivi.. :bye:

Quoto in pieno

Nel pre pescata generalmente faccio "colazione" con del te' molto dolcificato con fruttosio e una o due fette biscottate o altri prodotti da forno con il minor contenuto di grassi possibile.

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
purtroppo non posso mettere un articolo pubblicato in un altro sito anche se non è più online, puoi però ricercare l'argomenti sullo storico di sicurezza e& medicina, scorrendoli dall'inizio.

E' una ricerca che ho già fatto io, in tutte le discussioni sulla kinetosi c'è il link a quell'articolo che risulta rimosso.

 

PS Se sei tu l'autore l'articolo è tuo e ne fai quello che vuoi.

 

:bye:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

ecco l'articolo:

 

MAL DI MARE

 

Tra i disturbi che possono rovinare una battuta di pesca il mal di mare è certamente uno dei peggiori, principalmente per il grave malessere a cui si accompagna.

Nel corso della mia attività professionale di specialista in Medicina Subacquea ed Iperbarica ho avuto occasione di trattare più di un apneista affetto da questa patologia e anche se può sembrare un controsenso esiste un gran numero di subacquei che soffre di mal di mare.

Che cosa è il mal di mare?

Il mal di mare rientra nel gruppo delle cosiddette Malattie da movimento o Chinetosi (dal greco kìnetòs = movimento), di cui fanno parte anche il mal d’auto, il mal d’aria e tutti quei disturbi che compaiono in occasione di movimenti particolari caratterizzati da oscillazioni e vibrazioni del corpo scoordinate e non uniformi, per esempio, un giro sulle montagne russe o un banale divertimento come l’altalena possono essere causa di malattia da movimento che si manifesta con disturbi di tipo neurovegetativo caratterizzati da vertigini, nausea e vomito ripetuto.

Ma torniamo alle origini di questo disturbo che si riallaccia certamente all’articolo dello scorso numero sulle vertigini in acqua; infatti le strutture coinvolte nello scatenamento del mal di mare sono le medesime che intervengono nei disturbi vertiginosi:

• labirinto posteriore,

• organo della vista

• sensibilità propriocettiva

labirinto posteriore - struttura dell’orecchio interno, è il vero e proprio organo dell’equilibrio formato dal vestibolo e dai tre canali semicircolari disposti su tre piani spaziali: Come abbiamo visto nel numero precedente all’interno del vestibolo e dei canali si trova l’endolinfa, un liquido viscoso più denso dell’acqua, e che si sposta all’interno di queste strutture con i

movimenti della testa andando a stimolare delle cellule sensoriali all’interno del vestibolo e che captano le accelerazioni lineari e longitudinali, mentre i canali semicircolari percepiscono i movimenti di rotazione.

 

 

Organo della vista – fornisce informazioni su movimenti del corpo nello spazio e degli oggetti rispetto al corpo ed è costituito anteriormente da una zona trasparente la Cornea, rivestita da una membrana trasparente la Congiuntiva; dietro la Cornea si trova l’Iride, tra la Cornea e l’Iride si viene a delimitare uno spazio che prende il nome di Camera Anteriore riempita da un

liquido, l’Umore Acqueo, che ha la funzione di trasportare ossigeno e fattori nutritivi alle strutture dell’occhio oltre a rimuovere i metaboliti, si forma alla velocità di 2mm3/min. e viene completamente sostituito in circa 100 minuti. In questa zona si trova l’Iride che è aperta al centro a formare la Pupilla, parte colorata dell’Occhio e visibile dall’esterno attraverso la Cornea. La zona più interna è la Retina costituita da una serie di cellule nervose disposte in nove strati dei quali il più interno rappresenta il punto di partenza delle fibre del Nervo Ottico. Nel polo posteriore dell’occhio troviamo la Macula area della visione distinta e che, se stimolata unitamente alle strutture dell’orecchio interno in maniera continuativa da variazioni di accelerazione e decelerazione, provocherà la comparsa dei sintomi neurovegetativi tipici del mal di mare.

Sensibilità propriocettiva – dipende da strutture nervose che forniscono informazioni sulle variazioni del tono dei muscoli della nuca e della pianta dei piedi permettendo così al cervello di riconoscere la posizione relativa della testa rispetto al tronco e la posizione delle estremità.

Questi tre sistemi inviano le informazioni che raccolgono a dei nuclei cerebrali dove vengono riconosciute ed elaborate le risposte che daranno ordine ai muscoli di contrarsi o di rilasciarsi per contrastare un eventuale movimento nocivo.

Quando l'organismo è sottoposto a movimenti non uniformi si vengono a creare frequenti variazioni di velocità sia nella trasmissione degli stimoli che nella intensità delle risposte da parte del Sistema Nervoso; appare evidente che in questo caso i movimenti più complessi (accelerazioni e decelerazioni per effetto delle onde), soprattutto se ritmici e ravvicinati, risulteranno essere anche i più nocivi; se alle variazioni di velocità si aggiungono poi condizioni ambientali particolari (stato del mare, acqua torbida, tipo di fondale) ed individuali (alterato stato emotivo per l’influenza della situazione ambientale) assieme all'affaticamento visivo conseguente alla instabilità degli oggetti osservati, i vari sistemi preposti al controllo dell'equilibrio trasmetteranno al Sistema Nervoso Centrale una serie di informazioni discordanti che andranno a provocare una serie di risposte altrettanto scoordinate e che avranno come risultato finale lo scatenamento di un insieme di disturbi culminanti in crisi di vomito ripetuto.

Ma chi è che soffre maggiormente di mal di mare?

Alcuni individui presentano un atteggiamento costituzionale abbastanza marcato verso i disturbi chinetosici; soggetti con squilibri neurovegetativi, ansiosi ed emotivi hanno una predisposizione maggiore rispetto agli altri,così come bambini oltre i 2 anni e la maggior parte del sesso femminile per una labilità neurovegetativa maggiore che si riscontra in questi soggetti.

In alcuni individui, con il tempo, si ha una sorta di assuefazione ai movimenti responsabili dei disturbi, con una graduale attenuazione della sintomatologia sino alla loro completa scomparsa. Questa assuefazione sarebbe da addebitare ad graduale un adattamento dei sistemi di controllo centrali ai diversi tipi di informazioni che giungono dalla periferia.

La riprova invece di come il fattore psicologico, l'ansia e l'emotività, giochino un ruolo fondamentale nella genesi del mal di mare e rappresentino il motivo di un costante aggravamento della patologia, è data da quei soggetti in cui il solo ricordo di una gita in barca o in aereo scatena un attacco di chinetosi vero e proprio.

Sintomi

Immaginiamo una situazione di mare lungo con un fondale misto di posidonia e roccia; il nostro sub, mentre è alla ricerca di qualche preda, continua a salire e scendere sul capo d’onda mentre sul fondo i ciuffi di posidonia ondeggiano sotto l’azione della corrente, ad un certo punto il nostro sub comincia ad avvertire uno strano fastidio, un malessere indefinito che tende ad aumentare con il passare dei minuti: aumenta la salivazione e compare un fastidiosissimo senso di nausea accompagnato da vertigini sempre più intense e da un senso si spossatezza che inducono il malcapitato a guadagnare la terra ferma o a risalire sull’imbarcazione.

In entrambi i casi però la situazione non si modifica di molto perché prima che il nostro pescatore arrivi a terra i sintomi si aggraveranno per l’insistere della situazione ambientale unitamente allo stato d’ansia e d’angoscia dovuti alla paura di non farcela ed ecco allora che improvvisamente compaiono una serie di conati di vomito ripetuti ed irrefrenabili, accompagnati da profondo senso di prostrazione; anche sull’imbarcazione lo stimolo nocivo continua, anzi…. è amplificato dal rollio e dal beccheggio legati alle condizioni marine: ai compagni di pesca il malcapitato appare pallido e sudato, sonnolento e con frequenza cardiaca accelerata.

 

Ma perché succede tutto questo?

Il Centro del Vomito è la struttura nervosa dove giungono gli stimoli chimici provenienti da diversi punti dell’organismo, inviati in questa sede da una zona di “smistamento” definita Chemoreceptor Trigger Zone (CTZ); in seguito alla stimolazione del Centro del Vomito si ha la comparsa di nausea, aumento della salivazione, aumento della frequenza cardiaca, aumento della frequenza e dell’intensità del respiro, conati di vomito sino al vomito ripetuto ed irrefrenabile, senso di mancamento per diminuzione della pressione arteriosa.

Il vomito consegue alla chiusura delle vie aeree a livello della Laringe, rilasciamento dello sfintere gastro-esofageo e ad una intensa e duratura contrazione sia del diaframma che dei muscoli addominali che vanno a provocare una “spremitura” dello stomaco, espulsione del contenuto gastrico nell’esofago prima e nella bocca successivamente; nel caso della malattia da movimento è conseguenza di un alterato stato fisiopatologico che provoca stimolazione della Retina, dell’VIII° paio di nervi cranici e del Labirinto.

Sembra una vera e propria catastrofe tanto da far pensare al nostro amico in maniera sempre più intensa di dedicarsi ai racchettoni sulla spiaggia o alla raccolta delle more nei boschi, dove certamente non si soffre in questa maniera assurda; ma perché privarci del nostro sport preferito quando con alcuni semplici rimedi si può prevenire il mal di mare? E allora vediamo cosa fare per prevenire il mal di mare.

PREVENZIONE

Da numerosi studi effettuati sugli stati chinetosici si è evidenziato che i farmaci di prima scelta per antagonizzare la malattia da movimento debbono essere assunti a scopo preventivo prima dell’esposizione all’agente causa del disturbo (auto, barca, aereo o, nel nostro caso, immersione in condizioni avverse).

Si tratta di sostanze farmacologiche di varia origine e natura che interferiscono a vari livelli con il meccanismo di trasmissione degli stimoli nocivi al centro del vomito e alla Chemoreceptor Trigger Zone.

Senza prendere in considerazione quei farmaci che presentano marcati effetti sedativi, quindi controindicati per l’immersione subacquea, mi limiterò ad elencare quelle sostanze farmacologiche che possono essere assunte dal subacqueo senza incorrere in alcun pericolo.

La possibilità nel prevenire il mal di mare da parte di una sostanza farmacologica è collegata alla sua capacità di provocare minori effetti collaterali e sedativi e non all’intensità dei suoi effetti, né tantomeno alla sua attività tranquillante

E’ chiaro quindi che sensibilità individuale, intensità e durata del movimento condizionano l’efficacia dei farmaci.

Tra i farmaci più usati ricordo i prodotti a base di ciclizina, di meclozina, di dimenidrato, di prometazina e di scopolamina, tutti ad azione antiemetica e in parte sedativa.

Tra i vari farmaci in precedenza elencati la scopolamina risulta essere il farmaco più efficace per i movimenti di breve durata, efficacia che tende a diminuire se il farmaco viene somministrato più volte durante il giorno.

Gli Antistaminici (Fargan 25 milligrammi, 2 ore prima dell'inizio del movimento) e il Dimenidrato (Xamamina compresse, Travelgum gomme masticabili) sono efficaci nel prevenire i disturbi da movimento anche se sono dotati una discreta azione sedativa che può indurre sonnolenza dopo la loro assunzione.

L’uso di cerotti, da applicare nella zona retroauricolare, ha dato risultati veramente efficaci nel prevenire la comparsa dei disturbi chinetosici anche nei subacquei.

Questi cerotti (il cui nome commerciale è Transcop) contengono delle microdosi di Scopolamina (1,5 mg) il cui rilascio avviene in maniera lenta graduale e continuativa che porta ad un assorbimento attraverso la cute di dosi di 0,5 milligrammi al giorno nell’arco di 3 giorni, esercitando un effetto antiemetico per tutta la durata dell’esposizione al movimento.

Il lento rilascio di Scopolamina per via transcutanea consente di evitare l’insorgenza degli effetti collaterali, in precedenza descritti, oltre a fornire una protezione ottimale dalle manifestazioni del Mal di mare.

Ci tengo a sottolineare che, in soggetti particolarmente sensibili, l’uso dei cerotti Transcop può provocare delle risposte anomale con comparsa crisi ipertensive e disturbi della minzione, ed è quindi consigliabile consultare sempre il proprio medico curante prima di ricorrere al loro uso.

Voglio infine sottolineare come spesso alcuni disturbi, culminanti in nausea e conati di vomito, benché addebitati al mal di mare, riconoscano altra origine e natura.

Una delle caratteristiche della pesca in apnea è che spesso il subacqueo tende ad ingerire acqua di mare, che ha un potere fortemente irritante per il tubo digerente con la conseguenza di una risposta da parte della mucosa gastrica che provoca un aumento della secrezione di muco, che ha normalmente funzioni protettive sulla superficie interna dello stomaco; sempre per l’effetto irritante, la muscolatura gastrica si contrae con forza; queste forti contrazioni locali danno origine ad un'onda di pressione verso la bocca (antiperistalsi) e non verso il basso come normalmente avviene, cosicché quando il materiale irritante raggiunge lo stomaco viene rapidamente espulso mediante il vomito con i meccanismi precedentemente descritti.

In questi casi l’assunzione di antiacidi in compresse prima dell’immersione rappresenta un valido mezzo di prevenzione; tra i farmaci più usati ricordo la Ranitidina (dosaggio 150-300 mg) 1 compressa 30 minuti prima dell’immersione e l’Omeprazolo .

Queste sostanze, che appartengono alla classe farmacologica degli antisecretivi, a dosi minime esercitano una azione protettiva sulla mucosa dell’apparato digerente estremamente valida e che antagonizza lo scatenarsi dei fastidiosi disturbi irritativi prima descritti.

Sempre a scopo preventivo è utile curare l’alimentazione prima della partenza in barca e dell’immersione, mediante assunzione di cibi asciutti e leggeri, tipo grissini, crackers e fette biscottate a dosi piccole e ripetute (al fine di diminuire i riflessi addominali aumentare l’assorbimento dei succhi gastrici e favorire una buona digestione.), evitando tassativamente le bevande alcoliche.

Particolarmente importante risulta poi la posizione assunta sul mezzo nautico, durante il trasferimento verso il luogo d’immersione e nel tragitto di ritorno,che deve essere parallela all'asse maggiore del movimento ed in accordo con la direzione dell'imbarcazione al fine di diminuire al minimo gli stimoli visivi di ondeggiamento.

 

(BOX)

TABELLA FARMACI ANTIEMETICI

 

Antistaminici

Difenidramina

Dimenidrinato

Idrossizina

Ciclizina (non più in commercio)

Prometazina (effetto sedativo)

Neurolettici (fenotiazine, butirrofenoni, benzamidi)

Proclorperazina

Tietilperazina

Droperidolo (marcato effetto sedativo)

Clorpromazina (marcato effetto sedativo)

Perfenazina

Aloperidolo (marcato effetto sedativo)

Metoclopramide

Altri

Scopolamina

Corticosteroidi

Benzodiazepine (marcato effetto sedativo)

 

 

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Una mezzora prima di entrare in acqua, mangio lentamente un piccolo panino vuoto, non da fastidio, anzi mi toglie quella fastidiosa sensazione di stomaco vuoto.

Ciao Gianpa

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

:lamo: Alfredo domanda qualcosina anche a ''PEZZOGNA'' lui ha il tuo stesso problema...lui e riuscito a risolvere la situazione ingerendo un poco prima della battuta di pesca un medicinale che adesso mi sfugge il nome..... :banging: .......prova anche quello non sò........

comunque io personalmente mangio fette biscottate prima di immergermi in acqua anche una mezzoretta prima...

MA come disse il mio ortopedico una volta: ''Ogni Persona è un Caso...''...con questa affermazione credo che abbia detto tutto!...........riguardati bene da questa cosa ciao Alfredo

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
  • 1 mese dopo...

Io non escluderei la possibilità di una leggera labirintite e mi farei vedere quanto prima dall' otorino. La vertigine del labirinto è un malessere molto più comune di quanto si creda e si manifesta proprio con una leggera nausea e capogiro non appena si staccano i piedi da terra, tantevvero che è considerata la malattia professionale più comune dei piloti d'aereo. Sub e piloti hanno in comune il fatto evidente di muoversi rapidamente nello spazio e non solo nel piano come sarebbe più congeniale all' uomo.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Io non escluderei la possibilità di una leggera labirintite e mi farei vedere quanto prima dall' otorino. La vertigine del labirinto è un malessere molto più comune di quanto si creda e si manifesta proprio con una leggera nausea e capogiro non appena si staccano i piedi da terra, tantevvero che è considerata la malattia professionale più comune dei piloti d'aereo. Sub e piloti hanno in comune il fatto evidente di muoversi rapidamente nello spazio e non solo nel piano come sarebbe più congeniale all' uomo.

 

 

la labirintite si manifesta in terra ferma ed in acqua; non ha alcun riferimento etiopatologico con i disturbi del nostro comune amico e fondamentalmente dà disturbi dell'equilibrio più a terra che in acqua, a parte che sei in ritardo di 45 giorni sulla risposta. :P

 

 

Modificato da Massimo Malpieri
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Io non escluderei la possibilità di una leggera labirintite e mi farei vedere quanto prima dall' otorino. La vertigine del labirinto è un malessere molto più comune di quanto si creda e si manifesta proprio con una leggera nausea e capogiro non appena si staccano i piedi da terra, tantevvero che è considerata la malattia professionale più comune dei piloti d'aereo. Sub e piloti hanno in comune il fatto evidente di muoversi rapidamente nello spazio e non solo nel piano come sarebbe più congeniale all' uomo.

 

 

la labirintite si manifesta in terra ferma ed in acqua; non ha alcun riferimento etiopatologico con i disturbi del nostro comune amico e fondamentalmente dà disturbi dell'equilibrio più a terra che in acqua, a parte che sei in ritardo di 45 giorni sulla risposta. :P

Anche tu in quanto a ritardi non scherzi un granchè. A proposito: sentite condoglianze. Tardive, ahimè. :(

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
  • 2 settimane dopo...

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
×
  • Crea Nuovo...