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Pescare Nelle Zone C Delle Amp...


Secondo te, per avere la possibilità di pescare nelle zone C delle AMP, quale sarebbe la proposta con maggiori chances?  

221 utenti hanno votato

  1. 1. Secondo te, per avere la possibilità di pescare nelle zone C delle AMP, quale sarebbe la proposta con maggiori chances?

    • un permesso a pagamento
      20
    • regolamentazione stringente e articolata (es: permesso valido 5 gg su 7; limitazione di cattura; divieto di pescare alcune specie, etc...)
      18
    • accesso consentito solo a tesserati di associazioni riconosciute (FIPSAS)
      45
    • accesso consentito come a tutti gli altri pescasportivi, punto e basta
      61
    • una combinazione dei punti 1, 2
      24
    • una combinazione dei punti 1,2,3
      50
    • altro
      2


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ciao a tutti  :bye: io credo che sia più che sufficiente limitare la pesca nelle zone c ai soli tesserati fipsas, senza un pagamento e senza ulteriori restrinzioni di pesca. perchè, secondo me sono gia sufficienti, quelle che ci sono in vigore. credo che sia anche più semplice fare i dovuti controlli :D  :D

Effettivamente ciò costringerebbe tutti a tesserarsi rendendo la categoria più forte!

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Miglior contributo in questa discussione

Non sono d'accordo...il semplice tesserato non sarebbe mai ammesso in una gestione "economica" della AMP perchè non porta soldi e spaventa i pesci..

Sono convinto che se gli "spaventatori assassini di pesci" tesserati dovessero pagare il permesso avremmo piu' speranze..

Anche la regola dei 5kg va rivista per semplificare i controlli, 5 pezzi e basta al giorno a cranio..modo migliore per dimostrare la nostra selettività.

:bye:

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Si parla di SOLUZIONE CON PIU' PROBABILITA' DI SUCCESSO.

 

Cerchiamo di capirci ...

 

 

Se la mettiamo così la risposta non può che essere nessuna di quelle elencate.I perchè è sempice e ve lo spiego.

 

-pagare per entrare.L'AMP riceverebbe soldi e in cambio ci permetterebbe l'ingresso-->.Non è conveniente per l'AMP stessa.Siamo troppo pochi e in contrasto con altre attività più remunerative (leggi diving). Ricordate che alla Maddalena si pagava e si pescava e ora non è più possibile:questo dimostra che questa soluzione non va bene.

 

-altre soluzioni.Tutte le atre soluzioni non danno nulla all'AMP che in cambio (di nulla) dovrebbe permetterci l'ingresso.E perchè mai dovrebbe faro?Per la nostra bella faccia?Che importa se si tratta solo di pescasub tesserati,che rispettano regole stringenti,ecc, si tratta comunque di soggetti "scomodi" (comunque in contrasto coi diving,pericolosi per i bagnanti,difficili da controllare,ecc) e che invece oggi non ci sono di fatto.

 

Vedete,l'esperienza ha dimostrato che cacciare del tutto i pescasub dalle AMP non arreca alcun problema a nessuno (esclusi i pescasub è ovvio).Perchè mai dovrebbero riammetterci seppur con mille e più vincoli?Chi glielo fa fare?

Semplicemente perchè non è giusto?Ragazzi sveglia!

 

Finchè non ci sarà uno studio scientifico incontestabile che dimostri che la pescasub è del tutto innocua per l'ambiente e non in contrasto con atre attività economiche staremo fuori e non ci sarà niente da fare o da dire.Solo in presenza di uno studio di questo tipo metteremmo le AMP con le spalle al muro e le costringeremmo a riammetterci

 

Purtroppo oggi non solo non esiste uno studio del genere ma ne esistono altri che affermano proprio il contrario.Non importa che siano studi poco attendibili,l'importante è che fungano da appiglio a chi ci vuole fuori.

 

Stare qui tra noi a raccontarci le favole di proposte impossibili accolte dalle AMP serve solo a farci stare meglio per 5 minuti,il tempo di sperare che gli asini volino prima di sentire in TV l'istituzione dell'ennesima AMP in cui non siamo ammessi...

Modificato da Uccio
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Uccio non sarei così pessimista.

 

Vedi, c'è un aspetto che non va sottovalutato. Se ci hanno fatto le scarpe è solo perché siamo sempre stati con la testa sott'acqua. Ultimamente stiamo diventando una vera croce... io non metterei la mano sul fuoco sul fallimento totale delle varie iniziative in atto.

 

E poi, un conto è ammettere la pescasub tout court, altra cosa è ammettere i tesserati/brevettati FIPSAS.... si salverebbe la faccia eliminando la principale scocciatura (le associazioni FIPSAS stanno agendo sul territorio a tutti i i livelli, questa volta c'è persino un tentativo di coordinamento dell'azione).

 

Insomma, io ci provo e dico che se siamo già morti male non può farci. Vediamo!

 

Joefox

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Finchè non ci sarà uno studio scientifico incontestabile che dimostri che la pescasub è del tutto innocua per l'ambiente e non in contrasto con atre attività economiche staremo fuori e non ci sarà niente da fare o da dire.Solo in presenza di uno studio di questo tipo metteremmo le AMP con le spalle al muro e le costringeremmo a riammetterci

 

Ciao Uccio,

 

In realta' uno studio esiste: nel Libro Bianco della FIPSAS sulle gare di pesca in apnea, del 2002, mostra che l'impatto della pesca in apnea come prelievo ittico rappresenta lo 0.35% del totale.

 

Il documento (del quale consiglio vivamente la lettura, soprattutto ai tesserati) si puo' scaricare in formato pdf qui.

 

D'altro canto, studi sull'impatto ambientale della pesca professionale ne esistono a bizzeffe.

 

Seguendo il tuo ragionamento, Uccio, le AMP le spalle al muro ce le avrebbero gia' da tempo. Se il criterio in base al quale gli enti gestori decidono chi puo' pescare nelle AMP e chi no fosse l'impatto ambientale basato su studi scientifici, la pesca professionale sarebbe la prima ad essere vietata.

 

A mio parere le ragioni dell'esclusione sono principalmente culturali, politiche, ed economiche. Se vogliamo provare a cambiare le cose dobbiamo continuare ad agire su questi tre punti, come gia' si e' cominciato a fare.

 

:bye:

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Tre domanda: se anche noi entrassimo in amp a chi si vieterebbe l'ingresso?

Se la risposta è nessuno,che figura si farebbe con l'UE?

Con quale coraggio si potrebbero chiedere soldi per finanziare aree aperte a tutti?

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Tre domanda: se anche noi entrassimo in amp a chi si vieterebbe l'ingresso?

Se la risposta è nessuno,che figura si farebbe con l'UE?

Con quale coraggio si potrebbero chiedere soldi per finanziare aree aperte a tutti?

 

Con la stessa faccia tosta con la quale si continuano a chiedere finanziamenti per nuove AMP dove, essendo la pesca professionale consentita, di protetto c'e' ben poco. :siiiii:

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In realta' uno studio esiste: nel Libro Bianco della FIPSAS sulle gare di pesca in apnea, del 2002, mostra che l'impatto della pesca in apnea come prelievo ittico rappresenta lo 0.35% del totale.

.......

.....

 

D'altro canto, studi sull'impatto ambientale della pesca professionale ne esistono a bizzeffe.

 

Seguendo il tuo ragionamento, Uccio, le AMP le spalle al muro ce le avrebbero gia' da tempo. Se il criterio in base al quale gli enti gestori decidono chi puo' pescare nelle AMP  e chi no fosse l'impatto ambientale basato su studi scientifici, la pesca professionale sarebbe la prima ad essere vietata.

 

A mio parere le ragioni dell'esclusione sono principalmente culturali, politiche, ed economiche. Se vogliamo provare a cambiare le cose dobbiamo continuare ad agire su questi tre punti, come gia' si e' cominciato a fare.

 

:bye:

 

No Matteo,ci vorrebbe uno studio incontestabile e che smentisse in modo assoluto quelli che invece ci condannano.Il libro bianco non risponde purtroppo a questi requisiti.

 

Riguardo la pesca professionale la cosa è diversa.E' risaputo che è dannosa ma ci sono troppi motivi economici e politici che ne impediscono l'esclusione per cui è permessa.

La pescasub "si pensa" sia dannosa e non c'è nessun motivo valido per permetterla, per cui la si esclude senza tanti complimenti. Lo studio incontestabile servirebbe allora per dire "abbiamo dimostrato di non fare alcun danno,anche se non avete vantaggi dal nostro ingresso,perchè ci escludete?"

 

 

Riguardo a quello che dice Giorgio,io spero ancora ma ci credo poco per i motivi sopra enumerati. Comunque, Giorgio, tu hai ragione quando dici che tanto non c'è nulla da perdere, per cui mi unisco al tuo "vediamo!" e aggiungo"aspetto il momento in cui,con immensa gioia,potrò dire di essermi sbagliato".

 

Ciao amici

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La pescasub "si pensa" sia dannosa e non c'è nessun motivo valido per permetterla, per cui la si esclude senza tanti complimenti.

Come ha ammesso lo stesso Sequi(Presidente AMP di Ventotene),l'impatto della disciplina,e quindi il danno,è ininfluente.

Capito? ININFLUENTE,questa è la tutela ambientale in Italia.

Il problema è l'immagine(è sempre Sequi che lo ammette),una disciplina che evoca mattanze e sterminio è considerata l'antitesi dell'amp.

 

Per questa immagine,che ci portiamo appresso da 30 anni, dobbiamo ringraziare gli scempi del passato e il colpo di grazia che ci fu dato dai più famosi rappresentanti del mondo subacqueo dell'epoca: Haas e il comandante Cousteau(che della CMAS era il presidente,carica che abbandonò in segno di protesta verso le gare di pesca subacquea).

Un comportamento criticabile e per niente costruttivo,poichè anzichè la regolamentazione di un'attività comunque giovane,ne proponeva la totale abolizione.

Ovvio che data la "fonte" il mondo prese quanto questi signori denunciavano per oro colato ed...eccoci qua .

 

Mi domando se con lo stesso meccanismo si potrebbe tornare agli "antichi splendori"...,difficile dirlo,sicuramente occorre fare cultura del mare(che non ce n'è) il più possibile e in ogni dove,a costo di sembrare maniaci.

Almeno... io ci credo.

Modificato da siccia
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A mio parere una combinazione dei punti 1 e 2 sarebbe un'ottima soluzione.Un piccolo contributo  ed alcune ben calibrate limitazioni sarebbe un forte segnale a chi osteggia la categoria dei pescatori in apnea

Concordo. Aggiungerei l' obbligo all' entrata ed all' uscita del controllo del pescato e dell' eventuale mezzo utilizzato,l' utilizzo di un certo tipo di fucili, l' esclusione della torcia, con eventuale bastonata in caso di infrazione pena esclusione ( divieto di pesca soggettivo) del pescatore dalle amp.. :bye:

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La pescasub "si pensa" sia dannosa e non c'è nessun motivo valido per permetterla, per cui la si esclude senza tanti complimenti.

Come ha ammesso lo stesso Sequi(Presidente AMP di Ventotene),l'impatto della disciplina,e quindi il danno,è ininfluente.

Capito? ININFLUENTE,questa è la tutela ambientale in Italia.

Il problema è l'immagine(è sempre Sequi che lo ammette),una disciplina che evoca mattanze e sterminio è considerata l'antitesi dell'amp.

 

Per questa immagine,che ci portiamo appresso da 30 anni, dobbiamo ringraziare gli scempi del passato e il colpo di grazia che ci fu dato dai più famosi rappresentanti del mondo subacqueo dell'epoca: Haas e il comandante Cousteau(che della CMAS era il presidente,carica che abbandonò in segno di protesta verso le gare di pesca subacquea).

Un comportamento criticabile e per niente costruttivo,poichè anzichè la regolamentazione di un'attività comunque giovane,ne proponeva la totale abolizione.

Ovvio che data la "fonte" il mondo prese quanto questi signori denunciavano per oro colato ed...eccoci qua .

 

Mi domando se con lo stesso meccanismo si potrebbe tornare agli "antichi splendori"...,difficile dirlo,sicuramente occorre fare cultura del mare(che non ce n'è) il più possibile e in ogni dove,a costo di sembrare maniaci.

Almeno... io ci credo.

Lo stesso Sequi è stato responsabile anche dell' ente parco Asinara con allargamento dei primi limiti e l' istituzione delle aree A è un soggetto decisamente verde. Una volta apranzo gli chiesi del perchè di una chiusura così ostinata, proponendogli anche la possibilità di pagare una tassa di trecento mila lire( feci un esempio) ma questi ne escluse il ragionamento a priori . Dopo due giorni vi fu una battuta di caccia al cinghiale " controllata" dove vennero abbattuti oltre cento esemplari e non gli esemplari più vecchi...

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Ospite kaiser

Io invece spero che nelle AMP venga vietata ogni forma di pesca.....sarò controcorrente.....ma la penso così!

 

Io amo la pesca subacquea ma amo anche i pesci ed il mare.....ed a fare un giro in queste aree marine rimango a bocca aperta per lo spettacolo a cui posso assistere.....cosa che in qualsiasi luogo non controllato mai accade.....

 

Pertanto se amo il mare posso anche andare li a guardare e non toccare.....anche perchè purtroppo sembra l'unica maniera per vedere ancora un nutrito numero di pesci....

 

...Non entro nel merito dei motivi che spingono ad aprire le AMP ma guardo il risultato....e se i risultati sono quelli di poter vedere tanto bel pesce allora per me ben vengano...l'importante è cmq metterne un numero giusto....che permetta a noi pescatori cmq di poter praticare agevolmente la nostra passione ed il nostro sport..

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Se l'amp è un'oasi di vita in cui i pesci entrano,si riproducono e non escono più, non è una cura per un mare malato,a meno che tutto il mare diventi amp...

Nel caso in cui l'area avesse quelle caratteristiche,l'unico modo per "guarire" il mare senza per questo doverlo chiudere tutto,sarebbe far ruotare l'amp.

 

Questo naturalmente non avviene.

 

Nel caso in cui la "cura amp" dovesse fungere da polmone per le zone limitrofe e quindi ESTRENE, si potrebbe mantenere un numero limitato di dette aree perchè vorrebbe dire che il pesce così come entra poi esce(contrariamente a quanto sta avvenendo) e i carnieri dei pescatori diverrebbero più ricchi.

 

Questo naturalmente non avviene.

Nelle zone adiecenti alle amp nè i carnieri miei nè quelli degli altri amici, hanno ricevuto benefici dalle vicine amp(qui nella Sicilia orientale ne abbiamo diverse: AMP dei Ciclopi,AMP del Plemmirio,AMP di Vendicari...ed è finita la costa orientale...).

 

E' più sensato parlare,semmai, di annate più favorevoli di altre,certi anni si prendono più dentici,altri più cernie...e così via,indipendentemente dalle amp.

Dirò di più,poichè ste zone sono il parco giochi dei bombolari bracconieri,nelle zone limitrofe il pesce è anche più spaventato!

 

Quanto scritto solo per ribadire ancora una volta che fino ad oggi cure per il mare non ce ne sono state!

Potrà sembrare strano ma un semplice depuratore posto in uno sbocco fogniario,oggi,è più "curante" di un'amp.

Modificato da siccia
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Ospite kaiser

A me prima di entrare in acqua in una AMP non era mai capitato di mettere la testa in acqua e trovarmi una cernia che sta li a guardarmi....c'è da dire che nella AMP dove sono stato io il pesce è troppo tranquillo....le cernie stavano tranquille fuori dalla tana e tu ti avvicinavi a guardarle fino a pochi cm da loro....ed anche se sono un pescatore subacqueo tirargli un colpo in testa a ste condizioni non è che mi dia sta soddisfazione....

 

...i dentici????...in branco che ti arrivano a tiro come fossero rimbecilliti.....saragoni da tutte le parti.....ho visto corvine mai viste prima....ed il tutto nel mare della Liguria....dove passo ore ed ore a pescare vedendo un millesimo di quello che ho visto in un'ora nella suddetta AMP....

 

....Quindi a me sembra che di zone così non si possa fare a meno...ma sottolineo che come li dentro la pesca vietata a noi è vietata, dovrebbe essere vietata a tutti...cannisti, professionisti, trainisti...

 

....il mare è tremendamente povero, se ci accorgiamo che si possono creare zone da documentario allora per me ben vengano....

 

Logico che non bisogna crearne 100.000.....ma un numero congruo a lasciare spazio e modo di pescare anche a noi....

 

....credo che quelle che già ci sono, il Liguria possono bastare....magari cambiando la qualità della gestione piuttosto che decidere di crearne di nuove.

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Opzione numero 3.

Tendenzialmente avrei scelto la combinazione 2 e 3, ma non c'è, quindi resta quella. Sono contrario alle spremiture dei limoni per principio: se soldi vanno cacciati, meglio che vadano alla Fipsas, invece di ingrassare le inefficienti e inefficaci gestioni attuali.

Se poi fosse proprio per questo (i quattrini) che non ci accettano, anche ammesso che esista una pur minima tendenza ad accettarci, non glieli darei ugualmente: a volte un po' di dignità e di mancanza della ricerca del compromesso a tutti i costi ci vuole pure. Chi ci discrimina dimostra di non averne. Così come dimostra di non aver a cuore il bene di un'AMP e dei principi per i quali vengono create, ma solo cura dei propri interessi e quadrature bilanci.

La condizione suppletiva per la quale certi animali, sia come ulteriore limite di peso che come specie, non possano venir catturati la trovo paradossale: e per gli altri pescatori dilettanti allora come funziona?

Pescano ciò che gli capita a caso, con le vetuste regole, o si avalla il C&R, che poi alla fine produce gli stessi effetti? Le misure devono essere uguali per tutti, altrimenti si vanificano intenzioni anche lodevoli, quelle mirate alla salvaguardia di una specie, producendo invece discriminazioni gratuite a ennesima dimostrazione che la tutela della fauna non è mai la condizione di base.

Proteggerei la cernia, senz'altro, allineandomi sulla posizione dell'agonismo, ricorrendo in qualche caso anche a sanzioni, ma niente più di quella.

E, a proposito, proprio per privilegiare la nostra migliore peculiarità come categoria, che è la selezionabilità delle prede, introdurrei qualche forma di bonus per chi si presta a ridurre il numero di quelle specie localmente considerate "nocive" (mi scuso per il termine obsoleto, ma non ho tempo di ricercarne un'altro) come possono essere, ad esempio, serra e lucci marini, o eccessivamente invasive, come la salpa. Bonus da valutare sotto la forma più opportuna.

Questo è quanto alla fine già succede nei parchi terrestri con le popolazioni di cinghiali, solo che le cicliche mattanze di "contenimento" le praticano le sole guardie, con loro immenso divertimento.

Sul fronte opposto, penalizzerei chi cattura un pesce bottargato di una specie sensibile a livello locale, come può esserlo una spigola di grosse dimensioni in Toscana, ad esempio. Magari punendolo con l'esclusione dalla zona per un certo periodo; scopo che si potrebbe raggiungere sospendendogli la stessa licenza.

Quanto al discorso-controlli, per facilitare in un'area ristretta, da parte dei delegati, il riconoscimento dei pescatori in regola durante l'azione, senza ricorrere a penose e fastidiose risalite a bordo o rientri a terra, introdurrei il sistema cubano della targhetta in plastica arancione che reca stampigliato il n.° della licenza, da attaccare al cinturino della maschera con un'occhiello, in modo da dover solo alzare il viso e continuare a pescare.

Siccome però so che ad ogni nostra proposta cozzeremo contro qualche muro di gomma, visti gli "occulti" :laughing::laughing: interessi in gioco, allora qui finisco la galoppata e lascio la parola al prossimo. :bye:

Modificato da Ricky
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