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Risposte Al Presidente Di Aa


Ospite Gianfranco Ciavarella

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Ospite Gianfranco Ciavarella
Caro campione,

 

ho avuto difficoltà a riconoscerti nel tuo sfogo, non pensavo che ti fossi ridotto a dispensare strali  e volgarità evitando accuratamente di fare chiari nomi e cognomi. La tua sortita ha dato forza a tanti piccoli personaggi, ma ti ha rivelato per quello che sei  "Profondamente". Usi modi e argomenti indegni di un'icona dell'anea, o forse no: pienamente degni. In questi anni di giornalismo del settore ho imparato a conoscere i personaggi di questo mondo, uno scenario di desolazione e miseria umana difficilmente rilevabile in altri settori della nostra malridotta società che mi ha spinto a tornare a dedicarmi solo alla mia amata pesca subacquea.

 

Premesso che mi sono sempre rivolto con educazione e non ho mai vistosamente debordato con volgarità rivolte a te o a chicchessia nella tua organizzazione didattica, e che nella vita ho trovato soddisfazione professionale e personale lontano dal piccolo e meschino mondo dell'apnea, un mondo popolato di rubagalline, evasori fiscali, gente che infrange ogni norma federale per il proprio misero tornaconto personale e che ha trasformato la propria ancestrale ignoranza in filosofia del Guru, devo dire che il thread partorito dal tuo sfogo inconsulto rappresenta appieno un certo mondo. Un mondo in cui davanti si loda il maestro e dietro lo si manda a quel paese, un mondo dove i sorci non si rintanano al tuo arrivo, ma al contrario sortono dalle loro laide spelonche quando individuano un sicuro riparo da cui sputare il proprio veleno.

 

Non commento la prima parte della tua tracimazione, perché non sono né l'alter ego nè il responsabile per ciò che il Prof. Malpieri scrive in spazi sui quali non esercito alcun controllo editoriale. Sono già stato chiamato a rispondere legalmente per ciò che il Prof. Malpieri ha scritto sul portale dell'associazione che presiedo, fatto che la dice lunga sui metodi di certi personaggi legati alla tua creatura Apnea Academy e sulla consistenza degli argomenti contro la mia persona e le mie convinzioni.

 

parte2: avete iniziato questa guerra sostenendo che AA fa apnea solo per i soldi. AA commerciale, i suoi istruttori dei mercenari, etc...

Caro Professore e cari 'Voi', io ho seguito un corso di kite: 4 mezze giornate 400 euro. un mio amico è istruttore di tennis e si fa pagare 80 euro all'ora. Un maestro di sci ne vuole 90....e mi spiegate perche un istruttore di attività subacquee non dovrebbe essere retribuito? se un mio istruttore di apnea fa dei corsi e guadagna anche dei soldi io sono felice per lui. E poi ricordatevi che siamo in una situazione di libero mercato: se siete così bravi, simpatici, tecnicamente preparati e fate i corsi gratis, tutti dovrebbero essere da voi....ma non mi sembra proprio così! Ma che strano: la gente preferisce spendere dei soldi e si iscrive a dei corsi AA per fare apnea!

 

Ma quale guerra d'Egitto, scegli meglio i tuoi consiglieri.

Per la verità, comunque, ho iniziato con il chiedere a te se non sentissi l'esigenza di una didattica distinta per la pesca in apnea, in cui l'apnea rappresenta solo un mezzo per affrontare le situazioni più disparate, caratterizzate da un consumo energetico estremamente diversificato in base alla condotta nel singolo tuffo. Hai risposto che no, non sentivi questa esigenza. "L'apnea è una ed è quella che insegnamo, poi ciascuno la usa come crede": questo mi hai detto. Ancora oggi, da ciò che scrivi, sembri non renderti conto dell'enormità di un'affermazione del genere, che stride con acquisizioni che dovrebbero far parte del bagaglio di ogni pescatore, e quindi anche di ogni istruttore. Rilasciare brevetti a metri e minuti a persone convinte che per prendere un pesce si debbano solo aumentare le quote operative, significa assecondare un approccio alla pesca profondamente sbagliato e pericoloso. Insegnare l'apnea prescindendo dalle esigenze del singolo allievo (pescatore o apneista puro) significa esporre il pescatore a rischio di incidente, che ti piaccia o no. Scendere a 30 metri a prendere un cartellino non è come lavorare una cernia arroccata o fare un agguato sul fondo. Non si muore certamente per colpa di una didattica, io non l'ho mai scritto, ma sicuramente si muore anche per l'ignoranza dei maestri che infondono false certezze, costruite su esperienze personalissime e fondate su un approccio, quello mentale (gli esercizi per la gestione dell'ultima fase della risalita di cui mi hai parlato in un'intervista, ad esempio), che non altera le pressioni parziali dei gas nell'organismo e che a mio parere costituisce -come ti avevo obiettato- un semplice inganno mentale, che, come tale, non aiuta a scongiurare i rischi. I tanti morti di questa drammatica stagione dicono che l'apnea non è una passeggiata, dicono che sott'acqua si muore. Sicuro che la cosa non ti riguardi? Sicuro che l'apnea sia una sola? Sono davvero scemenze quelle che si scrivono su Apnea Magazine? Confutale nel merito, se ne sei in grado, mostraci il tuo immenso sapere.

 

Nella stessa intervista ti ho chiesto se sapevi nulla delle conseguenze a medio e lungo termine di ripetute sambe e sincopi, quelle in cui i campioni dell'apnea agonistica -in cui i tuoi adepti effettivamente eccellono- incappano ad ogni pié sospinto, offrendo un poco nobile spettacolo (sia quando sambano e sincopano in prima persona, sia quando gioiscono per le sambe e sincopi altrui, come documentato in video, un esempio agghiacciante della "sportività" di questa disciplina, un grottesco spettacolo che farebbe rivoltare nella tomba De Coubertin), mettendo a rischio la propria salute ed anche il movimento (mi riferisco alla responsabilità degli organizzatori e della dirigenza federale che stila e sottoscrive i regolamenti). Mi hai detto che lo avrei dovuto chiedere agli scienziati, ma quando un mese dopo ci ho provato a Blue 2005 hai preso tu il microfono, tu che scienziato non sei, e buttandola sullo scherzo hai detto che se Enzo Maiorca, che ti stava di fianco, stava bene alla sua età era segno che l'apnea "tanto male non fa". Ti confesso che non l'ho proprio digerita. Ma come, lo chiedo a te e giustamente mi rispondi che devo rivolgermi agli scienziati, poi AA organizza Blue 2005, io parto da Grosseto per fare questa domanda che poniamo da mesi in più persone sul forum di Apnea Magazine senza avere uno straccio di riposta dai depositari del sapere apneistico, e tu... mi scippi la risposta buttandola sullo scherzo? Scusa ma cosa c'è da scherzare su una domanda come quella? Per questo motivo ho fatto la precisazione su Mayol -lo ammetto, dura, ma dovuta- che qualcuno non mi perdona: se tiri fuori Maiorca per dire che l'apnea non fa male, mi costringi a ricordarti con chi si confrontava nella sfida agli abissi, dato che Mayol, morto suicida, non sembra aver concluso la propria esistenza nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali. A meno che non si voglia ammettere che il suicidio è una scelta che non implica alcun disordine mentale e che i cosiddetti "farmaci anti-suicidio" siano in realtà delle caramelle per evitare... scelte sane e razionali.

 

La verità è che per mesi, anni, abbiamo chiesto perché gli apneisti sputino sangue e quali siano, se ci sono, le conseguenze nel medio e lungo periodo di ripetute sambe e sincopi, spettacoli cui purtroppo l'apnea agonistica costruita sul modello dei record ci ha donato generosamente fin dalle sue prime manifestazioni e nonostante ogni tentativo di modifica dei regolamenti (criterio soggettivo, oggettivo, sanzioni etc). I tanti istruttori pronti a vendere un corso dove sono spariti in questi anni in cui sul forum di AM si sono affacciati personaggi dalle competenze evidentemente superiori che hanno posto domande sicuramente cruciali e restate prive di una qualsiasi risposta? Tutti spariti, erano forse troppo occupati a rendere grande la tua didattica?

 

Senza parlare dell'Edema Polmonare. Io sono grato al Prof. Malpieri per essersi sempre messo a disposizione del popolo di appassionati internettiani, per una sinusite come per un problema serio, sempre rigorosamente in modo gratuito e con la massima disponibilità (altri luminari invece fanno serate a *2000* euro netti ciascuna, ovviamente a nero... è haimé accade che vengano anche accolti da circoli federali che si piegano a non farsi rilasciare regolare ricevuta, il tutto in nome del bene superiore della comunità apneistica), ma la cosa non rileva quando si parla della conoscenza necessaria al miglioramento di protocolli di sicurezza che, ad oggi, lasciano spazio ad un numero eccessivo di incidenti, mortali e non.

Non esiste la ricerca scientifica amica o nemica, per me, esiste solo la ricerca scientifica con le sue acquisizioni e il desiderio di tutti -rectius: che dovrebbe essere di tutti- di promuovere un movimento allontanando il rischio di contraccolpi mortali.

 

Gli esiti del questionario epidemiologico (= un questionario raccolto via internet, anche AM ha offerto il proprio spazio) mi sembrano confermare che anche fra apneisti preparati con la vostra didattica AA l'incidenza dell'edema a quote di poco superiori a quelle da brevetto sia a dir poco impressionante. Gli atleti di "alto profilo", cioé quelli che vanno più fondi... fanno peggio, dimostrando che le loro soluzioni fondate su un avventato pragmatismo meriterebbero un più serio vaglio critico al posto dell'accettazione acritica dell'equazione "faccio, quindi so".

Durante un' acquisizione dati a Sharm mi risulta che su 10 persone che hanno fatto tuffi fino a 30 metri... uno sia finito in sincope+edema sotto la barca, uno abbia accusato un "semi-edema" ed un terzo abbia avuto problemi di compensazione di una certa rilevanza: non male per essere una semplice acquisizione dati. A Blue 2005 Carlos Coste, poi, ha dichiarato che l'emottisi si manifestava alla fine dell'allenamento, quando era vicino al record, affermazione in apparente contrasto con illustri dichiarazioni lette sulla stampa nazionale. Forse stava forzando l'allenamento, non andava piano a sufficienza? E la predisposizione cosa significa? Se mi faccio visitare me lo dicono quanto sono predisposto all'edema? Insomma, sto edema così brutto e così diffuso, come si evita? "Tamquam non esset" quindi non si cura? In fondo guarisce da solo... non è male? è normale, come la "sambetta"? Insomma, meglio evitarlo ma se capita non è nulla di grave, e ti fa entrare nel club esclusivo degli sputazzatori di sangue????? Come funziona, io vorrei capire. Perché mai dovremmo aver bisogno di prove della dannosità di certi fenomeni come sambe, sincopi, edema polmonare per attuare delle contromisure o porsi legittimi interrogativi? Per non guastare gli affari di chi, legittimamente, fa commercio di corsi? Come è stato giustamente rilevato, in questi casi si deve adottare un principio di precauzione, anche perché parliamo della salute delle persone. Capisco che tale principio può rovinare gli affari di qualcuno, ma ... insomma, chissenefrega! La salute della gente viene prima, cribbio! La didattica AA non ha più certezze delle altre, i suoi istruttori muoiono e subiscono incidenti come tutti! L'assistenza è sempre prestata, ed il soccorso non manca, ma cosa insegnerà mai un vostro istruttore che, ad esempio, va in sincope ogni tre per due e si fa recuperare addirittura con un sincopone in 20 metri d'acqua? Cosa diavolo può insegnare a me o a chiunque altro un istruttore così? Cosa possono insegnare coloro che non hanno risposte alle nostre gravi e preoccupanti domande? Rispondi nel merito, se ne sei capace, non ripararti dietro la tua immagine per eludere queste cruciali risposte.

 

parte3: la tecnica precedente non ha avuto l'esito sperato e quindi il successivo piano e stato "..almeno allontaniamo i pescatori subacquei da AA.." Si è detto e scritto che per fare pesca i corsi di apnea non servono, anzi, sono addirittura controproducenti e pericolosi. La scemenza insita in questa convinzione è chiara a tutti: luminari dell'apnea, è come dire che per giocare a calcio non è necessario saper correre. Ah, dimenticavo: Ma non avete come sponsor una scuola di apnea!?!?!?! Non aggiungo altro commento!

 

Come ti ha detto Ciavarella, questa affermazione rischia di tornare indietro come un boomerang, ho già sfiorato il tema e non ti rispondo ancora, mi limito a dire che il banner lo avremmo dato anche ad AA se ce lo avesse chiesto e pagato, il nostro circolo sportivo vive di sponsorizzazioni e non entra in società né si fonde con nessuno degli inserzionisti. E' un rapporto commerciale: io ti offro uno spazio su un portale da oltre 150 mila visite mensili e tu mi paghi, punto e fine della storia: non giudico se le soluzioni tecniche usate per la realizzazione di un fucile da parte di un'azienda sponsor sono valide o no, non giudico se la tua didattica commerciale è giusta o sbagliata. A questo proposito mi vedo costretto a chiarire -solo per onor del vero- che non ci sarebbe nulla di male se guadagnassi dei soldi dal sito, così come non c'è niente di male se un istruttore guadagna dei soldi insegnando l'apnea: basta pagare le tasse e rispettare le regole, evitando di fare come alcuni istruttori double face che, in dispregio delle norme federali, usano le agevolazioni e le garanzie del mondo sportivo unicamente per fare concorrenza alla federazione, commercializzando corsi di altre didattiche.

Il fatto è, però, che io faccio volontariato insieme ad una quindicina di persone in un'associazione senza scopo di lucro in cui non si dividono utili e in cui i giustificativi prodotti dallo staff superano di gran lunga la capacità di rimborso delle spese delle casse sociali: che vi piaccia o no, questi sono fatti incontrovertibili e dimostrabili documentalmente (ricordo che affermare il contrario significa sostenere che io violo le normative delle ASD, non lo ripeterò più in via bonaria e diretta, ma solo attraverso il legale che siamo stati costretti ad assoldare per difenderci). Non mi è mai interessato fare soldi con Apnea Magazine, ne ho fatti e ne faccio non pochi con il mio lavoro su internet, che è la promozione dei siti web, ma di certo non con AM. Mi pagano per scrivere sulla stampa specialistica, ma questo non mi impedisce di continuare a dirigere una e-zine totalmente gratuita, dove con me anche altri come Balbi o lo stesso Malperi continuano ad erogare servizi ed informazioni con passione e costanza. Per la verità, anni fa mi era stato offerto di mollare AM e andare a moderare un forum a pagamento, ma ho rifiutato, trovando la proposta limitante e poco compulsiva.

 

Pelizzari: ricordati che se paghi, il banner lo diamo anche ad AA, con i soldi miglioreremo il sito e comunicheremo con un maggior numero di utenti, cui riporteremo sempre la verità vista dal nostro oblò, la nostra verità, non influenzata né influenzabile da esigenze di cassa, che a noi serve solo a migliorare i servizi offerti agli appassionati. Non cambieremo di una virgola i dubbi e le considerazioni su di te o la tua didattica, prova e vedrai. Di sicuro, la pubblicità gratuita fatta per cinque anni ai corsi di apnea (soprattutto AA) dovrebbe dirtela lunga sulla nostra vocazione al commercio e al guadagno. Se abbiamo chiuso i rubinetti è solo perché non siamo stati affatto aiutati a sciogliere i nostri legittimi e gravi dubbi sugli attuali principi ispiratori della didattica, specie quella a scopo di lucro.

 

parte4: siccome sempre più pescatori si sono avvicinati ad AA, si è partiti con l'ultimo infamante attacco: " blocchiamo le gare di apnea a qualsiasi circuito appartengano e convinciamo la gente che a causa della didattica AA si muore". Cari'Voi', sappiate che in un paese come la Francia, in cui non esiste il demone AA, nell'ultima estate sono morti 13 pescatori. E 5 sono stati i trattamenti a pescatori nella sola camera iperbarica di Marsiglia. Per la cronaca: spettabile professore, hanno tutti recuperato completamente anche se lei non era ad assisterli!

Mi spiace dire queste cose perchè mi sembra quasi di dar contro la pesca: la pesca è la mia più grande passione e non credo che nessuno abbia fatto in Italia quello che ho fatto io per la pesca subacquea.

 

Sei un vero fenomeno..... ancora non hai capito che di circuito agonistico in questo paese ce ne può essere solo uno, cribbio te l'ho spiegato con grande dovizia di particolari all'Eudi Show di qualche anno fa... ancora parli di "circuiti" (beh, in effetti, anche sul sito di AA si fa la stessa cosa)?

 

Ciò detto: ti risulta che le decisioni della FIPSAS adesso le prende Apnea Magazine? Le prende Giorgio Volpe? Scusa ma questa tua affermazione è ridicola e priva di ogni fondamento, forse sei troppo abituato ad organizzazioni dove comanda un "Boss illuminato" ... la FIPSAS è a base democratica e le decisioni le prende il competente organo collegiale composto da rappresentanti eletti nel rispetto delle regole democratiche che la federazione si impone. Non capisco l'attinenza delle considerazioni sui morti in Francia, ma di sicuro in Italia quest'anno sono stati molti più di 13.... troppi di più.

 

Su quello che hai fatto per la pesca, mi pare che ti sia stato dato ampio riconoscimento. Ho recensito la pagina Mediaset con tutti i servizi di Pianeta Mare proprio in uno degli ultimi numeri -se non l'ultimo- del mensile con cui collaboro, quello di settore che a te neanche interessa perché "non conta" (quando giravi all'Elba con le pinnette in caccia di una sponsorizzazione, però, scommetto che avresti pagato oro per apparirci... brutta cosa quando si dimenticano le proprie origini, brutta cosa, somiglia allo sputare nel piatto dove si è mangiato). Però non dimenticare che tanti appassionati come quelli che operano in AM sono al pezzo da 6 anni, tutti i giorni e senza ritorno personale, per offrire servizi ed informazioni quotidiani al popolo dei pescatori in apnea, che non può certo dire di aver risolto i suoi problemi grazie ai tuoi bei servizi andati in onda su Pianeta Mare, di cui ti saremo sempre grati. Le gare le boicottano ancora, dalle AMP continuano a cacciarci a calcinculo, adesso si sono aggiunti i fermo pesca in Sicilia e Sardegna, e se finalmente puniscono -anche se con sanzioni minime- chi se ne sbatte della nostra bandiera (anche la tua) non è certamente grazie a te, bensì ad altri, compresi quegli "spalatori di merda" -così sembri definirci- di AM. Come cambia il mondo, non spalavamo merda quando finisti sui giornali per la storia della secca di Washington, vero?

Se qualcuno va ai ministeri a proporre nuovi e migliori regolamenti, non è grazie a te. Né puoi aiutarci in alcun modo sul piano della maggiore sicurezza, finché continui ad arroccarti su posizioni che ricordano il Marchese del Grillo e la sua famosa autocelebrazione tautologica "io so io e voi..." che, consentimelo, non ti fa propriamente onore.

 

AM nel suo piccolo e senza alcun tornaconto (quanto intaschi nel corso istruttori annuale? Scusa, ce lo puoi dire? Sappiamo il totale degli iscritti ed il costo pro-capite, ci spieghi in quali tasche finiscono quei tanti soldi? Così, per fare un po' di chiarezza e capire, intanto, quanto legittimamente ci guadagni tu da questa attività) fa informazione e cerca di promuovere una pratica sicura della pesca in apnea, i nostri articoli e le nostre notizie sono poca cosa rispetto ai tuoi filmati? Per tacere delle riviste del settore, delle aziende che vi operano, di tutti coloro che dedicano il proprio tempo a questa passione in modo disinteressato: secondo me con il tuo debordante messaggio stai mancando di rispetto a tutti.

 

Parte5: mi permetto di prevedere quello che sarà l'esito anche di quest'ultima vostra battaglia: CONTINUERETE A PRENDERE DELLE GRANDI MAZZATE.

E adesso vi spiego perchè (..sono proprio ingenuo...mi metto a dare dei consigli alla concorrenza):

non bisogna criticare il prodotto degli altri per vendere il proprio. Bisogna migliorare ciò che abbiamo da proporre. Ecco perchè vi dico che continuerete a prendere delle mazzate: voi non avete prodotto.

-Il nostro manuale ha già ormai superato le 30000 (trentamila) copie e attualmente è esaurito in libreria. il vostro lo date OBBLIGATORIAMENTE (e poi la didattica commerciale siamo noi) ai vostri allievi altrimenti non sapete come farlo uscire.

-e vogliamo parlare dei vostri video? quali vostri video?

-e vogliamo parlare della vostra tecnica di comunicazione e relazioni esterne? Doc e amici suoi, se volete vi mando la rassegna stampa e video di dove è apparsa AA? vi segnalerò comunque le prossime uscite..ma non le riviste di settore, quelle che contano, i giornali nazionali, le televisioni....

-e non vi siete mai chiesti perchè stampa e Tv chiamano sempre noi: semplicemente perchè noi riusciamo a far capire alla gente quello che si prova nell'andar sott'acqua. Alzate il Vostro culone da dietro il computer e andate un pò di più in mare: già questo vi potrebbe aiutare

-se poi continueranno a non chiamarvi pensate un pò alla parola 'carisma', Il Carisma vostro o di chi vi dovrebbe rappresentare, o di chi rappresenta le scuole che voi appoggiate per farci la guerra...

Adesso avrete capito perchè CONTINUERETE A PRENDERE DELLE GRANDI MAZZATE.

Noi continueremo ad andare avanti per la nostra strada perchè riteniamo sia quella giusta. Continueremo ad essere i migliori e per questo motivo continuerete ad odiarci.

Datemi retta, cambiate strategia: il primo sintomo del proprio fallimento è l'invidia per il successo degli altri.

Io, purtroppo per voi, non ho intenzione di ritirarmi da AA. AA è la mia creatura e, con l'aiuto dei miei istruttori, lavorerò affinchè AA possa essere ancora più forte....e, cari 'Voi', non vi resterà che 'spalare merda' e impazzire......

......e adesso continuate pure a scrivere sui vostri forum!

 

Grandi mazzate de che? L'apnea per noi non è un prodotto, ma un'attività sportiva, un concetto che a quanto pare esula dai tuoi schemi mentali. AM non vende proprio nulla, non scrive né vende manuali -ce l'hai con la FIPSAS?????? spiegalo a Vergendo che siete in concorrenza con la FIPSAS, non mi pare averlo afferrato, spiegalo a Matteoli!!!!!- e i propri video li offre gratuitamente ad un pubblico piuttosto numeroso. Certo, non la massaia che guarda la tv al pomeriggio, ma un pubblico targetizzato e autosegmentante, quello che alla fin fine ci interessa. Sulla tecnica di comunicazione e marketing, il "carisma" (quello mostrato in questa tua esternazione non mi attira, devo confessartelo) e tutto il resto faccio fatica a seguirti, sembri in preda ad un attacco isterico che ha liberato un ego di proporzioni mitologiche.

 

Ripeto: Apnea Magazine non vende né corsi, né manuali, né aspira ad avere risonanza su media generalisti, di cui onestamente ce ne facciamo ben poco proprio perché non vendiamo alcunché. Sei andato fuori misura, non siamo in competizione con Apnea Academy né lo saremo mai, perché ciascuno dei volontari di AM ha un proprio lavoro, né ha principi didattici e interessi da difendere nell'affrontare i temi della sicurezza dell'apnea. Mettetevelo nella zucca: nei Guru non ci crediamo, quando si parla di sicurezza per noi l'unico principio è quello di precauzione e quando valutiamo le affermazioni scientifiche ci interessano sì le pubblicazioni, ma dato che basta pagare per ottenerle vorremmo anche dei riscontri in termini di casistica clinica. Le decisioni della FIPSAS non le prende Apnea Magazine, né siamo noi a stilare quelle regole che troppo spesso non vengono rispettate, noi le subiamo come tutti, convinti che finché ci sono vadano rispettate. Spero solo che questo tuo sfogo convinca il direttivo FIPSAS a prendere atto di quanto schiettamente affermi: AA e FIPSAS sono in concorrenza, la tua aspirazione è mandare gli istruttori FIPSAS a spalare la merda e a impazzire.

 

Per il futuro, ti invito solamente ad usare modi più rispettosi del prossimo, perché il fatto che tu sia Umberto Pelizzari non ti mette al riparo dalle querele, soprattutto nel momento in cui il tuo braccio destro passa a questo metodo di risoluzione delle controversie, un segno evidente della carenza di argomenti per un confronto dialettico costruttivo. Se fossi stato contattato in privato, avrei sicuramente fatto un passo indietro e rinunciato al legittimo diritto di cronaca e critica, ma di fronte all'intimidazione di una lettera dello studio legale non posso che mettere l'elemetto e accingermi alla pugna. Visto che sono già in assetto difensivo, ti invito a non offrirmi appigli per estendere il fronte della lite, non sono io che ho iniziato il giro dell'intimidazione tramite avvocato, ma posso comunque proseguirlo ed ampiarlo, in questo stesso argomento del tuo forum il concetto omnicomprensivo di diffamazione su cui si appoggiano le pretese risarcitorie di Tovaglieri trova ampi riscontri.

E nei tribunali, grazie a Dio, se ne fregano di chi siamo e del conto in banca.

 

Con mutata stima,

 

Giorgio Volpe

 

Che dire?

Quoto tutto!

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Miglior contributo in questa discussione

Sono andato a leggermi i vari post anche su altri siti...

Avendo avuto molto a che fare con diatribe, anche di un certo spessore, non riesco proprio a comprenderne le motivazioni.

Tanto da un aprte,quanto dall'altra.

Critichiamo il calcio ed il suo tifo violento, anche ed ormai soprattutto (fortunatamente) solo a parole, e poi ci troviamo a dover assistere a cose di questo genere.

Ma la vogliamo finire?

Ma vogliamo smetterla di andare per proclami e metodi motlo poco ortodossi a cercare di sostenere le proprie tesi?

Cosa volete che vi dicano quelli di AA quando, secondo me a ragione, contestate il fatto della diversa valenza dell'apnea per un pescatore subacqueo e per un apneista puro?

Cosa volete che vi rispondano?

Le vie legali sono un pretesto.

Un pretesto per mettere la parola fine a questa inutile diatriba.

Cosa volete che importi loro della pesca, cosa volete che condividano?

Non è vero che siamo la stessa famiglia...è come sostenere che un centrometrista appartenga alla stessa famiglia dei calciatori o dei rugbisti.

Basta falsi moralismi e frasi amichevoli. Basta ammiccare a chi ti ha infilato il dito nell'occhio.

La riprova: quante sincopi/samba ci sono stati negli ultimi mondiali.

Qulacosa non funziona.

Ho già detto: non esiste il rischio zero. Ma il rischio 1/4 è inaccettabile.

 

 

edit: questo messaggio l'ho scritto prima dell'ultimo post di Giorgio..sempre impeccabile.

Modificato da Cono Corrado
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ora basta! cerchiamo la riconciliazione è meglio per tutti.

giorgio ha aperto una porta non sbattiamola più

Mi spiace deluderti ma non c'è nessuna porta aperta, c'era ed è stata violentemente sbattuta da chi per primo a deciso di adire le vie legali...

 

Adesso si può solo andare fino in fondo per vedere chi è davvero il diffamatore e il giornalista poco accorto; e francamente certe frasi ti dimostrano come la conciliazione non sia voluta e quanto certi accordi fossero solo per facciata e tornaconto economico e personale.

 

Solo gli avvocati metteranno fine a questa situazione...e forse è meglio così...

 

Davide.

Modificato da Davide Serra
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Ospite Gianfranco Ciavarella

Continuerò a scrivere sempre che a me interessano solo i contenuti, quelli sui quali si glissa sempre.

 

Argomenti e non chiacchiere da bar!

 

Saluti da :jrgian::sbadiglio: aspetto di leggerli!

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Ragazzi, non spendete soldi in simili querele per diffamazione che tanto finiscono archiviate o prescritte (parlo contro gli interessi di categoria :laughing: ).

 

Perchè, invece, eventualmente non chiedete un giurì d'onore ?

Non sarebbe più onorevole per tutto il mondo dell'Apnea ?

Modificato da Rick
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Vorrei che fosse chiaro che Giorgio Volpe, Apnea Magazine ed i suoi collaboratori non hanno MAI inviato lettere attraverso uno studio legale a chicchessia, né hanno mai richiesto la liquidazione di danni, né hanno mai querelato nessuno per questioni relative alla promozione dell'apnea in ogni sua forma. Sono metodi che non ci appartengono, al massimo abbiamo ricordato a certi diffamatori di professione che in caso di reiterazione degli insulti non ci avrebbero lasciato scelta, ma ripeto che non abbiamo MAI posto in essere comportamenti concludenti.

 

Chiaramente, se ci arriva una raccomandata siamo costretti a prenderci l'avvocato, ma non per libera scelta.

 

Giorgio

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Te lo ripeto Rick, a me interessano gli argomenti e non le chiacchiere da bar.

Purtroppo non ottengo mai risposte....

Ciao da :jrgian:

 

ps: avvocati? li pago in abbonamento, un tanto all'anno he he he ...

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Non ho nessuna ansia di attesa di nessuna risposta da parte di nessuno.

E qualsiasi risposta arrivi per me non conterà nulla, parole al vento.

Ritengo che questa lunga vicenda del rapporto tra apneisti e pescatori stia giungiendo all'epilogo.

Nessuna tragedia, semplicemente un divorzio consensuale.

In fine dei conti è sotto gli occhi di tutti che gli apneisti non vogliono tener nessun conto di domande e proposte dei pescatori, e che i pescatori si sono stancati di ascoltare i presunti insegnamenti degli apneisti.

Certo, come in tutti i divorzi ci sono dei momenti di lite e di riappacificazione, ma alla fine si intrapprenderanno due strade differenti.

Anche il muro sorto in questi tempi tra i due mondi tornerà ad abbassarsi, ma si abbasserà solo tanto più saranno differenti le strade intrapprese dai due mondi dell'apnea.

Gli apneisti faranno sempre di più gli apneisti con i loro cavi, i pescatori faranno i pescatori con i loro pesci.

Meno contatti e scambi, meno ipocrisie, meno liti inutili.

In fin dei conti i due mondi sono sempre stati diversi, è stato Giorgio Volpe che con AM era riuscito a creare un punto di contatto e di scambio reale. Ma il tempo passa, tutto si evolve, qualcosa nasce e qualcosa si deteriora.

Certo che c'è chi si preoccupa di proposte nuove, e c'è chi si preoccupa di distruggere, magari con le carte bollate o con l'inutile ballata della claque.

In questi processi a farne le spese sono sempre i più moderati, coloro che erano per il dialogo e la realizzazione di idee innovative, ma è colpa loro, se il moderato per prudenza lascia spazio all'estremista l'estremista imporrà il proprio vuoto distruttivo.

 

Definito il divorzio, ora bisognerà che qualcuno abbassi il muro reciproco, che rapidamente diverrà obsoleto e non servirà più a nulla se non a esacerberare gli animi, e per far questo è necessario l'abbandono di tutto ciò che è estremo, nel linguaggio o nella presunzione del sapere.

Occorre che gli istruttori smettano di fare i medici, che i medici non si dedichino all'istruzione, che gli atleti non facciano i guru, e che tutti si dedichino finalmente agli allievi, agli esperti, ai neofiti e innanzi tutto agli appassionati. Di pesca e di apnea.

Sono convinto che le scuole commerciali di didattica sapranno svilupparsi ulteriormente (purchè rispettino le regole, perchè il tempo della gioventù è finito e non c'è più il perdono ma il conto salato del divenir adulti), e mi par di intuire che qualche novità emergente saprà proporre qualcosa di innovativo (giusto Nicola?).

Quello che mi rattrista in tutto ciò è che il "Grande Elefante" dell'Associazionismo (questo e il vero e unico valore da difendere, l'Associazionismo) di Viale Tiziano continuerà il suo sonno, incapace di raccogliere le proprie disperse risorse umane e distratto dall'inutile rincorsa scopiazzatrice alle proposte altrui.

 

E sarebbe ora che la Federazione torni a fare la Federazione, facendo quello che deve, che non è obbligatoriamente tanto, ma deve essere obbligatoriamente fatto bene e meglio, perchè le sue metodiche e le sue regole, volenti o nolenti, sono le regole a cui tutti si devono attenere. Questa assenza e il suo vuoto è la vera causa di tutto il contendere.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Cosa sarà nella FIPSAS è un problema della FIPSAS.

Cosa sarà in altri luoghi, francamente non mi interessa.

Mi basta notare come chi disprezza la Federazione poi corre a partecipare al corso per allenatori???

 

Ma non erano i migliori del mondo?????? :laughing:

 

Voglio parlare del merito delle questioni, il resto non m'interessa!

 

Continuino pure ad insultare, per rispondere ci sono le sedi adeguate, il mio silenzio non sia scambiato per ritrosia.

 

Resto sereno, nulla di quanto mi viene attribuito è vero, rispondo solo di quanto scrivo IO e se si ospitano cose offensive a me attribuite ma false, si resta correi di tale calunnia.

 

Per chi non lo sapesse ricordo che la denuncia per calunnia non è ritirabile....

 

Saluti da Gianfranco Ciavarella

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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E da un pò che seguo l'affaire "apnea" e praticamente da sempre la mia posizione è di scetticismo assoluto riguardo alla possibilità di competizioni in cui la discriminante possa essere il trattenere il fiato oppure lo scendere più fondi possibile. Così come l'insorgere contemporaneo alla nascita di corsi professionali di apnea di fenomeni come l'emottisi o le sambe o le sincopi facili non mi sembra un caso! La lettura attenta poi di tutti le discussioni da questa e dall'altra parte mi portano poi a considerare la teoria del prof. Malpieri di barotrauma anzichè edema polmonare come la più logica e senz'altro più supportata da argomentazioni scientifiche e esperenziali.

 

Vorrei però fare una domanda e una critica, seppur lieve;

 

La domanda è questa:

 

C'è un'accusa precisa che fa Umberto Pelizzari e cioè sostiene che il prof. Malpieri abbia affermato che uin ragazzo brevettato AA sia morto lasciando velatamente intendere una responsabilità di AA stessa e che inoltre millanti racconti e un'amicizia con lui che non esiste: è vero tutto ciò?

 

E poi: non condivido questo passaggio di Giorgio Volpe:

 

Se fossi stato contattato in privato, avrei sicuramente fatto un passo indietro e rinunciato al legittimo diritto di cronaca e critica, ma di fronte all'intimidazione di una lettera dello studio legale non posso che mettere l'elemetto e accingermi alla pugna.

 

Questo passaggio indebolisce un pò l'ottima e convincente replica a Pelizzari dopo la sua sparata con la quale è purtroppo uscito dai binari e "risalito" sulla terra.

 

Credo che le convinzioni della maggioranza dei frequentanti questo forum stiano dalla parte della salute e dell'incolumità di chi pratica l'apnea; dunque una battaglia importante e fatta nelle dovute sedi, quando ci si crede davvero, non necessita di alcuna marcia indietro!

 

In ogni caso la cosa che più delude è che si sia spostato tutto da una sede diciamo così "giornalistica" ad una inappropriata sede legale! un pò come dire chiamo A mio cugino! Questo malcostume di evitare una qualsiasi dialettica o confronto seppur acceso con una lettera d'avvocato è un pò come rispondere a pugni contro chi invece cerca di affrontare il dialogo. E' la violenza del 2000 la querela facile E RELATIVA RICHIESTA DI RISARCIMENTO!

Modificato da conan_2022
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Ospite Gianfranco Ciavarella

Conan,

credo che sia giusto che le cose oggetto di pratiche legali abbiano seguito nelle sedi opportune e non sul forum, spero che tu capisca.

 

In quanto a quello che ha scritto Giorgio se riterrà opportuno ti risponderà lui, credo di aver interpretato in modo diverso dal tuo.

 

Ciao da Gianfranco

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