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Risposte Al Presidente Di Aa


Ospite Gianfranco Ciavarella

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Miglior contributo in questa discussione

Diffamazione a mezzo stampa: il giornalista SOPRATTUTTO deve verificare con diligenza l'attendibilità della notizia.

 

Oggi mi sento un pò cacapuntini ! :lol:

 

 

mi permetto anch'io di mettere un puntino su una i...sempre sulla diffamazione e la relativa esimente dell'esercizio di un proprio diritto: ovviamente il fatto riportato deve essere reale.

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premetto che non faccio più corsi di apnea e che non sono più istruttore attivo (non ne più il tempo e la voglia, dato che lo facevo come passatempo e non certo per guadagnare).

 

Le idee che esprimo sono assolutamente personali.

 

A me non mi è mai interessato attirare i pescatori ; il fatto è che sono i pescatori a volere fare i corsi di apnea!!!!

chiedetelo a loro perchè vogliono fare corsi di apnea!

 

certo che potrebbero andare a fare un corso di nuoto pinnato; poi un corso di nuoto; poi un bel corso di pesca... ma se alla fine decidono di fare un un corso di apnea, si divertono e magari apprezzano anche l'apnea pura e a volte al mare ci vanno lasciando a casa il fucile che male c'è??

 

Questo è il punto Ezio.

I pescatori vengono a fare i corsi di apnea.

Ci vengono per scelta propria, ma anche perchè è stata fatta promozione e pubblicità di corsi di apnea presso i pescatori.

I pescatori sono a tutti gli effetti un mercato, un mercato importante per chi vende corsi di apnea.

E i pescatori ci credono ai corsi, ci vengono, ma cosa trovano?

Corsi per l'apnea pura Ezio, lo scrivi anche tu, peccato che l'apnea pura non sia l'apnea della pesca. Questo è il male, Ezio.

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Potrei parlare della mia esperienza personale, se mi è consentito.

Pratico scherma da 35 anni e trovo utile, all'occorrenza, praticare corsi di atletica leggera perchè, a mio avviso, forniscono preparazione propedeutica, oltre che essere attività divertente.

 

Pur non avendo mai esposto foto delle mie non indifferenti prede (è una mia scelta, non amo la natura morta ) pratico pescasub da 32 anni e trovo utile partecipare, quando posso, a qualche corso di apnea perchè, a mio avviso, costituisce preparazione propedeutica per la pesca, oltre che essere attività divertente.

 

Per ben due anni Marco Mardollo (AA) mi ha invitato ai suoi corsi primaverili e non mi ha mai chiesto una lira.

 

Uguale ospitalità gratuita ho ricevuto da tecnici federali in altre occasioni.

 

In entrambi i casi, se mi avessero chiesto un corrispettivo l'avrei versato volentieri perchè penso che la fatica altrui vada retribuita.

 

Ho migliorato la pinneggiata ed esercitato l'apnea arrivando alle pescate feriali in discrete condizioni fisiche, ma soprattutto mi sono divertito.

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Io scrivo semplicemente che alla base dello scendere in apnea per pescare, per prendere un cartellino o semplicemente per fare qualche tuffo una lungo barriera corallina ci sono dei gesti, delle tecniche, che possono essere comuni...

 

ripeto, io sto parlando di principianti non di campioni..

 

certo che quello che trovano è un corso di apnea pura, ma quello che trovano è "pericoloso" per la loro attività di pescasub?

 

a me questa sembra un'affermazione eccessiva...

 

buona serata

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omissis

ripeto, io sto parlando di principianti non di campioni..

 

omissis

 

 

Guarda che la stragrande maggioranza dei pescasub, e non mi riferisco certo ai principianti, hanno imparato da soli e non a scuola.

 

Ne ho incontrati non pochi ai corsi di apnea pura che dicevo prima e tutti hanno imparato qualcosa: di certo non a localizzare un polpo o ad arpionare correttamente una murena, ma sicuramente a stare in acqua più rilassati, a muoversi in discesa e risalita economizzando la pinneggiata, ecc ecc. ecc.

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Le corbellerie vere sono quelle che si leggono in giro per la rete....

 

La distinzione tra reati penali e civili, ad esempio, o la confusione totale in fatto di fattispecie penali (ingiuria, diffamazione e calunnia sono un mistero giuridico per certe persone, eppure parlano e straparlano dicendo cose risibili che la lettura di un qualsiasi manuale di diritto penale parte generale aiuterebbe a percepire come tali).

 

Facciamo una piccola lezione per evitare che certi soggetti continuino a trasformarsi in involontari  :clown2:   

 

Art. 594 Ingiuria

Chiunque offende l'onore o il decoro di una persona presente e' punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa fino a lire un milione.

Alla stessa pena soggiace chi commette il fatto mediante comunicazione telegrafica o telefonica, o con scritti o disegni, diretti alla persona offesa.

La pena e' della reclusione fino a un anno o della multa fino a lire due milioni, se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato.

Le pene sono aumentate qualora l'offesa sia commessa in presenza di piu' persone.

 

E' un reato (inutile dire penale, i reati sono sempre e solo "penali") contro la persona, precisamente un delitto che offende l'onore delle persone. Si realizza con insulti ed offese dirette al destinatario nei modi chiariti dalla norma.

 

Art. 595 Diffamazione

Chiunque, fuori dei casi indicati nell'articolo precedente, comunicando con piu' persone, offende l'altrui reputazione, e' punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a lire due milioni.

Se l'offesa consiste nell'attribuzione di un fatto determinato, la pena e' della reclusione fino a due anni, ovvero della multa fino a lire quattro milioni.

Se l'offesa e' recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicita', ovvero in atto pubblico, la pena e' della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a lire un milione.

Se l'offesa e' recata a un Corpo politico, amministrativo o giudiziario, o ad una sua rappresentanza, o ad una Autorita' costituita in collegio, le pene sono aumentate.

 

Nella diffamazione l'offesa si realizza "comunicando con più persone". Nel caso di diffamazione a mezzo stampa (non sto però a spiegare cosa sia stampa e cosa no)

 

Art. 596 bis Diffamazione col mezzo della stampa

Se il delitto di diffamazione e' commesso col mezzo della stampa le disposizioni dell'articolo precedente si applicano anche al direttore o vice-direttore responsabile, all'editore e allo stampatore, per i reati preveduti negli articoli 57, 57 bis e 58 (1).

(1) Articolo aggiunto dalla L. 4 marzo 1958, n. 595.

 

La calunnia, invece, non c'entra proprio niente. E' un reato contro l'amministrazione della giustizia e si realizza così:

 

Art. 368 Calunnia

Chiunque, con denunzia, querela, richiesta o istanza, anche se anonima o sotto falso nome, diretta all'Autorita' giudiziaria o ad altra Autorita' che a quella abbia obbligo di riferirne, incolpa di un reato taluno che egli sa innocente, ovvero simula a carico di lui le tracce di un reato, e' punito con la reclusione da due a sei anni.

La pena e' aumentata se s'incolpa taluno di un reato pel quale la legge stabilisce la pena della reclusione superiore nel massimo a dieci anni, o un'altra pena piu' grave.

La reclusione e' da quattro a dodici anni, se dal fatto deriva una condanna alla reclusione superiore a cinque anni; e' da sei a venti anni, se dal fatto deriva una condanna all'ergastolo; e si applica la pena dell'ergastolo, se dal fatto deriva una condanna alla pena di morte (1).

(1) La pena di morte e' stata soppressa e sostituita con l'ergastolo.

 

Tornando alla diffamazione, non si deve dimenticare che l'offesa arrecata con una condotta che realizza l'esercizio di un diritto non è punibile (51 cp). Se un giornalista scrive che tizio ha violentato caia, sicuramente sta ledendo l'onore ed il decoro di tizio, ma evidentemente non è punibile per diffamazione, in quanto sta esercitando il diritto di cronaca. Idem per le affermazioni, ad esempio, dei politici, che criticando l'avversario spesso ne ledono l'onore ed il decoro. Anche qui, la punibilità può essere esclusa.

 

Quali sono i criteri che devono guidare l'esercizio del diritto di cronaca e critica, quali limiti incontra e quando si sconfina nella diffamazione? La Cassazione ha elencato i requisiti. Qui ne ricordo solo uno: la continenza del linguaggio. Se scrivo "vaffan**lo", "spalare la merda", "mi hai rotto i co***oni" etc... NON rispetto questo requisito e sto debordando rispetto al diritto di critica. Senza contare che frasi come "compagni di merende", ad esempio, sono state oggetto di sentenze della Cassazione, che le ha definite come intrinsecamente offensive.

 

Confidando in una maggiore attenzione alle regole da parte di tutti gli involontari :clown2: del web, ricordo infine che l'accusa di un fatto determinato, come si legge nel 595, costituisce un'aggravante.

 

Giorgio

Alla luce di quanto affermi, sono a porre alla Tua attenzione un paio di quesiti.

1) Se un Tizio compie affermazioni lesive dell'altrui immagine, utilizzando dei sopranomi caricaturali, sopratutto in un ambiente circoscritto, dove l'episodio raccontato fa riferimento a fatti e personaggi facilmente riconducibili ad una ipotetica realtà, sconfina o meno nella fattispecie incriminata?

Per esempio se una persona attribuisce fatti determinati a tale "mortadella", sappiamo tutti a chi si riferisce...

 

2)Relativamente al divertente articolo "ufo Robot" , hai pensato all'ipotesi che un bel pò di persone,rappresentate come clown, vista la dovizia, forse troppa, con la quale si descrivono le condotte di costoro sul natante , inizino a chiedere danni singolarmente, sentendosi lese quali appartenenti ad una categoria facilmente riconducibile a loro, aggravato dal fatto che le affermazioni sono poste in essere su un sito del settore? Hai pensato a decine di azioni radicate, in base alla competenza territoriale, a carico del direttore?Il/ i Tuoi legali dovrebbero mettere le scarpe da running!

 

 

In caso affermativo, al fine di non lamentarsi poi, non è forse meglio procedere argomentando come si sta facendo ora senza dispensare patenti di sapienza o di imbeccilità, cercando di ridicolizzare il "nemico"?Perchè se il "nemico" poi trova un appiglio, è normale che lo usa.

In ambiente scientifico, o si è dei fuoriclasse, o si è soliti usare le note bibliografiche.

Ciao.

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Effecube, il vero problema sta nell'ignoranza diffusa circa le regole della dialettica.

Il salto dall'oggetto della contesa al soggetto, anche quando si usa il paravento dell'ironia, o il nascondiglio della pseudo satira per tentare di ridicolizzare il contraddittore, è la reale mancanza di argomenti e la ricerca della rissa volgare per tentare di distogliere l'attenzione da una discussione ove la soccombenza è imminente.

Si tratta dello stratagemma più diffuso e "volgare" della dialettica, quello che chiunque è in grado di applicare.

E allora il rimedio è quello di capire con chi si ha a che fare ed evitare ogni contatto verbale con chi non è pari.

Modificato da Rick
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Alla luce di quanto affermi, sono a porre alla Tua attenzione un paio di quesiti.

1) Se un Tizio compie affermazioni lesive dell'altrui immagine, utilizzando dei sopranomi caricaturali, sopratutto in un ambiente circoscritto, dove l'episodio raccontato fa riferimento a fatti e personaggi facilmente riconducibili ad una ipotetica realtà, sconfina o meno nella fattispecie incriminata?

Per esempio se una persona attribuisce fatti determinati a tale "mortadella", sappiamo tutti a chi si riferisce...

 

2)Relativamente al divertente articolo "ufo Robot" , hai pensato all'ipotesi che un bel pò di persone,rappresentate come clown, vista la dovizia, forse troppa, con la quale si descrivono le condotte di costoro sul natante , inizino a chiedere danni singolarmente, sentendosi lese quali appartenenti ad una categoria facilmente riconducibile a loro, aggravato dal fatto che le affermazioni sono poste in essere su un sito del settore? Hai pensato a decine di azioni radicate, in base alla competenza territoriale, a carico del direttore?Il/ i Tuoi legali dovrebbero mettere le scarpe da running!

 

 

In caso affermativo, al fine di non lamentarsi poi, non è forse meglio procedere argomentando come si sta facendo ora senza dispensare patenti di sapienza o di imbeccilità, cercando di ridicolizzare il "nemico"?Perchè se il "nemico" poi trova un appiglio, è normale che lo usa.

In ambiente scientifico, o si è dei fuoriclasse, o si è soliti usare le note bibliografiche.

Ciao.

 

 

Effecube, non so di cosa ti occupi nella vita, dubito che tu sia un avvocato.

 

Per il resto: che noia che barba, che barba che noia. Niente di nuovo, niente da dire, vuoto pneumatico. Aggiungerò io qualche nota divertente, è una promessa.

Vi chiedo solo pazienza :)

 

Giorgio

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Hai pensato a decine di azioni radicate, in base alla competenza territoriale, a carico del direttore?Il/ i Tuoi legali dovrebbero mettere le scarpe da running!

 

Mi sa che ti sei perso un po' di giurisprudenza. Le scarpe da running le deve mettere chi vuole querelarmi, vuoi scommettere?

Vi aspetto tutti, venite pure, ma occhio.... anche io ho un notevole quantitativo di appigli per querele... e senza problemi di riferibilità certa delle contumelie: si fa il mio nome chiaro e tondo e mi si attribuiscono condotte illecite. Vediamo alla fine chi guadagna e chi perde.

 

Cmq questo tuo post riconferma la tendenza a riempire i vuoti intellettuali con gli avvocati e le minacce.... non ci zittite così, ci fate solo alterare .... e se foste più furbi vi guardereste DENTRO, per capire se la vostra condotta non mi offra facili opportunità di offesa.

 

Contro il mio interesse vi do un aiutino: ehhhhhhhhhhhh se ne offrite!

Voi chi? Presto faremo nomi e cognomi :)

 

Giorgio

 

PS AM non è una testata, io non sono un direttore responsabile :P

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...........In ambiente scientifico, o si è dei fuoriclasse, o si è soliti usare le note bibliografiche.

Ciao.

 

 

hai centrato in pieno il nocciolo della questione:

io non ho mai usato note bibliografiche ma ricerca fatta personalmente e dati emersi da tale ricerca e accettati dalla comunità scientifica internazionale perchè corredati da casistica clinica.

Non ho mai imbastito una ricerca su un questionario rivolto al popolo e su note bibliografiche; penso sia più che sufficiente.

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