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Risposte Al Presidente Di Aa


Ospite Gianfranco Ciavarella

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Eccomi qua, solo dei poveri mentecatti potevano pensare che sarei fuggito...

 

:laughing::fish:

 

Il presidente di Apnea Academy scrive:

Si è detto e scritto che per fare pesca i corsi d'apnea non servono, anzi, sono addirittura controproducenti e pericolosi. La scemenza insita in questa convinzione è chiara a tutti: luminari dell'apnea, è come dire che per giocare a calcio non è necessario saper correre. Ah, dimenticavo: Ma non avete come sponsor una scuola d'apnea!?!?!?! Non aggiungo altro commento!

 

Beh un commento l'aggiungo io visto che ritieni di pensarla in tale maniera esprimendoti con tale garbo.

Non descriverò le cose da te scritte come "scemenze" ma banali ed insufficienti certamente si.

Che la pesca sub e l'apnea sportiva si praticano in apnea è una straordinaria ed inimmaginabile intuizione che doveva esserci ricordata?

Per favore!

 

Se si pensa di partecipare a dibattiti risparmiateci le battute da salotto ed entrate DENTRO gli argomenti.

Descrivete le diverse apnee dal punto di vista fisiologico (saprete farlo? Fatevi aiutare dai vostri “luminari”) e vedrete che le banalità semplicisticamente affermate, diverranno un boomerang.

Le discipline sportive si distinguono sul piano fisiologico e stabilito che sono in apnea occorre sapere quali gruppi muscolari intervengono e come intervengono ed infine con quale meccanismo energetico. Solo così potremo distinguere una disciplina dall'altra. BANALE! LAPALISSIANO!

 

Per piacere, parliamo di cose serie altrimenti faremmo scrivere i libri di fisiologia dello sport agli atleti ad esempio a dei campioni del mondo? Andrebbero bene Materazzi, Totti e Gattuso?

 

Mazzate? Ullallà!!!! Siamo già alla frutta?

E' da quattro anni che me le annunciano e nessuno si torceva?.

E' quattro anni che cercano di darmele ma ancora non c'è riuscito nessuno e non sarai certamente tu il primo! Sorrido!

 

Se avete competenze tiratele fuori del taschino ed affrontate gli argomenti con la dignità ed il rispetto che queste cose meritano. Sai che in apnea si muore anche se si è preso il brevetto da istruttore.

 

Umberto, voglio solo ricordarti che ciò che fai per AA, che fa AA, non m'interessa (sono fatti vostri come lo fate con chi e come) e quanto scrivo ed affermo è solo per far crescere la mia Federazione stimolandola a cambiare. Ritenete di essere i migliori, i più bravi? Legittimo, ma altrettanto legittimo è operare perchè la propria Federazione cambi senza rincorrere cose che ritengo, legittimamente, sbagliate.

 

Quando non consiglio i corsi per l'apnea sportiva ai pescatori che lo chiedono sul forum di AM non lo faccio contro quelli di AA (chi se ne frega?) ma contro corsi pensati ed organizzati per insegnare l'apnea sportiva.

L'apnea sportiva è un fine l'apnea per la pesca solo un mezzo.

Non ho mai scritto non fate corsi di AA se siete pescatori ma ho semlicemente scritto non fate corsi per l'apnea sportiva se volete fare pesca subacquea.

Ora se ritenete di essere TUTTA l'apnea è un problema solo vostro.

 

Per discutere d'argomenti si adopera il metro delle conoscenze e della cultura specifica e non la rullina metrica del muratore.

Ognuno ha il diritto di scrivere e vale per quanto SA e non per quanto scende profondo!

La discussione non è su chi è più bravo a scendere ma sugli argomenti e sulle nozioni che si mettono sul tavolo, non posso temere alcun confronto con il "luminare" Pelizzari.

 

Naturalmente esistono persone capaci di urlare di più, magari, per vendere meglio, capaci di farlo anche dalle televisioni e dalle riviste più accorsate.

La qualità delle cose affermate, però, non le attesta la TV...

Di scemenze e volgarità in TV e sui giornali ne è pieno il mondo...

Gli esempi si sprecano, naturalmente anche in un forum si possono scrivere sciocchezze e falsità, basta smascherarle e dimostrare, tesi scientifiche alla mano, che sono confutabili.

 

 

Naturalmente, estendo l'invito alla discussione anche ai “luminari” d'altra sponda, sarebbe per me più divertente.

Discutere con ragazzi senza cultura specifica sarebbe come boxare con un punching ball.

Dove sono? Si nascondono sempre?

Vanno tutti a Londraaaaaaaaaaaaaaa?????????????????????????????????????????????????

 

 

Cordialmente.

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Miglior contributo in questa discussione

Devo ancora riprendermi dallo stupore !! :eek::eek::eek:

***editato***

Ma un apneista non dovrebbe essere sempre in grado di controllare le proprie emozioni ( anche fuori dall'acqua )? :blink:

Il confronto con i post di Brischigiaro è stridente !!

Qualunque siano le cause di tanta acredine......ALLIBISCO!!

Ciao, Fabrizio

Modificato da Mauro Sanvito
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Invito tutti gli utenti, proprio tutti, a non esprimere giudizi di nessun genere che possano risultare anche solo lontanamente offensivi o irritanti nei confronti di persone terze alla vita di questa associazione.

Limitarsi per cortesia ad esprimere la propria opinione o apportare il proprio contributo in modo costruttivo.

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Mia madre dice che sono un rompiballe.......... però ad Apnea Academy ho scritto questo messaggio: "Buonasera, francamente non capisco le discussioni che leggo qui e su AM e soprattutto non comprendo questa frenesia di portarvi l'un l'altro davanti a un giudice.

E' chiaro che tutto trae origine da una forma più o meno antipatica di concorrenza tra due "organizzazioni" e dalla necessità di evitare costose emorragie di iscritti, però vorrei sottolineare una cosa.

 

Quando si finisce in causa, sia essa civile o penale, poiché i giudice spesso non capiscono una emerita mazza di ciò che non è scritto sui codici, sono costretti a rivolgersi ai periti (c.d. CTU, Consulenti Tecnici d'Ufficio). Questi periti non vengono cercati tramite le pagine gialle, bensì in ambito accademico o professionale tra i maggiori esperti del settore.

Faccio un esempio: se affermo che un maestro di karate che insegna a colpire alla gola un avversario è pericoloso perché si possono causare gravi lesioni anche con colpi lievi, il maestro mi potrà querelare, ma il giudice chiederà a un CTU se ciò sia vero. Chiamerà un chirurgo vascolare o un neurochirurgo, il quale converrà dell'estremo pericolo, onde il maestro farà la figura dell'idiota e io sarò assolto. Se poi qualcuno si facesse male a causa delle tecniche sbagliate insegnate, il maestro finirebbe con le chiappe sulla graticola perché un altro CTU potrebbe affermare che la tecnica era pericolosa ed il giudice potrebbe convincersi che essa non vada insegnata.

 

Nel vostro caso mi pare succeda la stessa cosa, ma ho sempre apprezzato il dott. Malpieri che so essere uno dei maggiori esperti mondiali di fisiopatologia subacquea. Ve la sentite di affrontarlo in Tribunale? Siete sicuri che la vostra didattica sia a prova di CTU? Non lo chiedo dal punto di vista degli atleti (anche perché, per dirne una, con la glottide ognuno fa a modo suo), ma dal punto di vista medico scientifico. Siete in grado di correre questo rischio?

 

Un amico provocatore che ammira il Pelo"

Caspita, non avevo mai letto persone così.....prepotenti (c'è un'istruttrice che secondo me è più acida di un cocktail di limone e aceto) , per di più con una persona come il dott. Malpieri che è sempre stato una persona gentile, disponibile e, soprattutto, estremamente competente.

Vabbè, appena mi passa il solito malanno di stagione vado a pescare e uso le palle che girano come elica per l'acquascooter.

Ciao a tutti

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Per piacere, parliamo di cose serie altrimenti faremmo scrivere i libri di fisiologia dello sport agli atleti ad esempio a dei campioni del mondo? Andrebbero bene Materazzi, Totti e Gattuso?

Non so per quale motivi mi aspettavo che dei grandi atleti (dell'apnea) avessero delle conoscenze molto più approfondite della materia, invece ho dovuto amaramente constatare che dietro tanti gesti c'è il nulla e l'infondatezza. Schumacher è un grande pilota ma non pretende di tenere corsi universitari di motoristica o di aerodinamica, non ha le competenze e non reggerebbe il confronto con nessun esperto del ramo, anche se questi non ha la più pallida idea di come si guida una F1.

Per discutere d'argomenti si adopera il metro delle conoscenze e della cultura specifica e non la rullina metrica del muratore.

E neppure la sola esperienza...tanti anni di apnea non fanno di un atleta un fisiologo, come tanti anni di gare non fanno di un pilota un'ingegnere meccanico. Anzi spesso la sola esperienza senza le dovute basi è soltanto fallace e parziale, l'ho detto altrove ma lo ripeto: se bastasse avere una buona capacità di ragionare e tanta logica tutti potrebbero fare e parlare di tutto, le lauree e gli studi non servirebbero ma la realtà di ogni giorno ci dimostra che per fortuna non è così. La sola esperienza è del praticone, lo studio preliminare e l'esperienza sono del vero esperto, e il primo precede sempre e comunque la seconda integrandola e correggendola, mai il contrario...

Gli esempi si sprecano, naturalmente anche in un forum si possono scrivere sciocchezze e falsità, basta smascherarle e dimostrare, tesi scientifiche alla mano, che sono confutabili.

Fatica sprecata, il saccente mette in dubbio qualsiasi cosa insinuando dubbi infondati su chi sei, cosa fai, cosa dici, perchè e su quali basi, ma non si preoccupa mai di dimostrare efficacemente la sua tesi...

 

Ciao Davide! :bye:

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Mia madre dice che sono un rompiballe.......... però ad Apnea Academy ho scritto questo messaggio: "Buonasera, francamente non capisco le discussioni che leggo qui e su AM e soprattutto non comprendo questa frenesia di portarvi l'un l'altro davanti a un giudice.

E' chiaro che tutto trae origine da una forma più o meno antipatica di concorrenza tra due "organizzazioni" e dalla necessità di evitare costose emorragie di iscritti, però vorrei sottolineare una cosa.

 

Quando si finisce in causa, sia essa civile o penale, poiché i giudice spesso non capiscono una emerita mazza di ciò che non è scritto sui codici, sono costretti a rivolgersi ai periti (c.d. CTU, Consulenti Tecnici d'Ufficio). Questi periti non vengono cercati tramite le pagine gialle, bensì in ambito accademico o professionale tra i maggiori esperti del settore.

Faccio un esempio: se affermo che un maestro di karate che insegna a colpire alla gola un avversario è pericoloso perché si possono causare gravi lesioni anche con colpi lievi, il maestro mi potrà querelare, ma il giudice chiederà a un CTU se ciò sia vero. Chiamerà un chirurgo vascolare o un neurochirurgo, il quale converrà dell'estremo pericolo, onde il maestro farà la figura dell'idiota e io sarò assolto.  Se poi qualcuno si facesse male a causa delle tecniche sbagliate insegnate, il maestro finirebbe con le chiappe sulla graticola perché un altro CTU potrebbe affermare che la tecnica era pericolosa ed il giudice potrebbe convincersi che essa non vada insegnata.

 

Nel vostro caso mi pare succeda la stessa cosa, ma ho sempre apprezzato il dott. Malpieri che so essere  uno dei maggiori esperti mondiali di fisiopatologia subacquea. Ve la sentite di affrontarlo in Tribunale? Siete sicuri che la vostra didattica sia a prova di CTU? Non lo chiedo dal punto di vista degli atleti (anche perché, per dirne una, con la glottide ognuno fa a modo suo), ma dal punto di vista medico scientifico. Siete in grado di correre questo rischio?

 

Un amico provocatore che ammira il Pelo"

Caspita, non avevo mai letto persone così.....prepotenti (c'è un'istruttrice che secondo me è più acida di un cocktail di limone e aceto) , per di più con una persona come il dott. Malpieri che è sempre stato una persona gentile, disponibile e, soprattutto, estremamente competente.

Vabbè, appena mi passa il solito malanno di stagione vado a pescare e uso le palle che girano come elica per l'acquascooter.

Ciao a tutti

Aggiungerei due cose: 1) i processi costano quasi sempre più di quel che valgono; 2) la tua elica personale va bene anche per un 25cv gambo lungo?

:laughing:

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Francamente mi interessa il MERITO delle questioni e non la diatriba con questo o quell'altro.

Qui siamo al cospetto di due visioni diverse, radicalmente diverse.

Sarebbe poca cosa se Pelizzari non si lanciasse a definire scemenze quanto scritto da me, da noi.

Per ora, almeno, non mi interessa sapere dove vuole arrivare Umberto, in tribunale?

Mi interessa sapere di cosa siano piene le sue convinzioni e se le potrebbe supportare di una qualche cognizione di fatto condivisibile che vada oltre la banalità che tutte le discipline si fanno trattenendo il fiato.

Vorrei che non si sfuggisse ai fatti, soffermandosi invece, sulle chiacchiere inutili e senza capo e coda.

 

 

Poi, le mazzate, quelle spero siano colore ed agonismo, non posso neanche pensare a manganelli, stivali e minacce fisiche, sarebbe gravissimo.

 

Saluti

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Ma secondo voi i vari giocatori di calcio corrono cone gli atleti dei 100/200 mt?

Ragioniamo un po'...per favore.

Io non sopporto il modo fazioso di leggere gli scritti.

Io non sopporto la volontà, a tutti i costi, di avere ragione a priori.

Io non sopporto chi vuole dimostrare di essere "più macho".... :P

Ricordatevi sempre che, nel nostro ordinamento "judex peritus peritorum".

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Anche a me piacerebbe sentire o trovare la controparte scientifica agli studi di Prof. Malpieri. Sono molto incuriosito, come spesso mi succede anche in altre discipline. Sono una persona comune e non un tecnico, ma amo le verità scientifiche, uniche a portarci benessere e evoluzione, l'unico sapere su cui possiamo contare veramente. Spesso in situazioni dove ci sono pericoli anche molto meno evidenti, come inquinamento elettromagnetico , uranio impoverito ecc..., si applica il principio di precauzione, e cioè fintanto che non si dimostri la insussistenza di un rapporto causa-effetto, si sospende l'uso di un fattore sospettato. Nel frattempo il dibattito scientifico su tale fattore si anima e gli scienziati portano al confronto le rispettive teorie che devono essere avvallate dai riscontri empirici. Di riscontri empirici in questo caso, ahimè, ce ne sono tanti. Latita invece un confronto costuttivo, finalizzato alla sicurezza dei nostri ragazzi. Li considero anche miei, sebbene io non abbia figli. Le uniche risposte che si leggono hanno la natura dell'insulto e del turpiloquio, e per di più sono riconducibili a persone senza titoli, che, come me, dovrebbero fare gli spettatori e non gli interlocutori. L'unica cosa che vorrei aggiungere è che l'apnea e la pesca subacquea, come numero di incidenti e di morti e come di tanto in tanto accade per altri sport pericolosi, è suscettibile di attirare l'attenzione di persone che ne richiedano il divieto.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Silente,

non posso che condividere quanto hai scritto.

Vorrei che fosse chiaro che il sottoscritto non ha MAI, ripeto MAI scritto nulla contro le cosiddette didattiche commerciali.

Non mi interessanoo affatto, mi occupo delle cose in generale e con la prospettiva di far cambiare le cose nell'unica organizzazione che m'interessa, la FIPSAS.

Gli istruttori guadagnano? Fanno bene, leggete i miei scritti e vedrete che l'ho ribadito sempre, FIPSAS o di altre didattiche è giusto che chi opera sia pagato.

Poi, è anche giusto pagare le tasse e rispettare le leggi fiscali ma questo è un altro problema ed anche questo vale per chi opera nella Fderazione ed ancor più per chi opera fuori della FIPSAS.

 

E' giusto affermare che la didattica propria è adeguata ad ogni apnea?

Credo che più che giusto sia legittimo.

Legittimo è pure, però, pensarla diversamente e scrivere anche il perchè senza essere accusato in modo gratuito di scrivere scemenze.

Credo di essere in grado di riempire di contenuti quanto affermo e mi piacerebbe leggere i contenuti di affermazioni, banali e a mio avviso fallaci.

 

Come è noto presiedo una associazione sportiva che da sola fa più tesserati del settore agonistico della FIPSAS e di AA messi insieme.

Posso essere invidioso? De che, di chi?

Posso essere invidioso del vuoto pneumatico culturale di taluni istruttori?

Posso essere invidioso della realizzazione dei sogni degli altri anche quando non corrispondono affatto ai miei sogni?

Posso mai essere invidioso di fatti economici di gran lunga più piccoli di quelli da me ottenuti nelle attività della mia ASD???????

 

Per piacere, parliamo di fatti senza gonfiarci il petto, FATTI IMPORTANTI, quelli che coinvolgono la SALUTE della gente e non il successo mediatico e/o economico di questo o quello, di questa o quella didattca. Il successo economico è interessante sbandierarlo ad una convention per fare gruppo e suscitare ulteriori interessi.

Io, NOI, non vendiamo una cippa di nulla, CHIARO??????

leggete qui: http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php?showtopic=26172

Come potrete vedere sono duro, durissimo ma ho sempre chiarito che a me le didattiche altre (commerciali mi sembra un termine inadeguato) non m'interessano. Sono altri e non chiamati ad intervenire a sproposito senza avere alcuna cultura delle cose.

 

Saluti da :jrgian:

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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L'Umbertone ha cortesemente e pacatamente risposto alla mia lettera provocatoria e così ho ribadito: "Innanzitutto, caro Umberto, grazie per la risposta pacata e tempestiva.

Nella vita faccio una professione che mi richiede spesso di mediare tra le persone e ti pongo un argomento su cui meditare: se il dott. Malpieri dice che quel povero ragazzo era tesserato o diplomato AA, è vero che poteva evitare di parlare a vanvera se ciò non era vero, ma non sarebbe come dire che Tizio, morto alla guida della sua auto, aveva preso la patente nell'autoscuola ABC? Non può essere in astratto che una persona applichi male (anche colpevolmente) gli insegnamenti (giusti o sbagliati non importa) del maestro? Suvvia, siete tutti professionisti accomunati dall'immenso amore per il mare. Collaborate in armonia per far si che anche i semplici dilettanti possano affrontarlo nel migliore dei modi. Io credo che gli atleti, senza gli scienziati, non potrebbero migliorarsi, così come gli scienziati non potrebbero studiare certi fenomeni fisiologici senza gli atleti. E' evidente che perseguite gli stessi obbiettivi su percorsi differenti. Un abbraccio e complimenti

p.s. Ho letto alcuni interventi veramente acidi, sia qui che su AM. Ricordo a tutti che la rete è PUBBLICA e nessun parere degli utenti è ingiusto. Si può condividerlo o no, ma non per questo qualcuno ha il diritto di attribuire a qualcun altro epiteti sgradevoli.

Non dico di fare l'amore, ma almeno fate la pace, suvvia

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Mi prenda un colpo se ci sto a capire qualcosa !

C'è qualcuno che, per favore, riesce a fare un riassunto cronologico ed oggettivo (ossia senza esprimere giudizi ed aggettivi qualificativi) dei fatti che hanno portato a questa degenerazione ?

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Caro campione,

 

ho avuto difficoltà a riconoscerti nel tuo sfogo, non pensavo che ti fossi ridotto a dispensare strali e volgarità evitando accuratamente di fare chiari nomi e cognomi. La tua sortita ha dato forza a tanti piccoli personaggi, ma ti ha rivelato per quello che sei "Profondamente". Usi modi e argomenti indegni di un'icona dell'anea, o forse no: pienamente degni. In questi anni di giornalismo del settore ho imparato a conoscere i personaggi di questo mondo, uno scenario di desolazione e miseria umana difficilmente rilevabile in altri settori della nostra malridotta società che mi ha spinto a tornare a dedicarmi solo alla mia amata pesca subacquea.

 

Premesso che mi sono sempre rivolto con educazione e non ho mai vistosamente debordato con volgarità rivolte a te o a chicchessia nella tua organizzazione didattica, e che nella vita ho trovato soddisfazione professionale e personale lontano dal piccolo e meschino mondo dell'apnea, un mondo popolato di rubagalline, evasori fiscali, gente che infrange ogni norma federale per il proprio misero tornaconto personale e che ha trasformato la propria ancestrale ignoranza in filosofia del Guru, devo dire che il thread partorito dal tuo sfogo inconsulto rappresenta appieno un certo mondo. Un mondo in cui davanti si loda il maestro e dietro lo si manda a quel paese, un mondo dove i sorci non si rintanano al tuo arrivo, ma al contrario sortono dalle loro laide spelonche quando individuano un sicuro riparo da cui sputare il proprio veleno.

 

Non commento la prima parte della tua tracimazione, perché non sono né l'alter ego nè il responsabile per ciò che il Prof. Malpieri scrive in spazi sui quali non esercito alcun controllo editoriale. Sono già stato chiamato a rispondere legalmente per ciò che il Prof. Malpieri ha scritto sul portale dell'associazione che presiedo, fatto che la dice lunga sui metodi di certi personaggi legati alla tua creatura Apnea Academy e sulla consistenza degli argomenti contro la mia persona e le mie convinzioni.

 

parte2: avete iniziato questa guerra sostenendo che AA fa apnea solo per i soldi. AA commerciale, i suoi istruttori dei mercenari, etc...

Caro Professore e cari 'Voi', io ho seguito un corso di kite: 4 mezze giornate 400 euro. un mio amico è istruttore di tennis e si fa pagare 80 euro all'ora. Un maestro di sci ne vuole 90....e mi spiegate perche un istruttore di attività subacquee non dovrebbe essere retribuito? se un mio istruttore di apnea fa dei corsi e guadagna anche dei soldi io sono felice per lui. E poi ricordatevi che siamo in una situazione di libero mercato: se siete così bravi, simpatici, tecnicamente preparati e fate i corsi gratis, tutti dovrebbero essere da voi....ma non mi sembra proprio così! Ma che strano: la gente preferisce spendere dei soldi e si iscrive a dei corsi AA per fare apnea!

 

Ma quale guerra d'Egitto, scegli meglio i tuoi consiglieri.

Per la verità, comunque, ho iniziato con il chiedere a te se non sentissi l'esigenza di una didattica distinta per la pesca in apnea, in cui l'apnea rappresenta solo un mezzo per affrontare le situazioni più disparate, caratterizzate da un consumo energetico estremamente diversificato in base alla condotta nel singolo tuffo. Hai risposto che no, non sentivi questa esigenza. "L'apnea è una ed è quella che insegnamo, poi ciascuno la usa come crede": questo mi hai detto. Ancora oggi, da ciò che scrivi, sembri non renderti conto dell'enormità di un'affermazione del genere, che stride con acquisizioni che dovrebbero far parte del bagaglio di ogni pescatore, e quindi anche di ogni istruttore. Rilasciare brevetti a metri e minuti a persone convinte che per prendere un pesce si debbano solo aumentare le quote operative, significa assecondare un approccio alla pesca profondamente sbagliato e pericoloso. Insegnare l'apnea prescindendo dalle esigenze del singolo allievo (pescatore o apneista puro) significa esporre il pescatore a rischio di incidente, che ti piaccia o no. Scendere a 30 metri a prendere un cartellino non è come lavorare una cernia arroccata o fare un agguato sul fondo. Non si muore certamente per colpa di una didattica, io non l'ho mai scritto, ma sicuramente si muore anche per l'ignoranza dei maestri che infondono false certezze, costruite su esperienze personalissime e fondate su un approccio, quello mentale (gli esercizi per la gestione dell'ultima fase della risalita di cui mi hai parlato in un'intervista, ad esempio), che non altera le pressioni parziali dei gas nell'organismo e che a mio parere costituisce -come ti avevo obiettato- un semplice inganno mentale, che, come tale, non aiuta a scongiurare i rischi. I tanti morti di questa drammatica stagione dicono che l'apnea non è una passeggiata, dicono che sott'acqua si muore. Sicuro che la cosa non ti riguardi? Sicuro che l'apnea sia una sola? Sono davvero scemenze quelle che si scrivono su Apnea Magazine? Confutale nel merito, se ne sei in grado, mostraci il tuo immenso sapere.

 

Nella stessa intervista ti ho chiesto se sapevi nulla delle conseguenze a medio e lungo termine di ripetute sambe e sincopi, quelle in cui i campioni dell'apnea agonistica -in cui i tuoi adepti effettivamente eccellono- incappano ad ogni pié sospinto, offrendo un poco nobile spettacolo (sia quando sambano e sincopano in prima persona, sia quando gioiscono per le sambe e sincopi altrui, come documentato in video, un esempio agghiacciante della "sportività" di questa disciplina, un grottesco spettacolo che farebbe rivoltare nella tomba De Coubertin), mettendo a rischio la propria salute ed anche il movimento (mi riferisco alla responsabilità degli organizzatori e della dirigenza federale che stila e sottoscrive i regolamenti). Mi hai detto che lo avrei dovuto chiedere agli scienziati, ma quando un mese dopo ci ho provato a Blue 2005 hai preso tu il microfono, tu che scienziato non sei, e buttandola sullo scherzo hai detto che se Enzo Maiorca, che ti stava di fianco, stava bene alla sua età era segno che l'apnea "tanto male non fa". Ti confesso che non l'ho proprio digerita. Ma come, lo chiedo a te e giustamente mi rispondi che devo rivolgermi agli scienziati, poi AA organizza Blue 2005, io parto da Grosseto per fare questa domanda che poniamo da mesi in più persone sul forum di Apnea Magazine senza avere uno straccio di riposta dai depositari del sapere apneistico, e tu... mi scippi la risposta buttandola sullo scherzo? Scusa ma cosa c'è da scherzare su una domanda come quella? Per questo motivo ho fatto la precisazione su Mayol -lo ammetto, dura, ma dovuta- che qualcuno non mi perdona: se tiri fuori Maiorca per dire che l'apnea non fa male, mi costringi a ricordarti con chi si confrontava nella sfida agli abissi, dato che Mayol, morto suicida, non sembra aver concluso la propria esistenza nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali. A meno che non si voglia ammettere che il suicidio è una scelta che non implica alcun disordine mentale e che i cosiddetti "farmaci anti-suicidio" siano in realtà delle caramelle per evitare... scelte sane e razionali.

 

La verità è che per mesi, anni, abbiamo chiesto perché gli apneisti sputino sangue e quali siano, se ci sono, le conseguenze nel medio e lungo periodo di ripetute sambe e sincopi, spettacoli cui purtroppo l'apnea agonistica costruita sul modello dei record ci ha donato generosamente fin dalle sue prime manifestazioni e nonostante ogni tentativo di modifica dei regolamenti (criterio soggettivo, oggettivo, sanzioni etc). I tanti istruttori pronti a vendere un corso dove sono spariti in questi anni in cui sul forum di AM si sono affacciati personaggi dalle competenze evidentemente superiori che hanno posto domande sicuramente cruciali e restate prive di una qualsiasi risposta? Tutti spariti, erano forse troppo occupati a rendere grande la tua didattica?

 

Senza parlare dell'Edema Polmonare. Io sono grato al Prof. Malpieri per essersi sempre messo a disposizione del popolo di appassionati internettiani, per una sinusite come per un problema serio, sempre rigorosamente in modo gratuito e con la massima disponibilità (altri luminari invece fanno serate a *2000* euro netti ciascuna, ovviamente a nero... è haimé accade che vengano anche accolti da circoli federali che si piegano a non farsi rilasciare regolare ricevuta, il tutto in nome del bene superiore della comunità apneistica), ma la cosa non rileva quando si parla della conoscenza necessaria al miglioramento di protocolli di sicurezza che, ad oggi, lasciano spazio ad un numero eccessivo di incidenti, mortali e non.

Non esiste la ricerca scientifica amica o nemica, per me, esiste solo la ricerca scientifica con le sue acquisizioni e il desiderio di tutti -rectius: che dovrebbe essere di tutti- di promuovere un movimento allontanando il rischio di contraccolpi mortali.

 

Gli esiti del questionario epidemiologico (= un questionario raccolto via internet, anche AM ha offerto il proprio spazio) mi sembrano confermare che anche fra apneisti preparati con la vostra didattica AA l'incidenza dell'edema a quote di poco superiori a quelle da brevetto sia a dir poco impressionante. Gli atleti di "alto profilo", cioé quelli che vanno più fondi... fanno peggio, dimostrando che le loro soluzioni fondate su un avventato pragmatismo meriterebbero un più serio vaglio critico al posto dell'accettazione acritica dell'equazione "faccio, quindi so".

Durante un' acquisizione dati a Sharm mi risulta che su 10 persone che hanno fatto tuffi fino a 30 metri... uno sia finito in sincope+edema sotto la barca, uno abbia accusato un "semi-edema" ed un terzo abbia avuto problemi di compensazione di una certa rilevanza: non male per essere una semplice acquisizione dati. A Blue 2005 Carlos Coste, poi, ha dichiarato che l'emottisi si manifestava alla fine dell'allenamento, quando era vicino al record, affermazione in apparente contrasto con illustri dichiarazioni lette sulla stampa nazionale. Forse stava forzando l'allenamento, non andava piano a sufficienza? E la predisposizione cosa significa? Se mi faccio visitare me lo dicono quanto sono predisposto all'edema? Insomma, sto edema così brutto e così diffuso, come si evita? "Tamquam non esset" quindi non si cura? In fondo guarisce da solo... non è male? è normale, come la "sambetta"? Insomma, meglio evitarlo ma se capita non è nulla di grave, e ti fa entrare nel club esclusivo degli sputazzatori di sangue????? Come funziona, io vorrei capire. Perché mai dovremmo aver bisogno di prove della dannosità di certi fenomeni come sambe, sincopi, edema polmonare per attuare delle contromisure o porsi legittimi interrogativi? Per non guastare gli affari di chi, legittimamente, fa commercio di corsi? Come è stato giustamente rilevato, in questi casi si deve adottare un principio di precauzione, anche perché parliamo della salute delle persone. Capisco che tale principio può rovinare gli affari di qualcuno, ma ... insomma, chissenefrega! La salute della gente viene prima, cribbio! La didattica AA non ha più certezze delle altre, i suoi istruttori muoiono e subiscono incidenti come tutti! L'assistenza è sempre prestata, ed il soccorso non manca, ma cosa insegnerà mai un vostro istruttore che, ad esempio, va in sincope ogni tre per due e si fa recuperare addirittura con un sincopone in 20 metri d'acqua? Cosa diavolo può insegnare a me o a chiunque altro un istruttore così? Cosa possono insegnare coloro che non hanno risposte alle nostre gravi e preoccupanti domande? Rispondi nel merito, se ne sei capace, non ripararti dietro la tua immagine per eludere queste cruciali risposte.

 

parte3: la tecnica precedente non ha avuto l'esito sperato e quindi il successivo piano e stato "..almeno allontaniamo i pescatori subacquei da AA.." Si è detto e scritto che per fare pesca i corsi di apnea non servono, anzi, sono addirittura controproducenti e pericolosi. La scemenza insita in questa convinzione è chiara a tutti: luminari dell'apnea, è come dire che per giocare a calcio non è necessario saper correre. Ah, dimenticavo: Ma non avete come sponsor una scuola di apnea!?!?!?! Non aggiungo altro commento!

 

Come ti ha detto Ciavarella, questa affermazione rischia di tornare indietro come un boomerang, ho già sfiorato il tema e non ti rispondo ancora, mi limito a dire che il banner lo avremmo dato anche ad AA se ce lo avesse chiesto e pagato, il nostro circolo sportivo vive di sponsorizzazioni e non entra in società né si fonde con nessuno degli inserzionisti. E' un rapporto commerciale: io ti offro uno spazio su un portale da oltre 150 mila visite mensili e tu mi paghi, punto e fine della storia: non giudico se le soluzioni tecniche usate per la realizzazione di un fucile da parte di un'azienda sponsor sono valide o no, non giudico se la tua didattica commerciale è giusta o sbagliata. A questo proposito mi vedo costretto a chiarire -solo per onor del vero- che non ci sarebbe nulla di male se guadagnassi dei soldi dal sito, così come non c'è niente di male se un istruttore guadagna dei soldi insegnando l'apnea: basta pagare le tasse e rispettare le regole, evitando di fare come alcuni istruttori double face che, in dispregio delle norme federali, usano le agevolazioni e le garanzie del mondo sportivo unicamente per fare concorrenza alla federazione, commercializzando corsi di altre didattiche.

Il fatto è, però, che io faccio volontariato insieme ad una quindicina di persone in un'associazione senza scopo di lucro in cui non si dividono utili e in cui i giustificativi prodotti dallo staff superano di gran lunga la capacità di rimborso delle spese delle casse sociali: che vi piaccia o no, questi sono fatti incontrovertibili e dimostrabili documentalmente (ricordo che affermare il contrario significa sostenere che io violo le normative delle ASD, non lo ripeterò più in via bonaria e diretta, ma solo attraverso il legale che siamo stati costretti ad assoldare per difenderci). Non mi è mai interessato fare soldi con Apnea Magazine, ne ho fatti e ne faccio non pochi con il mio lavoro su internet, che è la promozione dei siti web, ma di certo non con AM. Mi pagano per scrivere sulla stampa specialistica, ma questo non mi impedisce di continuare a dirigere una e-zine totalmente gratuita, dove con me anche altri come Balbi o lo stesso Malperi continuano ad erogare servizi ed informazioni con passione e costanza. Per la verità, anni fa mi era stato offerto di mollare AM e andare a moderare un forum a pagamento, ma ho rifiutato, trovando la proposta limitante e poco compulsiva.

 

Pelizzari: ricordati che se paghi, il banner lo diamo anche ad AA, con i soldi miglioreremo il sito e comunicheremo con un maggior numero di utenti, cui riporteremo sempre la verità vista dal nostro oblò, la nostra verità, non influenzata né influenzabile da esigenze di cassa, che a noi serve solo a migliorare i servizi offerti agli appassionati. Non cambieremo di una virgola i dubbi e le considerazioni su di te o la tua didattica, prova e vedrai. Di sicuro, la pubblicità gratuita fatta per cinque anni ai corsi di apnea (soprattutto AA) dovrebbe dirtela lunga sulla nostra vocazione al commercio e al guadagno. Se abbiamo chiuso i rubinetti è solo perché non siamo stati affatto aiutati a sciogliere i nostri legittimi e gravi dubbi sugli attuali principi ispiratori della didattica, specie quella a scopo di lucro.

 

parte4: siccome sempre più pescatori si sono avvicinati ad AA, si è partiti con l'ultimo infamante attacco: " blocchiamo le gare di apnea a qualsiasi circuito appartengano e convinciamo la gente che a causa della didattica AA si muore". Cari'Voi', sappiate che in un paese come la Francia, in cui non esiste il demone AA, nell'ultima estate sono morti 13 pescatori. E 5 sono stati i trattamenti a pescatori nella sola camera iperbarica di Marsiglia. Per la cronaca: spettabile professore, hanno tutti recuperato completamente anche se lei non era ad assisterli!

Mi spiace dire queste cose perchè mi sembra quasi di dar contro la pesca: la pesca è la mia più grande passione e non credo che nessuno abbia fatto in Italia quello che ho fatto io per la pesca subacquea.

 

Sei un vero fenomeno..... ancora non hai capito che di circuito agonistico in questo paese ce ne può essere solo uno, cribbio te l'ho spiegato con grande dovizia di particolari all'Eudi Show di qualche anno fa... ancora parli di "circuiti" (beh, in effetti, anche sul sito di AA si fa la stessa cosa)?

 

Ciò detto: ti risulta che le decisioni della FIPSAS adesso le prende Apnea Magazine? Le prende Giorgio Volpe? Scusa ma questa tua affermazione è ridicola e priva di ogni fondamento, forse sei troppo abituato ad organizzazioni dove comanda un "Boss illuminato" ... la FIPSAS è a base democratica e le decisioni le prende il competente organo collegiale composto da rappresentanti eletti nel rispetto delle regole democratiche che la federazione si impone. Non capisco l'attinenza delle considerazioni sui morti in Francia, ma di sicuro in Italia quest'anno sono stati molti più di 13.... troppi di più.

 

Su quello che hai fatto per la pesca, mi pare che ti sia stato dato ampio riconoscimento. Ho recensito la pagina Mediaset con tutti i servizi di Pianeta Mare proprio in uno degli ultimi numeri -se non l'ultimo- del mensile con cui collaboro, quello di settore che a te neanche interessa perché "non conta" (quando giravi all'Elba con le pinnette in caccia di una sponsorizzazione, però, scommetto che avresti pagato oro per apparirci... brutta cosa quando si dimenticano le proprie origini, brutta cosa, somiglia allo sputare nel piatto dove si è mangiato). Però non dimenticare che tanti appassionati come quelli che operano in AM sono al pezzo da 6 anni, tutti i giorni e senza ritorno personale, per offrire servizi ed informazioni quotidiani al popolo dei pescatori in apnea, che non può certo dire di aver risolto i suoi problemi grazie ai tuoi bei servizi andati in onda su Pianeta Mare, di cui ti saremo sempre grati. Le gare le boicottano ancora, dalle AMP continuano a cacciarci a calcinculo, adesso si sono aggiunti i fermo pesca in Sicilia e Sardegna, e se finalmente puniscono -anche se con sanzioni minime- chi se ne sbatte della nostra bandiera (anche la tua) non è certamente grazie a te, bensì ad altri, compresi quegli "spalatori di merda" -così sembri definirci- di AM. Come cambia il mondo, non spalavamo merda quando finisti sui giornali per la storia della secca di Washington, vero?

Se qualcuno va ai ministeri a proporre nuovi e migliori regolamenti, non è grazie a te. Né puoi aiutarci in alcun modo sul piano della maggiore sicurezza, finché continui ad arroccarti su posizioni che ricordano il Marchese del Grillo e la sua famosa autocelebrazione tautologica "io so io e voi..." che, consentimelo, non ti fa propriamente onore.

 

AM nel suo piccolo e senza alcun tornaconto (quanto intaschi nel corso istruttori annuale? Scusa, ce lo puoi dire? Sappiamo il totale degli iscritti ed il costo pro-capite, ci spieghi in quali tasche finiscono quei tanti soldi? Così, per fare un po' di chiarezza e capire, intanto, quanto legittimamente ci guadagni tu da questa attività) fa informazione e cerca di promuovere una pratica sicura della pesca in apnea, i nostri articoli e le nostre notizie sono poca cosa rispetto ai tuoi filmati? Per tacere delle riviste del settore, delle aziende che vi operano, di tutti coloro che dedicano il proprio tempo a questa passione in modo disinteressato: secondo me con il tuo debordante messaggio stai mancando di rispetto a tutti.

 

Parte5: mi permetto di prevedere quello che sarà l'esito anche di quest'ultima vostra battaglia: CONTINUERETE A PRENDERE DELLE GRANDI MAZZATE.

E adesso vi spiego perchè (..sono proprio ingenuo...mi metto a dare dei consigli alla concorrenza):

non bisogna criticare il prodotto degli altri per vendere il proprio. Bisogna migliorare ciò che abbiamo da proporre. Ecco perchè vi dico che continuerete a prendere delle mazzate: voi non avete prodotto.

-Il nostro manuale ha già ormai superato le 30000 (trentamila) copie e attualmente è esaurito in libreria. il vostro lo date OBBLIGATORIAMENTE (e poi la didattica commerciale siamo noi) ai vostri allievi altrimenti non sapete come farlo uscire.

-e vogliamo parlare dei vostri video? quali vostri video?

-e vogliamo parlare della vostra tecnica di comunicazione e relazioni esterne? Doc e amici suoi, se volete vi mando la rassegna stampa e video di dove è apparsa AA? vi segnalerò comunque le prossime uscite..ma non le riviste di settore, quelle che contano, i giornali nazionali, le televisioni....

-e non vi siete mai chiesti perchè stampa e Tv chiamano sempre noi: semplicemente perchè noi riusciamo a far capire alla gente quello che si prova nell'andar sott'acqua. Alzate il Vostro culone da dietro il computer e andate un pò di più in mare: già questo vi potrebbe aiutare

-se poi continueranno a non chiamarvi pensate un pò alla parola 'carisma', Il Carisma vostro o di chi vi dovrebbe rappresentare, o di chi rappresenta le scuole che voi appoggiate per farci la guerra...

Adesso avrete capito perchè CONTINUERETE A PRENDERE DELLE GRANDI MAZZATE.

Noi continueremo ad andare avanti per la nostra strada perchè riteniamo sia quella giusta. Continueremo ad essere i migliori e per questo motivo continuerete ad odiarci.

Datemi retta, cambiate strategia: il primo sintomo del proprio fallimento è l'invidia per il successo degli altri.

Io, purtroppo per voi, non ho intenzione di ritirarmi da AA. AA è la mia creatura e, con l'aiuto dei miei istruttori, lavorerò affinchè AA possa essere ancora più forte....e, cari 'Voi', non vi resterà che 'spalare merda' e impazzire......

......e adesso continuate pure a scrivere sui vostri forum!

 

Grandi mazzate de che? L'apnea per noi non è un prodotto, ma un'attività sportiva, un concetto che a quanto pare esula dai tuoi schemi mentali. AM non vende proprio nulla, non scrive né vende manuali -ce l'hai con la FIPSAS?????? spiegalo a Vergendo che siete in concorrenza con la FIPSAS, non mi pare averlo afferrato, spiegalo a Matteoli!!!!!- e i propri video li offre gratuitamente ad un pubblico piuttosto numeroso. Certo, non la massaia che guarda la tv al pomeriggio, ma un pubblico targetizzato e autosegmentante, quello che alla fin fine ci interessa. Sulla tecnica di comunicazione e marketing, il "carisma" (quello mostrato in questa tua esternazione non mi attira, devo confessartelo) e tutto il resto faccio fatica a seguirti, sembri in preda ad un attacco isterico che ha liberato un ego di proporzioni mitologiche.

 

Ripeto: Apnea Magazine non vende né corsi, né manuali, né aspira ad avere risonanza su media generalisti, di cui onestamente ce ne facciamo ben poco proprio perché non vendiamo alcunché. Sei andato fuori misura, non siamo in competizione con Apnea Academy né lo saremo mai, perché ciascuno dei volontari di AM ha un proprio lavoro, né ha principi didattici e interessi da difendere nell'affrontare i temi della sicurezza dell'apnea. Mettetevelo nella zucca: nei Guru non ci crediamo, quando si parla di sicurezza per noi l'unico principio è quello di precauzione e quando valutiamo le affermazioni scientifiche ci interessano sì le pubblicazioni, ma dato che basta pagare per ottenerle vorremmo anche dei riscontri in termini di casistica clinica. Le decisioni della FIPSAS non le prende Apnea Magazine, né siamo noi a stilare quelle regole che troppo spesso non vengono rispettate, noi le subiamo come tutti, convinti che finché ci sono vadano rispettate. Spero solo che questo tuo sfogo convinca il direttivo FIPSAS a prendere atto di quanto schiettamente affermi: AA e FIPSAS sono in concorrenza, la tua aspirazione è mandare gli istruttori FIPSAS a spalare la merda e a impazzire.

 

Per il futuro, ti invito solamente ad usare modi più rispettosi del prossimo, perché il fatto che tu sia Umberto Pelizzari non ti mette al riparo dalle querele, soprattutto nel momento in cui il tuo braccio destro passa a questo metodo di risoluzione delle controversie, un segno evidente della carenza di argomenti per un confronto dialettico costruttivo. Se fossi stato contattato in privato, avrei sicuramente fatto un passo indietro e rinunciato al legittimo diritto di cronaca e critica, ma di fronte all'intimidazione di una lettera dello studio legale non posso che mettere l'elemetto e accingermi alla pugna. Visto che sono già in assetto difensivo, ti invito a non offrirmi appigli per estendere il fronte della lite, non sono io che ho iniziato il giro dell'intimidazione tramite avvocato, ma posso comunque proseguirlo ed ampiarlo, in questo stesso argomento del tuo forum il concetto omnicomprensivo di diffamazione su cui si appoggiano le pretese risarcitorie di Tovaglieri trova ampi riscontri.

E nei tribunali, grazie a Dio, se ne fregano di chi siamo e del conto in banca.

 

Con mutata stima,

 

Giorgio Volpe

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