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Patente Anche Per I Pescasportivi Di Mare


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Ciao fioi. So che ultimamente sono stati aperti vari post su questo argomento, ma oggi facendo colazione mi sono imbattuto in 2 articoli che volevo sottoporvi.

 

Franco Andaloro, capo dipartimento per l' uso sostenibile delle risorse dell' ICRAM (Istitito Centrale per la Ricerca Applicata al Mare), lancia una proposta per istituire una licenza di pesca sportiva.

Secondo alcuni articoli di giornali ancora non disponibili in rete, tre milioni di appassionati praticano il fishing d' altura a caccia di tonni e squali o le immersioni con fucile e fiocina.

Testualmente da Il Gazzettino "se è vero che i "pescasportivi" mediamente non tirano su più di tanto, è anche vero che sono tanti, tantissimi e giorno dopo giorno, pescatina dopo pescatina, possono avere un impatto non trascurabile sugli ecositemi marini."

IMPORTANTE: sotto accusa non è il pescatore che lancia la lenza da riva. queste licenze non lo riguardano.

Sempre da Il Gazzettino "sebbene l' ordinamento giuridico vieti al pescatore sportivo l' impiego di attrezzi professionali, un esercito di amanti del mare con mulinelli più scorrevoli, canne più.....cut.....trasformando quello che dovrebbe essere un piacevole passatempo in un secondo lavoro. Per non parlare poi della pesca subacquea dove, sempre più spesso, si sconfina nell' illegalità con catture di specie sottotaglia, in quantità eccessiva, in zone proibite, il più delle volte nelle aree denominate "nursery" (zone di crescita)."

Tralascio il resto dell' articolo (in cui compaiono idee del sig. Andaloro, idee che personalmente condivido in alcuni aspetti) perchè probabilmente questa notizia è presente su tanti altri giornali e quindi molti di voi sicuramente ne sono già a conoscenza. L' articolo invece che non credo tutti possano leggere, è la risposta di un autorevole “esperto” come lo definisce il giornalista . Parliamo di Rossano Guerra, presidente del Barricata Fishing Club di Porto Tolle, storico circolo di pesca in mare con oltre 130 soci.

Trascrivo:“Per guerra, una sorta di licenza alieutica sulla falsariga delle autorizzazioni rilasciate ai colleghi d’ acqua dolce non è un’ idea del tutto da buttare.....cut....."ma sopratutto permetterebbe finalmente ai pescasportivi di mare di contarsi. - spiega Guerra - A tutt’oggi non sappiamo quanti siamo. Un passo fondamentale per il futuro perchè ci darebbe la possibilità di misurare la nostra forza. Più siamo e più possiamo sperare di contrastare il potere dei pescatori professionali che hanno enormi responsabilità nel progressivo impoverimento del patrimonio ittico del nostro mare."”

L’ articolo termina con una considerazione su tonnare volanti causa della “scomparsa dei tonni in Alto Adriatico” e delle “altre violazioni compiute dai pescatori di professione, dalla pesca sotto riva all’ impiego di attrezzature che devastano i fondali.”

Seriamente volevo capire quale idea circola nel nostro ambiente. Noi in questo forum, come la pensiamo? Siamo disposti a ragionare nei termini indicati da Guerra o siamo ognuno per il nostro orticello?

La federazione potrebbe essere l’ alternativa alle licenze?

Lo so.. già discusso, ma siccome le acque si muovono, o remiamo o andiamo a seconda, nel qual caso dichiariamo di accettare tutto quello che decidono gli altri.

Ciao fioi

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Ciao fioi. So che ultimamente sono stati aperti vari post su questo argomento, ma oggi facendo colazione mi sono imbattuto in 2 articoli che volevo sottoporvi.

 

Franco Andaloro, capo dipartimento per l' uso sostenibile delle risorse dell' ICRAM (Istitito Centrale per la Ricerca Applicata al Mare), lancia una proposta per istituire una licenza di pesca sportiva.

Secondo alcuni articoli di giornali ancora non disponibili in rete, tre milioni di appassionati praticano il fishing d' altura a caccia di tonni e squali o le immersioni con fucile e fiocina.

Testualmente da Il Gazzettino "se è vero che i "pescasportivi" mediamente non tirano su più di tanto, è anche vero che sono tanti, tantissimi e giorno dopo giorno, pescatina dopo pescatina, possono avere un impatto non trascurabile sugli ecositemi marini."

IMPORTANTE: sotto accusa non è il pescatore che lancia la lenza da riva. queste licenze non lo riguardano.

Sempre da Il Gazzettino "sebbene l' ordinamento giuridico vieti al pescatore sportivo l' impiego di attrezzi professionali, un esercito di amanti del mare con mulinelli più scorrevoli, canne più.....cut.....trasformando quello che dovrebbe essere un piacevole passatempo in un secondo lavoro. Per non parlare poi della pesca subacquea dove, sempre più spesso, si sconfina nell' illegalità con catture di specie sottotaglia, in quantità eccessiva, in zone proibite, il più delle volte nelle aree denominate "nursery" (zone di crescita)."

Tralascio il resto dell' articolo (in cui compaiono idee del sig. Andaloro, idee che personalmente condivido in alcuni aspetti) perchè probabilmente questa notizia è presente su tanti altri giornali e quindi molti di voi sicuramente ne sono già a conoscenza. L' articolo invece che non credo tutti possano leggere, è la risposta di un autorevole “esperto” come lo definisce il giornalista . Parliamo di Rossano Guerra, presidente del Barricata Fishing Club di Porto Tolle, storico circolo di pesca in mare con oltre 130 soci.

Trascrivo:“Per guerra, una sorta di licenza alieutica sulla falsariga delle autorizzazioni rilasciate ai colleghi d’ acqua dolce non è un’ idea del tutto da buttare.....cut....."ma sopratutto permetterebbe finalmente ai pescasportivi di mare di contarsi. - spiega Guerra - A tutt’oggi non sappiamo quanti siamo. Un passo fondamentale per il futuro perchè ci darebbe la possibilità di misurare la nostra forza. Più siamo e più possiamo sperare di contrastare il potere dei pescatori professionali che hanno enormi responsabilità nel progressivo impoverimento del patrimonio ittico del nostro mare."”

L’ articolo termina con una considerazione su tonnare volanti causa della “scomparsa dei tonni in Alto Adriatico” e delle “altre violazioni compiute dai pescatori di professione, dalla pesca sotto riva all’ impiego di attrezzature che devastano i fondali.”

Seriamente volevo capire quale idea circola nel nostro ambiente. Noi in questo forum, come la pensiamo? Siamo disposti a ragionare nei termini indicati da Guerra o siamo ognuno per il nostro orticello?

La federazione potrebbe essere l’ alternativa alle licenze?

Lo so.. già discusso, ma siccome le acque si muovono, o remiamo o andiamo a seconda, nel qual caso dichiariamo di accettare tutto quello che decidono gli altri.

Ciao fioi

 

 

Sono d'accordo per una regolamentazione che ci permetta (sulla falsariga di quello che accade in Corsica ,ad esempio) di scremare la nostra vituperata categoria dalle "mitragliatrici" del mare, come già qualcuno li ha definiti.In sostanza dovrebbe essere uno stimolo a creare una categoria di pescasub più consapevoli di TUTTO (sicurezza,rispetto dell'ambiente di cui si fruisce ecc. ecc.)

Il mio cruccio è che però ,all'italiana,si risolva tutto in un ALTRO balzello del tutto svincolato dalle prospettive di cui sopra.... :(

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Ospite cesare76
IMPORTANTE: sotto accusa non è il pescatore che lancia la lenza da riva. queste licenze non lo riguardano.

 

invece una severa educazione dovrebbero riceverla soprattutto questi cosiddetti "signori" che catturano (loro) pesci insignificanti, infischiandosene delle misure minime per poi lasciarli morire e rigettarli in mare... :angry::angry::angry:

Modificato da cesare76
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Bah, messa in questa maniera mi sembra una proposta alquanto demagogica.

Chi e' uso vivere nell'illegalita' non si fa spaventare da un brevetto o da una multa piu' salata.

 

E questa poi:

IMPORTANTE: sotto accusa non è il pescatore che lancia la lenza da riva. queste licenze non lo riguardano.

Loro innocenti fino a prova contraria e gli altri colpevoli fino a prova contrario?

Ma andiamo...

:thumbdnn:

 

Le mele marce stanno in tutti i cesti e non e' necessario sacrificare l'intero raccolto per eliminarle.

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Più leggo le motivazioni che si adducono e più io vedo ignoranza o malafede. Quando si parla di una materia non sarebbe male cercare di conoscerla prima di fare proposte.

 

Due punti fondamentali che sembra tutti ignorano o vogliano ignorare

 

1)Il bracconiere non lo è quasi mai per ignoranza delle norme ma alcontrario le conosce bene,sa che ciò che fa è vietato e sta attento a non farsi beccare.La motivazione principale al bracconaggio sistematico è il denaro:la vendita illecita del pescato. Mi spiegate una licenza di pesca come potrebbe intervenire su questo punto?

Oggi il bracconiere rischia multe salatissime e se ne frega,con la licenza cosa cambierà?Rischierà di vedersela ritirare?Ma a lui che cosa importa,quello che fa è già illegale per cui,licenza o no,lui sarebbe in multa in ogni caso.

 

2)I "bagnanti armati" sono una categoria che da fastidio solo a noi!

Quando ci attaccano non parlano mai del ragazzino che col fucile dell'emporio tira alle donzelle ma parlano delle gare,delle grandi pescate,dei grossi pesci,della vendita illecita. Tutte cose che col bagnante armato non hanno nulla a che fare.

Noi ci indignamo perchè il bagnante armato prende pesci piccoli ma non capiamo che non è questo un problema sentito. I cannisti prendono molti più pesci piccoli dei bagnanti armati eppure nessuno li biasima. A noi ci attaccano per motivi molto diversi dal bagnante armato lo vogliamo capire?

Il bagnante armato,incubo del pescasub a quanto pare,è poi un pescasub in erba. tra 100 bagnanti armati ci saranno poi 10 o 20 persone che si appassioneranno e diventeranno pescasub veri. Se riduciamo i bagnanti armati avremo meno pescasub in futuro. Sono pochi quelli che iniziano subito ad alto livello. Se il bagnante armato si estingue la pescasub si tramanderà solo di padre in figlio e saremo sempre di meno!

 

Alcuni passi dell'articolo sono in effetti giusti.

Non è possibile permettere un prelievo sportivo con attrezzi professionali,non foss'altro perchè viene proprio meno lo spirito sportivo. Ma invece di mettere una licenza lasciando tutto com'è si dovrebbe intervenire sulle norme.

 

Cosa c'entra la pesca sportiva coi salpabolentini elettrici,con le nasse,coi conzi,con le reti,cosa c'è di sportivo in catture effettuate senza lotta e senza emozione?Ecco cominciamo a vietare in modo netto queste cose agli sportivi,facciamo sì che si possano comprare solo dietro presentazione di una licenza professionale e registrando il numero di serie della licenza stessa.

 

Facciamo questo invece di attaccare il solito sub col fucile che alla fine è uno dei pochi che prende un pesce alla volta e vedendolo e valutandolo prima ancora di tentare di catturarlo!

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"Per non parlare poi della pesca subacquea dove, sempre più spesso, si sconfina nell' illegalità con catture di specie sottotaglia, in quantità eccessiva, in zone proibite, il più delle volte nelle aree denominate "nursery" (zone di crescita)."

 

 

hahahahahahah , che ridereeee !!

Come fa' uno a parlare pubblicamente e dire ste' stronzate ?!? Come si fa' quantomeno a discutere con un ignorante del genere ?!?!

 

Questo dimostra che sta' gente parla solo per partito preso , per la solita leggenda metropolitana "sentita dire" , messa nelle loro orecchie grazie al sapiente lavoro che gli ambientalisti fanno da anni , atto a farci tirare merda addosso!! questi sono i risultati.

Catture sottotaglia in quantita' eccessiva??? Basta portare sto' signore in una pescheria qualsiasi fargli comprare un 1 kg di frittura mista , oppure portarlo su un molo insieme ai cannisti e poi contiamo quanti saraghetti e oratine si contano a fine giornata !!!!!

 

Adesso se trovo la sua mail , ielo spiego per bene !

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http://gazzettino.quinordest.it/Visualizza...franco+andaloro

 

testo integrale articolo

 

 

andalorofranco@virgilio.it

 

mail prof. Andaloro

 

credo che uno scambio gentile di opinioni con la categoria alla quale fanno riferimento le sue valutazioni e che quotidianamente ne vive le difficoltà e ne conosce le problematiche non possa che arricchire entrambe le parti in questione.

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Ospite cesare76
I "bagnanti armati" sono una categoria che da fastidio solo a noi!

Quando ci attaccano non parlano mai del ragazzino che col fucile dell'emporio tira alle donzelle ma parlano delle gare,delle grandi pescate,dei grossi pesci,della vendita illecita. Tutte cose che col bagnante armato non hanno nulla a che fare.

Noi ci indignamo perchè il bagnante armato prende pesci piccoli ma non capiamo che non è questo un problema sentito. I cannisti prendono molti più pesci piccoli dei bagnanti armati eppure nessuno li biasima. A noi ci attaccano per motivi molto diversi dal bagnante armato lo vogliamo capire?

Il bagnante armato,incubo del pescasub a quanto pare,è poi un pescasub in erba. tra 100 bagnanti armati ci saranno poi 10 o 20 persone che si appassioneranno e diventeranno pescasub veri. Se riduciamo i bagnanti armati avremo meno pescasub in futuro. Sono pochi quelli che iniziano subito ad alto livello. Se il bagnante armato si estingue la pescasub si tramanderà solo di padre in figlio e saremo sempre di meno!

 

Uccio su questa cosa nn sono d'accordo...i "bagnanti armati" vengono associati molto spesso a chi fa pescasub in maniera seria..tempo fa mi ritrovai a discutere su un forum di bombolari con una tipa che attaccava la pescasub perchè nella stagione estiva molti apneisti pescavano praticamente in spiaggia infischiandosene delle regole e facendo catture sottotaglia...io le spiegai che quelli che lei chiamava apneisti erano solo i classici pescatori della domenica che si vedono durante il periodo estivo, in + le spiegai cos'è la pescasub seria e lei si ridimensionò un pò...

Sul punto del bagnante armato - pescasub in erba ti faccio notare che almeno da quando ho iniziato io (primi anni 90) le cose sono notevolmente cambiate...prima le uniche "fonti di conoscenza" in materia erano solo le riviste specializzate mentre oggi la Rete ci è venuta in aiuto..un giovane che vuole iniziare seriamente a pescare si informa prima in rete sui regolamenti, condivide esperienze nei vari forum conosce gente molto + esperta che può dargli consigli e chi + ne ha + ne metta, quindi è già un passo avanti in fatto di conoscenza della materia.... io all'inizio tutte queste cose me le sognavo!

:bye:

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Io ho scritto a questo indirizzo :

 

f.andaloro@icram.org

 

Spero la legga , ho scritto in modo pacato e senza polemica ma cercando di farli un'attimo capire come va la cosa ... spero mi dia una risposta , almeno x sapere se gli ho suscitato qualche dubbio o no

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http://gazzettino.quinordest.it/Visualizza...franco+andaloro

 

testo integrale articolo

 

 

andalorofranco@virgilio.it

 

mail prof. Andaloro

 

credo che uno scambio gentile  di opinioni con la categoria alla quale fanno riferimento le sue valutazioni e che quotidianamente ne vive le difficoltà  e ne conosce le problematiche non possa che arricchire entrambe le parti in questione.

 

Secondo me è sbagliato mettere così la sua mail, se gli scrivono in troppi e magari "a c@**o" poi finisce che cestina tutta la posta e la speranza, tra l'altro secondo me già quasi vana, sarà nulla. Cmq parere mio...

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http://gazzettino.quinordest.it/Visualizza...franco+andaloro

 

testo integrale articolo

 

 

andalorofranco@virgilio.it

 

mail prof. Andaloro

 

credo che uno scambio gentile  di opinioni con la categoria alla quale fanno riferimento le sue valutazioni e che quotidianamente ne vive le difficoltà  e ne conosce le problematiche non possa che arricchire entrambe le parti in questione.

 

Secondo me è sbagliato mettere così la sua mail, se gli scrivono in troppi e magari "a c@**o" poi finisce che cestina tutta la posta e la speranza, tra l'altro secondo me già quasi vana, sarà nulla. Cmq parere mio...

 

Trattasi di indirizzo facilmente reperibile con una brevissima ricerca su internet

 

E poi sinceramente credo che fra di noi ci siano molte persone dotate di maturità, buon senso ed alcuni anche in possesso di una cultura specifica per poter opporre valide argomentazioni alle tesi sostenute dal prof.Andaloro.

Modificato da bossanova1303
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E poi sinceramente credo che fra di noi ci siano molte persone dotate di maturità, buon senso ed alcuni anche in possesso di una cultura specifica per poter opporre valide argomentazioni alle tesi sostenute dal prof.Andaloro.

 

Quoto in pieno, sarebbe infatti il caso che rispondessero persone inclini al ragionamento e alla riflessione, gli insulti o i ragionamenti sbagliati o i cattivi modi di fare, portano inevitabilmante a una radicalizzazione delle posizioni. :bye:

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Amici, comprendo le vostre preoccupazioni ma, anche forte dell'esperienza su AM, vi posso dire che chi non e' in grado di tutelare l'immagine della pescasub non lo fara' mai, a prescindere dal luogo, dalla situazione o dal mezzo utilizzato, quindi chi ha tempo e voglia per farlo che si dia da fare cercando di essere piu' forte e persuasivo di chi, anche nostro "collega", non vuole "metter testa" per il futuro dello sport.

 

D'altro canto anche il destinatario delle emails avra', si spera, sufficiente raziocinio e capacita' critica per scremare le lettere degne di considerazione dalle altre.

 

Ricordate che ottengono molti piu' risultati 10 persone ben organizzate piuttosto che 1000 "cani sciolti", come abbiamo spesso detto.

;)

 

:bye:

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Questa e' quanto gli ho scritto io :

 

" Egr. Dott. Andaloro ,

 

Innanzitutto buongiorno , ho avuto la " fortuna/sfortuna " in questi giorni di imbattermi negli spacci di agenzia e articoli in cui si rilanciavano le sue teorie e proposte per una pesca sostenibile , chiedendo grosso modo un "patentino" per i pescatori sportivi.

 

Fortuna perche' , essendo un appassionato e avendo a cura le problematiche del mare , ho quindi letto con un certo interesse...mi trovo d'accordo su alcune cose , meno su altre ; Sfortuna , venendo al punto , perche' ho letto cose che fanno trapelare una certa ignoranza sull'argomento "pesca sportiva" e che , secondo me , farebbe bene a informarsi meglio , onde evitare certe affermazioni che sono dannose per un'attivita' , sport , disciplina (la chiami come vuole) gia' di per se' bistrattata dai soliti luoghi comuni e stereotipi inculcati alla massa da ambientalisti , luoghi comuni che appunto Lei ha ritirato fuori , lasciandomi appunto perplesso sulle sue "fonti" .

 

Mi sto' riferendo in particolare alla pesca subacquea :

"Per non parlare poi della pesca subacquea dove, sempre più spesso, si sconfina nell' illegalità con catture di specie sottotaglia, in quantità eccessiva, in zone proibite, il più delle volte nelle aree denominate "nursery" (zone di crescita) "

 

Sembra che il problema del mare e della sua sofferenza sia la pescasub ... mi chiedo se conosce qualcosa della pescasub , se sa' come si svolge , quali sono le regolamentazioni e le difficolta' del suo esercizio : parrebbe proprio di no visto le Sue affermazioni .

 

La pesca subacquea si svolge in apnea , in un modo quindi totalmente innaturale per l'uomo , con tempi di immersione ridicoli , in un confronto crudo ma leale con gli abitanti del mare , lontana anni luce dalla caccia terrestre .

Lo stereotipo che gli ambientalisti cercano di far passare del pescatore subacqueo e' colui che con polmoni d'acciaio e armato di bazooka , entra in mare e spara cannonate a 100 mt di distanza abbattento qualsiasi cosa si muova , per poi uscire con quintali di pesce !!

 

Lo sa' che un buon 70-80 % delle battute di pesca di un buon apneista si risolvono con un bel nulla di fatto (chiamato anche "cappotto" ) , e non sto' parlando di una mezz'oretta a mollo , si parla di 4-5 ore in acqua , dove si e' comunque contenti e soddisfati anche se si ha avuto perlomeno la fortuna di intravedere qualche pesce.

Il resto delle volte si esce con veramente poche prede , sudate , ma veramente anche per i piu' bravi (cioe' poche decine in tutta Italia) lontani dai famigerati 5 kg di limite giornaliero individuale fissati . I 5 kg sono un miraggio per chiunque !! I fucili non sono altro che aste spinte da elastici con una "gittata" utile di 2 mt massimo 3 mt. Sa' cosa significa riuscire ad avvicinare un sarago , un'orata , una ricciola a quella distanza ?

 

La pesca in apnea e' l'unica attivita' di pesca , che permette di VEDERE e sopratutto SCEGLIERE cosa catturare (poi c'e' anche il problema di riuscirci...). Dire , come ha fatto che "sempre più spesso, si sconfina nell' illegalità con catture di specie sottotaglia" e un'affermazione veramente ridicola sopratutto se poi Lei si reca in un porto , o in una qualsiasi pescheria e da' un'occhio a quello che c'e' sui banconi , e sopratutto acquisti un kg di "fritto misto" e mi dica in quel kg quanto novellame e pesci sottomisura ci sono . Moltiplichi giornalmente per tutte le marinerie d' Italia ... Vogliamo poi parlare dello strascico sottocosta ??

Anche la stessa "pesca sportiva con la canna" , seppur irrisoria nei confronti della pesca professionale , non lesina sconti a esemplari sottomisura , una volta che abboccano e vengono issati a riva , come crede che si sentano questi ... ormai e' preso e lo si tiene ma nulla vieta che due sec. dopo ricapiti la stesa cosa !

Inoltre una preda che per un pescatore con canna puo' dare soddisfazione per varie motivazioni (mettiamo ad esempio un' orata di 200 gr.) , dal pescasub , non viene nemmeno presa in considerazione ed e' veramente rarissimo che ci sia qualcuno che perde tempo a tentare di prendere prede del genere. Questo perche' chi pratica , ha un'etica sportiva che va ben oltre le regole fissate . Questo non toglie che poi qualcuno se ne infischi , ma e' una percentuale infinitesimale .

 

Vorrei farLe notare anche che chi pratica la Pesca in Apnea , lo fa' con ovvie limitazioni fisiche (e' impossibile andare in acqua 7 giorni su 7 , ma anche 5 su 7 direi) , e con limitazione di carattere meteo - marino (quanti giorni di pioggia , freddo , vento e mare grosso ci sono all'anno ? )

 

In ultimo , come credo che sappia , la Pesca in Apnea e' l'unica attivita' esclusa totalmente dalla Aree Marine Protette ... e' autorizzata perfino la pesca professionale !! Alla luce di quanto appena scritto , come la giudica questa scelta? Se AMP deve essere , allora lo sia per tutti !

 

Casi di pescasub in AMP ? questi sono BRACCONIERI , punto e basta. Non c'entrano nulla con la Pesca in Apnea.

 

Crede che instituendo un patentino questi "signori" si facciano qualche problema a continuare l'attivita' illecita' ? Le leggi ci sono gia' e sanno benissimo quello che rischiano !!

 

Piuttosto che continuare a fare AMP di decine di chilometri quadrati , dove NESSUNO e ribadisco NESSUNO controlla niente perche' mezzi e uomini sono inappropriati per la vastita' del territorio, che si facciano delle zone piu' piccole , controllabili , dove nessuno possa metterci il motore , lenza e rete . Magari fare delle rotazioni di 2-3 anni con altre zone , allora si' che il mare ne trarrebbe giovamento. Ormai l'impressione , francamente , e' quella che queste AMP , sono un grande business per i comuni coinvolti e per qualche sciacallo imprenditoriale (vedi diving e ammaestratori di pesci ...)

 

In ultimo , Le inserisco questo link :

 

http://www.mediaset.it/news/scheda/16087.shtml

 

Sono i servizi di Pianeta Mare andati in onda su rete4 , dove Umberto Pelizzari , tratta e parla della pesca in apnea , mettendo la propria firma in veri e propri mini-documentari in difesa di questa ,comunque , antichissima attivita' . Non e' un documento scientifico , ma magari La puo' aiutare a vedere da un'altra prospettiva la questione.

 

Mi scusi per il tempo che Le ho rubato ! "

 

 

L'ho scritta di botto , credo di aver posto considerazioni sacrosante , con un po' di pepe ma in fondo non troppo polemica.

Vedremo che mi dice .... secondo voi ?

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