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Info Dal Web> Sua Maesta' Il Dentice


Ospite Mariano Satta

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Grazie Mariano :king:

 

ti volevo fare un'ultima domanda che mi hai fatto venire in mente parlando di aspetto :D

In certi posti, come in quello che precedentemente ti ho descritto, spesso mi capita di fare aspetti in 1 metro di profondità.

per queste situazioni mi zavorro a dovere, tanto che a volte durante la ventilazione tento a sprofondare :blink: , ma , basta un pò di risacca per farmi muovere a discapito dell'azione di caccia.

Cosa posso fare per stare più immobile??

 

:bye::bye:

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Ospite Mariano Satta
Grazie Mariano :king:

 

ti volevo fare un'ultima domanda che mi hai fatto venire in mente parlando di aspetto :D

In certi posti, come in quello che precedentemente ti ho descritto, spesso mi capita di fare aspetti in 1 metro di profondità.

per queste situazioni mi zavorro a dovere, tanto che a volte durante la ventilazione tento a sprofondare :blink: , ma , basta un pò di risacca per farmi muovere a discapito dell'azione di caccia.

Cosa posso fare per stare più immobile??

 

:bye:  :bye:

 

 

WhiteShark

NON serve zavorrarsi tanto ne viene meno la corretta ventilazione e preparazione al tuffo.

In un metro d'acqua non serve fare aspetti...è preferibile usare la tecnica della pesca detta "a Patella". Segui la costa, gli scogli, le calette e rimani a galla nel moto ondoso pronto a cogliere di sorpresa eventuali prede.

 

L'aspetto va praticato a partire da qualche metro in giù e NON serve zavorrarsi così in eccesso ma la zavorra va distribuita in tutto il corpo avvalendosi di una pesata maggiore in cintura, una minore sullo schienalino ed eventuali cavigliere da 500 grammi ai piedi. Una volta raggiunta la posta bisogna aggrapparsi al fondo alla roccia-posidonia con la mano libera.

 

Prima di fare un aspetto in acqua bassa è bene scegliere accuratamente il posto dove nascondersi e raggiungerlo silenziosamente senza produrre alcun rumore.

 

Se il pesce è nelle vicinanze s'incuriosirà da solo quando verrà allertato dalle nostre deboli vibrazioni nell'appostarci...l'immobilismo deve essere sempre assoluto evitando movimenti del capo o movimenti del fucile.

 

Si aspetta osservando davanti e le migliori poste da bassofondo sono sempre i punti dove mulinella l'acqua come piccole punte, coste frastagliate dove frange l'onda, scogli isolati e affioranti...e anche al centro delle calette puntando il fucile dove frange l'onda.

 

Se serve altro chiedi pure tenterò di essere breve e sintetico.

 

Mariano Satta

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Grazie Mariano :king:

 

ti volevo fare un'ultima domanda che mi hai fatto venire in mente parlando di aspetto :D

In certi posti, come in quello che precedentemente ti ho descritto, spesso mi capita di fare aspetti in 1 metro di profondità.

per queste situazioni mi zavorro a dovere, tanto che a volte durante la ventilazione tento a sprofondare :blink: , ma , basta un pò di risacca per farmi muovere a discapito dell'azione di caccia.

Cosa posso fare per stare più immobile??

 

:bye:  :bye:

 

 

WhiteShark

NON serve zavorrarsi tanto ne viene meno la corretta ventilazione e preparazione al tuffo.

In un metro d'acqua non serve fare aspetti...è preferibile usare la tecnica della pesca detta "a Patella". Segui la costa, gli scogli, le calette e rimani a galla nel moto ondoso pronto a cogliere di sorpresa eventuali prede.

 

L'aspetto va praticato a partire da qualche metro in giù e NON serve zavorrarsi così in eccesso ma la zavorra va distribuita in tutto il corpo avvalendosi di una pesata maggiore in cintura, una minore sullo schienalino ed eventuali cavigliere da 500 grammi ai piedi. Una volta raggiunta la posta bisogna aggrapparsi al fondo alla roccia-posidonia con la mano libera.

 

Prima di fare un aspetto in acqua bassa è bene scegliere accuratamente il posto dove nascondersi e raggiungerlo silenziosamente senza produrre alcun rumore.

 

Se il pesce è nelle vicinanze s'incuriosirà da solo quando verrà allertato dalle nostre deboli vibrazioni nell'appostarci...l'immobilismo deve essere sempre assoluto evitando movimenti del capo o movimenti del fucile.

 

Si aspetta osservando davanti e le migliori poste da bassofondo sono sempre i punti dove mulinella l'acqua come piccole punte, coste frastagliate dove frange l'onda, scogli isolati e affioranti...e anche al centro delle calette puntando il fucile dove frange l'onda.

 

Se serve altro chiedi pure tenterò di essere breve e sintetico.

 

Mariano Satta

 

Tante grazie ancora :king:

perora, niente più dubbi :thumbup: , ma se me ne viene qualcuno mi faccio vivo :D

 

:bye::bye:

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Ospite Mariano Satta

L'ASPETTO PROFONDO AL DENTICE

 

Si differenzia dall'aspetto del bassofondo per le quote di esercizio, che nell'aspetto profondo sono superiori ai quindici metri. In genere i grandi campioni sono in grado di praticare questa tecnica anche oltre i trenta metri, ed un campione in particolare, Gabriele del Bene, ha documentato catture oltre i cinquanta metri.

 

Come per l'agguato profondo il consiglio unico è DESISTERE qualora non si abbiano i requisiti necessari, vale a dire esperienza e tanto allenamento. Ad effettuare l'aspetto profondo in sicurezza sono pochi pescatori con grandi capacità atletiche ed un grosso bagaglio d'esperienza maturato in lunghi anni di attività.

 

La difficoltà di questa tecnica risiede non solo nelle quote alle quali si deve operare, ma anche nella difficoltà delle prede che si vanno ad insidiare. Chi pratica l'aspetto profondo, infatti, ambisce in particolar modo alla cattura del Re dei fondali: sua maestà il Dentice.

 

Nei mesi più caldi e con la presenza di sbalzi termici i dentici salgono dalle quote più profonde verso quote più accessibili al pescatore in apnea. L'habitat prescelto dal dentice è solitamente costituito da picchi e le secche isolate, e le quote di stazionamento dello sparide si aggirano sempre oltre i venti metri.

 

Non è raro nel periodo più caldo -che parte da giugno- avvistare dei branchi con esemplari più o meno di mole. Solitamente, una volta raggiunto il fondo sono loro a farsi vedere, ma capita delle volte che si avvistino durante le ispezioni a mezz'acqua o nelle fasi di discesa.

 

Altro fattore che porta tanti abili pescasub ad eseguire l'aspetto profondo è l'ambizione di cattura dei pelagici ed in particolar modo delle combattive ricciole. La ricciola e il dentice sono le prede più combattive ed ambite per un aspettista, anche se non sono rare le catture di altri pesci di minor valore come i saraghi pizzuti. Difficilmente un buon apettista profondo rivolgerà le sue attenzioni a prede di minor valore che garantirebbero un carniere valido ed ambito per i più.

 

 

Continua...................

 

Mariano Satta

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Ospite Mariano Satta

ASPETTO PROFONDO E AZIONE DI PESCA AL DENTICE

 

Dopo avere effettuato una perfetta e silenziosa capovolta, ci si dirige verso il fondo. Durante la discesa, si superano la fase "positiva" [n.d.r. quella in cui si tende a galleggiare] e poi quella neutra ed infine si diventa negativi; a questo punto, la miglior cosa è lasciarsi andare in una planata verso la postazione prescelta, evitando al massimo i movimenti per risparmiare ossigeno.

 

La posta a fondo deve essere effettuata seguendo le indicazioni già offerte per l'aspetto nel bassofondo, e cioè sfruttando le asperità, mantenendo il busto un po' alto e le pinne basse, ma sempre nascondendo la sagoma.

 

Ruotando il capo si osserva tutto intorno, e qualora non si avvisti niente ci si deve concentrare su alcuni fattori, in particolare l'atteggiamento della minutaglia.

 

Infatti, quando un predone avverte l'invasione e si avvicina incuriosito, la mangianza allertata dalla sua presenza si aprirà offrendogli un varco: sarà quello il punto in cui sicuramente il predone si materializzerà. Dopo l'avvistamento della preda, l'immobilismo e il puntamento sono elementi decisivi per la cattura, e la concentrazione richiesta è massima.

 

Riguardo il tiro, solitamente l'ideale è riuscire ad anticipare la virata che i predatori effettuano con uno scatto al termine dell'avvicinamento; il momento migliore per premere il grilletto è proprio quello in cui il pesce, una volta a tiro, accenna ad offrire il fianco.

 

Se si scocca il tiro in questo momento, la maggior parte delle volte l'asta andrà a conficcarsi all'inizio della linea laterale, poco dietro alla branchia. Colpendo un predatore in quel punto si ottengono le maggiori chances di successo e con ogni probabilità riusciremo a mettere la preda a pagliolo.

 

I predatori come il dentice o la ricciola, una volta colpiti, esprimono una reazione violentissima e fanno di tutto per strapparsi l'asta dal corpo.

 

Per questo bisogna aver cura di mantenere la frizione del mulinello allentata al punto giusto, in modo che ci permetta di contrastare la reazione del pesce ed impedirgli di intanarsi o di ingarbugliare il sagolino sulle asperità del fondo, cosa che rischierebbe di compromettere la cattura.

 

Quando l'apneista riemerge, spetta al compagno controllare che tutto sia sotto controllo: il compagno che ha vigilato sul tuffo potrà rivolgere la propria attenzione al recupero del pesce solo dopo aver ricevuto un chiaro segnale di "ok".

 

In caso di cattura di un grosso pelagico, spetterà al compagno doppiare il tiro, ma sempre dopo essersi assicurato dello stato di salute di chi ha effettuato la cattura e con la sua autorizzazione.

 

UNA NOTA IMPORTANTE

 

Il compagno che assiste deve concentrare tutte le attenzioni verso chi ha effettuato l'aspetto e mai dedicarsi al pesce.

 

Deve sempre assicurarsi che aspettista riemerga in perfette condizioni e solo dopo questi accertamenti potrà pensare al pesce.

 

Nessun pesce vale la nostra vita, e senza il rispetto di questa semplice regola si sminuisce il valore dell'assistenza, che diventerà pressoché inutile.

 

Si consideri che la sincope può sopraggiungere anche dopo che sono trascorsi una ventina di secondi dalla riemersione, per cui è necessario assicurarsi delle perfette condizioni del compagno con molta attenzione.

 

 

Continua...........

 

Mariano Satta

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Ospite Mariano Satta

LE MIE ATTREZZATURE X LA PESCA AL DENTICE:

 

Muta liscia

Le attrezzature devono essere di qualità, a partire dalle mute, che devono permettere di operare a quote profonde e devono essere scelte tra quelle più tecniche.

 

L'aspetto profondo si pratica nei mesi più caldi e ciò permette di indossare capi più leggeri, ossia di minor spessore. In piena estate molti usano le mute tecniche da 3 millimetri, ma a seconda delle zone la temperatura dell'acqua può suggerire di optare per una giacca di spessore superiore.

 

Il benessere termico si avverte proteggendo maggiormente l'addome e le parti della vita dietro la schiena. La bontà dei materiali delle mute presenti sul mercato permette ai sub di orientarsi a piacimento tra i modelli di serie e le produzioni artigianali su misura.

 

Lo spessore minore delle mute permette di alleggerire al massimo la zavorra, e qualunque schienalino, anche di poco peso, risulta decisamente sconsigliabile.

 

Cintura Marsigliese

 

Cintura a Sgancio Rapido

 

I piombi devono essere di piccola dimensione, preferibilmente di un chilogrammo ciascuno al massimo. Piombi di peso maggiore si sentono maggiormente e frenano in fase di risalita.

 

Maschera a volume ridotto

La maschera deve essere leggera, tecnica e di volume ridotto.

 

Pugnale

E' necessario dotarsi di un pugnale ed evitare sempre di indossare il cavetto portapesci alla cintura.

 

Pinne in carbonio

Le quote operative obbligano ad una accurata scelta delle alla pinne, che dovranno essere di ottima qualità, e il subacqueo utilizzerà sempre guanti e calzari.

 

Continua.......

 

Mariano Satta

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Ospite Mariano Satta

SAPEVATE CHE IL DENTICE CORAZZIERE PUO' RAGGIUNGERE PIU' DI 20 CHILI

 

Note o curiosita'

 

Si ritiene che questo animale sia la forma adulta di una nuova specie di Dentice, scoperta alle Canarie, denominata Dentex filosus, avente la pinna dorsale con le stesse caratteristiche del Dentice corazziere giovane. Questa ipotesi, pero', non sembra essere condivisa da tutti gli ittiologi. Stranamente le voci dialettali riportano il nome di Pauru (Pagro) e non Dentice.

 

Distribuzione nei mari d'Italia

 

E' stato segnalato sporadicamente in Liguria, a Napoli e in Calabria. In Sicilia e soprattutto a Messina, in localita' Torre Faro e Mortelle, ove si cattura nei mesi estivi e autunnali, e' invece molto frequente.

 

Continua..........

 

Mariano Satta

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Ospite Mariano Satta

Dal web

 

L'esercizio della pesca subacquea , ns. grande passione , non è purtroppo immune da rischi , alcuni dei quali , se sottovalutati , possono rivelarsi anche tragici e fatali : uno di questi , l' imputato principale , è appunto rappresentato dalla sincope anossica.( in parole povere trattasi di uno svenimento causato dalla mancanza di sufficiente ossigeno nei ns. tessuti e nel ns. sangue )

 

Diciamo anche pero' subito che , se rispettiamo una regola fondamentale , ossia quella della PESCA IN COPPIA , i rischi potenziali possono essere ridotti quasi a zero in pratica , riducendo il tutto ad un semplice spavento , magari di quelli non facilmente dimenticabili , ma niente di piu' tanto irrimediabile...

 

E' bene a questo punto fare una debita precisazione : quando parliamo di pesca in coppia , va chiarito che essa è da intendersi rigorosamente con il compagno che ci sorveglia attentamente e continuamente dall'alto ; diversamente ogni possibile aiuto ed intervento sono praticamente impossibili ed inattuabili.

 

Lo so che molti (e includo anche il sottoscritto) , potranno storcere un po' il naso : ma credetemi , un angelo custode , anche in situazioni apparentemente "normali" , puo' rivelarsi fondamentale per sancire il lieto fine ad una avventura che diversamente poteva concludersi con un amaro epilogo.( Le situazioni possono essere tante : lavorare una cernia arroccata a 15 Mt oppure avvertire crampi dopo 6 ore di pesca lontani dall'imbarcazione ormeggiata o ancora il freddo pungente dopo varie ore di attività durante i mesi invernali ) .

 

Non dobbiamo MAI dimenticare che in acqua ci troviamo comunque fuori dal ns. ambiente naturale e pertanto anche la situazione piu' banale puo' crearci all'improvviso notevole imbarazzo e difficoltà nel tirarcene fuori .

 

Continua.............

 

Mariano Satta

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Ospite Mariano Satta

LE ARMI X INSIDIARE IL DENTICE:

 

La scelta di un'arma sufficientemente lunga offre maggiori garanzie di successo, e un buon aspettista usa arbalete o oleopneumatici preferibilmente di misure pari o superiori ai 100 centimetri.

 

Normalmente, quando ci si imbatte in un branco di dentici o di altre specie, le attenzioni cadono sugli esemplari di dimensioni maggiori.

 

Durante un aspetto ben eseguito, solitamente gli esemplari più piccoli e meno astuti si presentano a tiro per primi. In questi casi, è necessario imparare a scegliere con criterio: qualora si disponga di fiato, si può puntare alla cattura degli esemplari più grossi che inizialmente restano nelle retrovie, ma se l'organismo risente della fatica ed il fiato scarseggia, si pone una scelta.

 

Tanti preferiscono scoccare il tiro su un esemplare più piccolo piuttosto che riemergere e tentare un nuovo aspetto. La differenza con i campioni ed i veterani dell'aspetto si concentra soprattutto in queste scelte.

 

Un buon aspettista che ha maturato esperienze sa riconoscere il comportamento del pesce e decidere se ritentare, premere il grilletto o semplicemente rinunciare sperando in una giornata più favorevole.

 

Nelle mie catture ho sempre valutato il comportamento dei pesci, le condizioni meteo-marine ed il mio stato fisico.

L'età si fa sentire e le quote si fanno sempre più basse a beneficio della sicurezza. Col passare degli anni è giusto che le quote diventino sempre meno impegnative, ma la garanzia di successo e cattura permane grazie ad esperienze ed istinto sviluppati in anni di attività.

 

Posso affermare che la profondità non sempre è sinonimo di cattura.

 

Buon divertimento a tutti

 

Mariano Satta

Modificato da Mariano Satta
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SAPEVATE CHE IL DENTICE CORAZZIERE PUO' RAGGIUNGERE PIU' DI 20 CHILI

 

Note o curiosita'

 

Si ritiene che questo animale sia la forma adulta di una nuova specie di Dentice, scoperta alle Canarie, denominata Dentex filosus, avente la pinna dorsale con le stesse caratteristiche del Dentice corazziere giovane. Questa ipotesi, pero', non sembra essere condivisa da tutti gli ittiologi. Stranamente le voci dialettali riportano il nome di Pauru (Pagro) e non Dentice.

 

Distribuzione nei mari d'Italia

 

E' stato segnalato sporadicamente in Liguria, a Napoli e in Calabria. In Sicilia e soprattutto a Messina, in localita' Torre Faro e Mortelle, ove si cattura nei mesi estivi e autunnali, e' invece molto frequente.

 

Continua..........

 

Mariano Satta

 

A questo proposito, mi permetto di postare questa foto di una cattura eccezionale, ad opera di Nuccio Pisci. Spero che Nuccio non me ne abbia a male.

 

http://img459.imageshack.us/img459/8435/piscinuccio8fl.th.jpg

Modificato da Matteo
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  • 1 mese dopo...
SAPEVATE CHE IL DENTICE CORAZZIERE PUO' RAGGIUNGERE PIU' DI 20 CHILI

 

Note o curiosita'

 

Si ritiene che questo animale sia la forma adulta di una nuova specie di Dentice, scoperta alle Canarie, denominata Dentex filosus, avente la pinna dorsale con le stesse caratteristiche del Dentice corazziere giovane. Questa ipotesi, pero', non sembra essere condivisa da tutti gli ittiologi. Stranamente le voci dialettali riportano il nome di Pauru (Pagro) e non Dentice.

 

Distribuzione nei mari d'Italia

 

E' stato segnalato sporadicamente in Liguria, a Napoli e in Calabria. In Sicilia e soprattutto a Messina, in localita' Torre Faro e Mortelle, ove si cattura nei mesi estivi e autunnali, e' invece molto frequente.

 

Continua..........

 

Mariano Satta

 

A questo proposito, mi permetto di postare questa foto di una cattura eccezionale, ad opera di Nuccio Pisci. Spero che Nuccio non me ne abbia a male.

 

 

 

ALLA FACCIA DEL BICARBONATO DI SODIO!!!!! :eek::eek:

Porterò il fucile in acqua non per pescare ,ma per difendermi da eventuali simili mostri!!!

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  • 2 settimane dopo...
Ospite Mariano Satta

WALTER

 

gallery_456_28_10002.jpg

 

 

Ecco un dentice dove il fattore "fortuna" (per non dire una parolaccia) è stato veramente preponderante .

L'ho colpito veramente per un pelo. Nella foto si vede l'occhiello che l'asta da 6,5mm gli ha fatto sul collo...2-3 mm più in su ed avrei preso solo ...acqua.

Quando lo tiravo su sembrava fosse preso con l'amo..ho dovuto lavorarlo parecchio, sempre col timore che si sganciasse da un momento all'altro. Ma alla fine è andata bene

gallery_456_28_54776.jpg

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