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Chicche E Dritte Per La Pesca In Acque Basse


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Apro questo post, dietro beneplacito del nostro Mod, per invitare tutti a postare qui le proprie dritte, esperienze particolari, suggerimenti, tecniche, perfino posti (pur se ci credo poco) etc., ma anche dubbi e richieste di chiarimenti, allo scopo di beneficiare tutta la categoria degli amanti delle Acque Basse.

Potrete anche riportare argomenti di discussione già presenti precedentemente, magari persi tra le pagine archiviate mesi fa. Non fa niente. Lo scopo è di concentrare in un thread più informazioni utili possibili eliminando lunghe ricerche.

Poi, se la cosa funziona e si arricchisce, magari successivamente prenderà proprio posto nella parte superiore di questo subforum.

Fatte le presentazioni, che comincino le danze! :band:

 

L'onore della prima uscita dovrebbe toccare a Moderatore e Presidente Onorario, no?

Modificato da Ricky05
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Cosa dire, se non che alla fine mi converto anche io al vostro "club".... :clapping:

Di esperienza non ne ho tantissima, ma ultimamente ho trovato un piccolo lembo di mare a Nord di Roma dove mi diletto a pescare in profondita che vanno dal metro ai 5/6 metri...Bè cosa dire, giusto sabato sono uscite 2 spigole, 1 scorfano e 1 polipo...

Io pesco prevalentemente nascondendomi dietro gli scogli (modalità cozza) e spesso con degli "agguati" , complici i massi più grandi, mi immergo da un lato e rasente il fondo sbuco dalla parte opposta del masso...devo dire che funziona....anche perchè sorpendo veramente gli ignari pesci...

 

Ciaoooo

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Piccola dritta (anche su come impostare i vostri post):

 

A PESCA NEL "TRASH"

 

Chi pesca a strusciapanza e comunque a pelo di una costa bassa, spesso avrà notato la presenza di grossi banchi di sospensione alzati dal moto ondoso locale, o come residuo di una mareggiata trascorsa. Attenzione, però: non sto parlando di sospensione dovuta a limo o torbidità diffusa, che può spingersi anche a miglia dalla costa, ma di quella provocata dalle particelle di alghe, soprattutto posidonia spezzettata, che magari spiaggiata sui ciottoli o sollevata dal suo giacimento dalla maretta e dall'onda lunga, forma delle nubi che complicano notevolmente la visibilità. Questo fenomeno è riscontrabile ovunque esistano più al largo delle praterie di posidonia piuttosto estese e dove, appunto, il basso fondale, soggetto anche a una minima maretta pomeridiana, favorisce la levitazione di questo "trash" nell'immediato sottocosta. Trash è un termine che gli diedi oltre vent'anni fa per sintetizzare la descrizione di questa situazione nei miei report sulla pesca subacquea, quando ci perdevo tempo a farli, poi ognuno la chiami come vuole, tanto ci siamo capiti.

Di solito, scorrendo la costa, si tende a girare al largo da queste nuvole fastidiose e ad oltrepassarle il più presto possibile... è logico: si cerca di recuperare la visibilità migliore e continuare la pescata. Invece, spesso questo fenomeno, non dico ch'è una manna dal cielo, ma quasi.

Pochi pesci si spingono alla ricerca di cibo dentro le zone interessate dal Trash, mentre la maggior parte di quelli che scorrono la costa si comportano come voi: gli girano intorno.

Questo perchè i pezzetti di alghe frammentate gli provocano fastidio alle branchie, ma anche perchè i pesci predatori, che contano anche sulla vista, riescono male a vedere le loro prede, al pari del sub.

I pesci che non temono di ficcarcisi dentro e che, apparentemente, non risentono di tale fastidio, sono di 3 specie e sono guardacaso grufolatori: il sarago maggiore, la marmora e la triglia. Questa triade ricerca il proprio nutrimento approfittando del rimescolamento del fondo che porta alla luce o mette in difficoltà gli organismi cui sono interessati, e spesso gli risparmia la fatica di farlo in maniera diretta (specie marmora e triglia).

Il sarago, poi, che tra i 3 è quello uso a spingersi anche in pochi centimetri d'acqua, è un frequentatore abituale del trash ed è piuttosto comune da incontrare.

Il problema del trash è che dentro ci si vede poco.

Bene che vada, occorre fissare un particolare molto più a lungo del solito per decifrarlo, in mezzo al su e giù col quale i sedimenti accompagnano il moto ondoso. In compenso, il nostro mimetismo ne acquista in modo spropositato.

Esistono vari gradi di visibilità, che variano a seconda dell'intensità e della frequenza dell'onda. Nel caso che la sospensione sia molto fitta, è molto raro che perfino i pesci si azzardino ad entrare. Ma quando le alghe in sospensione si riducono, tanto da riuscire già a vedere qualcosa sul fondo o, soprattutto, verso il lato esterno al trash, dove l'acqua si schiarisce in pochi metri, è lì che dobbiamo pescare.

La nostra silhoutette, anche in pieno sole, agli occhi del pesce risulta scomposta in migliaia di pezzetti, al punto che spessissimo capita che il pesce ci ignori completamente, e questo anche perchè (entrando nei suoi panni) non s'aspetta predatori da quel lato ed è più che mai concentrato nella ricerca del cibo.

Indossare una muta mimetica, poi, è la ciliegina sulla torta.

Inoltre, ci si può perfino permettere di compiere movimenti inconcepibili per la pesca in acque basse, confidando nell'estremo mimetismo della situazione. Spesso, anzi, il muoversi platealmente, attira immancabilmente l'attenzione e la curiosità del pesce che stiamo insidiando, facendogli ridurre ancora di più le distanze, in quanto fa un'enorme fatica a riconoscerci o a capire che sta succedendo in quel punto.

Vi basterà un miniministen con 5 p.te per prendere saraghi di 1,5 kgs.

Incontrando una nube di trash sul nostro percorso sbagliamo ad aggirarla e a pedalare oltre. Questo è quello che fanno tutti i pesci del sottocosta, che se la sono trovata davanti come voi: orate, spigole, cefali, salpe e chi più ne ha più ne metta.

Dovreste invece entrarvi dentro, ma non fino al punto più denso: fermandovi dentro al primo metro e mezzo-due, lì dove ancora qualcosa si distingue, ma dove già ottenete un ottimo camuffamento. Non ha importanza immergersi e aspettare, potrete anche restare a galla, assecondando anzi il moto ondoso.

Lo sguardo, però, tenetelo rivolto verso l'esterno, dove la nube finisce: è lì che prima o poi avvisterete qualcosa, qualcosa che fa il pelo al trash e che vi finirà inevitabilmente a tiro da sola, senza avervi visto.

Inoltre potrete sfruttare il trash per nascondervi avvicinandovi a un punto particolare, in acqua pulita, dove tendere agguati o tentare aspetti. Punto che, magari, avrebbe altrimenti richiesto un difficile e lungo avvicinamento sotto gli occhi di tutto il circondario.

Ciò che sbuca dal trash direttamente sul fondo, cattura immediatamente la curiosità di pesci anche storicamente smaliziatissimi come l'orata.

Modificato da Ricky05
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Proprio sabato ho trovato una situazione simile!

Non sono mai riuscito ad avvicinare tanto il pesce in vita mia!

Ho avuto il problema inverso a quello che si ha di solito andando a pesca!

Avvicinavo talmente tanto il pesce che mi riusciva difficile allineare il tiro col mio 90!

Spesso l'arbalete risultava troppo lungo rispetto alla distanza che mi separava dalla preda! :blink:

Cmq Ricky questa è proprio una perla!

Ce ne vorrebbero di più di post del genere!

:clapping::clapping:

Grazie

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Ah!

:blink:

E io che me ne andavo in fuori....

E se poi fuori è pure torbida?

Pescare nel torbido è un discorso a parte. Comunque non è una condizione strettamente connessa alla presenza o meno di trash, nel sottocosta.

A me spesso è capitato che l'acqua intorno al trash fosse cristallina, in quanto spesso il moto ondoso solleva la nuvola vicino riva, ma la mantiene anche concentrata senza che si espanda, in modo abbastanza netto. C'è spesso una demarcazione nitida ai bordi della nuvola: ciò, per certi versi, è pure più vantaggioso, in quanto il pesce in arrivo se la trova davanti inaspettatamente, nella trasparenza generale, e ne scorre i bordi a raso.

Tuffarsi nel trash è utile anche a far perdere le proprie tracce quando si è stati avvistati, per evitare di propagare troppo presto l'allarme. A me è capitato più di una volta di riprendere da "la porta di servizio" un sarago o una spigola che restavano a incrociare fuori tiro dopo avermi individuato prima della nuvola benedetta. Uscendo dalla parte opposta della nube, sul fondo, pochi metri più in là, mi si sono avvicinati fiduciosi e si sono fatti fiocinare da pochi centimetri.

 

Questi 2 saraghi, dell'ultima pescata, sono stati presi dentro al trash il 4 maggio (a dir la verità già li avevo postati, comunque...):

 

http://image.forum4you.it//viewimage.php?f...es/pnx61958.jpg

Modificato da Ricky05
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Avvicinavo talmente tanto il pesce che mi riusciva difficile allineare il tiro col mio 90!

Spesso l'arbalete risultava troppo lungo rispetto alla distanza che mi separava dalla preda! :blink:

Cmq Ricky questa è proprio una perla!

Ce ne vorrebbero di più di post del genere!

:clapping:  :clapping:

Grazie

Prego.

Ecco perchè predico i fucili corti!

 

Sì, infatti, a questo mi riferivo quando parlavo di esporre le proprie dritte. In fondo sono particolari che confidare non nuoce a nessuno.

Ma ora aspetto altre informazioni del genere, soprattutto dai penna bianca del forum. :D

 

 

 

P.s. - Non appesantite tanto il thread coi \quote\, rigà, se no poi chi lo apre, si stanca subito! :(

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Dico la mi anche se molto meno esperto.

La stessa situazione io la sfrutto in inverno nelle spiaggette di graniglia con pochi massoni appoggiati sopra.

Faccio gli aspetti al limite del TRASH, anche in un metro d' acqua, con un arbalete tra il 75 e il 90. In sostanza mi posiziono fuori del TRASH puntando l' arma verso la sospensione. La preda solitamente è la spigola ma anche qualche muggine e sarago. Il tirò sarà d' imbracciata, senza starci a pensare sù tanto, il pesce una volta uscito dal torbo vi rientrerà velocemente.

 

Andrea

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:D ...grazie a questa tecnica di pesca (nel trash) ho preso sotto insegnamento di Ricky dei bei saragoni.... :clapping:

Quando iniziai a pescare pensavo che quello che contasse veramente fosse la bravura, poi la fortuna ed infine l'esperienza.

Adesso l'esperienza e' al primo posto segue la bravura e la fortuna... :clover:

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:eek: Davero molto interessante. Ho capito alla perfezione in cosa consiste il trash, e devo dire che effettivamente tendo ad evitarlo. Cavolo hai ragione!!

La prossima volta cercherò di metere in pratica i tuoi consigli. :siiiii::D

:bye::bye:

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