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Campionato Italiano X Società


Ospite Gianfranco Ciavarella

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ciao a tutti sono lo gnomo , sono particolarmente attento :boxing:  a queste discussioni

come del resto voi , in quanto si discute sul futuro del nostro amato sport e fortunatamente non della pesca sub alla quale ambientalisti,ecologisti,verdi chiamateli

come vi pare,non potranno mai mettere fine. Faccio una breve premessa col

dire che il nostro sport come gran parte degli sport dilettantistici a modo di

esistere grazie ai tesseramenti e a tutto ciò che vi ruota intorno. Mentre nel

calcio ed in altri sport la serie " A " tiene in piedi tutto ,nel nostro sport è

l' inverso.Ho fatto questa premessa per dire che un campionato di prima categoria

o la stessa federazione a modo di esistere solo se ci sono questi presupposti,quindi

vuol dire che allontanare i giovani vuol dire affossare questo sport.Una :fish:  federazione

sorda,che non ascolta non serve a nessuno.Forse,e dico forse,ho avuto l'impressione che qualcosa stia cambiando in meglio ( sono un ottimista di carattere) ne è dimostrazione questo campionato, o per lo meno c'è la voglia

di sperimentare un qualcosa che è stato chiesto a gran voce, mentre prima,

qualche B---A fà  :clapping:  , le cose erano "o così o così". I palazzi solidi si cominciano

a costruire dalle fondamenta perciò ora la conclusione traetevela da soli............ :devil:      lo gnomo  :whistling:

 

Aumentare il numero di agonisti che FANNO gare per noi è una necessità strategica.

E dobbiamo puntare ai giovani, se vogliamo continuare ad avere un futuro.

Selettive a nuoto, e possibilmente aumentare i gommoni obbligatori di assistenza, magari riducendo il numero degli atleti-pro-capite per gommone per migliorare la sicurezza.

E' certamente un'ulteriore sforzo finanziario per i circoli organizzatori, ma qualche atleta disposto ad aiutare lo si trova sempre nei circoli (oggi ti aiuto io, domani mi aiuti te).

 

Stefano Marenco ha fatto l'esempio delle gare lago di quest'anno.

E' esattamente così, nel nostro circolo abbiamo una decina di atleti attivi, ma nessuno ha partecipato se non saltuariamente per indisponibilità di gommoni (siamo nati da 3 anni e ancora non ben organizzati nei mezzi propri).

Chissà quanti ragazzi non abbiamo avuto alle gare in questi anni.

 

 

 

:clapping: Gnomo è attento e di buon udito, magari anche loquace quel che basta. :clapping:

Per esempio potresti parlarci delle innovazioni introdotte con il nuovo palinsesto Federale approvato il 15 ottobre. :bye:

 

Mauro

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Miglior contributo in questa discussione

A prescindere dalle argomentazioni del :jrgian: sulla necessità di una omogeneità tra i regolamenti nazionali ed internazionali, che tra l'altro condivido, ma... vi ricordate di come erano belle le gare con la barca? Io mi sono affaciato all'agonismo alla tenera età di quarant'anni, circa quindici anni fà, ed allora si usava l'imbarcazione e basta. La mia società, il "Circolo Nautico Marina di Arbus" organizzava allora il "Trofeo Marina di Arbus" (appunto) una gara a squadre, tre pescatori, due in acqua ed uno a bordo a turno. La gara aveva molto sucessi in Sardegna e fuori. Nel ' 95 abbiamo messo in acqua 50, diconsi 50 squadre, praticamente un campionato per società. La cosa è andatata avanti per più di dieci anni, ed è morta con l'avvento delle gare a nuoto. Gli ultimi trofei, primi anni 2000, sono stati delle selettive e in occasione dell'ultimo non siamo riusciti a garantire un assistenza adeguata. Cinque ore di strizza. Mai più participerò all'organizzazione di una gara a nuoto. Saluti.

 

 

P.S. Arbus è sulla costa sud-occidentale sarda.

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Ospite Saragotto
A prescindere dalle argomentazioni del  :jrgian: sulla necessità di una omogeneità tra i regolamenti nazionali ed internazionali, che tra l'altro condivido, ma... vi ricordate di come erano belle le gare con la barca? Io mi sono affaciato all'agonismo alla tenera età di quarant'anni, circa quindici anni fà, ed allora si usava l'imbarcazione e basta. La mia società, il "Circolo Nautico Marina di Arbus" organizzava allora il "Trofeo Marina di Arbus" (appunto) una gara a squadre, tre pescatori, due in acqua ed uno a bordo a turno. La gara aveva molto sucessi in Sardegna e fuori. Nel ' 95 abbiamo messo in acqua 50, diconsi 50 squadre, praticamente un campionato per società. La cosa è andatata avanti per più di dieci anni, ed è morta con l'avvento delle gare a nuoto. Gli ultimi trofei, primi anni 2000, sono stati delle selettive e in occasione dell'ultimo non siamo riusciti a garantire un assistenza adeguata. Cinque ore di strizza. Mai più participerò all'organizzazione di una gara a nuoto. Saluti. 

 

 

P.S. Arbus è sulla costa sud-occidentale sarda.

 

Non so se dico una scemenza. Penso però che le gare con la cosidetta formula a nuoto, pur magari garantendo maggior afflusso di agonisti in erba, perdono in sicurezza. Chi dice che partendo da terra non si possa pescare in 30metri di fondo? A mio modesto parere le cose in quei termini non sono cambiate rispetto a prima. E se i pesci in gara si prendevano a 20-30metri, oggi avviene la stessa identica cosa, mal celata da un'ipocrita coscenza agonistica.

Ciao :bye:

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Rispondo prima a Mauro che se non sbaglio conosco pure e saluto.

Caro Mauro purtroppo la situazione del movimento agonistico in Sardegna è tragica da sempre e questo ha una sola causa ovvero che OGNUNO SI FA I FATTI SUOI, NON SI FA E SI CERCA DI NON FAR FARE ANCHE AI POCHI CHE NE HANNO VOGLIA E VOLONTA'! (che nessuno pensi che ho pregiudizi sui sardi, dato che lo è mia madre, mia moglie e praticamente io stesso che da 10 anni risiedo anagraficamente e non solo in "terra santa")

Ho gia elencato solo alcune inconfutabili motivazioni per le quali le selettive vanno fatte a nuoto e non le ripeterò.

In Sardegna non si riesce a garantire MAI l'assistenza adeguata con i mezzi d'appoggio perchè OGNUNO SI FA I FATTI SUOI!

Al contrario del continente in Sardegna almeno l'80% dei pescatori subacquei e non, hanno il gommone o comunque la barca, ma non ci pensano neanche a mettersi a disposizione in queste occasioni. Se solo alcuni degli atleti facenti parte delle 50 squadre del trofeo Marina di Arbus da te citato prima si fossero messi a disposizione per l'assistenza alla gara a nuoto non ci sarebbe stato alcun problema.

E' ora di comprendere che se vogliamo ottenere qualcosa bisogna rimboccarsi le maniche non stare sempre a guardare aspettando che qualcuno, chissà chi, faccia qualcosa, per poi criticarlo. :bye:

 

 

PER SARAGOTTO

Si, hai detto una scemenza! (senza offesa ovviamente)

Mi ripeto, in sei anni di gare a nuoto, non c'è mai stato un incidente di alcun tipo e soprattutto in qualche modo imputabile alla modalità di svolgimento della gara.

Altra scemenza (sempre bonariamente parlando) è che le gare selettive si vincano pescando tra i 20 ed i 30m, ti assicuro che anche ai Campionati di categoria, tranne rarissime eccezioni si vincono entro i 20m di fondo, quindi fidati lascia stare le "le ipocrite coscienze agonistiche" :eek:

:bye:

Modificato da Daniele Petrollini
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Ospite Saragotto
PER SARAGOTTO

Si, hai detto una scemenza! (senza offesa ovviamente)

Mi ripeto, in sei anni di gare a nuoto, non c'è mai stato un incidente di alcun tipo e soprattutto in qualche modo imputabile alla modalità di svolgimento della gara.

Altra scemenza (sempre bonariamente parlando) è che le gare selettive si vincano pescando tra i 20 ed i 30m, ti assicuro che anche ai Campionati di categoria, tranne rarissime eccezioni si vincono entro i 20m di fondo, quindi fidati lascia stare le "le ipocrite coscienze agonistiche"  :eek:

:bye:

 

bhe Daniele, qualche selettiva l'ho seguita da vicino...gente che sommozzava a 25metri..27..sarà stata concidenza? ;) secondo me no. Tutto dipende dalla morfologia del campo gara. Concordi con me?

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bhe Daniele, qualche selettiva l'ho seguita da vicino...gente che sommozzava a 25metri..27..sarà stata concidenza? ;)  secondo me no. Tutto dipende dalla morfologia del campo gara. Concordi con me?

 

Concordo senz'altro, ma dubito che quelli che hai visto sommozzare a quelle quote in una selettiva abbiano vinto o si siano piazzati bene, inoltre le regole non si possono fare sulle eccezioni bensì sullo standard e la mia esperienza mi dice che oggi ed anche ieri, le selettive, tranne rarissimi casi in Sardegna ed in Sicilia per lo più basati su mitomani del profondismo, si fanno pescando entro e non oltre i 15m d'acqua.

:bye:

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Concordo con Daniele,

a parte le selettive ( almeno in liguria ) dove la profondità operativa per chi punta alla vittoria è sempre stata tra i 5 e i 15 metri tranne per qualche fenomeno che crede di poter fare la differenza oltre i 20 metri e che di solito sbatte contro un muro,

mi sono reso conto nella mia modesta esperienza di campionati assoluti che la federazione stà spingendo, attraverso regolamenti e scelta di campi gara, per contenere le profondità massime di esercizio a favore di un incremento della sicurezza.

 

All'ultimo assoluto in Puglia la maggior parte dei concorrenti cercava in preparazione la possibilità di impostare la gara in meno acqua possibile e gli unici che ho visto veramente fondi sono stati Bellani e Riolo la prima giornata ( oltretutto questo non gli ha fatto svoltare il campionato ).

 

Il problema sarà poter continuare a garantire campi gara adeguati a questo trend che tra l'altro ha portato sicuramente un buon ricambio generazionale ad alti livelli.

 

:bye:

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ciao Mauro,

Scusami se non posso esserti di aiuto,no perchè non so,ma

perchè non c'è nulla di ufficiale e tutto quello che so potrebbe essere

sbagliato o distorto in quanto le notizie sono quelle di amici che hanno saputo

dagli amici....... :wacko: ............ per cui finchè non vedo sul sito federale la carta

che canta non mi pronuncio. B):whistling:

 

gnomo

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Ciao Stefano,

secondo me se non si pigliano le legnate non si migliora, a mio avviso fa parte del bagaglio di esperienza da dover acquisire per diventare bravi agonisti.

Io ricordo che ero affascinato ed ancora più motivato quando tra i concorrenti c'erano atleti bravi esperti e blasonati.

:bye:

 

Questo è vero ma è anche vero che se l'esordiente non ha almeno un bricciolo di possibilità di ottenere buoni risultati è probabile che la maggior parte dei possibili esordienti rinunceranno presto, se non a priori, a partecipare alle gare.

 

Infatti in tutte le altre discipline sportive (almeno in tutte quelle che conosco o che ho avuto modo di conoscere) le gare sono sviluppate secondo criteri atti proprio a permettere a chi esordisce di ottenere dei piazzamenti soddisfacenti, il che non vuol dire che non debba darsi da fare per ottenerli, solo che deve competere essenzialmente con atleti al suo stesso livello o poco più.

 

Mi spiego meglio. Nello sci, ad esempio, si inzia dalle gare sociali che non apportano punteggi validi per la classifica FISI (la federazione dello sci) ma consentono di avvicinarsi all'ambiente agonistico. Qui possono partecipare tutti i soci di una società, indipendentemente dal loro livello sciistico, è però tipico che gli atleti più forti si limitino a fare da apripista o a partecipare alle altre attività organizzative. Poi, se ci si vuole buttare nelle gare vere, si comincia dal circuito di qualificazione regionale, nel cui ambito ci sono i campionati provinciali e regionali. Qui vi sono atleti anche molto bravi, ma non troverai mai atleti di livello squadra nazionale (se non come fuori classifica, che vuol dire che i tempi vengono rilevati e pubblicati ma senza inserimento in classifica, sono solo un confronto per gli altri), i quali si limitano a partecipare alle gare nazionali e internazionali, d'altronde già con queste e con gli allenamenti hanno tutta la stagione impegnata.

 

Questo forse servirebbe, una differenziazione tra i livelli di gara (che limitando anche i trasferimenti permette un maggior afflusso) e un maggior numero di gare a qualsiasi livello (in modo che sia l'esordiente che il campione di squadra nazionale abbiano un numero adeguato di occasioni per gareggiare).

 

Sono perfettamente d'accordo che non è sempre detto che quello che fanno gli altri sia giusto, ma ci sarà pure un motivo se la stessa struttura che ho illustrato per lo sci sia profiquamente e da lungo tempo utilizzata in molte altre discipline sportive.

Modificato da emanuelcin
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Questo è vero ma è anche vero che se l'esordiente non ha almeno un bricciolo di possibilità di ottenere buoni risultati è probabile che la maggior parte dei possibili esordienti rinunceranno presto, se non a priori, a partecipare alle gare.

 

Infatti in tutte le altre discipline sportive (almeno in tutte quelle che conosco o che ho avuto modo di conoscere) le gare sono sviluppate secondo criteri atti proprio a permettere a chi esordisce di ottenere dei piazzamenti soddisfacenti, il che non vuol dire che non debba darsi da fare per ottenerli, solo che deve competere essenzialmente con atleti al suo stesso livello o poco più.

 

Mi spiego meglio. Nello sci, ad esempio, si inzia dalle gare sociali che non apportano punteggi validi per la classifica FISI (la federazione dello sci) ma consentono di avvicinarsi all'ambiente agonistico. Qui possono partecipare tutti i soci di una società, indipendentemente dal loro livello sciistico, è però tipico che gli atleti più forti si limitino a fare da apripista o a partecipare alle altre attività organizzative. Poi, se ci si vuole buttare nelle gare vere, si comincia dal circuito di qualificazione regionale, nel cui ambito ci sono i campionati provinciali e regionali. Qui vi sono atleti anche molto bravi, ma non troverai mai atleti di livello squadra nazionale (se non come fuori classifica, che vuol dire che i tempi vengono rilevati e pubblicati ma senza inserimento in classifica, sono solo un confronto per gli altri), i quali si limitano a partecipare alle gare nazionali e internazionali, d'altronde già con queste e con gli allenamenti hanno tutta la stagione impegnata.

 

Questo forse servirebbe, una differenziazione tra i livelli di gara (che limitando anche i trasferimenti permette un maggior afflusso) e un maggior numero di gare a qualsiasi livello (in modo che sia l'esordiente che il campione di squadra nazionale abbiano un numero adeguato di occasioni per gareggiare).

 

Sono perfettamente d'accordo che non è sempre detto che quello che fanno gli altri sia giusto, ma ci sarà pure un motivo se la stessa struttura che ho illustrato per lo sci sia profiquamente e da lungo tempo utilizzata in molte altre discipline sportive.

 

 

Infatti, proprio per il discorso che tu fai, ci sono le selettive di zona, in cui gli atleti esordienti si confrontano tra di loro, poi c'è la seconda categoria, ed infine c'è la prima categoria, più di così non so proprio cosa si possa fare, forse un circuito di gare a livello di parrocchia!

Caro Emanuel, forse ti ribellerai a ciò che sto per dirti, ma ti assicuro che è come ti dico: gli atleti che rinunciano a fare una gara perchè i concorrenti sono troppo forti per lui è meglio che se ne stiano a casa, tanto non arriveranno mai da nessuna parte, sono un anti-agonisti.

Un atleta vero e che probabilmente ha un futuro difronte a se è quello che si carica agonisticamente e moltiplica gli stimoli gareggiando con i migliori.

Mi fai pensare alla pubblicità che stanno facendo in tv sul gratta e vinci, hai presente, quella che dice "vuoi vincere facile" e mostrano un pugile che vince il combattimento contro il punchball sul piedistallo, oppure quel concorso per culturisti :laughing::laughing::laughing:

:bye:

Modificato da Daniele Petrollini
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Caro Emanuel, forse ti ribellerai a ciò che sto per dirti, ma ti assicuro che è come ti dico: gli atleti che rinunciano a fare una gara perchè i concorrenti sono troppo forti per lui è meglio che se ne stiano a casa, tanto non arriveranno mai da nessuna parte, sono un anti-agonisti.

 

Invece non mi ribello per niente in quanto anch'io, da ex atleta che non si è mai dirato indietro pur vincendo molto poco, la penso come te, però.... Però non si fanno gli interessi della categoria solo seguendo i propri pensieri ma è necessario tener conto anche dei pensieri degli altri e mediarli coi propri per arrivare ai giusti e opportuni compromessi.

 

Chi organizza deve tener necessariamente conto dei comportamenti generici e generali non solo degli atleti di razza. L'esigenza precipua è quella di incrementare il numero degli agonisti e delle gare.

 

Infatti, proprio per il discorso che tu fai, ci sono le selettive di zona, in cui gli atleti esordienti si confrontano tra di loro, poi c'è la seconda categoria, ed infine c'è la prima categoria, più di così non so proprio cosa si possa fare, forse un circuito di gare a livello di parrocchia!

 

Provocatoriamente dico... perchè no? Nel calcio e nel basket questo avviene.

Tornando seri, si potrebbero ad esempio introdurre le gare sociali, che possono avvicinare all'ambiente agonistico e permettere a tutti di vincere od ottenere discreti piazzamenti e piccole soddisfazioni.

 

Per altro, anche se non l'ho specificatamente detto quindi non potevi di certo intuirlo, rimedio ora, facevo esplicito riferimento alle gare di acque interne, dove esiste un solo circuito nel quale l'esordiente si trova a competere con il fuoriclasse.

Modificato da emanuelcin
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Provocatoriamente dico... perchè no? Nel calcio e nel basket questo avviene.

Tornando seri, si potrebbero ad esempio introdurre le gare sociali, che possono avvicinare all'ambiente agonistico e permettere a tutti di vincere od ottenere discreti piazzamenti e piccole soddisfazioni.

 

Per altro, anche se non l'ho specificatamente detto quindi non potevi di certo intuirlo, rimedio ora, facevo esplicito riferimento alle gare di acque interne, dove esiste un solo circuito nel quale l'esordiente si trova a competere con il fuoriclasse.

 

 

Scusami, non avevo capito il riferimento alle gare in acque interne.

Comunque le gare sociali si fanno, io le ho sempre fatte nei circoli in cui sono stato, logicamente in quelli con un numero di iscritti ragionevole ai fini di una competizione.

Ritengo che sia un ottima iniziativa che forse andrebbe rilanciata.

:bye:

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Daniele , sono perfettamente d'accordo sul fatto che per migliorarsi occorra confrontarsi con atleti piu' forti ( bellissimo il paragone con la pubblicita' :clapping: ) , la mia idea era rivolta solo per una fascia di atleti per primi due anni di gare , quando non ritengo che un esordiente possa avere ancora la preparazione necessaria per un "confronto" utile al miglioramento . Potrebbe essere un modo per incrementare il numero dei partecipanti , non solo al lago .

 

:bye::bye:

 

Stefano

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