I Carnieri Di Una Volta!!

[Ospite Norules]

Oggi chiunque si fa un corsetto di apnea e si ritrova sparato a profondità che un tempo avrebbero richiesto 20 anni di pratica in mare.

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Scusa, ma non sarebbe il caso di essere un pochino piú obiettivi circa la valenza dei corsi d'apnea ? Se parliamo di acquisizione di tecnica, di incremento della sicurezza (importantissimo!) o della costruzione delle basi su cui lavorare, sono d'accordo. Ma affermare che un corso "ti spara in profonditá" mi sembra veramente eccessivo ! L'alternativa é che io sia una mezza sega. Possibile.

[Alessio Gallinucci]

Nel 1985, anno in cui iniziai a "smaliziarmi" (avevo 15 anni) a Santa Marinella esistevano voli di corvine impressionanti.

Ricordo ancora una schiena di pietraforte di colore bianco con un taglio alla base e tana passante, completamente circondata da corvine di generose dimensioni.

Ce ne erano tantissime e mastro santino, mio primo maestro, ne prendeva di enormi con il ministen.

Nonostante la mia sfrenata passione e le ripetute uscite, nonostante l'abbondante presenza di pesci, dovetti aspettare altri tre anni per cominciare a prenderne qualcuna degna di nota.

E pure erano li, facevano la pigna sulla tana ed in più parti.

Scendevo e sparivano inesorabilmente.

A ripensarci oggi mi dico: " ma come cavolo facevo a non prenderne??".

Eppure così era, non le prendevo. Sbagliavo tecnica, sbagliavo tutto.

Le mie catture si limitavano solo a cefali in tana e qualche grongo.

L'anno successivo presi il mio primo saragone in una tana in 2 metri scarsi d'acqua che ancora oggi, di inverno, mi regala qualche soddisfazione.

mancavo di tecnica e di esperienza.

Alessio

[Shardana]

Nel 1985, anno in cui iniziai a "smaliziarmi" (avevo 15 anni) a Santa Marinella esistevano voli di corvine impressionanti.

Ricordo ancora una schiena di pietraforte di colore bianco con un taglio alla base e tana passante, completamente circondata da corvine di generose dimensioni.

Ce ne erano tantissime e mastro santino, mio primo maestro, ne prendeva di enormi con il ministen.

Nonostante la mia sfrenata passione e le ripetute uscite, nonostante l'abbondante presenza di pesci, dovetti aspettare altri tre anni per cominciare a prenderne qualcuna degna di nota.

E pure erano li, facevano la pigna sulla tana ed in più parti.

Scendevo e sparivano inesorabilmente.

A ripensarci oggi mi dico: " ma come cavolo facevo a non prenderne??".

Eppure così era, non le prendevo. Sbagliavo tecnica, sbagliavo tutto.

Le mie catture si limitavano solo a cefali in tana e qualche grongo.

L'anno successivo presi il mio primo saragone in una tana in 2 metri scarsi d'acqua che ancora oggi, di inverno, mi regala qualche soddisfazione.

mancavo di tecnica e di esperienza.

Alessio

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Si, ma insomma, pesce ce n'era di più si o no?

Se ci tornassi oggi su quello spacco che faresti?

 

[conan_2022]

Faccio notare un particolare che non dovrebbe passare inosservato:

in gara si vince pescando in tana,

ci si piazza pescando a razzolo,

si arriva ultimi pescando all'aspetto.

 

Pescare in tana è semplicemente più difficile, è impegnativo, richiede fiato, ritmo, pesata perfetta, movimenti misurati, delicatezza, precisione, vista acuta e attenta a particolari minimi, acquaticità e intuito, strategia.

In pratica chi pesca in tana è dotato del famoso sesto senso, e il sesto senso va coltivato.

 

Mauro

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E invece aspetto e agguato?

Potresti dire che occorre MENO fiato?

potresti dire che occorre MENO acquaticità?

potresti dire che occorre MENO spirito di osservazione?

potresti dire che occorre MENO strategia?

potresti dire che occorre MENO sesto senso?

 

E in sostanza, potresti affermare categoricamente che le due tecniche possono essere classificate come prima e seconda in base alla difficoltà di applicazione con tanta sicurezza?

io credo di no.

 

La cosa che mi lascia perplesso è l'opportunità di dover per forza attribuire più importanza a chi applica o una o l'altra tecnica... un pò come si fa sempre con l'arbalete Vs pneumatico oppure Senna Vs Schumacher!

 

Entrambe hanno lo stesso grado di difficoltà e l'unica differenza è data dalle preferenze personali e soprattutto dalle zone in cui si pesca! O no?

 

 

[Alessio Gallinucci]

Tutte le tecniche hanno uguale dignità e valore e difficoltà.

 

Oggi però è più facile avvicinarsi ad una piuttosto che ad un'altra proprio per la possibilità di avere maggiore probabilità di incontro.

La cattura poi è un'altra questione.

Alessio

[conan_2022]

Tutte le tecniche hanno uguale dignità e valore e difficoltà.

 

Oggi però è più facile avvicinarsi ad una piuttosto che ad un'altra proprio per la possibilità di avere maggiore probabilità di incontro.

La cattura poi è un'altra questione.

Alessio

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Perfettamente d'accordo!

[Dario Lopes]

Mi state rompendo i santissimi con tutti questi discorsi inutili, ormai siamo alla filosofia pura... è come chiedersi se sono meglio le bionde o le brune, il pesce arrosto o la zuppa, Parigi o Londra... Stiamo entrando nel campo dei gusti, delle opinioni e delle esperienze personali ed è naturale che ognuno abbia le proprie idee...

Io trent'anni fa alle Eolie in una sola giornata di pesca vedevo molto più pesce di quanto oggi potrei vederne in due anni, eppure ogni tanto mi capitava di cappottare... ero un ragazzino entusiasta, irruento, rumoroso, scomposto, polmoni e cuore, tutto "Kuwat wa Ghadab", come dicono gli Arabi (Furia e Forza...), e niente tecnica e tattica... Qui sulla costa, Milazzo e dintorni, all'epoca girava tanto di quel pesce bianco da riempire 100 pescherie, guardavo solo alle cernie (oggi quasi scomparse...) e non riuscivo a prendere un sarago, ogni tanto ne beccavo qualcuno in tana ma niente di più... poi pian piano (ma ci sono voluti anni...) ho capito come, quando e dove pescare, ho imparato dove stavano le spigole delle quali non conoscevo neppure l'esistenza (andando due volte con Marò e guardandolo pescare ... altro che video e DVD del caz..)... oggi, ma torno a dire che ci sono voluti 20 ANNI, negli stessi posti c'è un millesimo del pesce di una volta ma io prendo 100 volte il pesce che prendevo allora...

Meditate, gente, meditate...

[Marcellino]

Non esiste una tecnica piu` facile o piu` difficile!

Esistono modi di pescare piu` o meno adatti alle situazioni che troviamo in acqua.

20 anni fa` bene o male qualche pesce si prendeva sempre,(oggi te li devi sudare)

 

il pesce era abbondante,ma la tecnica...

 

Come dice giustamente astapersa pesco molto di piu` oggi

 

Vi allego una mia foto di 20 anni zona Villasimius( ora AMP ) ricordo che il giorno era pieno di dentici ma...

 

Ciao.

[ant64]

Sparide Orfei ha sempre ragione !

[Mauro]

L'invenzione della patata lessa, i campioni e le schiappe ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Amen. La foto di Marcellino mi ricorda uno, di trent'anni più giovane, che nel nell'acquario di allora non è che facesse tutte quelle mattanze...

[shokleader]

L'invenzione della patata lessa, i campioni e le schiappe ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Amen. La foto di Marcellino mi ricorda uno, di trent'anni più giovane, che nel nell'acquario di allora non è che facesse tutte quelle mattanze...

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Mauro chi è quello? perchè, non vorrei ,ma una sommiglianza ad uno che ORA fa i carnieri anche se l' acquario Ormai è vuoto la do...sbaglio???

[Alessio Gallinucci]

E' ovvio che di pesce ce ne era più prima, i mari erano meno sfruttati e lo sfruttamento, che allora non recava conseguenze, ora si sente e si vede.

Questo è palese.

Alessio

[Ospite blu3]

Oggi chiunque si fa un corsetto di apnea e si ritrova sparato a profondità che un tempo avrebbero richiesto 20 anni di pratica in mare.

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Scusa, ma non sarebbe il caso di essere un pochino piú obiettivi circa la valenza dei corsi d'apnea ? Se parliamo di acquisizione di tecnica, di incremento della sicurezza (importantissimo!) o della costruzione delle basi su cui lavorare, sono d'accordo. Ma affermare che un corso "ti spara in profonditá" mi sembra veramente eccessivo ! L'alternativa é che io sia una mezza sega. Possibile.

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Purtroppo mi spiace deluderti, ma la mia affermazione non è eccessiva.

Un corso di apnea ti "spara" in profondità, ti offre la conoscenza ma non l'esperienza.

Cautela con i corsi di apnea attuali, non sono impostati per i pescatori, i vantaggi acquisiti in conoscenza vengono sperperati in metri di profondità e tempi di apnea.

 

E il rapporto beneficio-sicurezza cala inesorabilmente, è la sicurezza che ci perde.

 

I corsi ti danno in mano un'arma carica, attenzione a non fare la roulette russa, prudenza e riscopriamo le tecniche più "tranquille " del passato.

 

Mauro

[Ospite Gianfranco Ciavarella]

Solo a titolo d'esempio il risultati di un Cam Ita dell'80 Cala Liberotto - Capo Comino (Sardegna):

posiz. atleta societtà prede punti tot.

1 TOSCHI Antonio 4SLT - Savona 48 68.975 6

2 MOLTENI Riccardo G.S. Raisi Club - Palermo 32 45.360 19

3 TESTAI Massimo Cammarata Mares - Palermo 25 38.930 19

4 MARTINUZZI Claudio Cras Ghisleri - Trieste 22 51.790 20

5 LO BAIDO Giuseppe Circolo Sp. Sub - Palermo 23 43.375 20

6 BERARDINONE Andrea La Pietra - Napoli 32 42.040 27

7 DONATI Gianfranco Sub Chiavari 24 36.000 28

8 BACCI Giuseppe "Guido Garibaldi" - Livorno 19 28.935 28

9 CANDELA Giancarlo Tirreno Sub - Roma 19 27.350 35

10 SANTORO Arturo Daunia Sub - Foggia 16 24.480 36

11 PIZZOCCHERI Alberto LNI - Cagliari 8 36.885 40

12 DIANA Enrico S.Benedetto - Cagliari 15 29.655 40

13 FAGIOLARI Giancarlo Tirreno Sub - Roma 18 25.270 41

14 MAZZARRI Renzo "Teseo Tesei" - Portoferraio 14 30.750 48

15 MARCOZZI Roberto Tirrneo Sub S.Severa - Roma 13 21.535 55

16 ARDIZZONE Giorgio Albatros Sub - Genova 26 37.465 54

17 ARUTA Antonino Circolo Sp. Sub - Palermo 15 17.570 54

18 ROSIELLO Pasquale La Pietra - Napoli 12 17.890 56

19 PRISTER Roberto Ci.Ca.Sub Mares - Genova 9 17.740 58

20 TANDA Massimo Karel - Cagliari 13 16.640 62

21 VELLA Antonio LNI - Follonica 14 17.330 65

22 LODDO Giacomo Karel - Cagliari 10 15.335 65

23 CAPOLUPI Bruno LNI - Follonica 10 11.715 70

24 PERAZZI Aurelio Sub Club Sestri - Genova 10 11.605 71

25 BACCI Daniele "Guido Garibaldi" - Livorno 11 13.680 72

26 ROSATI Franco Sub Vado Ligure 6 12.235 74

27 ANASTASI Luigi Ci.Ca.Sub - Catania 8 7.665 75

28 MERLI Paolo Tirreno Sub S.Severa - Roma 10 11.345 75

29 FUSCO Valerio LNI - Napoli 8 10.225 78

30 DAPIRAN Giorgio Albatros Sub - Genova 8 9.035 78

31 LIISTRO Vincenzo Talassocrate - Siracusa 8 9.745 80

32 MORETTI Roberto Tirreno Sub - Roma 8 8.920 81

33 RUNGO Domenico Club Sub - Messina 5 6.360 90

34 FONTANA Silla Talassocrate - Siracusa 5 5.520 91

35 CIRINCIONE Giovanni Ci.Ca.Sub - Roma 5 6.000 92

36 STEFANUTTI Stelio Cras Ghisleri - Trieste 4 5.195 93

37 PELLECCHIA Luciano Sub Baia - Napoli 3 3.850 97

 

Vi prego ora di non guardare i primi posti in classifica ma dateci un'occhiata partendo dal basso.

 

Pellecchia Luciano, ad esempio soli tre pesci e negli anni 80?

Era scarso? No amici miei Luciano era e credo sia ancora un ottimo pescatore Napoletano, certamente MOLTO più bravo sin da allora di tanti e arzilli dei giorni nostri.....

 

Un certo Dapiran Giorgio credo che lo conosciate e non immagino neanche che possiate pensare che fosse uno scemo allora ed un mito oggi, in DUE giornate prendeva solo 8 pesci.....

 

LIISTRO Vincenzo : era allora in piena corsa per i record di costante e se non vado errato primatista in carca.........

 

FUSCO Valerio altro di scuola napoletana che in quegli anni me ne ha suonate di mazzate in gara......

 

MORETTI Roberto un grande pescatore Laziale di quegli anni che prendeva solo 8 pesci in due giornate era forse uno scarsone?

 

Quanti degli amici agguatari del forum pensano di poter, ancora oggi raffrontarsi a questi pescatori anche se attempati?

 

Facile identificarsi con i campioni....

Voglio solo ricordarvi che allora di persone DIETRO (compreso me) questi ve ne erano a migliaia a fare le gare.

Meditate e siate più modesti.

 

Il pesce non c'è più?

Mah?

Si, è vero che prima era più concentrato ma è anche vero che non esistevano i mezzi di oggi.

Voglio dire che prima si pescava a nuoto e senza accessori tecnologici ed ora fra scandagli e megagommoni tiriamo al setaccio miglia e miglia in una sola pescata.

Fare 20 pesci oggi, per me, è fare una buona pescata ma niente di più.

Basta conoscere i posti e trovare le condizioni marine adatte ed il gioco è fatto. AUTOMATICO!

Naturalmente con qualsiasi fucile e qualsiasi tecnica.... l'importante è che ci siano le condizioni adatte

 

Ciao da

Modificato Settembre 30, 2005 da Red Deep

[Ospite Norules]

Purtroppo mi spiace deluderti, ma la mia affermazione non è eccessiva.

Un corso di apnea ti "spara" in profondità, ti offre la conoscenza ma non l'esperienza.

Cautela con i corsi di apnea attuali, non sono impostati per i pescatori, i vantaggi acquisiti in conoscenza vengono sperperati in metri di profondità e tempi di apnea.

 

E il rapporto beneficio-sicurezza cala inesorabilmente, è la sicurezza che ci perde.

 

I corsi ti danno in mano un'arma carica, attenzione a non fare la roulette russa, prudenza e riscopriamo le tecniche più "tranquille " del passato.

 

Mauro

 

Forse non mi sono spiegato o, forse, stiamo dicendo la medesima cosa. Quel che intendo io é che i corsi di apnea (ho ultimato il 3o livello AA) vengono reclamizzati come il veicolo in grado di condurti piú a fondo. Magari non lo si dice sempre schiettamente ma, nel cuore di ogni apneista/pescatore questo é l'obiettivo. Attenzione: di pesca nei corsi se ne parla, altro che se se ne parla ! A sentire la pubblicitá, al termine di un corso, se non fai l'aspetto a -25 e non raggiumgi i 5 min. di statica dopo aver divorato 100 mt. di dinamica sei una sega persa ! Eh no ! Non dirmi che é proprio cosí facile ! D'accordo con te che quel che si insegna altro non é che la base ma...prova a leggerti un po' di pubblicitá in giro e ti si accappona...la muta !

 

Ciao!