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Roma e dintorni.


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Allora? NOtizie del mare? C'è qualcuno vivo?...

 

Mi sembra che il mare sia calmo però ancora sporco.

 

In ogni caso per domani sono tagliato fuori per improrogabili impegni famigliari!

 

NOO Andrè mi dispiace... mi arrivano notizie che stanno a levà saraghi a rotta de collo... a Palo li regalano :devil:

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Allora? NOtizie del mare? C'è qualcuno vivo?...

 

Mi sembra che il mare sia calmo però ancora sporco.

 

In ogni caso per domani sono tagliato fuori per improrogabili impegni famigliari!

 

NOO Andrè mi dispiace... mi arrivano notizie che stanno a levà saraghi a rotta de collo... a Palo li regalano :devil:

 

 

:angry: Te diverti eh!

 

Lì per lì stavo pure a abbocca'!! Il fatto è che è solo questione di quando ma ci sarà uno o due giorni che veramente ne leveranno...ne leveremo parecchi e devo farmi trovare pronto!!

 

Ciao bello!

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Andrea hanno detto che questo week end espatriano e tornano per il prossimo... torna Andrè.. sta casa aspietta a tte!

Te dice bene che Giorgio ancora non stà in palla e Simone ormai si dedica alla pulizia dei fondali...

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Andrea hanno detto che questo week end espatriano e tornano per il prossimo... torna Andrè.. sta casa aspietta a tte!

Te dice bene che Giorgio ancora non stà in palla e Simone ormai si dedica alla pulizia dei fondali...

Ammazza come se spargono le voci!!! Che schienalino ....... pure mimetico con le alghe sopra :D:D !!

Andrè, sto sabato sto out per un impegno ma st'altra settimana annamo.

L'acqua a Capolinaro ieri era decente, 4 mt c'erano... cerca info su Ladispoli e famme sapè che se in mezzo alla settimana è bono, annamo.

:bye::bye:

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Andrea hanno detto che questo week end espatriano e tornano per il prossimo... torna Andrè.. sta casa aspietta a tte!

Te dice bene che Giorgio ancora non stà in palla e Simone ormai si dedica alla pulizia dei fondali...

Ammazza come se spargono le voci!!! Che schienalino ....... pure mimetico con le alghe sopra :D:D !!

Andrè, sto sabato sto out per un impegno ma st'altra settimana annamo.

L'acqua a Capolinaro ieri era decente, 4 mt c'erano... cerca info su Ladispoli e famme sapè che se in mezzo alla settimana è bono, annamo.

:bye::bye:

 

Ciao Simone, domani mattina a Capolinaro secondo te posso provare? O magari a Santa Marinella? Sai per caso in che condizioni è il mare?

Ciao e grazie Aldo :subh::bye: .

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Andrea hanno detto che questo week end espatriano e tornano per il prossimo... torna Andrè.. sta casa aspietta a tte!

Te dice bene che Giorgio ancora non stà in palla e Simone ormai si dedica alla pulizia dei fondali...

Ammazza come se spargono le voci!!! Che schienalino ....... pure mimetico con le alghe sopra :D:D !!

Andrè, sto sabato sto out per un impegno ma st'altra settimana annamo.

L'acqua a Capolinaro ieri era decente, 4 mt c'erano... cerca info su Ladispoli e famme sapè che se in mezzo alla settimana è bono, annamo.

:bye::bye:

 

Ciao Simone, domani mattina a Capolinaro secondo te posso provare? O magari a Santa Marinella? Sai per caso in che condizioni è il mare?

Ciao e grazie Aldo :subh::bye: .

 

Ciao Aldo, da quello che ho sentito ha sporcato parecchio... lo scirocco dovrebbe rinforzare proprio domani!!! Ti conviene dare un'occhiata alle webcam domani mattina per non fare un viaggio a vuoto. Oggi comunque si pescava. :bye::bye:

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Andrea hanno detto che questo week end espatriano e tornano per il prossimo... torna Andrè.. sta casa aspietta a tte!

Te dice bene che Giorgio ancora non stà in palla e Simone ormai si dedica alla pulizia dei fondali...

Ammazza come se spargono le voci!!! Che schienalino ....... pure mimetico con le alghe sopra :D:D !!

Andrè, sto sabato sto out per un impegno ma st'altra settimana annamo.

L'acqua a Capolinaro ieri era decente, 4 mt c'erano... cerca info su Ladispoli e famme sapè che se in mezzo alla settimana è bono, annamo.

:bye::bye:

 

Ciao Simone, domani mattina a Capolinaro secondo te posso provare? O magari a Santa Marinella? Sai per caso in che condizioni è il mare?

Ciao e grazie Aldo :subh::bye: .

 

Ciao Aldo, da quello che ho sentito ha sporcato parecchio... lo scirocco dovrebbe rinforzare proprio domani!!! Ti conviene dare un'occhiata alle webcam domani mattina per non fare un viaggio a vuoto. Oggi comunque si pescava. :bye::bye:

 

 

grazie Simo, allora do un'occhiata in mattinata per quello che si può "anche perchè ultimamente l'unica è la webcam di Santa Severa" le altre hanno l'immagine fissa... speriamo le riisistemino tutte... oggi lo sapevo che era ok ma stamane staccato da lavorare col turno di notte son crollato dal sonno...

alla prossima Aldo, e ancora grazie :bye: sei sempre disponibile :thumbup: .

Modificato da algamare07
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A volte basta poco, una chiacchierata fra colleghi o una telefonata a casa per riaccendere un ricordo…

 

Questa volta non sono nel mare laziale ma all'Argentario in un torrido agosto del 2007.

La famiglia mi "reclama" così decido di trascorrere qualche giorno con i miei genitori nella casa al mare di Porto Santo Stefano.

Conosco bene quel promontorio ma so che nel mese di agosto è meglio dedicarsi ad altro perchè a causa del tarffico nautico la pesca diventa, oltre che periolosa, del tutto infruttuosa.

E' così che quel 12 agosto, all'alba delle 11 di mattina, lasciamo il canale di Santa Liberata per puntare la barca di mio padre verso la bellissima Cala Grande.

A bordo la mia famiglia al gran completo, mia nipote, un paio di amici ed io con al seguito, come sempre, i maledetti ferri del mestiere.

Superata la punta di Cala Cacciarella entriamo a Cala Grande fra centinaia di barche, barchette, gommoni e yacht di ogni tipo e colore popolati da persone provenienti da tutta Italia.

....Sorrido al pensiero della Cala Grande invernale che batto in cerca di spigole, fredda, desolata e dimessa così lontana idealmente da questa che stiamo attraversando attenti a non investire i tanti bagnanti che la popolano adesso.

Ancoriamo fra le molte barche ormeggiate e trasferiti i bagagli su una bellissima spiaggetta inaccessibile da terra raggiungiamo gli altri amici per confonderci in mezzo ai tanti vacanzieri estivi.

Cala Grande ha sempre il suo fascino, in ogni stagione e con ogni vestito, e pur in un contesto generale che non è il mio riesco comunque ad apprezzarla e a rilassarmi nelle sue limpide acque.

Ma quelle punte impervie, quelle scogliere a picco non troppo distanti esercitano, anche adesso, un fascino irresistibile e pur senza nessuna velleità chiedo a mio padre di portarmi su una zona poco distante per fare qualche tuffo.

Mio padre accetta volentieri e a bordo della barca, ben poco da pesca, comincio la vestizione.

Saranno le 2 di pomeriggio e arriviamo su quella punta che fuori stagione non raramente consente qualche incontro interessante.

L'acqua è calda, ci saranno una dozzina di metri di visibilità, forse di più e so che, ammesso che giri qualcosa, tutto si deciderà nei primi due, massimo, tre tuffi.

Mio padre assiste a una cinquantina di metri di distanza con il motore spento e la barca a scarroccio.

L'obiettivo non è casuale, voglio infatti pescare all'aspetto dietro quei due sassi piatti alla base della distesa di fango.

Prima di arrivare sulla verticale del punto faccio qualche planata poco distante per rompere il fiato e noto subito l'assenza del taglio freddo che di solito in questa stagione si assesta sui 15 metri.

Qualche saraghetto, una murena piccola, pesci di scoglio assortiti e qualche ronzio di elica in lontanaza accompagnano i primi tuffi dove, senza l'assillo della cattura, riesco ad assaporare in pieno il senso di libertà che dà l'apnea.

Arrivo sulla verticale delle pietre buone, invisibili dall'alto, e preparo il tuffo sperando, chissà, in un pizzuto o magari in un sarago.

Non oso immaginare nulla di più e se potessi firmerei per un bel tordo da fare la sera in carpaccio anche se qui, fuori stagione, vedere i dentici non è poi così raro.

Prenderli è un altro discorso perchè si tratta sempre di pesci più che smaliziati ma del resto siamo in un posto tanto bello quanto battuto e per questo avaro di soddisfazioni...

Mi lascio cullare dall'acqua calda e senza aspettarmi nulla più di un'apnea comunque impegnativa comincio a rilassarmi per preparare il tuffo.

Pochi atti respiratori e sono pronto, alzo le pinne e scendo arretrando il fucile lungo il corpo.

Abbandonata la superficie sono sufficienti poche pinneggiate per vedere i sassi che cercavo e per appostarmi in quella nicchia fra roccia e alga che mi consente di avere il fucile e lo sguardo già in direzione.

Se un pesce nuota nei paraggi arriverà da lì, sono anni che succede così e oggi non c'è motivo perchè debba accadere il contrario.

L'atterraggio è riuscito proprio là dove volevo e il fucile è già in direzione, bisogna solo aspettare.

Tempo una manciata di secondi e, incredibile ma vero, vedo al limite della visibilità, staccati dal fondo di circa un metro, alcuni denticiotti, del tutto indifferenti alla mia presenza.

Provo a fare il polpo ma non si interessano a me così che, senza nemmeno tirare l'apnea, risalgo lentamente con ancora parecchia autonomia a disposizione.

Meglio così, preparerò il tuffo successivo con meno affanni.

Cambio strategia cercando di mantenere la direzione pur cambiando l'angolo di appostamento, hai visto mai....

Passano cinque minuti e scendo più a sinistra, proprio dietro a quella fossata di fango orlata dalla posidonia che comunque rappresenta una seconda scelta per gli appostamenti in questo punto.

Ai lati sono completamente scoperto ma frontalmente dovrei essere nascosto nel migliore dei modi e poi qui non ho altre alternative.

Su questa punta a parte le due pietre di granito, la fossata nel fango e qualche ciuffo di posidonia non c'è altro e bisogna perciò accontentarsi.

La frana di roccia sta alle mie spalle, verso terra, attaccata alla parete, fuori c'è solo questa scarpata di fango che ripida si perde nel blu a profondità che non mi sono concesse.

Probabilmente più giù ci sarà ancora qualcosa di interessante, altri pietroni, qualche isola di grotto, delle lastre, chissà...

Di sicuro io mi devo fermare qui e per farlo ho comunque bisogno di un tuffo impegntivo da preparare con cura.

La discesa comunque è giusta e riesco ad accorciare le distanze da quei pesci che rimangono ancora fuori tiro.

Loro stanno lì, non sono grandissimi, saranno si e no un chilo e mezzo, forse di meno, anzi sicuramente di meno, ma magari venissero a tiro.

Li guardo e loro, maledetti, al limite della visibilità non si curano minimamente di me e, apatici, pensano a chissà cosa snobbando anche le tante castagnoli presenti sul posto.

Tutto intorno la pace è totale, sono solo, nascosto sul fondo, con un palazzo d'acqua da scalare per tornare a essere umano e con un desiderio nascosto che, per pudore, non rivelo nemmeno a me stesso.

A poche centinaia di metri il caos, un carosello di imarcazioni cariche di villeggianti chiassosi del tutto ignari di quel che a poca distanza sta per avvenire...

...All'improvviso infatti, dal blu, dalla base della scarpata, due testoni azzurri squarciano il branco di denticiotti portando il panico fra le castagnole.

Quello che prima era uno scenario ovattato e tranquillo si trasforma in un campo di battaglia dove le castagnole, terrorizzate e spettatrici di una sfida che sta per nascere, si schiacciano a terra per assistere e partecipare attivamente al continuo scambio di ruolo fra cacciatore e preda...

Da una parte loro, i predatori per eccellenza, i dentici, in mezzo le vittime predestinate, le castagnole, e infine io, l'altro cacciatore che, con tutti i miei limiti umani, lotto contro il tempo per prender parte al gioco.

I secondi passano lenti, quel che accade lontano sembra non appartenerci e noi, gli attori protagonisti, ci fissiamo negli occhi per cogliere le mosse dello sfidante.

Come al solito quegli occhi arancioni, perfettamente visibili, non tradiscono emozioni e sprizzano sicurezza, potenza e spavalderia, io sono immobile...

Ma loro, i due denticioni gemelli venuti da chissà dove, ingenuamente, decidono di scacciarmi dal loro mondo ed'è così che le vittime predestinate, le castagnole, sempre al centro del campo, diventano solo spettatrici di un'altra inversione di ruoli.

Un cacciatore, uno solo, diventerà preda mentre l'altro resterà tale, tutto in pochi secondi ora e subito.

Strano il mare... pieno agosto, centinaia di barche poco distanti e, come d'incanto, due pesci bellissimi che inaspettatamente compaiono dal nulla come per magia e incuranti di tutto sfidano l'intruso per inscenare una vera e propria battaglia marina.

Io resto immobile, devono solo accorciare le distanze perchè il fucile, per fortuna quello giusto, è già puntato nella loro direzione.

Uno, inspiegabilmente, devia a cinque, sei metri da me, l'altro, spavaldo, quasi mi viene a sbattere contro facendo scattare, quasi per legittima difesa, il dito che fremeva sul grilletto.

Come al solito in questi momenti la voglia d'aria passa come d'incanto e tutto ciò che facciamo non è frutto del ragionamento ma viene da se secondo un copione che prescinde dalla nostra razionalità.

Il tiro tutto sommato è semplice su un bersaglio grande, grosso e a non oltre due metri, ma forse pure meno, dalla punta della taithiana che impatta proprio là dove era stata indirizzata.

Partito il colpo, come sempre, tutto si riaccende, il tempo riprende a scorrere, l'aria comincia a mancare e si comincia a ragionare su come portare a termine la prestigiosa cattura.

Quante volte questi attimi hanno lasciato il solo ricordo di un pesce che, lacerato e ferito, spariva nel blu andando incontro a morte certa con la mia asta ferma sul fondo...

Adesso mi aspetto la sua partenza, la solita fuga rabbiosa con la scia di bollicine al seguito e il sibilo del mulinello e invece...

...E invece l'asta finisce la sua corsa quattro dita verso l'alto, dietro la branchia destra del pesce che resta paralizzato levandomi anche il brivido del recupero.

Il pesce sull'asta vibra sospeso dal fondo, devo solo risalire filando il mulinello per poi assaporare l'eccitazione degli ultimi metri, scalati senza pinneggiare, con il corpo finalmente positivo.

Squarcio la superficie con la certezza della cattura che recupero dall'alto cercando di memorizzare ogni fotogramma di questo bellissimo momento.

Ogni volta è sempre più bello, non ci posso far niente.

Fine dei giochi, cinque chili di dentice, parenti felici per l'inaspettata cena del giorno dopo e io ancora più di loro.

 

 

Piero Malato

Santa Marinella - Roma

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