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Rijkaardt

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Risposte pubblicato da Rijkaardt

  1. Vendo Omer AIRbalete 110, con sistema STC, mulinello Omer 50mtr e asta tahitiana da 7 nuova. Appena revisionato da Acquasport (c'era un difetto al pistone, che ora è nuovo) a 180 euro. Preferirei la vendita a Roma con consegna a mano.

     

    le foto non le carico perche mi dice che sono troppo pesanti, ve le mando per mp o con altro sistema se interessati

     

    intanto qui lo potete vedere in azione:

  2. un tigre di 4 metri fa paura a tutti..hai voglia a mantenere la calma l'adrenalina e la paura loro la sentono. Ci sono sistemi a impulsi elettrici sgraditi agli squali che, in posti dove ce ne sono tanti e sempre potenzialmente pericolosi, potrebbero "aiutare" i sub, specialmente in casi con guide e allievi, inevitabilmente facili al panico.

    questo squalo sembra esser conosciuto per nome e cognome, tant'è che quelli di sto diving l'hanno battezzato Pinocho: ora la cosa deve far riflettere e parecchio. La pratica buffonesca della nutrizione di sti pesci per emozionare i sub gringos in vacanza all inclusive stavolta ha avuto conseguenze nefaste. E se non fosse stato abituato alla presenza umana e all'associazione col cibo forse l'istinto di questo tigre sarebbe stato quello di tenersi alla larga da figure aliene.

  3.  

     

    Muere buzo por encuentro fortuito con un tiburón tigre.

     

     

     

    El pasado Jueves 30 de noviembre del 2017, la buzo Rohina Bhandari de nacionalidad norte americana, perdió la vida al ser confundida con una posible presa por un tiburón tigre en la Isla del Coco, Costa Rica.

    La buzo participaba en una expedición operada por una empresa con muchos años de experiencia y debido a que Rohina tenía poca experiencia como buceadora, se le asignó como guía personal y compañero de buceo al Divemaster Diego J. Originario de Costa Rica que conocía el área muy bien.

    Durante los primeros dos días de inmersiones no se les presentó ningún incidente; en el primer buceo del tercer día, mientras buceaban en un sitio conocido como “Canal de Manuelita” comenzaron su ascenso a superficie, antes que el resto del grupo, debido a que Rohina tenía una menor cantidad de aire a diferencia del resto de los buzos.

    Cuando estaban a 10 metros de profundidad apareció el conocido Pinocho, tiburón tigre macho de más de 4 metros de la largo, sorprendiendo a Diego y a Rohina por lo cercano que se presentó el encuentro.

    El tiburón dió un giro agresivo y se dirigió hacia los buzos por lo que Diego en un acto de valentía golpeó con una de sus aletas el morro de Pinocho, ésto con la intención de alejarlo. Está acción, le alejó momentáneamente pero Pinocho volvió a arremeter y en está ocasión mordió la aleta y parte del pie (empeine) de Diego, a pesar de pensar que había perdido el pié seguía protegiendo a Rohina. Entre el dolor causado por la mordida, la sangre que emanaba de su profunda herida y la confusión que imperaba, Diego buscó ponerse entre el tiburón y Rohina, buscando evitar que el tiburón la lastimase, sin embargo, Pinocho no cesó en su intento y logró causarle dos heridas en los muslos a la buzo, quien desgraciadamente falleció momentos después.

     

    Varias personas me han preguntado mi opinión sobre este incidente, por lo que a continuación cito los diversos puntos que considero importantes:

     

    1.- Los tiburones tigre, junto con los tiburones blancos y los tiburones toro, debido a su gran tamaño tienen la seguridad para acercarse a los buzos y explorar si somos una posible presa, por lo que debemos estar bien preparados para interactuar con ellos.

     

    2.- Por lo que me platicaron, Rohina tenía poca experiencia como buzo y ninguna experiencia en encuentros con cualquier tipo de tiburones, lo que provocó que entrara en una condición de pánico al ver a Pinocho pasándoles tan cerca y esto provocó que el tiburón le considerase una posible presa.

     

    3.- Cuando estamos interactuando con tiburones, considerados agresivos, tenemos que mostrarles que no somos ninguna presa para ellos, por lo que debemos tener y mostrarles calma, observarlos en todo momento, nunca darles la espalda, alejarse tranquilamente del sitio y si el tiburón insiste en acercarse, empujarlo con la cámara o con las manos en la zona del morro (la nariz), haciéndonos a un lado. Esto debe realizarse sin golpearlo, para que el animal no sienta una agresión por nuestra parte.

     

    4.- Diego, al percatarse de la situación golpeó al tiburón dándole un aletazo en el morro, lo cual pudo haber molestado al tiburón y provocar que el tiburón viese a Diego como un rival con el cual competía por una presa (lamentablemente Rohina), lo cual desató una segunda y tercera embestida por parte de Pinocho, mordiendo la aleta y parte del pié de Diego; buscando inhabilitarlo y de esta manera tener el camino libre para cobrar su presa.

     

    Esto puede explicar el hecho que a pesar de que Diego se encontraba herido, el tiburón ya no hizo por él y centró su atención en Rohina.

     

    5.- Desagraciadamente para un buzo con poca experiencia como tenía Rohina y ante un enorme tiburón que ya había entrado en una batalla por su presa, no había mucho que hacer. El tiburón estaba decidido a cobrar su recompensa después de deshacerse de su competencia.

     

    6.- Luego, como siempre se presenta en estos casos, el tiburón se dio cuenta que Rohina no era parte de la alimentación habitual y la soltó dejándola herida de muerte.

     

    Desde de mi punto de vista no hay culpables, ni el tiburón, ni los buzos. Este trágico evento es resultado de varias circunstancias que desataron el infortunio.

     

    Es muy importante recordar que el océano es de ellos, no de nosotros. Los buzos aceptamos los riesgos al entrar en el hábitat de los tiburones.

     

    Quiero aprovechar para dar mi más sentido pésame a la familia de Rohina y para agradecer a las personas que me compartieron esta información, quienes me pidieron guardar sus nombres en el anonimato.

     

    Hasta la próxima

     

    Gerardo del Villar

    http://www.gerardodelvillar.com/muere-buzo-por-encuentro-fortuito-con-un-tiburon-tigre/

     

  4. ora la colpa è dei delfini, e alla biologa subito viene in mente l'assordatore acustico. :banging:

    In culo sì, ma in testa no, proprio: che il calo di pesce sia conseguenza degli stessi pescatori, lì, non ci vogliono arrivare.

     

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/pescatori-lacqua-gola-colpa-dei-delfini-1377582.html

     

    Pescatori con l'acqua alla gola: "Colpa dei delfini"

    I cetacei affamati mangiano tutti i totani. E il "fatturato" delle barche è crollato del 70%

    Simonetta Caminiti - Mer, 22/03/2017 - 09:13

    «La situazione non è più sostenibile, ogni notte in mezzo al mare c'è una guerra per sopravvivere».

    http://www.ilgiornale.it/sites/default/files/styles/large/public/foto/2016/11/14/1479138404-delfino.jpg

    Chi parla è Giuseppe Spinella, vicepresidente del Co.Ge.Pa, il consorzio che riunisce le 119 imbarcazioni che pescano nell'acqua attorno alle isole Eolie. L'allarme in questione sembra una stravaganza, un aneddoto letterario, ed è invece realtà nuda e cruda: i delfini in quella zona si nutrono di tutti i totani che i pescatori potrebbero e vorrebbero avere nelle loro reti. «Sia chiaro, noi non abbiamo nulla contro i delfini prosegue Spinella ma una soluzione bisogna trovarla: o i pescatori o loro. Chiediamo lo stato di calamità naturale». Quelle creature che guizzano come in un sogno, i delfini che fanno capolino sul mare azzurro delle Eolie e che in molti fanno a gara per immortalare, stanno scatenando la furia dei pescatori che, dopo un'assemblea, promettono due giorni di sciopero per la settimana prossima. Solo tra Lipari e Salina spiegano che il fatturato è sceso del 70%, e che famiglie accusano la crisi: si consideri che prima ogni barca portava a terra circa 25 chili di totani, mentre adesso non più di tre chili. Quanti sono i delfini che danno fondo ai totani? In questo tratto di mare sembra più di cento.

    Il Filicudi Wildlife Conservation, che svolge un lavoro di ricerca sugli animali del mare, stima ci siano 42 delfini Tursiope e molti di più del tipo Stenella Striata. I delfini Tursiope si aggirano sotto la costa nutrendosi di pesce; gli altri mantengono le distanze dalla terraferma. Ed è Monica Blasi, biologa di Filicudi wildlife conservation, a dare una spiegazione al fenomeno: «I pescatori avvertono un aumento dei delfini, ma non è così. Il problema è che è diminuito il pesce in mare e i cetacei si spostano verso le barche per mangiare». Non una guerra per la proliferazione dei cacciatori, dunque, ma una riduzione del «mercato conteso», che però non tranquillizza i pescatori. Pescatori che con la radio si scambiano informazioni, e a cui capita spesso che tutte le imbarcazioni siano contemporaneamente circondate da delfini affamati. Pescatori che spiegano di essere passati da un introito di duemila euro al mese a non poter neppure coprire le spese del carburante. Una proposta pacifica per risolvere l'emergenza? «Un dissimulatore acustico spiega ancora la biologa Blasi che verrà posizionato sulle imbarcazioni o sugli attrezzi di pesca che allontana gli animali. Lo testeremo in alcune barche da maggio per tre mesi, grazie a dei finanziamenti che abbiamo ricevuto».

  5.  

    Vabbè

     

    facciamo che è tutto vero

     

    ma non ho capito quali sono i contro della "economia verde" rispetto a quella basata sul petrolio: non servirà per ridurre la CO2 sensibilmente, ma di certo non la peggiorerà, per tacere di particolari e polveri sottili assortite.

     

    Insomma, perchè tanto trolleggio astio? Perchè i politici "green" mentono per assecondare interessi economici? Mentre i Bush, i Trump, i Marchionne e gli emiri vari sono disinteressati paladini della verità che perseguono il bene comune?

     

    Appunto.

     

    Come se investire in energia alternativa, riciclabile, e sostenibile fosse una cosa negativa. Che uno pseudo pescatore in apnea faccia l'apologia dell'industria petrolifera fa tristezza.

     

    Non so, forse Oloturia ci vuole far credere che le cellule fotovoltaiche costano piu' di un'automobile, che ci sono piu' cellule fotovoltaiche in Italia che auto circolanti, e che quindi "la grande industria verde" fattura di piu' di quella petrolifera.

    http://vignette1.wikia.nocookie.net/nonciclopedia/images/f/f8/Tot%C3%B2_a_colori._Ma_mi_faccia_il_piacere!.gif/revision/latest?cb=20160528163451

     

    Oltretutto, fin dal primo post, disinformazione a nastro. Quello che succede quando uno si ferma al titolone di un articolo di pura propaganda scritto solo per fare notizia senza guardare ai fatti, e senza curarsi dei contenuti. Infatti cio' che viene contestato (e in malafede) non sono ne' i dati ne' il contenuto del rapporto, ma il momento in cui il rapporto e' stato reso pubblico. Eppure lo stesso Bates in un'intervista non solo riconosce che la Terra si sta surriscaldando a causa delle emissioni di CO2 prodotte dall'attivita' umana, ma sostiene pure che nel famigerato rapporto sotto accusa non c'era "no data tampering, no data changing, nothing malicious".

     

    Oltretutto si contesta il fatto che l'articolo con i dati del rapporto sia stato pubblicato il 26 Giugno 2015, un mese prima del summit di Parigi; si preferisce invece ignorare il fatto che l'articolo e' stato inviato alla rivista Science nel Dicembre 2014, sette mesi prima della sua pubblicazione, e quasi un anno prima del summit sul clima di Parigi.

     

    Questo intero thread e' un insulto all'intelligenza e al senso comune. Anzi, non fa neppure molto onore ad AM.

     

    ma falla finita e lèvati

  6. fai bene a dar risalto anche qui sopra a questa sòla, che veniva denunciata dalla Filibusta in forum anche meno consoni all'epoca: una cifra di tempo fa.

    La madre di tutte le sòle, si potrebbe dire, quella che ha contribuito a impoverirci tutti, da quando fu concepita e defecata oltre un ventennio fa. Ora che si comincia a muovere sto coperchio di pandora, e con i muscoli di trump è probabile che si scapocci tutto di colpo, ne vedremo delle belle e ci sarà da farsi risate e sospiri di sollievo. Verèm. Tutti aspettano un nuovo corso, ed era l'ora.

  7. Cressi è numero uno nelle scarpette delle pinne, in tutto il resto è al pari o inferiore alle altre marche. Vorrà dire che prima di Natale le prossime pinne me le compro da acquasport e passo alla mia personale seconda scelta come scarpette, così approfitto della rottamazione del Mazzi e a loro je faccio un dispetto, ahahah!

    tenete duro, mala tempora currunt , sed passant, pure. Nse dice così?

  8.  

    Pazzesco, nemmeno nelle AMP c'è tutto questo ben di Dio

     

    Tutto solo perché i professionisti non possono operare, questo è il potenziale dell'Alto Adriatico senza professionista e l'effetto santuario di una banale struttura in ferro.

     

    sei mesi. 6.

    è il tempo che ci vuole perchè la fauna ricominci a colonizzare un sito reso off limits dai pescherecci.

    Chiedere a Talamone, secche di s.bernardino: grazie a quattro dissuasori dal prezzo irrisorio.

    In culo sì, ma in testa mai: quali battaglie fanno invece sti junk-scientists all'amatriciana?

    i "corridoi" blu. Una a caso.

  9. dove va sto tizio, che credo cerchi di rifilarvi qualche viaggio con la propria agenzia, sono cayos sperduti o di quasi impossibile accesso alla popolazione cubana.

    Traduzione: realtà falsata e, purtroppo, di quasi impossibile ripristino.

    In ogni luogo della costa cubana in cui arrivi anche solo una pista percorribile da un motorino e, da lì, per altri 6-7 kms di raggio, la situazione pesca è ovunque la stessa, a meno che non sia zona turistica e quindi eccezionalmente sorvegliata.

    E cioè: non c'è quasi una mazza e il tappo di culo che vi dovrete fare è sempre più simile a quello che abitualmente vi fate nei mari di casa vostra. Le immagini sono belle, certo, ma da vedere su YT perché nella realtà è: o così o pomì.

     

    tra l'altro ci si guarda bene, in questi promo, dall'accennare alle esose tariffe per la concessione della licenza turistica di pesca e le sorprendenti multe in USD previste nel malaugurato (ma anche relativamente improbabile) caso in cui vi becchino colle braghe calate. Poi magari hanno un agenzia che se ne occupa direttamente con una formula all inclusive. Non lo so, io non mi ci rivolgo manco se m'ammazzano, quindi glisso l'argomento, di certo c'è che se volete regolarizzarvi Alpitour, ovvero da soli, so cazzoni vostri perché dovete prevedere una 15na di gg di vacanza extra, se vi bastano, dati i tempi epici della burocrazia locale.

    Conclusione: Museo. Vedere e non toccare.

  10. ahahah! grande Olo!

    era un po che non mi collegavo, non sapevo di questo post, su FB ho già dato, e pure troppo.

    Affanculo sta buffonata, meno male ce la siamo tolta dai cotiledoni: figurati che io tifo per la moltiplicazione a perdita d'occhio delle torrette metalliche, che già in 6 mesi attirano flora, fauna con annessi e connessi; e se battaglia deve esserci lo sia affinchè in futuro ci sia permesso pescare tra le tuberie senza altolà, senza balzelli o altre cagature di minkia. E quando la torretta finisce il suo ciclo (esaurimento del giacimento o meno) i rottami si affondino sotto la quota pescaggio navi e si lascino dove sono a formare oasi di vita che durino quanto devono durare. Iniziativa lodevolissima tralasciata purtroppo col caso Concordia.

    Inutile dire che il discorso è connesso, già che ci siamo, anche allo "smaltimento" di tutte quelle carriole marine del menga che ci invadono a suon di baluba dalle coste del sud, attualmente dedite all'intaso dei porti in attesa di non si sa che cosa.

     

    Quando proponete referendum ad minkiam, usate i vostri sforzi e le vostre facoltà mentali, ma soprattutto il pubblico guiderdone (380 svanziche, ho letto, e me cojoni!) per qualcosa di indiscutibile, come, che so, la messa fuori legge della pesca professionale e della sua flotta mortifera di aratri e catenarie. Perché le torrette piattaformate se non altro stanno ferme, e più di tanto danni non ne possono fare, mentre le barche oltre alle reti hanno i motori: visto che scoperta?

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