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apneista anonimo

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Risposte pubblicato da apneista anonimo

  1. Hai una vecchia muta in disarmo o anche solo un pezzetto di neoprene? Potresti ricavarne una mini toppa da infilare e incollare nel foro. Credo che cosi' avresti ottime garanzie di tenuta. Quanto all'abrasione se come penso e' stata causata dallo sfregamento dovuto all'uso probabilmente ti converrebbe coprirla,se ne hai,con un lembo di fodera elasticizzata. In alternativa potresti rimpiazzare il neoprene mancante con qualche strato di colla ma dubito che questo rimedio possa durare a lungo. Antonio.

  2. Ti ringrazio. Condivido la tua opinione sul modo piu' opportuno di usare un doppio elastico in legno. Molti potrebbero sicuramente smentirmi ma ho sempre pensato che questo genere di fucile trovasse la migliore espressione nelle misure lunghe. Anch'io ho molto apprezzato le realizzazioni di Giulio e,si,questi sembrano esserne un'interessante sviluppo. Antonio.

  3. Si ma allora e' come dire a cosa serve la pesca in apnea. Credo che ogni attivita sportiva e non solo abbia senso se praticata entro limiti ragionevoli,l'andare oltre per alcuni,pochi,e' certamente possibile. Rimane appunto da chiedersi a quale scopo e se sia positivo per l'immagine e la pratica di quello sport.

  4. Potresti usare un'asta di sezione piu' grande o aggiungere peso in punta. In commercio trovi delle piastrine in piombo autoadesive ma con un minimo di manualita' e un po' di piombo di recupero puoi benissimo fare da te. Saluti da Antonio.

  5. Un novanta che pesera' occhio croce otto o novecento grammi con due circolari da 17,5??!? Chissa' cosa gira dalle tue parti.......Parlando seriamente se proprio vuoi due circolari forse il 14,5 sarebbe il diametro piu' indicato,magari con l'asta da 6,25,combinazione letale se miri al pesce bianco(e pure a qualcosina in piu'),quello che dovrebbe essere l'uso piu' probabile,o no? Stammi bene. Antonio.

  6. Ci vado dal 2002,due volte l'anno,Giugno e Settembre,per la precisione a Bussaglia. Ora naturalmente non voglio nel modo piu' assoluto avanzare dubbi su quanto riferisci,mi spiace molto per tutti voi e immagino quanto sia spiacevole sentirsi traditi da chi sino al giorno prima meritava la vostra stima. Posso dire pero',precisando che vado a pinne o col supporto di un kayak,Bussaglia ovviamente poi verso Porto,Ficajola,Caspio,Gradelle,che in tutti questi anni non ho mai avuto problemi coi locali,nel tempo anzi ho stretto vere amicizie. Cosa dire ancora,mi auguro possa continuare,sono davvero legato a quell'isola. Antonio.

  7. A leggere di questi episodi ci si sente realmente ribollire il sangue. Non e' ammissibile mettere a repentaglio la vita altrui con simile incoscienza fuggendo poi vigliaccamente dalle proprie responsabilita'. Gli auguro di cuore di trovarsi lui un giorno nella situazione in cui ti ha messo,forse cosi' potrebbe capire la gravita' del suo comportamento. Antonio.

  8. Pur con tutte le magagne che affliggono la nostra industria gli esempi citati,senza minimamente voler disconoscerne il valore,sono abbastanza lontani dal rappresentare un qualsivoglia tutto. Casomai,con l'ovvia eccezione dell'Omer,confermano validamente quanto si diceva sul valorizzarne piu' efficacemente la specificita' nazionale. Forse anziche' un tempo imprecare contro la perfida Albione,poi prendersela coi rapaci cugini d'oltralpe sarebbe utile chiedersi come mai realta' quali LVMH,i giganti della grande distribuzione,le grandi aziende dell'agroalimentare,solo per citare qualche esempio,nascano oltreconfine......basta,qui mi fermo,sto andando fuori tema e non voglio sottrarre spazio che non mi compete. Saluti a tutti. Antonio.

  9. Bene,scherzando,ma fino a un certo punto,potremmo dire che una supervisione da oltralpe non sarebbe poi cosi' deprecabile....magari qualcuna delle tante zavorre che ci penalizzano verrebbe finalmente rimossa. Che si voglia dall'estero investire in questo disgraziato paese parrebbe una buona notizia,no? Il problema caso mai e' l'opposto,quasi nessuno si azzarda a farlo. Come accaduto di recente in altri comparti chi lo fa' sovente tiene a conservare e valorizzare le competenze locali,garantendo un migliore accesso ai mercati esteri.

  10. Credo che Daniele abbia ben individuato il nocciolo della questione. Ora,perfettamente d'accordo sullo scarso significato del conetto su aste con alette ben incassate ed estremita' dei perni appena sporgenti e ben arrotondate. Ma come sappiamo non sempre la situazione e' questa e sinceramente il discorso dell'incremento della sezione lo trovo poco convincente. Si tratta comunque di valori in assoluto molto piccoli,l'incremento percentuale e' fuorviante. Soprattutto poi l'aggeggio va visto per quel che e',una carenatura. Senz'altro la carrozzeria di un'auto o la fusoliera di un aereo ne aumentano la sezione frontale,ma non m'azzarderei a dire che ne peggiorano l'aerodinamica.....

  11. Stiamo parlando non di un cilindretto ma di un piccolo cono dal profilo molto filante,con un grande allungamento rispetto al diametro della base,parlare di sensibile interferenza idrodinamica mi pare un po' eccessivo... Se non ricordo male l'idea alla base all'opposto intendeva migliorare la penetrazione del dardo,sia nell'acqua mettendo in ombra le sporgenze dovute all'aletta e relativi perni che nelle sfortunate prede,facilitando il superamento dell'ostacolo eventualmente costituito dall'attraversamento di tessuti compatti e resistenti come ossa o cartilagini. L'allargamento a volte notevole della ferita prodotta poi mi pare molto piu' realisticamente attribuibile alla comprensibile reazione del pesce colpito,senza che l'accessorio in questione contribuisca piu' di tanto.

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