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achille_des

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  1. Quei mentecatti degli amministratori raschiano il fondo del barile dove possono. Questo è quello che successo ai Paesi ex-sovrani quando la funzione monetaria è passata dal Tesoro ai mercati privati dei capitali che ci danno gli euro col contagocce e con gli interessi da pagarci sopra. E mentre masse inermi di giovani si trastullano su Facebook alte cricche di porci gli fregano il futuro. Le tahitiane e le cinque denti andrebbero usate meglio e non sui pesci.
  2. Sarebbe interessante vedere come l'aletta influenza la direzione d'impatto dell'asta sul pesce e la giusta penetrazione.
  3. Grazie , veramente impressionante l'influenza dell'aletta. Se non ricordo male il primo che diede notizia di ciò, molti anni fa, fu Giorgio Dapiran. Quando molti anni fa, agli inizi dagli anni 90 iniziò la diffusione di massa degli arbalete, molti pescasub erano avvezzi a mirare con la punta dell'asta. In tal modo davano una specie di alzo al fucile che andava a compensare la parabola discendente della traiettoria.
  4. Grazie per il racconto. Non credo sia una caso che sia successo a te. Probabilmente hai quel fattore X che solo pochi campioni hanno. Basta prenderne coscienza e agire di conseguenza (come affermò un certo Renzo). Saluti e grazie della presenza nel forum
  5. Salve, intanto complimentoni per il segno indelebile che hai lasciato sugli annali dei campionati assoluti con la cattura di quella magnificenza di Seriola dumerili. Per l'omologazione dei record l'ente più autorevole è l'IGFA con sede negli Stati Uniti. Non so dirti nel dettaglio tutto l'iter da fare però conviene scrivergli tramite il sito e farsi consigliare da loro stessi. Credo si debba compilare un modulo IGFA e poi farlo firmare e timbrare da un notaio. Puoi raccontarci come è avvenuta questa favolosa cattura in un campionato? Come hai fatto a tenerla ? http://www.igfa.org/PDF/IGFARec
  6. Credo che a civitavecchia e dintorni sia un usanza radicata sterminare i saraghi a quel modo del video. Li insaccano quando fanno il montone per la riproduzione fuori dalle aree di grotto. Avete notizie al riguardo?
  7. Assolutamente vedrò di fare il possibile visto che la situazione presenta aspetti a mio avviso sorprendenti. Riporto le mie esperienze e ciò che ho visto. Le sorprese riguardano l'Alto Adriatico e non la costa Croata dove qualche cernia te la aspetti. Per Alto Adriatico intendo il tratto di mare a fronte di Veneto e Romagna, non la zona costiera bassa e sabbiosa ma tutta la fascia oltre le 6 miglia dove genericamente si inizia a trovare la batimetrica dei 20 metri, sempre su fondale fangoso o sabbioso, raramente su piccole zone rocciose/coralligene chiamate tegnue che hanno anche la peculiar
  8. Si vede che non hai mai pescato con la canna un pesce grosso come te in stand-up ................ potresti capire cosa sia lo sforzo fisico e l'affaticamento La cernia nera o canina è conosciuta internazionalmente come dogthut grouper (Epinephelus caninus), in cucina è molto simile alla cernia bruna ed è anche meno stopposa. In Italia è però un pesce raro se di grandi dimensioni, è invece molto più facile da trovare negli stadi giovanili fino a 5 kg in forma pelagica sotto ai detriti (infatti la si chiama anche cernia dei relitti). Non ci crederete ma sia la cernia nera che la cernia di fond
  9. Per quanto riguarda la cernia canina di 70 kg, può considerarsi dal punto di vista del pescatore "sportivo" una cattura altamente qualificante e cagionevole di parecchia invidia negli altri pescatori che mai si sognerebbero di diminuirne il prestigio per l'uso di benzina o motori. Semmai si può fare una critica al fatto che questi bestioni e padroni del mare, che giungono a 70-90 anni di vita, sono talmente grossi che spesso si intanano e strappano la fine lenza di nylon con ami o ancorette attaccate ritrovandosi in bocca un volgare aggeggio a mo di piercing. Ora io non so per ogni cernia cani
  10. Si vede che non hai mai pescato con la canna un pesce grosso come te in stand-up ................ potresti capire cosa sia lo sforzo fisico e l'affaticamento La cernia nera o canina è conosciuta internazionalmente come dogthut grouper (Epinephelus caninus), in cucina è molto simile alla cernia bruna ed è anche meno stopposa. In Italia è però un pesce raro se di grandi dimensioni, è invece molto più facile da trovare negli stadi giovanili fino a 5 kg in forma pelagica sotto ai detriti (infatti la si chiama anche cernia dei relitti). Non ci crederete ma sia la cernia nera che la cernia di fond
  11. Cercavo il video della strage dei saraghi ma vedo che non c'è più su youtube. Qualcuno sa come recuperarlo?
  12. Io di roller non ne capisco una mazza perchè non ne ho comprato uno (a me piacerebbe essere proprietario, soldi permettendo, di un doppio in legno di teak e andarlo a provare in mari consoni), ed anche perchè non ho seguito molto tutte le discussioni del passato sul forum. Però, se non ho frainteso, il kafkiano messaggio di Fonzis non era amichevole nei confronti di Itio. Non ne conosco e capisco i motivi però è abbastanza ingeneroso e credo destituito di fondamento per la mole di conoscenze che Itio ha dato sul forum.
  13. Inserisco due immagini per illustrare il tipo di aste alle quali mi riferisco: L'asta picasso da 6,5 reperibile adesso in catalogo dovrebbe essere in armonico ed è quella in foto. Ha una punta poco appuntita secondo me (è come era da nuova in foto). Andrebbe limata con un moletta ma non so se si perdono le caratteristiche di durezza dell'acciaio. Forse andrebbe temperata solo la punta dopo il lavoro cioè a dire andrebbe surriscaldata a rosso la punta e poi raffreddata in olio!? Le altre aste in immagine non sono più in produzione. Quella a sinistra è l'originale inox dei primi Apache Cress
  14. Circa 15 giorni fa, in un negozio, avevo trovato un asta Picasso da 130 x 6,5 monoaletta, aletta sopra, con tacche classiche. Un conetto nero di plastica avati all'aletta è inserito a pressione. La punta dell'asta però non mi piace. La conicità è poca. Le aste omer erano più appuntite. Mi è già successo di veder quest'asta picasso toccare dei piccoli saraghi da circa 250 grammi e schivarli proprio perchè poco appuntita e lenta. Però è un'asta dotata di massa da far male sul serio. Il conetto nero dopo un paio di pescate va rimosso perchè si slabbra sfregando tra le rocce e quindi arretra un po
  15. Io spero che i roller si diffondano il meno possibile. Se questi fucili sono in grado di inchiodare pesci di 15 kg a 5,5 m di distanza fra 10 anni non vi sarà più nulla da prendere in Mediterraneo. I pesci impareranno a mantenere distanze di sicurezza maggiori e toccherà solo guardarli. Prima le fiocine a mano degli anni 30 con le quali si prendevano oratoni, poi i fucili a molla, poi l'era degli aria compressa, poi gli arbalete che vennero consacrati nel mondiale 85. Adesso anche i monogomma sembrano stuzzicadenti al cospetto di grosse prede nervose e diffidenti. E ora i doppi roller in legno
  16. Anche se avessi avuto un 90 tradizionale doppio elastico con asta da 7 l'avresti probabilmente presa. E anche con quel fucile probabilmente avrsti dovuto prestare molta attenzione pescando fra le rocce. In questo caso secondo me non si tratta di roller o non roller, ma di più potenza o meno potenza. Comunque i roller, per me, non servono a sparare di più, ma a sparare in un modo diverso. In modo diverso in che senso?
  17. Credo che il fattore precisione e rosata stretta sia fondamentale ancor più della potenza. Quando decidi di sparare il pesce da lontano e ti giochi tutto li devi essere sicuro di centrarlo ed anche di passarlo. Il tiro era da farsi in diagonale dal basso verso l'alto. Mi serviva tanta gittata utile ed una mano ed un occhio assolutamente in simbiosi con l'ipotetico fucile. Comunque a parte gli scherzi, ma che è sta storia dell'asta da 9,3?
  18. Questa discussione cade a puntino per commentare ciò che mi è successo oggi pomeriggio: Sono sceso in acqua da terra col 90 monogomma e asta da 6,5 monoaletta. Solito giro, acqua medio torbida, diciamo 4 metri di visibilità. profondità di pesca da 0 a 7-8 metri praticando un misto di tutto. A un certo punto vedo la palla dei balestra ma mi scoccia tirare a questi pesci, mi fa pena ammazzarli. Durante la stessa sommozzata vedo che i balestra schizzano via e poi si ricompongono. Penso subito a un pesce grosso nei paraggi ed infatti subito ecco materializzarsi la sagoma in controluce. E' una ricc
  19. Non credo che il roller possa soppiantare l'arbalete tradizionale. Il roller si ritaglierà comunque un suo spazio piu' o meno grande che sia. Per capire l'esatta collocazione del roller io andrei a porre la domanda ai grandi campioni del passato che hanno fatto la storia delle competizioni di pesca subacquea. Atleti, grandi pescatori ed osservatori come Mazzarri, Molteni, Riolo, Bardi, Cottu, Calcagno, Zito, ecc. Ecco loro sono il tribunale più autorevole, secondo me, per esprimere un giudizio dopo averli provati. Io credo che molti di loro avranno già provato un roller per testarne le potenz
  20. Chiedo agli specialisti del forum in arbalogica se è disponibile la curva di carico e scarico degli S45 plus , che sono da 18mm.
  21. Questo è fisicamente impossibile... Sono interessato ai fucili Pathos con fusto in carbonio e asta pesante col doppio elastico. Leggevo di questa discussione e desideravo dei chiarimenti. Quando si parla di "rinculo inesistente" o "rinculo gestibile" che concetto si vuole esprimere? Intanto parto dalla premessa che le leggi della dinamica non potrà eluderle nessuno e perciò, quando si spara, l'asta parte da una parte e il fucile parte dall'altra parte. La botta sul polso quindi c'è e ci deve essere. Detto questo le mie domande sono queste: 1) Rinculo inesistente significa che il fucile non t
  22. Questo è fisicamente impossibile... Sono interessato ai fucili Pathos con fusto in carbonio e asta pesante col doppio elastico. Leggevo di questa discussione e desideravo dei chiarimenti. Quando si parla di "rinculo inesistente" o "rinculo gestibile" che concetto si vuole esprimere? Intanto parto dalla premessa che le leggi della dinamica non potrà eluderle nessuno e perciò, quando si spara, l'asta parte da una parte e il fucile parte dall'altra parte. La botta sul polso quindi c'è e ci deve essere. Detto questo le mie domande sono queste: 1) Rinculo inesistente significa che il fucile non t
  23. Riprendo il post che avevo aperto e ringrazio il forum per i consigli. Ho acquistato infine la Mares Eos Pro a 60 euro, nuova (ottimo prezzo). L'ho provata proprio oggi nel pomeriggio con acqua torbida da fare schifo ma calma. La torcia è ottima, buca la nebbia degli anfratti anche a una certa distanza dall'imboccatura. Non mi sono pentito dell'acquisto. Utile l'accensione con lo spegnimento automatico al rilascio. Non credo sia consigliabile una torcia ancora più potente perchè avremmo un ritorno di luce dalla sospensione sui nostri occhi deleterio. Il cinghiolo è buono. E' discretamente nega
  24. Secondo me un test balistico per confrontare le caratteristiche tra le due tipologie di elastici (progressivi VS reattivi) dovrebbe soddisfare le seguenti impostazioni: 1) Fucile identico con identica asta (di peso correttamente dimensionato) sagolata. 2) Elastici progressivi e reattivi di buona qualità con perdite da isteresi elastica contenute e similari. 3) Stesso carico in kg dopo assestamento (cioè dopo le perdite da isteresi elastica) tra reattivi e progressivi e rapporto di allungamento che potrà anche essere differente tra i due fucili in prova. 4) Elastici con rapporto di allungamen
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