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Riccardo Paladino

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Risposte pubblicato da Riccardo Paladino

  1. ok grazie, era solo per una mia statistica personale

    a me è capitato pure un caso di emottisi e dopo vari pareri medici, alquanto vaghi, ad essere sincero

    maturai la convinzione personale che le 2 cose fossero legate, per questioni di capacità polmonare e blood-shift

    in ogni caso mi pare che sia le didattiche principali che i pareri dei più autorevoli medici ne sconsigliano la pratica

    quindi non credo serva parlarne

  2. ... allora per conseguenza serve più peso per ottenere l'equilibrio idrostatico alla stessa profondità dello stesso sub immerso nel Garda.

    Per aumentare di peso in mare, non potendo mangiare di più onde evitare il coccolone, si aumenta saggiamente il peso di lzavorra.

     

    solo un appunto: non serve aumentare il peso ma il peso specifico medio, quindi ti potresti mangiare un bue ma non servirebbe molto allo scopo

  3. scusate , ne approfitto della discussione per togliermi dei dubbi che da sempre ho e che non so se potrò mai togliermeli da me con la pratica

     

    com'è l'immersione in apnea in acqua dolce? intendo rispetto al mare, facilitata o più difficoltosa?

    come influisce sulla dinamica del tuffo la differenza dei pesi specifici dei 2 ambienti?

     

    teoricamente ho pensato che l'acqua dolce, essendo più leggera richieda meno zavorra e quindi favorisca l'immersione e renda più faticosa la risalita, ma quanto? e poi

    probabilmente anche la pressione agente sul subacqueo e quindi i cambi di assetto saranno meno marcati, questo quanta e che influenza ha?

     

    in breve, con lo stesso grado di allenamento, le quote operative dello stesso atleta quanto variano tra lago e mare?

     

    grazie

  4. bah, non ho esperienze in tal senso ma mi sono potuto fare un'idea

    quelle rare volte che sono andato a pesca per i fatti miei con la plancetta chiusa, mi fermavo periodicamente o al bisogno per svuotarla ma solo per questioni di peso al traino, non pensavo potesse servire pure alla conservazione del pescato, in gara magari non avrei perso questo tempo

    tuttavia questa vicenda mi ha fatto riflettere e ritengo possa esserci un fondamento, dovuto ai diversi coefficienti convettivi tra acqua ed aria, lo stesso principio per cui i pescatori professionisti usano far fare subito un bagno in acqua e ghiaccio al pescato, invece di gettarlo semplicemente in frigo o sotto ghiaccio, credo si chiami abbagliatura

    poi che dentro la plancetta si raggiungano temperature superiori all'ambiente circostante è sicuramente dovuto al mancato ricambio del fluido-ambiente interno, un po' quello che avviene dentro le macchine posteggiate e chiuse

    Mi è ritornata in mente l'esperienza di un amico che d'estate tiene sempre una bottiglia di ghiaccio dentro la plancetta altrimenti i polpi che cattura, dice, ne uscirebbero bianchi, e lui è un tipo da neanche mezze giornate, essendo guardiano notturno

    Provate a cucinare un pesce in forno a 100° o bollito, secondo me si fa molto prima nel secondo caso

  5. a me non sembra che nella replica abbiano chiesto una revisione della classifica ma mi sembra soltanto uno scritto atto a difendersi dalla accuse più o meno velate che siano stati mosse nei loro confronti in diversi canali pubblici, accuse che vanno bel oltre le conclusioni del gdg

    o mi sbaglio?

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