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Test scientifici a Genova

| 29 Ottobre 2004 | 0 Comments

Da sinistra: Acanti e Pozzi

Un reportage di Paolo Acanti

Dopo un inverno dedicato alla didattica in piscina e in mare, questa primavera io e due colleghi istruttori abbiamo dato supporto ad un’equipe di medici per una serie di test scientifici preparati dal Dott. Luigi Magno, medico iperbarico e medico della Federazione Italiana pesca Sportiva e Attività Subacquee e dal Dott. Massimo Ferrigno della Harward University di Boston.

Questi tests si prefiggevano di acquisire una serie di dati sulla saturazione dell’ossigeno e sull’attività cerebrale durante l’apnea.

Apnea Center Genova ha dato a questa iniziativa il supporto logistico e organizzativo, coordinandosi con il personale dello Sporting Club ‘Tre Pini’ che ha ospitato l’evento.
Atleti e semplici allievi si sono prestati per effettuare una serie di apnee statiche.
Questi i partecipanti: Paolo Acanti, Giuliano Marchi, Mirco Massone, Paolo Trasatti, Emanuele Merlo e Alastair Orchard.

Gli atleti si sono sottoposti ad una serie di tests ed esami prima e dopo le prove di apnea statica: per cominciare una visita neurologica, durante la quale hanno risposto ad una serie di semplici domande, poi hanno effettuato con il neurologo un esame doppler transcranico per valutare la circolazione del sangue nel cervello.
Tutti hanno quindi effettuato una spirometria con un dispositivo che teneva conto anche dell’eventuale espansione dell’aria espirata al variare della temperatura.
Io e Marchi abbiamo subito anche un prelievo di sangue prima e dopo le prove, infatti i medici stanno ricercando una proteina che si genera in caso di stress: i campioni di sangue sono stati quindi spediti a Boston.

Prima di entrare in acqua gli atleti sono stati collegati ad un dispositivo che si chiama BIS, che fornisce indicazioni sullo stato di attività cerebrale, in una scala da 0 a 100. A 100 si è completamente svegli, a 40 si è, ad esempio, in anestesia totale.
Sotto l’effetto di sedativi di solito si arriva a valori compresi tra 80 e 90.

Il dispositivo è stato collegato agli atleti per mezzo di elettrodi incollati alla fronte, con sopra una cuffia per non far entrare l’acqua.

In acqua, poi, sono poi stati ad un pulsossimetro che valuta, tramite la misurazione della densità del sangue che passa in un dito, la quantità di ossigeno ancora presente in percentuale ed i battiti cardiaci.
Questo dispositivo permette anche di misurare la quantità di CO2 espirata tramite un tubo collegato alla macchina stessa.
E’ stato molto interessante seguire i dati sul pulsossimetro, infatti ho notato che nei primi minuti di apnea l’ossigeno calava poco e niente, ad un certo punto invece cominciava a diminuire velocemente.
Un’apnea ‘tirata’ fino al limite ha fatto registrare valori di ossigeno sotto 30!
Le pulsazioni dopo una trentina di secondi di apnea si abbassavano vertiginosamente per poi salire di colpo dopo il primo respiro.

Lo strumento Bis invece ha fatto registrare valori intorno ad 80 durante le apnee in espirazione.
Dopo le prove in acqua è stato quindi replicato il doppler transcranico, constatando in alcuni casi un aumento circolazione cerebrale, come se il nostro corpo cercasse di apportare più ossigeno al cervello in situazioni di forte ipossia.

Da sinistra: Ferrigno, Bortolus, Magno, Del Sette, Pozzi

Un’altra interessante constatazione è stata quella che in certi casi il recupero ai livelli normali dell’ossigeno nel sangue era piuttosto lento, quindi è sempre bene aspettare un tempo doppio a quello di immersione tra un tuffo e l’altro perchè si rischia di partire non completamente ‘carichi’di ossigeno.

Lo staff medico scientifico che ha organizzato questi test era composto, oltre che dai due ideatori, dott. Luigi Magno e dott. Massimo Ferrigno, dal dott. Massimo Del Sette, Neurologo dell’università di Genova, da Luca Pozzi, apneista e infermiere professionale, e da Luca Bortolus, istruttore di apnea e sommozzatore dei Vigili del Fuoco. L’assistenza agli atleti in acqua è stata garantita da un altro esperto istruttore, Luciano Orsini.

Tutti i tests sono stati ripresi e commentati dal dottor Ferrigno, due video sono a disposizione per il download.

Scarica qui il primo video: test_genova_acanti.mpg – Formato mpg – Dimensioni 10,7 MB
Scarica qui il secondo video: test_genova_marchi.mpg – Formato mpg – Dimensioni 10,7 MB

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