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Polemiche Mondiale 2016: Il comunicato congiunto dei vertici del settore AS

Dopo il comunicato stampa del presidente del settore AS in merito alle querelle Riolo-Bardi, arriva anche quello congiunto di tutta la dirigenza, peraltro con i consueti toni snobistici.

Se è vero che siamo colpevoli, come ci viene attribuito pur senza nominarci, di non aver “offerto ai lettori un quadro sufficientemente ampio e completo dei fatti e senza un preventivo controllo della loro veridicità.”, siamo certi che questa lunga e articolata replica non potrà che sovvertire in breve i risultati del sondaggio in questione.

COMUNICATO STAMPA

Il “diritto di critica” nel rispetto della verità dei fatti.
Ovvero il “dovere di replica”.

Schermata 2016-04-15 alle 18.05.17Una Premessa
Da circa un mese il mondo della Pesca in Apnea Agonistica è animato da una controversia che vede protagonisti alcuni personaggi del Mondo della Pesca in Apnea federale. Un atleta di sicuro e notorio valore ha aspramente contestato, in varie sedi, alcune scelte tecniche operate dal gruppo dirigente federale, a suo dire, ostative alla propria partecipazione al prossimo Campionato Mondiale, in programma in Grecia, nel mese di Settembre. Alcuni dirigenti del Settore A.S. sono stati esposti ad una “gogna mediatica”, accusati di avere assunto nell’occasione un comportamento indebito ed intrusivo nelle scelte tecniche.  Alcuni interventi sono andati oltre il rispetto per il codice, non solo di quello sportivo, con alcuni riferimenti ed allusioni di natura palesemente diffamatoria.

Attualmente questo clima polemico si è trasferito su di una Rivista informatica, con toni più moderati, assumendo una veste referendaria nei confronti del Presidente del Settore A.S. e dell’attuale D.T. della Squadra Nazionale di Pesca in Apnea. Ovviamente, il tutto viene presentato nella forma di un sondaggio di opinione ma, come spesso avviene in questi casi, non viene offerto ai lettori un quadro sufficientemente ampio e completo dei fatti e senza un preventivo controllo della loro veridicità.
La polemica si è modificata: un singolo episodio è diventato il pretesto per una critica generalizzata nei confronti di un gruppo dirigente, finalizzata alla sua auspicabile “rottamazione”, giudicata da alcuni salvifica per il futuro della Pesca in Apnea Agonistica.

Orbene, fermo restando il rispetto per il “diritto di critica”, da chiunque sostenuto, purché circoscritto in un confronto costruttivo, in questa particolare occasione si ritiene opportuno affrontare l’argomento cercando di fornire a tutti i lettori interessati un quadro informativo il più completo possibile, questo anche allo scopo di soddisfare un semplice principio, a volte dimenticato: il “diritto di replica”.
Lo faremo senza toni apologetici, ricorrendo ad alcuni fatti documentabili (e documentati), a certe circostanze degne di considerazione, alla programmazione tecnica ed organizzativa del Campionato Mondiale in Grecia ed alle modalità organizzative e gestionali proprie di una Federazione Sportiva come la FIPSAS (e del Settore Attività Subacquee) le quali, ad un esame dei contenuti degli interventi apparsi recentemente sui Social, sembrerebbero del tutto sconosciute ad un ragguardevole numero di persone.

La FIPSAS ed il Settore A.S.: Ruoli e Competenze
Poche e brevi informazioni:
• Il Settore A.S. nasce in FIPSAS nel 2004, dalla separazione della Didattica Subacquea (D.S.) dall’Attività Agonistica (A.S.): dal 2004 il Settore A.S. acquista una propria autonomia gestionale e coordina l’attività di n° 8 discipline sportive, tra le quali vi è anche la Pesca in Apnea;
• Il Settore A.S. dispone di un limitato budget economico con il quale deve provvedere annualmente alla gestione delle attività nazionali ed internazionali delle sue otto discipline (compresa la Pesca in Apnea);
• Tutte le cariche federali, dirigenziali e tecniche, sono svolte a titolo esclusivamente GRATUITO: in FIPSAS vige il “volontariato”;
• Gli organi di Giustizia Sportiva sono separati dagli Organi Federali;
• Il Comitato di Settore A.S. (così come tutti gli altri) è un organismo tecnico e non politico;
• La politica sportiva della Federazione viene svolta esclusivamente dal Consiglio Federale e, solo per poche funzioni, dalla Giunta Esecutiva;
• Soltanto il Presidente della Federazione ha la rappresentanza legale della Federazione;
• Il D.T. di qualsiasi disciplina è nominato dal Consiglio Federale su proposta del Comitato di Settore di competenza e deve annualmente essere riconfermato: la sua carica è svolta a titolo gratuito;
• La CMAS è l’Organo Internazionale di riferimento per l’attività federale del Nuoto Pinnato e del Settore A.S.: ogni anno il nostro Settore partecipa alle manifestazioni iscritte nel calendario della Confederazione con le proprie Squadre Nazionali;
• Il D.T. seleziona, prepara ed organizza la Squadra per ogni singolo evento di sua competenza e, durante la manifestazione, ha la responsabilità tecnica della Squadra: la responsabilità “politica” e quella disciplinare sono a carico del Capo Delegazione.

Alcuni fatti degni di attenzione
Dal 2004 ad oggi la Nazionale Italiana, dopo il ritiro di Roberto Borra (1997/2004), ha registrato un continuo avvicendamento di Direttori Tecnici, secondo la seguente successione cronologica: Ramacciotti (2005), Magno (2006), Ramacciotti (2007), Bardi (2008), Milano (2009/12), Cappucciati (2013/14).
Questo turn-over di Tecnici è avvenuto per loro scelta e, nella maggioranza dei casi, motivato da problemi di lavoro e carenza di tempo libero.

Con le dimissioni di Paolo Cappucciati, formalizzate il 24/10/2014, sempre per motivi di lavoro, il Comitato di Settore A.S. (ed il suo Presidente) si sono trovati di fronte ad un problema di non facile soluzione: individuare, dopo le esperienze pregresse, l’identità di un nuovo D.T. in grado di garantire al settore tecnico della Pesca in Apnea continuità e competenza.

Si è deciso collegialmente (Azzali, Palazzo e Borra), per necessità ed in via provvisoria, di ricorrere ad una gestione ad “interim” del comparto tecnico della Pesca in Apnea, questo anche in considerazione della esigenza di provvedere alla preparazione del Campionato Europeo del 2015, in programma a Cadice (Spagna).

La diretta conseguenza di questa decisione è stata quella che, in questo intervallo di tempo, il ruolo svolto dal Presidente del Settore e dai suoi due collaboratori non solo non è stato “intrusivo”, ma financo legittimato da uno stato di necessità. In questo intervallo di tempo ed in condizioni di assoluta trasparenza, sono state effettuate le scelte tecniche, l’organizzazione della trasferta in Spagna e l’affidamento della gestione della squadra a Roberto Palazzo come Capo Delegazione.

Nel contempo, continuando a perdurare la gestione ad “interim”, dopo l’effettuazione del Campionato Italiano Assoluto (Marzamemi – 24/27 Settembre 2015) si è proceduto a valutare, in modo del tutto generico e sempre collegialmente, una rosa di nomi per il prossimo Mondiale 2016 in Grecia.
Il 31/10/2015, nel corso della riunione del Comitato di Settore A.S., Roberto Palazzo ha assunto ufficialmente il ruolo di D.S. ed ha iniziato a svolgere il proprio lavoro in modo del tutto coerente con questo nuovo incarico, contattando alcuni atleti per il prossimo Mondiale.

Finalmente, dopo vari contatti preliminari, il 23/12/2015 è stata ratificata la nomina di Marco Bardi come D.T. della Squadra Nazionale, nomina approvata dal C.F. del 18/19 Dicembre 2015.
Contestualmente Marco Bardi riceve da Roberto Palazzo, in modo del tutto informale, alcuni nomi dei convocabili per il Mondiale, fermo restando, però, che Marco Bardi aveva il compito di procedere in modo del tutto autonomo nel proprio lavoro tecnico ed organizzativo della Squadra Nazionale.
Il Comitato di Settore A.S. aveva individuato finalmente un tecnico bravo e competente, in grado di realizzare scelte opportune ed appropriate per la trasferta in Grecia.

Purtroppo in questo scenario si è innescata una polemica nella quale è stato coinvolto anche il Presidente del Settore A.S., reo di avere influenzato alcune scelte tecniche di Bardi. Orbene su questo argomento, che ha messo all’attenzione della “gogna mediatica” il nome del Presidente A.S., ed indirettamente anche quello della FIPSAS, è stato emesso un Comunicato firmato dallo stesso nel quale si ribadisce, non solo a parole, ma anche con la testimonianza diretta del Bardi, la sua assoluta estraneità al fatto intrusivo addebitatogli. A questo comunicato sono seguite le scuse pubbliche nei confronti del Presidente A.S. da parte dell’atleta che si era sentito parte in causa.
Questi sono i fatti e sono tutti documentabili e/o documentati.

Il Mondiale in Grecia
Si tratta di UN MONDIALE ATIPICO.
Un Mondiale da non sottovalutare perché è certo da fonti attendibili che si pescherà a profondità abissali e che entro tali quote sarà assai difficile fare risultato.  Lo dimostrano anche le gare già disputate in tale sito dove chi non ha pescato a quote notevoli non ha mai fatto risultati degni di nota.
L’ampiezza dei campi di gara e le caratteristiche dei fondali saranno un ulteriore motivo di difficoltà per chi non potrà disporre di tempo e mezzi per una adeguata preparazione.

La realtà della Pesca in Apnea Agonistica italiana non è entusiasmante perché si viene da un biennio dove è mancata la figura del Direttore Tecnico e la nomina di Marco Bardi come nuovo D.T., giunta alla fine del 2015, non ha consentito di operare per tempo a ciò che sarebbe stato naturale, ovvero sopralluoghi nello stesso periodo in cui si disputerà il Mondiale (operazione invece effettuata dalle Nazionali concorrenti nel Settembre 2015).

I tempi non hanno consentito di iniziare un percorso di formazione e di costruzione di un nuovo gruppo destinato a guidare i colori Azzurri in questa e altre competizioni. Ne consegue che, trattandosi di un Mondiale atipico e con una realtà non semplice, è stato necessario prendere in esame scelte che in condizioni differenti non sarebbero state prese in esame. L’obiettivo primario del prossimo Mondiale che si è posto la nostra Federazione è senza dubbio la sicurezza degli atleti e, pertanto, di fronte a questa necessità, molti aspetti tecnici passano in secondo piano.

Nel rispetto della sicurezza degli atleti sarà necessario cercare di migliorare il trend negativo di questi ultimi anni.  Infine, a partire da questo Mondiale, sia prima che subito dopo, il nuovo D.T. ha il compito di ricostruire la Nazionale anche in previsione dei prossimi impegni. Teniamo a precisare che negli ultimi anni troppi egoismi e comportamenti inadeguati hanno penalizzato i successi e l’immagine della Nazionale e solo chi lavora all’interno di questo ambiente sportivo può vedere e comprendere quanto sia importante disporre di atleti e tecnici adeguati per il conseguimento dei risultati.

Infine, desideriamo evidenziare il fatto che la Federazione, anche in questa particolare occasione, sia più interessata al risultato di squadra rispetto a quello del singolo atleta, questo nonostante che il regolamento CMAS preveda una classifica individuale ed una classifica avulsa per Nazioni. E’ un principio sportivo al quale ci siamo sempre riferiti in passato, cercando di valorizzare quello spirito di squadra che non sempre è stato conforme alle nostre aspettative. Ci rendiamo perfettamente conto che per il singolo atleta possa essere più gratificante il proprio risultato, ma come Federazione è indispensabile valorizzare il successo di un collettivo senza nulla togliere alle legittime aspirazioni dei singoli.

Conclusione
E’ fuor di dubbio che lo stato di salute della Pesca in Apnea Agonistica oggi, in Italia, non sia dei migliori.
Il mondo della Pesca in Apnea da molti anni soffre di una crisi tecnica, organizzativa e gestionale.
Di queste criticità molte sono le cause: alcune delle quali sono certamente attribuibili a tutti coloro che hanno “governato” fino ad oggi questa attività sportiva all’interno (ed all’esterno) della nostra Federazione.

Un ricambio dell’attuale classe dirigente è senza dubbio auspicabile per avviare un rinnovamento radicale in un ambiente che ha bisogno di un innesto di entusiasmo e di “giovanile” passione.
Ma attribuire ad alcune singole persone responsabilità che non gli competono o che, comunque, devono essere condivise con molti altri soggetti protagonisti quali sono gli atleti, gli organizzatori, i mezzi di comunicazione, le organizzazioni ambientali e la loro “monocultura“, la miopia della politica, lo squilibrio esistente all’interno della Pesca in Apnea internazionale a favore dei “soliti noti“, etc. etc., appare perlomeno bizzarro se non strumentale.

Come ha scritto Pirandello: “a ciascuno il suo”.
Orbene, un piccolo passo in avanti è stato fatto con la nomina del D.T. della nostra Squadra Nazionale: con Marco Bardi è stato scelto un tecnico serio e competente, che è sicuramente persona in grado di ben operare. Un ricambio della classe dirigenziale del Settore A.S. avrà luogo alla fine dell’anno, in occasione delle elezioni per il prossimo quadriennio olimpico.

Ciononostante, i firmatari di questa comunicazione intendono svolgere il loro compito con serietà e trasparenza, motivati dalla passione e disponibili, come sempre ed a titolo del tutto gratuito, a confrontarsi con chiunque desideri migliorare l’attuale assetto agonistico della Pesca in Apnea.
A tale scopo gli stessi si rendono disponibili ad un incontro con tutte le componenti di questa disciplina sportiva, in una sede istituzionale ed in una data da definirsi, al di là di qualsiasi polemica strumentale ed al solo scopo di aprire un dialogo costruttivo e valutare le opportune iniziative da intraprendere nel medio termine.

Concludendo, i firmatari di questa comunicazione, nella loro veste di rappresentanti della Pesca in Apnea Agonistica all’interno della Federazione, intendono continuare a lavorare fino alla scadenza del loro mandato, in un clima di stima reciproca e nel pieno rispetto dei rispettivi ruoli.

Alberto Azzali (Presidente Settore A.S.)
Roberto Borra (Responsabile Nazionale Pesca in Apnea)
Roberto Palazzo (Comitato Settore A.S.)
Marco Bardi (Direttore Tecnico Pesca in Apnea)

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