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Pesca in Apnea n° 81 – Novembre 2009

| 29 Ottobre 2009 | 0 Comments

La copertina del numero 81 di Pesca in Apnea

Sul numero di novembre di ‘Pesca in Apnea’ appare un servizio di Antonio Mancuso su un personaggio con la ‘P’ maiuscola, un signore che quotidianamente, in sala operatoria, maneggia cuori umani un po malmessi, affetti da diverse patologie, e li guarisce. A noi sembra un miracolo, per lui è normale amministrazione. Quando non fa il suo mestiere, però, questo personaggio si arma di fucile subacqueo e da solo, ma più spesso con amici, va in uno dei suoi punti preferiti della costa toscana, monta sul gommone e immancabilmente ritorna con alcuni chili di pesce da portare a casa. Il personaggio si chiama Pasquale Bernardo e, su ‘Pesca in Apnea’, di lui ci fa una puntuale presentazione Antonio Mancuso. Per interessare all’argomento chi ci sta leggendo, non ci resta che riportare la premessa dell’autore che anticipa l’intervista brillante ed esaustiva:

‘Che la pesca in apnea non abbia età, ceto sociale, estrazione culturale e credo religioso lo dimostra il fatto che la schiera di praticanti di questa disciplina sportiva è sempre più variegata. Certo, con l’aumentare dell’età, che inevitabilmente comporta impegni di lavoro sempre più pressanti, è difficile conciliare la propria professione con le uscite in mare, ma, il più delle volte, la passione è talmente intensa che anche molti affermati professionisti, a costo di notevoli sacrifici, fanno di tutto per non rinunciare a immergersi. È, questo, il caso di Pasquale Bernardo, un affermato cardiochirurgo, nato a Cosenza il 28 agosto 1960, che svolge la sua attività presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di alta specializzazione Careggi di Firenze e che ha fatto della pesca in apnea un vero e proprio stile di vita. Lo abbiamo incontrato e, per presentarlo ai nostri lettori, gli abbiamo rivolto alcune domande. Dalle sue parole si capisce che non è facile conciliare la sua delicata e impegnativa attività professionale con la nostra disciplina sportiva (che egli pratica a livelli davvero eccezionali), ma la sua passione è talmente intensa che, organizzandosi a puntino, riesce comunque a superare non poche difficoltà”.

Come sempre, pubblichiamo alcuni brevi estratti dei più importanti servizi che appaiono sul numero di novembre di ‘Pesca in Apnea’ ora in edicola…

1) Pag. 18: AGONISMO / I CAMPIONATI DI SOCIETA’ 2009 A CIVITAVECCHIA di Marco Bardi

Una gara combattuta fino all’ultimo e qualche bella preda hanno regalato un campionato emozionante. La vittoria è andata alla squadra del Mojoli Sub Civitavecchia, forte del bonus per le cinque corvine consentite. L’organizzazione della manifestazione è stata all’altezza delle migliori aspettative e I fondali del campo gara hanno fatto divertire tutti gli atleti delle trentasei sfidanti, un clima di grande amicizia.

‘ Dopo lo spostamento di metà gara si assiste a qualche cattura in più, infatti si comincia a vedere qualche aggiustamento di tecnica o di ricerca di zone ideali. I primi a mettere a frutto la situazione sono quelli del Mojoli Sub che, con uno sprint impressionante’
‘ L’ultima ora è davvero emozionante, perché diverse squadre si stanno giocando il titolo. La Foce del Mignone ha grossi pesci, ma non riesce a catturare altro. Per di più un barracuda di circa 4 chili accende nuove speranze, ma alla fine non si farà catturare’
‘ Alla fine la bilancia decreta la vittoria del Mojoli Sub di Civitavecchia. Insieme agli esperti Gallinucci e D’Onofrio, il giovanissimo Roberto Deiana, che ha già un record invidiabile per i suoi 23 anni, ovvero è due volte campione italiano per società’

2) Pag. 26: LE CAPACITA’ / BRAVO IN PESCA E IN GARAdi Alessandro Martorana

Parlando di ‘bravura’ di un pescatore in apnea, oltre a doversi intendere sui criteri che la determinano, bisognas distinguere se l’attività venga praticata per diletto o a fini sgonistici. Nel secondo caso, infatti, intervengono infinite variabili.

‘ Ognuno di noi dovrebbe sempre essere ben cosciente del proprio stato di forma, cercando di affrontare la battuta di pesca ‘ritagliandola’ sulle momentanee possibilità operative’
‘ Fermo restando il fatto che il pescapneista può recarsi dove preferisce, mentre gli agonisti sono costretti a confrontarsi in un campo di gara ben determinato, è molto importante, per questi ultimi, sapere quel che succede in ‘quel’ determinato tratto di mare quando ha luogo una competizione’
‘ In questo tipo di gare è ‘vitale’ cercare di ritrovarsi prima degli altri nei tratti di fondale più frequentati da prede, pena il girovagare ore e ore su fondali deserti’

3) Pag. 31: AVVENTURE DI PESCA / SUI BANCHI DEL CANALEdi Alberto Balbi

Più che una battuta di pesca, una vera avventura di mare: una puntata al Banco Skerchi, nel Canale di Sicilia, con il campione del mondo Joseba Kerejeta.

‘ Dopo molte ore di navigazione, è emozionante vedere il mare che frange sul piccolo scoglio Keith, a pochi centimetri dalla superficie. È il posto ideale per insidiare i grossi pelagici, le grandi cernie che risalgono dalle profondità, i dotti curiosi e tutti quegli animali che fanno di questo posto un’incredibile oasi di vita’
‘ La cernia è la regina incontrastata dei banchi: qui ce ne sono esemplari di 30 chili e più, ma bisogna prestare molta attenzione alla loro cattura ed evitare accuratamente di sparare in tana’
‘ Kerejeta, anziché utilizzare il piombo mobile, a suo dire troppo pericoloso, ha preferito che io collaborassi tenendolo sul punto durante la ventilazione e accompagnadolo, ‘spingendolo’, fino a 15 metri di profondità, dove avrebbe continuato la sua corsa da solo’

4) Pag. 36: TATTICA / I RICHIAMI DI PESCAdi Marco Bardi

Quando la preda non si avvicina, viene spontaneo fare un richiamo, ma non è semplice come si pensa perchè ci sono molti aspetti da valutare.

‘ Il radar dei pesci è situato in un’ampia zona che corre vicino alla spina dorsale. Si chiama linea laterale ed è composta da particolari cellule molto sensibili che riescono a percepire ogni spostamento che avviene nell’ambiente liquido’
‘ Tra i metodi più efficaci per richiamare una preda svogliata c’è quello di effettuare un nuovo e armonioso movimento che possa creare ulteriore curiosità’
‘ Anche il più bravo pescatore in certe giornate non riesce a fare avvicinare la preda e ciò può dipendere da molti fattori, quindi non si può dare sempre per scontato che la colpa è nostra’

5) Pag. 41: LE BELLE IMMAGINI / IL BARRACUDA DISPETTOSOdi Alberto Balbi

Storia di una cattura che sempbrava impossibile: un branco di barracuda a prova di pescatore, ma poi, grazie a tecnica, bravura e un pizzico di fortuna, ecco il sogno che diventa realtà.

‘ Seguo le sue lunghe apnee e la sua eleganza nella tecnica di pesca: piccoli spostamenti sul fondo seguiti da aspetti lunghissimi. Anche per lui la solita storia: il branco, incuriosito, si avvicina ma non abbastanza e ogni discesa è un fallimento’
‘ Dopo una capovolta perfetta e silenziosa, Ciccio si lascia cadere verso il punto stabilito ed esegue un primo aspetto nascosto tra la posidonia, mentre il branco, come sempre, si avvicina’

6) Pag. 50: STRUMENTI / IL MARE IN UN DISPLAYdi Stefano Navarrini

Sempre più irrinunciabile, l’ecoscandaglio fa ormai parte dell’attrezzatura base del pescatore in apnea. Del resto il suo uso è sempre più intuitivo, le dimensioni per i modelli che ci interessano sono a misura di console e i prezzi sono diventati assolutamente accessibili. E soprattutto, un’occhiata al fondale prima di scendere in acqua a sempre comodo.

‘ Il suo compagno nel frattempo aveva preparato un grosso piombo a forma di cono collegandolo a una sagola segnata da una sequela di nodi e riempiendo di sego la cavità posta sulla base’
‘ Se qualcuno all’inizio del secolo scorso non avesse seminato diodi e transistor, facendoli poi crescere a colpi di genio, le nostre pescate sarebbero ancora legate all’antico (ma sempre efficiente) sistema delle mire’
‘ Il cuore di un ecoscandaglio è il suo trasduttore e, come detto, dalle sue caratteristiche e dal suo corretto posizionamento dipenderanno la qualità e la quantità di informazioni che appariranno sullo schermo’

7) Pag. 55: FUCILI: PROVA IN MARE / SEAC SUB CACCIA HF 75di Alessandro Martorana

Abbiamo esaminato per voi il nuovo fucile ad aria compressaCaccia HF 75 della Seac e lo abbiamo provato in alcune batute di pesca in apnea. Ecco I risultati che abbiamo verificato.

‘ Il risultato finale è un serbatoio che, partendo da una tradizionale sezione cilindrica da 40 millimetri in prossimità dell’impugnatura (caratteristica che consente il facile montaggio di un ipotetico mulinello), si schiaccia e si allarga a osso di seppia, fino ad assumere, nei pressi della testata, un andamento conico che si raccorda magnificamente con quello della testata’
‘ Il variatore di potenza, di serie su tutti modelli Caccia, ha un pomello in materiale plastico più grande e comodo da azionare. Il rapporto tra indice, pollice e grilletto è stato riprogettato in modo da aumentare l’istintività del tiro e la precisione del fucile’

8) Pag. 60: GIOVANI PROMESSE / SASCHA ORSIdi Giorgio Volpe

Sascha Orsi farà certamente parlare di sé: ha, infatti, la stoffa del campione vero, sempre pronto ad apprendere da chi ha più esperienza. Ha esordito da poco nel mondo dell’agonismo.

‘ Come peschi abitualmente?
Ovviamente, il mio areale di pesca quasi esclusivo è l’Elba. L’isola offer sempre un ridosso, pertanto scegliamo la destinazione della battuta sulla base del tipo e dell’intensità del vento e delle consizioni meteo generali’
‘ Sascha Orsi unisce entusiasmo e bella tecnica alla sua giovane età: un commubio certamente vantaggioso.
Il pesce non è affatto facile da prendere ed è meno presente rispetto ad anni fa: sotto questo profilo, noi giovani siamo un sfortunati, perchè dai racconti dei più esperti apprendiamo che anche solo dieci anni f ail mare regalava ben altri spettacoli, che adesso abbiamo perso’

9) Pag. 64: SICUREZZA / OCCHIO AL FUCILE!di Roberto Tiveron

Il fucile subacqueo deve essere usato con attenzione e prudenza, perchè si tratta pur sempre di un’arma, quandi ogni pescatore deve emettere in pratica tutte le opportune misure di sicurezza. Esaminiamole una per una, dedicando questo servizio al pescapneista neofita.

‘ Ci sono pescatori che, erroneamente, non si curano di applicare alla punta delle aste le apposite protezioni sia quando i fucili sono in barca sia quando sono riposti nelle apposite sacche o sono sistemati nel ripostiglio’
‘ La prima cosa importante, quando si usa l’arbalète, è indossare un buon paio di guanti che proteggano le mani durante il caricamento. Per evitare problemi, è fondamentale controllare sempre l’accoppiamento tra l’archetto in acciaio e le tacche sull’asta dove esso va a incoccarsi’
‘ Nell’arbalète, un altro elemento che gioca a scapito della sicurezza è la smania di incrementare eccessivamente la potenza aggiungendo elastici: questo espediente, oltre ad aumentare la rigidezza del grilletto, in alcuni arbalète è anche causa di imprecisione del tiro’

10) Pag. 68: PARLANO I CAMPIONIdi Pietro Milano

Il punto debole del grande pescatore. Esperienza, preparazione, capacità fisiche, doti che fanno un campione, ma per molti pescatori in apnea, anche se bravissimi, c’è sempre un aspetto dell’attività che è soggetto a critiche. Vediamo qual’è quello di tre grandi atleti della nazionale azzurra.

‘ Nelle regioni prima elencate si ha un’oggettiva poliedricità di fondali che favoriscono la pratica di tutte le tecniche e che permettono di elevare l’esperienza necessaria affinché alcune persone (le più appassionate, in genere) emergano dalla massa dei praticanti (serbatoio indispensabile di ogni sport)’
‘ Questa è la teoria, ma nella realtà ognuno di noi tende a privilegiare le cose che sa fare meglio e pone poco impegno dove è invece deficitario’

11) Pag. 72: INTERVISTE PARALLELE / UNA TANA PER TUTTIdi Stefano Navarrini

Ci pescano i ragazzi ai prima colpi di pinna, ma anche i campioni impeganti in gara, perchè la tana è sempre redditizia. Anche se, ovviamente, la musica varia al variare delle prede e delle profondità. Ne abbiamo parlato con un grande campione, Nicola Riolo, e con Luca Limongi, un agonista esperto oggi impegnato come Product Manager Linea Apnea e Pesca della Mares.

‘ E’ il primo, inevitabile e più importante approccio per il pescatore principiante, anche se le prede all’inizio non saranno delle più prestigiose, ma poi diventa anche la tecnica più seguita dai campioni in gara, quando si combatte a fil di squama e la possibilità di ritrovare il pesce segnato in preparazione guida l’azione di pesca. Parliamo ovviamente della pesca in tana, tecnica pionieristica della pesca in apnea, oggi un po’ snobbata, ma pur sempre ricca di fascino e soprattutto di risultati.

12) Pag. 77: INSIEME IL NOSTRO CLUB / DAVIDE ACONE DA’ SALERNO

‘Davide Acone, classe 1987, è un imprenditore della provincia di Salerno con una grande passione per la pesca in apnea, le moto e le automobili, con cui si è più volte dilettato in pista. Negli ultimi anni è stato costretto a concentrarsi sulla sola pesca per via degli impegni professionali sempre più pressanti. Non disdegna la pesca di superficie, a cui si dedica soprattutto nel mese di agosto, quando l’intenso traffico nautico impedisce una pratica serena e assidua della pesca in apnea’

13) Pag. 82: TEORIA E TECNICA / I CAPISALDI DELL’APNEAdi Roberto Tiveron

Sono ormai diversi anni che vai in mare e hai appena terminato un corso didattico. Sei proprio sicuro di avere tutto chiaro? Sai gestire in toto e in completa sicurezza la tua immersione negli aspetti più importanti, come la ventilazione?

‘ Gli argomenti più caldi riguardanti l’immersione in apnea a fini venatori sono principalmente tre e riguardano la corretta ventilazione prima di un tuffo, l’interpretazione dei segnali corporei durante l’immersione e il necessario recupero tra un’immersione e l’altra’
‘ La cosa fondamentale è la percezione della frequenza cardiaca: se questa sarà accelerata, è indubbio il segnale che abbiamo sbagliato qualcosa e allora sarà consigliabile fermarsi un attimo per fare mente locale, ritornare in condizione di normalità e ricominciare da capo’

14) Pag. 86: TECNICA / LA RUOTA DI SCORTAdi Alessandro Martorana

Spesso nella stagione fredda, la battuta di pesca che la nostra fantasia si è divertita a immaginare rimane solo un desiderio, perchè la realtà si presenta molto diversa. Ecco, allora, che dobbiamo aver pronto un piano B’

… Tra l’altro, in questi ultimi anni sembra che il tempo atmosferico ce la metta tutta per stravolgere le previsioni meteomarine, ma se impariamo a ‘vedere’ quello ci succede intorno, potremo sempre contare su una buona approssimazione di previsione e ‘personalizzata”
‘ Una volta in acqua, dovremmo cercare di non sovrapporre il nostro itinerario di pesca con quello degli altri, in modo da non dovere essere costretti a ‘dividere’ con i nostri amici le rare possibilità di cattura’

15) Pag. 90/97: PRESENTAZIONE TECNICA

SPORASUB/MUTA LISCIO-SPACCATO YAMAMOTO 45: Una muta tecnica dedicata soprattutto ai pescatori più esigenti.

OMER/NUOVO LUBRIFICANTE PER FUCILI OLEOPNEUMATICI: Una soluzione innovativa con molti vantaggi per i fucili pneumatici.

LEROI DESIGN/GIACCA APNEA GARA 6,5 MM E PANTALONI BLACK 5 MM: La configurazione invernale di un nuovo produttore di mute su misura. Materiali di qualità, taglio sartoriale, ricca possibilità di optional sono le principali caratteristiche dei capi.

MEROU/SCHIENALINO MODULABILE: Uno schienalino in neoprene portapiombi caratterizzato da buone soluzioni tecniche. A dispetto delle dimensioni contenute, può ospitare fino a 5 kg di zavorra.

BEST HUNTER/PLANCETTA OKIPA 2: La nuova versione di un prodotto che ha avuto grande successo tra i pescapneisti che ricercano nella boa una base operativa comoda e funzionale, oltre che uno strumento di segnalazione.

CRESSI-SUB/ARBALETE GERONIMO CREVASSE 45: Rivolto a pescatori esperti e non, porta con se tutti gli accogimenti della serie maggiore, con caratteristiche spiccatamente orientate alla pesca in tana. Molte le novità presenti nel piccolo arbalete dotato di fiocina.

16) Pag. 98: CAMPIONI & CAMPIONATI / ANALISI DEGLI ASSOLUTI 2009di Marco Bardi

Marco Bardi fa la sua analisi tecnica dell’ultimo assoluto, disputatosi in Sicilia nel mese di settembre.

17) Pag. 100: IL MEDICO / PUNTURE E VELENIdi Massimo Malpieri

Il Mediterraneo non è un mare pericoloso, benchè ci siano alcuni organismi a cui fare attenzione, come le meduse e i pesci in grado di inoculare forti ittiotossine. Vediamo da chi guardarci e, eventualmente, come correre ai ripari.

18) Pag. 104: A COLPO SICURO PUGLIA 1 / TORRE SAN GIOVANNI E DINTORNIdi Antonio Mancuso

Un breve itinerario nel mare della Puglia jonica, dove I saraghi sono di casa insieme con alter specie di pesce bianco, fra cui prelibate spigole.

19) Pag. 106: A COLPO SICURO SICILIA 2 / SALINA: SULLA SECCA DEL CAPOdi Antonio Mancuso

Un’immersione mozzafiato adatta esclusivamente ad apneisti esperti e ben allenati in cerca di emozioni forti, grazie a prede davvero speciali.

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