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Pesca in Apnea n° 80 – Ottobre 2009


La copertina del numero 80 di Pesca in Apnea

La prima telefonata di un lettore è arrivata subito dopo l’uscita del numero di settembre e ha procurato un panico generale. Come era potuto accadere? Ci siamo guardati e abbiamo deciso che sarebbe stato del tutto inutile farne una tragedia, anche se la cosa era davvero sgradevole. Cosa era successo? Presto detto: la copertina del numero in questione ripeteva esattamente la foto che, nella medesima posizione, avevamo pubblicato sul numero di novembre dell’anno scorso. Una volta si diceva “fatalità”, oggi è più onesto dire “banale distrazione” o, meglio, controllo e verifica inadeguati.
Nel chiedere scusa ai lettori, però, due parole bisogna pur dirle. La copertina di una rivista come la nostra è un vero e proprio biglietto di presentazione. E’ con la copertina che si cerca di trasferire al lettore tutta una serie di convinzioni, di analisi e di emozioni che sono l’asse portante del nostro lavoro. Cominciamo con il dire quali sono le costanti presenti sulle nostre copertine. Intanto la correttezza tecnica dell’immagine, poi la leggibilità, che deve essere sempre immediata e completa, in terzo luogo la spettacolarità e, per ultima, la componente estetica: in altre parole, la bellezza. Se questi quattro fattori non sono tutti presenti nell’immagine selezionata, anche se in proporzioni diverse, comincia la frenetica ricerca di fotografie alternative che sono difficili da trovare, perché le immagini hanno spesso dei vincoli, come quelli stagionali ecc. E’, questo, l’attimo in cui il controllo può abbassarsi di livello e creare qualche problema come in questo caso. Staremo più attenti in futuro.
A parte questa notizia, che naturalmente dovevamo agli amici di Apnea Magazine, il numero di ottobre di “Pesca in Apnea”, ora in edicola, è a nostro parere molto bello e completo di notizie e informazioni. Qui a seguire pubblichiamo un breve estratto degli articoli che appaiono sulla nostra rivista. Buona lettura a tutti.

1) Pag. 18: A MARSALA / ASSOLUTI 2009: LARGO AI GIOVANIdi Marco Bardi

Nel campionato più pescoso degli ultimi anni, svoltosi in Sicilia, ha stravinto Felice Concetto, incorniciando un’annata davvero speciale.

‘ Alcune cigliate sono alte circa 2 metri, ma è il massimo che ci si può aspettare, mentre non è difficile trovare lastre aperte e tane passanti. In queste acque la temperatura è sempre più bassa della media mediterranea, in quanto ci sono correnti ascensionali che portano acque più fredde e più torbide dalle profondità del mare aperto e si mescolano alle acque temperate di superficie’
‘ Non molto lontano, Barteloni, con regolarità e un gran ritmo, mette a segno diverse catture come fanno altri, ma il suo carniere risulterà tra i più cospicui’
‘ Concetto ha catturato diverse salpe con la sua solita tattica di agguato in basso fondale. Ramacciotti concluderà la prima frazione lottando con la corrente e con la ricerca disperata di un posto valido’.

2) Pag. 26: VACANZE DI PESCA / PESCASUB E BARCA A VELA: UNA GRANDE AVVENTURAdi Alberto Balbi

Qualcuno potrebbe storcere la bocca, ma una vacanza di pesca in barca a vela bisogna provarla per cambiare opinione in meglio. Silenzio, tranquillità e una buona organizzazione fanno una esperienza straordinaria.

‘ è buona norma, una volta a bordo, concordare con lo skipper gli spazi a disposizione e disporre le nostre attrezzature in modo stabile, in modo che non siano di intralcio per la navigazione: ad esempio, le borse con l’equipaggiamento verranno riposte in cabina, mentre le sacche con i fucili potranno facilmente essere assicurate lungo i corridoi o, all’occorrenza, sul ponte’.
‘ è importantissimo l’uso del pallone segnasub, che garantirà al pescatore la sicurezza rispetto ad altre barche e allo skipper la possibilità di monitorare la posizione del gruppo in ogni momento’
‘ Disponendo di un piccolo tender di appoggio, l’assistenza durante la battuta di pesca sarà più facile e ci si potrà permettere di frequentare anche zone con forte corrente: infatti, l’agilità del piccolo mezzo in luogo della grande barca consente di recuperare agevolmente il sub per riportarlo sopra corrente, una condizione fondamentale pescando sulle secche molto lontane dalla costa’

3) Pag. 31: TATTICA / QUANDO E’ BRUTTO TEMPOdi Marco Bardi

La stagione è in rapido mutamento e le condizioni meteo avverse prendono il sopravvento, obbligando a precisi cambiamenti strategici.

‘ I primi giorni di brutto tempo saranno quindi i migliori e andranno presi al volo per non perdere l’occasione. La prima mossa di mare dopo una lunga pausa è sempre un momento ideale per pescare nei bassi fondali costieri. Si potrà entrare in acqua subito prima della mareggiata oppure alla sua scaduta, con risultati simili’
‘ Se in superficie la pioggia è battente, il rumore e le vibrazioni dell’acqua confondono ulteriormente gli organi sensoriali dei pesci, che hanno ancora più difficoltà ad accorgersi dell’intruso nel loro ambiente’
‘ Un mare leggero dal largo smuove il basso fondale, quindi il pesce si avvicina alla costa per cibarsi. Se poi c’è anche l’azione di una leggera onda lunga, questa è ancora meglio per smuovere il cibo’

4) Pag. 36: TECNICA / SOLO CON IL 75di Alessandro Martorana

E se ci trovassimo a dover fare di necessità virtù, avendo soltanto questo fucile a disposizione? Vediamo, attraverso tre ipotetiche situazioni, come riuscire a ottenere il meglio da un’arma che forse, il più delle volte, consideriamo solo di riserva.

‘ è inutile dire che il fucile che saremo costretti a imballare insieme ai nostri bagagli è un 75 a elastico, magari ‘pepato’ con un doppio elastico. Questa tipologia di fucile ci permetterà infatti di praticare un pò tutte le tecniche di pesca, specie se non sappiamo bene quale tipo di fondale troveremo, e potrà essere stipato in maniera senz’altro più agevole di un altro fucile più lungo’
‘ Se la tipologia del fondale ci spinge a pescare all’aspetto, faremmo bene a montare il secondo elastico e (se ce l’abbiamo) a sostituire l’asta leggera con una piu’ pesante’
‘ Il segreto, in questi casi, consiste nel cercare di fare avvicinare il più possibile il pesce fino a farlo arrivare alla portata di tiro del nostro ‘piccolo’ 75′

5) Pag. 41: LE BELLE IMMAGINI / L’UOMO INVISIBILEdi Alberto Balbi

E’ davvero così importante il mimetismo nella pesca in apnea? Accaniti sostenitori contro tradizionalisti del nero: che ha ragione?

‘ Muta mimetica o muta nera per il pescatore in apnea? La risposta potrebbe essere: «La muta migliore è quella di chi prende più pesci»’
‘ Come dicevamo, ci sono tecniche che beneficiano più di altre del mimetismo: l’agguato, ad esempio, ci consente di sfruttare le asperità del fondale e fonderci con queste per sorprendere il pesce, per impedire alla sua linea laterale di percepire le nostre vibrazioni e per essere invisibili sul fondo’

6) Pag. 46: ATTREZZATURE / SCEGLIAMO LA MUTAdi Alessandro Martorana

Standard o su misura, la muta deve essere una ‘seconda pelle’. Ci riferiamo alla perfetta aderenza e alla capacità di seguire i movimenti del sub senza ostacolarli. Ciò si traduce in comfort e coibenza termica.

‘ Una muta realizzata con questo materiale risulta più morbida ed elastica, anche se maggiormente comprimibile e, oltre ad aumentare il comfort del pescatore in apnea e ad assecondare la facilità dei suoi movimenti, permette l’utilizzo di un neoprene di maggiore spessore, aumentando, cosi’, il potere coibente’
‘ Una muta di taglia commerciale si acquista in negozio scegliendola tra le altre e ‘toccandola’ con mano, oltre che provandola direttamente’
‘ Chi si rivolge a un artigiano, specialmente se si tratta di in professionista che è presente sul mercato da qualche anno, praticamente potrà contare quasi sicuramente sulla sua competenza tecnica’

7) Pag. 51: IL MULINELLO / UN ACCESSORIO IMPORTANTE ANZI’ PORTANTEdi Stefano Navarrini

Come dire, parliamo di mulinelli, e parliamone con chi all’esperienza del pescatore esperto aggiunge quelle del progettista e del produttore. Ovvero Marco Pisello, oggi nel team progettuale e agonistico della Sporasub, e Valerio Tucci, titolare della Merou.

‘ Ma a cosa serve realmente un mulinello nella pesca in apnea? Inizialmente, come detto, il suo unico scopo era quello di aiutare il pescatore a trattenere un’eventuale preda ingestibile con le normali volute di filo del fucile,ma oggi il suo uso si è notevolmente ampliato e, fosse anche per questo unico utilizzo, i modelli oggi sul mercato presentano caratteristiche di efficienza e robustezza ben superiori a quelle di solo pochi anni fa’

8) Pag. 56: RACCONTI DI PESCA / LA RICCIOLA CHE NON TI ASPETTIdi Antonio Mancuso

Un tranquillo pomeriggio come tanti che, inaspettatamente, si trasforma, offrendo un’avventura da ricordare. L’improvvisa comprasa di una meravigliosa ricciola che sconvolge quella che doveva essere una semplice pescata di allemento.

‘ Mi giro d’istinto e proprio alle mie spalle scorgo grosse sagome di pinnuti che stanno per svanire nell’acqua velata. Non riesco, di primo acchito, a stabilire se sono pesci serra, ma la loro dimensione, stimata sopra i 20 kg di peso, mi fa supporre che si tratti di ricciole e la mia indole di pescatore prende il sopravvento’
‘ A quel punto, mi rendo conto che è giunto il momento di colpire il pesce con una seconda freccia. La capovolta che riesco a effettuare, per quanto scomposta, mi porta alla giusta distanza e lascio partire il tiro’

9) Pag. 59: PESCA AUTUNNALE / CAMBIO DI STAGIONEdi Stefano Navarrini

La fine dell’estate è sempre più l’inizio della nostra stagione più bella, quell’autunno dalle acque calde, tranquille e, soprattutto, ricche di pesci, che con il calmarsi del traffico diportistico tornano a frequentare il sottocosta.

‘ Anche perchè nelle calme autunnali il pesce, ritrovata la tranquillità del suo mare, torna ad avvicinarsi alla costa. Come dire, questo è il momento di tentare la preda mito, ma è anche il momento per pescate più tranquille, con la fondata speranza di piacevoli incontri anche a quote popolari’
‘ Tecnicamente ci si dovrà adattare alle condizioni del mare, quindi si praticherà ancora l’aspetto, ma prevalentemente mirato alle spigole sarà un aspetto in acqua bassa, con zavorra leggermente superiore allo standard per consentirci una posizione ferma anche in caso di onda’

10) Pag. 64: INTERVISTE QUEL SIGNORE DI MEZZA ETA’di Pietro Milano

Antonio Vella si racconta, ricordando i suoi primi passi e le tappe della sua brullante carriera agonistica, ma soprattutto spiegando quanto sia bello e gratificante continuare a pescare nonostante non si più di primo pelo.

‘ Antonino Vella, (ex nazionale), un atleta con età vicina ai 66 (non me ne voglia per aver rivelato le molte primavere). Sono oltremodo contento che il signore menzionato mantenga questo stato di forma, perchè mi lascia la speranza di potere continuare per almeno altri 15 anni’.
‘ Con Antonio, ex insegnante di sport presso la Pubblica Istruzione e titolare di una palestra, si può intavolare una lunga e seria discussione su molte tematiche, che escono quasi sempre dal ristretto ambito della pesca in apnea’

11) Pag. 68: FINE ESTATE / METTI LE TUE ATTREZZATURE A RIPOSOdi Roberto Tiveron

Molti pescatori interrompono l’attività durante i crudi mesi invernali. Sorge la necessità, quindi, di riporre l’attrezzatura nel migliore dei modi. Ecco degli utili consigli.

‘ Con la sospensione delle immersioni nascono anche i dubbi su quale sia la maniera piu’ corretta per riporre le attrezzature subacquee, non dimenticando che alcune sono preziose e costose e si desidera mantenerle in perfetto stato il piu’ a lungo possibile’
‘ Una volta lavata, è fondamentale fare asciugare la muta perfettamente: prima da un lato e poi, dopo averla rivoltata, dall’altro. Il modo migliore per riporre la muta è appenderla a una stampella per abiti affinchè possa rimanere in forma perfetta, senza formare delle piegature sul neoprene’

12) Pag. 72: INSIEME IL NOSTRO CLUB / SHANE SHACALUGA DA’ GIBILTERRA!di Giorgio Volpe

Shane Shacaluga è un pescatore con una bella storia, che vi raccontiamo, ma è anche un personaggio con mille interessi, e li coltiva tutti con lo stesso entusiasmo.

13) Pag. 77: FUCILI: LA PROVA IN MARE / SEATEC ARBALETE SNAKE 80di Alessandro Martorana

Parliamo del più ‘piccolo’ della serie Snake, la gamma di arbalete Seatec progettata per essere usata con un doppio elastico circolare di serie.

‘ Gli elastici neri da 16 mm sono realizzati con una mescola molto reattiva
che, come poi vedremo nella prova in mare vera e propria, restituisce l’energia immagazzinata con una certa ‘violenza”
‘ La posizione della mano è piuttosto ‘tradizionale’: è abbastanza bassa, ma caratterizzata da un ottimo rapporto dimensionale con il grilletto’
Il fucile ruota facilmente verso la preda e in un attimo il sarago è sotto mira. Ancora un attimo, ancora un altro e’ bum!’

14) Pag. 82: AMARCORD / NEL MARE AUSTRALINOdi Roberto Borra

Nella primavera 1997 la nazionale italiana partecipò all’Open Bluewater Freediving Classic, una competizione organizzata dalla federazione australiana. Fu un’occasione per maturare utili esperienze in oceano, che sarebbero poi tornate utili nelle competizioni ufficiali degli anni seguenti.

… Nel pianificare la strategia di gara, decidemmo di dividerci in due gruppi, così recuperammo una seconda imbarcazione: io accompagnai Fabio Antonini, mentre Maurizio Ramacciotti fece coppia con Giuseppe Tortorella’
‘ Fabio aveva messo insieme tre diverse specie di ricciole, così decidemmo di iniziare ad avvicinarci al punto di rientro, in modo da sfruttare al meglio il tempo residuo’
‘ A quel punto, era necessario aggiungerne una e Fabio trascorse circa un’ora e mezza sul cappello di una secca, in circa 20 metri d’acqua, dove aveva avvistato delle grosse ombrine (mulloway)’

15) Pag. 85: LE NOSTRE PRESE / COMPORTAMENTI & STRATEGIEdi Roberto Tiveron

Molte delle nostre prede hanno mutato abitudini e comportamenti, adeguandosi a un ambiente sommerso più difficile e travagliato. Ad esempio, il sarago ‘tranquillo’ non è più tanto tranquillo e non è più nemmeno un pesce di tana. Ecco una serie di osservazioni sui pinnuti del ventunesimo secolo.

… Oggi, eccetto alcune particolari situazioni, la cattura del sarago è diventata appannaggio di pescatori in apnea esperti. Naturalmente, facciamo riferimento a prede di dimensioni importanti, tralasciando quelle che non hanno alcun valore dal punto di vista del peso e delle dimensioni: infatti, un sarago degno di nota è quello che comincia a sorpassare i 500-600 grammi di peso’
‘ Essendo un predatore, la spigola e molto sensibile alla tecnica dell’aspetto, ma in alcune situazioni e possibile incontrarla anche in tana e in folti gruppi’

16) Pag. 90: GARE / ACQUE INTERNE 2009di Stefano Marenco

Il Campionato a Squadre Acque Interne 2009 ha visto competere ventidue squadre in condizioni ambientali non proprio perfette, ma esperienza ed entusiasmo, come sempre, hanno avuto la meglio. Sul podio, al primo posto, l’Apnea Club Brescia.

17) Pag. 91/97: PRESENTAZIONE TECNICA

ROFOS SUB/MUTA PHANTOM 5 MM: Una muta di taglia, ma realizzata con la stessa cura del particolare di una muta su misura. Mimetismo indovinato, meteriali e taglio di buon livello sono le sue principali caratteristiche.

SIGALSUB/NUOVE ASTE EVOLUTION ED EVOLUTION PRO: Le aste Sigalsub sono state migliorate con l’utilizzo di un acciaio piu’ rigido, meno flessibile e piu’ resistente. Sono disponibili in diverse lunghezze e spessori e con tacche o pernetti. Nella versione Pro sono dotate di una particolare punta sfaccettata.

SEAC SUB/MUTA SEA ROYAL HD 5 MM: Una muta adatta sia a un utilizzo ‘entry level’ sia a un impiego di alto livello operativo. Bifoderata, in modo da garan tire facilità d’indossaggio e grande durata, ma realizzata con neoprene e taglio copntraddistinti da elevati contenuti tecnici.

SPORA SUB/PLANCETTA EVA: Una plancetta che diventa un miniscafo con molte soluzioni specifiche per la pesca in apnea.

OMER/SOTTOMUTA SKIN: Protteggersi dal freddo è piu’ facile con il sottomuta Skin Omer.

17) Pag. 104: A COLPO SICURO CORSICA 1 / LE SECCHE DI CAPO BIANCUdi Pietro Milano

Non ci sono prede di grossa mole, ma da queste acque tutti tornano con un carniere piu’ che accettabile. Ci sono acque con profondità accessibili a neofiti e pescatori di capacità medie e fondali per veri professionisti. Il divertimento, quindi, è assicurato per tutti.

18) Pag. 106: A COLPO SICURO TOSCNA 2 / LA FORMICA DI BURANO E LA PARETE DI ANSEDONIAdi Roberto Tiveron

Due mete per il pescatore in apnea a breve distanza l’una dall’altra: divertimento assicurato e qualche bella preda nel carniere.

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