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Mariano Satta: Riflessioni sulla pesca subacquea


Sono più che convinto che una pescata debba essere pianificata, ma sopratutto sono più che convinto che il cambiamento del comportamento dei pesci è da attribuire alle troppe e costanti frequentazioni che vengono fatte sia dai sub che dai pescatori professionisti e non.

Il pesce, parlo di quello di passo e non di tana, ha cambiato habitat e si presenta nei fondali accessibili ad orari e con condizioni meteo particolari.

Vado in acqua costantemente e sono solito osservare tutto.

Non sempre si può raccontare tutto poichè non tutti capirebbero certe esperienze: l’ambiente subacqueo e sopratutto quello della pescasub a volte è cattivo e bugiardo e suscita enormi invidie e cattiverie da parte di tanti e tanti componenti. Nella mia Isola, in tantissimi anni ho fatto conoscenza con moltissimi sub, chi si proclamava anni fa campione con tanto entusiasmo adesso sono anni che non entra in acqua e di conseguenza non prende un pesce, però a sentirli parlare e raccontare si capisce che vivono di una Non Gloria, poiché i riferimenti col passato portano a delle esagerazioni e a delle enormi bugie.

Sono più che convinto che un bravo pescatore subacqueo, aldilà del tempo che passa in acqua, deve essere anche una ottima persona, umile, educata e sopratutto deve dedicare attenzioni al mare anche da terra e alle persone che si affacciano a questo sport. E’ da tempo che faccio catture costantemente e con tanti pesci preziosi.

Sto disdegnando la tana poiché offre poche catture degne e penso che l’epoca delle cernie sia tramontata. Offre più soddisfazione il coefficente di difficoltà di alcune prede che qualche cattura di un grosso pesce fatta stupidamente.

Con costanti attenzioni e frequentazioni sto riuscendo a catturare pesci pregiati e, se ben pianificata, la pescata dà sempre ottimi risultati.

Non esistono segreti, preferisco immergermi costantemente e per avvistare il pesce sono solito osservare l’habitat; difficilmente faccio la sommozzata a vuoto e non mi incuriosisce per niente infilare la testa dentro un buco, a meno che non veda il pesce infilarcisi dentro.

Normalmente seguo l’andare del vento e pianifico le uscite in base alle correnti. Dedico la maggior parte del tempo a nuotare a favore di corrente, esattamente come fanno i pesci che avvisto di frequente.

I pesci li insidio controcorrente e con brevissimi aspetti ed agguati riesco sempre ad andare a segno.

Il forum offre uno spazio bellissimo, dove uno si può raccontare, ma l’eccedere con le presenze ed i messaggi rende l’uomo antipatico e facilmente criticabile.

Tanti frequentano l’ambiente e sono soliti puntare il dito contro o semplicemente controribattere. Tutti abbiamo sempre qualcosa da raccontare e soprattutto a chi si immerge costantemente e quasi quotidianamente come me, le storie non mancano.

Con umiltà, con documentazioni fotografiche e catturando sportivamente qualche volta si eccede nel peso, ma il tutto è vincolato a normative che hanno segnato il loro tempo e che dovrebbero essere aggiornate.

Troppi come avvoltoi aspettano che il pescatore subaqueo catturi un pò di più per puntargli il dito contro, poi vengono fuori le prove che le catture più illecite le fanno loro stessi.

Dalle nostre parti ci sono personaggi che si presentano al pubblico del mare come campioni o veterani esibendo carnieri da favola, poi col tempo viene fuori che quei pesci li hanno catturati in zone protette, in notturna, in notturna con reti di circuizione, con trainetta nottura e in riserve marine.

In passato ho praticato anche generi di pesca adesso proibiti e col tempo e gli anni mi sono sempre adattato ai tempi che cambiano.

Con costanza e sacrifici e con numerose immersioni nulle ho adattato le mie esperienze al mare che cambia e le costanti catture mi stanno dando ragione su chi, invece, non ha voluto cambiare.

Col tempo le soddisfazioni più grandi sono quelle di poter guardare un pochino dall’alto quei campioni locali che forse campioni non lo sono stati mai. In tanti anni sono nate delle nuove generazioni di pescatori sub, fanatici e non; l’ambiente sub ha selezionato i nuovi campioni e come sempre ho sognato di conoscerli e poterci parlare.

Vado a breve ai quarant’anni, ma sono una persona che ascolta con umiltà e rispetto anche i nuovi ragazzi di sedici o venti anni. Tento di frenare certi loro entusiasmi e tento di portarli verso la giusta strada del nostro sport.

Sono convintissimo che persone grandi come chi scrive nel forum con umiltà ed insegnamenti aiutano i giovani a crescere. Sono anche convinto che tanti che prestano attenzioni e parlano tanto di attrezzature in acqua catturano poco, ci sono tanti che catturano tanto e parlano poco.

Tanti parlano di mimetismo, stratagemmi, armi particolari e super pinne con super mescole, ma la pesca subacquea è altro: umiltà, costanza, educazione e rispetto verso il prossimo.

A terra attenzioni ai giovani, frenare certi entusiasmi e sopratutto arrivare a conoscere persone degne di stima e rispetto, i veri campioni della pesca subacquea.

Con questo articolo voglio esternare i miei pensieri e le mie opinioni e sopratutto ringraziare i nuovi amici del mare che ho avuto modo di conoscere al di fuori della mia isola.

Parlo di persone degne e grandi di animo che ultimamente mi stanno prestando attenzioni ed aiutando sia in acqua che a terra.

Come mio solito non faccio nomi, ma chi deve capire leggendo queste mie esperienze si renderà conto che il grazie è rivolto a loro e al sano ambiente sub che diffendono e rappresentano.

Un grazie grande anzi grandissimo di cuore anche al forum.

Mariano Satta

Category: Articoli, Community, Esperienze

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