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Leggi e normative della pesca in apnea sportiva e amatoriale

| 25 Maggio 2013 | 1 Comment

Da sempre Apnea Magazine presta particolare attenzione agli aspetti giuridici della pesca in apnea amatoriale e sportiva, ed in passato ha partecipato attivamente al dibattito presso tutte le sedi, rappresentative come istituzionali, senza mancare di formulare proposte di revisione delle leggi e dei regolamenti che disciplinano la nostra passione –  purtroppo, in modo tutt’altro che ineccepibile.

Posto che la lettura di articoli e approfondimenti nella nostra ricca sezione dedicata a leggi e normative non è propriamente agevole e che la nostra preoccupazione è quella di fornire informazioni aggiornate e di pronto utilizzo per i veterani ma anche e soprattutto per chi si avvicina alla disciplina, abbiamo deciso di pubblicare un Manuale di leggi e regolamenti della pesca in apnea sportiva e amatoriale.

Per comodità, pubblicheremo il Manuale a puntate. Di seguito, vi proponiamo la prima pubblicazione.

Manuale leggi e regolamenti della pesca in apnea sportiva e amatoriale

La pratica della pesca in mare ricreativa/amatoriale/sportiva, con qualsiasi tecnica di prelievo, quindi anche la pesca in apnea, è consentita previa compilazione del cosiddetto “censimento”. Con il Decreto Ministeriale del 6 dicembre 2010, promulgato dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, si impone a chiunque intenda pescare in mare, al di sopra dei 16 anni, di compilare il modulo di censimento accessibile sul sito internet del MIPAAF.
Per effettuare la registrazione l’utente dovrà  collegarsi al sito internet dedicato, registrare la propria utenza a questo indirizzo e inserire le informazioni richieste.
La registrazione del censimento può essere fatta anche tramite molte associazioni di pescatori sportivi e/o ricreativi o professionali, tra le quali la FIPSAS e la FIPIA.
Fatto ciò, qualunque maggiore di anni 16, comunitario o extracomunitario, può liberamente esercitare la pesca in apnea nel rispetto delle norme che la disciplinano ed entro i limiti delle acque territoriali nazionali, senza il bisogno di alcuna altra licenza o permesso.

Attenzione: la nuova disciplina della pesca del tonno rosso nel Mediterraneo, che prevede un’autorizzazione preventiva, si applica anche al pescatore in apnea. I pochissimi pescatori in apnea che impostano battute di pesca al tonno, pertanto, dovranno dotarsi di autorizzazione presso il competente Ufficio Circondariale Marittimo e rispettare le ordinanze emesse localmente, che attuano le disposizioni del Reg. CE 302/09

Per poter pescare nel rispetto delle norme, di conseguenza, è sufficiente informarsi e prenderne conoscenza per stabilire cosa sia proibito e cosa, invece, sia consentito. Ma è proprio qui che iniziano i problemi, perché le varie disposizioni che dovremo rispettare durante la battuta di pesca sono sparse in vari atti emessi da diverse autorità (Unione Europea, Stato, Regioni, Ministeri, Capitanerie di Porto etc…) risultando così poco conoscibili.

A causa della cattiva tecnica legislativa, inoltre, molte norme che riguardano il pescatore in apnea sono suscettibili di più interpretazioni, fatto che comporta non pochi problemi in fase applicativa.

Questa è la necessaria premessa di un contributo che certamente non si propone di quadrare il cerchio e fornire risposte definitive ad ogni possibile domanda, ma tenta di ricostruire un quadro completo della disciplina giuridica della pesca in apnea dilettantistica, indicando le soluzioni più logiche e le regole di condotta che meglio tutelano l’onesto cittadino.

Altro aspetto non secondario da tenere in considerazione è la volatilità delle informazioni esposte in questo capitolo: nell’autunno 2009 il Ministero per le Politiche Agricole, Forestali e Alimentari ha formalizzato la costituzione di un tavolo di lavoro costituito dalle associazioni nazionali della pesca ricreativa e della pesca professionale, nonché da alcune associazioni ambientaliste. Questo tavolo ha il principale scopo di elaborare proposte per il nuovo regolamento della pesca ricreativa previsto dal Dlgs 153/2004, che vedremo in seguito. Al momento è impossibile prevedere i tempi tecnici necessari per l’emanazione del decreto interministeriale con cui si manderà in soffitta il DPR 1639/68 ancora in vigore, né è possibile prevedere il tenore delle nuove norme, ma si deve considerare che il Dlgs 4/2012 ha modificato lo strumento giuridico che l’esecutivo dovrà utilizzare: al posto del decreto interministeriale, che poneva problemi di coordinamento tra i diversi ministeri, si è previsto che il regolamento di attuazione per la pesca sportiva, amatoriale e turistica sarà approvato con decreto del Ministero delle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari. Questa modifica procedurale potrebbe accelerare i tempi di approvazione del nuovo regolamento di attuazione, ossia l’atto giuridico che determinerà, in buona sostanza, obblighi e divieti. Agli atti del Ministero giacciono da anni proposte di modifica e articolati normativi presentati da associazioni e enti che promuovono e tutelano la nostra disciplina, quindi la speranza è che il nuovo set di regole possa accogliere almeno in parte le istanze espresse nel corso dell’ultimo decennio dagli organi rappresentativi della categoria.

 

Presto la prossima puntata del Manuale delle Leggi e Normative della Pesca in Apnea.

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