Home » Editoriali » La bugia piu’ profonda

La bugia piu’ profonda

| 9 Giugno 2005 | 0 Comments

Un atleta impegnato nel JB – Foto: © Alberto Balbi

Leggo da troppo tempo presunti esperti conoscitori dell’apnea, pontificare sulla presunta pericolosità del JB e di quanto sarebbe, a giudizio di tali luminari, più sano e sicuro un bel tuffo in costante.
Un certo Chapuis, il capo dei mistificatori, dimostra assoluta incapacità di discernere le cose, forse annebbiato dall’odio verso chi gli toglierebbe il giocattolo dalle mani. Questo signore insiste nello scrivere che il JB sarebbe una disciplina stupida.
Può mai esistere una disciplina stupida ed un’altra intelligente?
No, ma è accertato scientificamente che esistono persone stupide e persone intelligenti.
Il JB, secondo non si sa quale sperimentazione scientifica, sarebbe una disciplina pericolosa, perché propone agli atleti un’apnea dinamica a -15 mt ed espone gli stessi ad un repentino abbassamento di pressione durante la risalita dal fondo.
Devo dire che in quest’analisi, sciocca ed assolutamente infondata, si ritrovano tutti coloro, italiani compresi, che non hanno visto di buon grado l’ingresso della CMAS nel mondo agonistico dell’apnea, ed hanno vissuto questa scelta della Federazione Internazionale come l’invasione del loro misero orticello.
Tali personaggi e le loro organizzazioni senza riconoscimenti, ciarlano e scarabocchiano senza poter dimostrare nulla, sbandierando cose assolutamente prive d’ogni fondamento scientifico.
E’ vero che l’atleta deve risalire ed affrontare la diminuzione di pressione da 2,5 ATA a 1 ATA ed è vero che l’atleta deve percorrere in modo ‘DINAMICO’ tutta la prova.
Mi dicano, però, questi scienziati del movimento umano applicato all’apnea, se tale prova è stupida e pericolosa per gli atleti, l’assetto costante cos’è?
Forse una prova del tutto idiota che espone gli atleti ad un autentico massacro? Saremmo costretti a rispondere affermativamente, se analizziamo questa disciplina con lo stesso metro usato per il JB. Naturalmente, non la penso come costoro e mi guardo bene dal fare tali sciocche e vuote affermazioni.
Proviamo a vedere cosa accadrebbe se analizzassimo, con il metro di questi stratosferici luminari della scienza apneistica, l’assetto costante.
E’ una disciplina DINAMICA?
Certo che sì!
Non credo che possa esistere al mondo chi possa pensare il contrario.
Per dire il vero, tutti dicono che fra le discipline storiche, sarebbe la più sportiva proprio perché l’atleta scende e risale con le sole proprie forze (in modo dinamico) e con l’utilizzo di un assetto, appunto costante, costringendo l’atleta a riportare in superficie la zavorra eventualmente usata per scendere in profondità.
Per dire il vero, lo sforzo che un atleta deve fare a -100 per staccarsi dal fondo e risalire, è enormemente superiore a quello necessario ad un subacqueo che riemerge da -15, in assetto neutro. Appare lapalissiano, che il sub che pratica il costante è sottoposto ad un enorme sforzo che risulterebbe più grande di quello che deve affrontare chi pratica lo JB che deve solo traslocare orizzontalmente. Tale banale logica non appartiene ai luminari di cui sopra.

Davide Carrera in assetto costante – Foto: © Alberto Balbi

Sempre i professori della scienza apneistica, affermano che sarebbe pericolosissimo e stupido il ‘cubo’, poiché non terrebbe conto dell’abbassamento di pressione dovuto alla diminuzione della profondità (da -15 alla superficie), che farebbe crollare la pressione parziale d’ossigeno nell’organismo di chi pratica il JB. Incredibile quest’affermazione, affascinante quanto stupida.
Beh, anche questa sciocchezza non vale la carta dov’è impressa, e da sola esprime tutta la valenza culturale di questi luminari, poiché appare evidente anche al più ignorante del mondo nelle cose legate all’apnea ed alla subacquea in genere, dotato di sufficiente intelligenza e normale acume logico, che l’abbassamento di pressione parziale di 1,5 ATA cui deve esporsi un atleta che pratica il JB, è minore della differenza di pressione cui deve sottoporsi un apneista che pratica l’assetto costante, che sarà, come è noto, di 10,3 ATA (paragono la prova dei campionissimi di JB con quella dei campionissimi che praticano l’assetto costante).
Analizziamo insieme le prove records di Marina Kazankova nello JB e di Martin Stepanek nel costante.
Immaginiamo i due atleti scendere insieme, seguiamoli con la fantasia, la prima si ferma a -15 continuando la sua prova orizzontalmente, attorno ad un quadrato di 15 mt di lato ma a pressione assoluta costante. Il secondo, invece, scende ancora e va a raggiungere i -103 mt.
Eccoli raggiungere la metà della prova, Marina avrà percorso circa 76 mt di cui i primi da 0 a -15 e tutti gli altri alla profondità di -15, Martin invece, ha pinneggiato verso l’abisso dei -103 mt, si gira ed inizia la parte più ardua che un atleta apneista conosca.
La risalita da -103 mt di profondità, sopra di lui una colonna d’acqua che gli oscura il cielo’
Attorno a lui una mostruosa pressione di 11,3 ATA.
Continuano ambedue la prova e raggiungono quasi la fine, sono ambedue a -15 mt.
Marina, dopo per aver percorso 137,34 mt (di cui poco più di 125 mt alla profondità di -15) e Martin dopo averne percorsi addirittura 191 mt (di cui 176 mt fra i -15 ed i -103).
Affrontano gli ultimi e pericolosi 15 metri dei loro record ed entrambi concludono positivamente la loro performance.
C’è forse uno stupido fra loro?
No, sono ambedue degli straordinari atleti, li applaudo entrambi.
E’ vero, esistono politici IDIOTI, sappiate voi capire dove sono e quali mistificazioni sono in grado di produrre.
Sono gli atleti che devono interpretare le regole ed essere attenti ai rischi, nessun pilota di F1 troverà mai scritto sul regolamento o sul cruscotto della propria auto quando è il caso di frenare’
Ai politici il compito di assumersi con responsabilità l’onere delle proprie scelte nella speranza di trovare sulla propria strada avversari corretti che amano lo sport e non truccano le carte.
Se trovate truccatori diffidate di loro, come potrebbero proporvi cose serie se sono mistificatori incalliti?

Category: Editoriali

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *