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Mondiali Apnea Indoor: Inarrivabile Guerin Boeri, 300 metri in dinamica!

| 11 Giugno 2016 | 0 Comments

Dovremmo cominciare la cronaca della giornata conclusiva della nona edizione del Campionato Mondiale di apnea indoor, dedicata alla dinamica con monopinna, parlando della squadra femminile italiana capace di occupare le prime sei piazze della classifica finale.

Guerin Boeri (foto S. Rubera)

Guerin Boeri (foto S. Rubera)

Ma questo straordinario risultato viene messo in secondo piano dalla prestazione del francese Arthur Guerin Boeri, capace di raggiungere la barriera dei 300 metri in apnea con una lenta nuotata durata quasi quattro minuti e mezzo, strappando al connazionale Alex Duvivier il record mondiale stabilito lo scorso anno con 294,18.

Un gesto tecnico perfetto, lento ed elegante, che al termina ha lasciato in molti l’impressione che l’atleta transalpino avesse ancora fiato ed energie per effettuare anche la sesta virata.

Emozionanti gli ultimi metri, con tutto il pubblico presente impegnato a sostenere con il battito ritmico delle mani lo sforzo di Boeri fino all’esplosione finale.

In questa gara da uomini anfibi gli atleti italiani si sono comportati ottimamente guadagnando una medaglia di bronzo con Luciano Morelli, uscito dopo 250 metri, e piazzando al quarto e quinto posto, rispettivamente, Aldo Stradiotti (239, 40) e Alessandro Zaccheo (235.78).

Davanti a loro solo il russo Aleksander Kostyschen, argento con 272,75 metri.

Tornando a parlare della gara femminile, si è trattato di un copione già scritto Alessia Zecchini a conquistare l’ennesimo titolo e relativo record mondiale chiudendo i 250 metri e superando sia il precedente record CMAS di 244,38 stabilito da Ilaria Bonin, assente in questa rassegna iridata, a Tenerife nel 2014 ma anche il record AIDA.

La squadra femminile di dinamica

La squadra femminile di dinamica

Tutta la gara femminile è stata di altissimo livello tecnico, con le prime cinque classificate che hanno ottenuto misure superiori ai 200 metri, e il terzo duello sul filo dei decimetri tra Cristina Rodda e Tiziana De Giulio, impegnate a sorpassarsi a vicenda gara dopo gara.

Le medaglie predisposte dalla CMAS per questo Monndiale (foto S. Rubera)

Le medaglie predisposte dalla CMAS per questo Monndiale (foto S. Rubera)

Oggi l’argento se lo è guadagnato la Rodda, scivolata fino a 219,70, poche spanne davanti alla De Giulio (219,03).

Alle loro spalle, a testimonianza di un movimento in grande crescita, Livia Bregonzio (209,38), a lungo in testa, Tatiana Di Poi (200,00), non proprio soddisfatta della sua prestazione, e la giovane e versatile Martina Mongiardino, in grado di passare dall’endurance alla dinamica ottenendo comunque ottimi risultati.

Per l’Italia il Campionato Mondiale si chiude con un bilancio lusinghiero fatto di ben 5 ori, con altrettanti record mondiali, 5 argenti e 8 bronzi.
Abbiamo chiesto a Monica Barbero, al secondo anno nel ruolo di Diretto Tecnico della squadra indoor, un breve commento.

Ballo finale con staff di assistenza ed atleti (foto S. Rubera)

Ballo finale con staff di assistenza ed atleti (foto S. Rubera)

Si tratta di un risultato al di là di ogni più rosea aspettativa. Alla vigilia pensavo che un Mondiale in casa potesse essere fonte di distrazione per gli atleti ed invece tutta la squadra ha dimostrato in ogni occasione, prima e durante la manifestazione, dentro e fuori dalla vasca, una determinazione ed un affiatamento determinanti per questo risultato.

Nelle specialità dinamiche, le ragazze hanno dimostrato di essere di un livello superiore alle avversarie mentre a livello maschile al momento alcune nazioni sono più avanti ma in Italia è in corso un ricambio generazionale che sicuramente porterà i sui frutti nel giro di un paio d’anni”.

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