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Nuova AMP in Sardegna


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I pescatori chiedono poi al Ministero di vietare la raccolta dell'oro spinoso agli sportivi e di poter installare sopra le barche un localizzatore, proprio per essere rintracciati in qualsiasi momento.

 

Non solo chiedono di pescare in AMP, ma chiedono anche l'esclusiva. Già, perchè notoriamente il mare è di loro proprietà. Certo che hanno la faccia come il culo... <_>

Per gli sportivi quasi quasi proporrei anche il braccialetto elettronico, non sia mai che il localizzatore sulla barca possa smettere di funzionare...

Modificato da g.doddis
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Ma una legge seria, che a favore del mare obbligasse i pescatori (anche con finanziamenti mirati, non alla c@**o come per le amp che se li sputtanano abbbestia) alla riconversione a progetti di allevamento no?

Ma questi due del PD e i verdacci che se li in@@@ano hanno idea di cosa E' il mare?

Lo dico sempre ma appena posso glielo caccio in culo all'italia..possibile che in Spagna le riserve sono fatte bene e quando metti la testa sott'acqua di pesce ne vedi tanto? e loro pescano, hanno una flotta da paura sparsa per il mondo (rovinando poi altri mari tipo indonesia ecc.ecc.)

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I ricci poi meritano un discorso a parte. In poco più di 10 anni circa 180 "professionisti", di cui 3/4 di Cagliari o meglio di Sant'Elia, hanno fatto tabula rasa della cosiddetta risorsa riccio di mare tanto che ANCHE la Regione Sarda ha raccolto il grido di dolore che si leva dai fondali isolani, riducendo le quote giornaliere, da 1.500 a 1.000 (SIC) e stanziando 100.000 euro per il monitoraggio della filiera (consulenze ai soliti noti?). A sentire le associazione di categoria, altra novità, chiaramente la colpa è degli "irregolari" e degli sportivi. Per questi ultimi la quota giornaliera è da tempo fissata in 50 esemplari che si possono raccogliere solo il sabato, domenica e festivi. I non meglio identificati "irregolari" non sono altro che professionisti non in regola, anzi, scusate il gioco di parole, fuori da tutte regole, ben organizzati, con vedette a terra e imbarcazioni appoggio e che spesso operano di notte. E' evidente come in questo contesto sia fondamentale l'azione di controllo dell'attività di raccolta dei ricci (per carità non usiamo il termine pesca), infatti, quest'anno, la Guardia Forestale Regionale non ha avuto disposizioni in merito e detto controllo è stato deputato esclusivamente alla Guardia Costiera. Infine, per la cronaca, al mercato cagliaritano di San Benedetto, il bicchierino di polpa di riccio ha quasi triplicato la "quotazione" rispetto all'anno passato, superando i 20€. Altro che rispetto della risorsa, è guerra...

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Alessandro,

 

Purtroppo la mia esperienza diretta con l'AMP di Capo Testa-Punta Falcone mi ha insegnato non solo che della salvaguardia dell'ambiente, a chi legifera sulle AMP, non importa un fico secco (cosa che ormai si sa da decenni), ma anche che gli enti "scientifici" come l'ISPRA che dovrebbero fornire un parere indipendente e obiettivo su ciascuna AMP, di scientifico, obiettivo, e indipendente non hanno nulla. Tali enti sono il braccio pseudo-scientifico utilizzato come foglia di fico per mascherare gli interessi personali che sono dietro ad ogni AMP, purtroppo pagati coi soldi delle tasse di tutti. Sono tutti conniventi, dal primo all'ultimo.

 

Non ci vuole un esperto in protezione ambientale per capire che se permetti la pesca professionale e limiti quella ricreativa non proteggi un piffero. Anzi, l'unica cosa che proteggi sono gli interessi economici dei professionisti, trasformando di fatto un tratto di mare che appartiene a tutti in una riserva di pesca privata per chi nel mare vede solo e unicamente una fonte di guadagno da sfruttare con ogni mezzo fino all'esaurimento delle risorse.

 

Ma tant'e', questo concetto e' incomprensibile a chi legifera e all'ISPRA.

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Che poi, anche tra i "regolari" é pieno di gente che fa la cresta. Senza controlli é inutile ridurre le ceste, tanto esattamente come prima, chi vuole fare il furbo arriva a terra, scarica, il furgone compiacente preleva, e si parte per un nuovo giro...2,3,4 volte al giorno...

 

:bye:

Questo è vangelo. Parlo del Golfo di Oristano, con l'apertura della stagione, nello scivolo attiguo allo stabilimento Nieddittas, si installa un caravan serraglio di gypsies-arrizzoneris-professionisti-casteddaius, che s'impadronisce di fatto dello scivolo, che è "a gratis", limitando, se non impedendo, l'utilizzo ad altri. Il traffico di furgoni è un via vai continuo. Chiaramente i controlli arrivano alla fine dell'orario consentito e non all'inizio.

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Questo è vangelo. Parlo del Golfo di Oristano, con l'apertura della stagione, nello scivolo attiguo allo stabilimento Nieddittas, si installa un caravan serraglio di gypsies-arrizzoneris-professionisti-casteddaius, che s'impadronisce di fatto dello scivolo, che è "a gratis", limitando, se non impedendo, l'utilizzo ad altri. Il traffico di furgoni è un via vai continuo. Chiaramente i controlli arrivano alla fine dell'orario consentito e non all'inizio.

 

Poi capita che, magari di notte, qualche grosso autotreno carico di terra o massi, sbagli manovra rovesciando il carico e rendendo impossibile l'utilizzo dello scivolo...infatti è notorio che lo sfruttamento indiscriminato della risorsa incide notevolmente sulla "distrazione" del camionista di turno... :devil:

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SIamo allo sbando. Ieri Lineablu ha fatto un servizio sulla pesca artigianale in Molise, a Termoli. Il tema "nuovo" è consorziare i pescatori per chiedere di assegnare in via ESCLUSIVA alla pesca professionale un tratto di mare (a un miglio da riva una zona di sassi ) e il "capo" della coop della zona sosteneva che in questo modo si difende il mare.

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