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Posidonia Bianca...qual'è il motivo?


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Ieri, nonostante il temporale e le onde di un metro non ho resistito alla voglia di farmi un giretto in acqua....non sto neanche a dire che di prede denge non c'era neanche l'ombra ma mi ha colpito una cosa:

 

nella mia zona le praterie di posidonia costituiscono l'70% dei fondali, mentre vagavo su una delle tante praterie scrutando il fondo (4m circa) dalla superficie noto una chiazza di circa 40m di diamentro in cui la posidonia era bianca, morta....tristissima visione.... a che cosa può essere dovuto??...è possibile che i polpari che usano lo zolfo, in gergo "silestro" abbiano causato la morte delle piante???

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Lo zolfo viene emesso dai vulcani e ci sono sia enormi vulcani subaquei sul fondo del Mediterraneo che vulcani emersi con bocche eruttive sottomarine dette "fumarole". Se lo zolfo che ha ucciso la posidonia non è stato gettato a mare da qualche sconsiderato per motivi sconsiderati, allora l'ipotesi più probabile che resta in piedi suggerisce che quello zolfo provenga da qualche "fumarola" più o meno abissale attiva e attualmente in eruzione. Per esempio lo Stromboli ha euttato grandi quantità di zolfo gassoso il 12 aprile e se lo zolfo gassoso gorgoglia in acqua di mare diventa una soluzione di acido solforico che potrebbe avere sbiancato la posidonia sulle coste della Sicilia del Nord. Il rasoio di Occam non perdona mai...o quasi mai... :bag:

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Lo zolfo viene emesso dai vulcani e ci sono sia enormi vulcani subaquei sul fondo del Mediterraneo che vulcani emersi con bocche eruttive sottomarine dette "fumarole". Se lo zolfo che ha ucciso la posidonia non è stato gettato a mare da qualche sconsiderato per motivi sconsiderati, allora l'ipotesi più probabile che resta in piedi suggerisce che quello zolfo provenga da qualche "fumarola" più o meno abissale attiva e attualmente in eruzione. Per esempio lo Stromboli ha euttato grandi quantità di zolfo gassoso il 12 aprile e se lo zolfo gassoso gorgoglia in acqua di mare diventa una soluzione di acido solforico che potrebbe avere sbiancato la posidonia sulle coste della Sicilia del Nord. Il rasoio di Occam non perdona mai...o quasi mai... :bag:

 

ho inteso il senso del tuo messaggio...... grazie....

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Potrebbe trattarsi di una colonia di briozoi Electra posidoniae. Se così fosse, comunque, le piante ospitanti non dovrebbero essere morte...

Modificato da g.doddis
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Potrebbe trattarsi di una colonia di briozoi Electra posidoniae. Se così fosse, comunque, le piante ospitanti non dovrebbero essere morte...

Giusta osservazione! Non mi sono mai posto il problema e perciò io supporrei che la posidonia quando muore si debba staccare dal fondo a causa della marcescenza di rizoma e radici. In effetti le posidonie sono piante floreali vere e proprie e come tali si devono comportare anche da morte quindi le posidonie morte dovrebbero essersi distaccate dal fondale. Esperimento assai facile sarebbe poterne strappare una per verificare la saldezza del rizoma... -_-

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Potrebbe trattarsi di una colonia di briozoi Electra posidoniae. Se così fosse, comunque, le piante ospitanti non dovrebbero essere morte...

Esperimento assai facile sarebbe poterne strappare una per verificare la saldezza del rizoma...

...e l'eventuale presenza dei briozoi aggrappati alle foglie. ;)

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Ho trovato questo link con delle foto bellissime di briozoi. Electra posidoniae colonizza le foglie della posidonia in modo da non ucciderla. La colonia forma una geometria a "tela di ragno" sulle foglie che consente comunque alla pianta di conservare la capacità di fotosintesi clorofilliana. In pratica vista da vicino la posidonia colonizzata da electra dovrebbe restare sempre molto più verde che bianca. Vista dalla barca le colonie si presentano come macchie bianche circolari ma in acqua il verde predomina sul bianco. Se la posidonia fosse uccisa dallo zolfo invece dovrebbe essere tutta bianca. Insomma..dovrebbe bastare un'immersione per vedere se si tratta di silestro o no. Per inciso..Electra Posidoniae è una specie rara o considerata tale quindi se si trattasse di grandi colonie sarebbe una gran bella notizia.

 

http://www.naturamediterraneo.com/Public/data8/stanley/DSCF9071.JPG_201281142151_DSCF9071.JPG

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Sempre dallo stesso sito, questa dovrebbe essere un'immagine di posidonia colonizata da Electra posidoniae:

 

http://www.alessandrofalleni.com/home/images/sezione_marina/01_PIANTE/Posidonia%20Oceanica.jpg

 

Comunque, per quanto riguarda la mia esperienza (Calabria, Croazia), non direi proprio che questo briozoo sia poi così raro. Nella stragrande maggioranza dei casi trovo sempre la posidonia in questo stato.

 

:bye:

Tano

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Beh.. mi attengo a quello che riportano i siti specializzati. Sarà forse che se la stessa posidonia è seriamente minacciata di estinzione allora sono minacciate pure le specie animali a lei simbiotiche. Del resto gli areali della posidonia stessa sono abbastanza limitati.

 

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/f/f1/Posidonia_oceanica_range_map.png/800px-Posidonia_oceanica_range_map.png

In pratica la posidonia vive solo nel Mediterraneo e nel Mar di Tasmania (cioè dall'altra parte del pianeta) ed è ovvio che oramai si è diversificata in sottospecie di posidonia abbastanza diverse tra loro e quasi sicuramente non più interfertili sebbene siano ancora abbastanza somiglianti tra loro. Il doppio areale remoto della posidonia (..12.000 km è quasi il massimo della distanza possibile sulla Terra! :bag: ) e la scarsa diversificazione delle sottospecie costituisce una prova lampante che i 2 mari una volta erano uniti e facenti parte di un unico enorme oceano estinto in cui prosperava il loro comune antenato.

La posidonia è una pianta antichissima quindi.. un vero fossile vivente.

A proposito di Electra...

 

http://www.naturamediterraneo.com/Public/data9/stanley/20121115175959_Calcar%20Alga.JPG

 

http://www.naturamediterraneo.com/Public/data9/stanley/201211151820_calcare%20Alga.JPG

 

Non sono spugne! E' sempre electra che ha colonizzato anche qualcosa che era già sul fondo. :boxed:

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sulle foglie di posidonia c'è un vero e proprio ecosistema, il ciclo annuale vede il rinnovamento dei popolamenti secondo modalità abbastanza regolari che vedono prima l'insediamento di batteri che formano una patina che facilità l'insediamento di molte specie algali le quali mutano il colore della posidonia in base alle specie coinvolte, si possono trovare anche minuscoli bottoncini anch'essi di colore bianco (ascidie del genere botryllus) piccoli policheti, alghe brune, gasteropodi (gibbula) etc.. una curiosità: la famosa spiaggia rosa della sardegna è dovuta ad un piccolo foraminifero, la Miniacina miniacea, che lì cresce abbondantemente anche alla base delle foglie della posidonia e si accumula poi nella spiaggia

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sulle foglie di posidonia c'è un vero e proprio ecosistema...

Verissimo. Alcune delle spiagge più belle del Mediterraneo esistono solo grazie alla posidonia e alle specie che ha ospitato nel corso di milioni di anni. Se muore la posidonia muore il Mediterraneo quindi fate benissimo a vigilare sulla sua salute perchè se la posidonia stà bene allora anche il pesce che ospita stà bene ma se la posidonia soffre allora pure il pesce soffre. E noi non vogliamo far soffrire niente e nessuno :thumbup:

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sulle foglie di posidonia c'è un vero e proprio ecosistema...

Verissimo. Alcune delle spiagge più belle del Mediterraneo esistono solo grazie alla posidonia e alle specie che ha ospitato nel corso di milioni di anni. Se muore la posidonia muore il Mediterraneo quindi fate benissimo a vigilare sulla sua salute perchè se la posidonia stà bene allora anche il pesce che ospita stà bene ma se la posidonia soffre allora pure il pesce soffre. E noi non vogliamo far soffrire niente e nessuno :thumbup:

......fortunatamente per il mediterraneo la posidonia non è commestibile !!! :D

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Questo sito così riporta:

 

"..Le praterie hanno un ruolo fondamentale nell'ecosistema del bacino mediterraneo. In primo luogo è uno dei produttori primari di ossigeno (circa 14l/mq/anno) e di sostanze organiche (circa 20 t/ha/l'anno), inoltre è fondamentale per la sopravvivenza di numerose specie di pesci, molluschi, echinodermi e crostacei, costituendo il riparo ideale per questi organismi marini che trovano tra le sue fronde, condizioni ottimali per la riproduzione e l'alimentazione, parte della quale è costituita dalle foglie stesse della pianta e dagli "epifiti" che vivono adesi ad esse e ai rizomi. La Posidonia inoltre attenua i fenomeni erosivi del mare sulle coste, infatti il movimento delle foglie rallenta il moto ondoso creando una vera e propria barriera. Nonostante tutte queste caratteristiche positive, nel bacino del Mediterraneo si sta assistendo ad una progressiva regressione delle praterie dovuta a fattori diversi. Oltre alla competizione con le alghe invasive alloctone, Caulerpa racemosa e Caulerpa taxifolia, contribuiscono al regresso della specie, con effetti altamente destabilizzanti per l'equilibrio dell'intero ecosistema marino, altri importanti fattori di disturbo, come la cementificazione delle rive, l'inquinamento, gli effetti dannosi delle reti "a strascico", gli ancoraggi, ecc..."

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  • 4 settimane dopo...

Scusate l'insistenza ma secondo me la difesa delle praterie di posidonia è il nodo principale della difesa dell'ambiente marino a noi caro e per questo motivo che insisto su questo argomento. Riguarda tutti, anche coloro che non pescano corvine e saraghi proprio perchè le praterie di posidonia sono il cuore stesso dell'ecosistema Mediterraneo: senza posidonia il Mediterraneo cessa di esistere per diventare o un' insenatura semi-desertificata dell' Atlantico o un annesso del Mar Rosso. Qualcosa non và come deve nel Mare Nostrum e ciò succede solo da pochi anni. L'inquinamento ambientale dovuto alle attività umane e il cambiamento del clima sono cause note ma che non bastano da sole a spiegare il perchè di un deterioramento così rapido dell' ecosistema Mediterraneo.

 

Questo vecchio documento già spiegava molte realtà volutamente ignorate dai media.

 

Questa immagine termografica delle acque superficiali del Mediterraneo orientale spiega benissimo chi è il principale killer della Posidonia:

 

Il Canale di Suez! I dragaggi e la rimozione delle chiuse realizzati dopo il conflitto del 1974 per permettere il transito delle superpetroliere stanno uccidendo il Mediterraneo nel silenzio e nell'indifferenza generali.

 

http://www.cls.fr/images/oceano/projets/mfspp/maps/hdf/sst/SSTE18393.gif

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C'è però una imprecisione nella termografia così come è stata pubblicata: il colore bianco non esisterebbe ma altro non sarebbe che il nero cancellato con il metodo del "canale ad alfa" da uno stupido software che in automatico cambia il colore per risparmiare inchiostro quando si stampa l'immagine su carta. Quindi l'immagine "vera" sarebbe questa ottenuta semplicemente sostituendo il bianco con il nero.

Non è una fesseria...il nero equivale ad una temperatura superficiale prossima a 6°C mentre il rosso scuro indica una temperatura superficiale prossima a 21°C. Quindi man mano che ci si allontana da Suez la temperatura scende da 21°C di ben -15°C fino a 6°C che sembra fosse la temperatura media delle acque superficiali del Mediterraneo Occidentale.

Se aggiungete che l'immagine è stata ripresa a mezzanotte dell' 11 maggio (cioè di notte e in un giorno qualunque a mezza primavera) allora chiunque capirebbe che in un mare di acqua a 6°C si immette letteralmente un'altro mare più caldo di ben 15°C.

Questo fatto innegabile spiega non solo perchè l'ecologia del Mediterraneo è stressata e sotto attacco ma anche perchè tutta la metereologia d' Europa viene stravolta e tropicalizzata da questa enorme massa d'acqua calda spostata in posti dove prima non c'era o ce ne era di meno.

Non ci vuole un genio per capirlo eppure di questo disastro non ne parla nessuno neppure in ambito scientifico. Troppa gente fà finta di non vedere.

http://s10.imagestime.com/out.php/i864669_SSTE18393.png

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