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Imparare si può, ve lo assicuro


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Nei primi 20 anni di pesca in apnea ho sempre pescato invariabilmente all'aspetto in basso e medio fondale. La maggior presenza di prede al libero soprattutto nei primi anni mi assicurava chance di cattura anche con questo approccio un po' acefalo :-) e a dispetto della mia predisposizione a "resettarmi" dopo ogni pescata, memorizzando solo le "macro-zone" dove avevo fatto bene e quelle in cui, invece, mi ero profuso in ripetuti cappotti.

 

Da quando ho ripreso l'attività a fine 2010 ho cambiato totalmente registro, favorito anche dal fatto che quando ho ripreso ero totalmente fermo da più di due anni.... quindi ho dovuto "ricominciare tutto da capo".

 

Ho iniziato rimettendo il vecchio disco, e i risultati erano inizialmente disarmanti: cappotti a go-go!!!! Poi ho avuto la fortuna di poter tornare a pescare assiduamente con mio fratello Max, che conosce i fondali della zona in modo sopraffino e mi ha saputo guidare in un percorso di rinascita piscatoria che ad oggi continua a regalarmi grandi soddisfazioni e belle catture.

 

Dopo aver affinato l'aspetto, che oggi pratico con più attenzione e solo dove i vari segnali mi indicano che è il caso di tentare, ho approfondito le varie tecniche, lasciando per ultima quella che storicamente mi è risultata più ostica: la pesca in tana!

 

Questa settimana siamo stati in mare insieme due volte dopo il fermo dovuto al periodo gelido: martedì e ieri. Il periodo è quello delle spigole, ma anche dei saraghi.... e in queste due pescate con Max sono riuscito a metterne in cavetto cinque, di cui due decisamente belli: martedì uno da chilo e ieri uno da 6-7 etti: tutto in tana. Ieri all'Argentario mi sono imbattuto in vari saraghi che nuotavano in branchetti nel bassofondo, pesci molto difficili che tentano subito di prendere il largo per sottrarsi alle attenzioni poco amorevoli dei pescasub. Mettendo in atto i suggerimenti di Max sono riuscito a farne intanare quattro in totale, riuscendo poi a completare la cattura tre volte. In un caso ho dovuto spostare due sassoni per infilare il mio 55 a elastici armato di fiocina, un po' ingrombrante in certi casi, e a estrarre il pesce dopo la fiocinata solo con una lunga operazione (il buco da cui si era infilato di taglio era più piccolo del pesce!).

 

Chiaramente una bella spigola o un'orata non mi avrebbero certamente fatto schifo (ieri ho avvistato una sola spigola da chilo e due oratelle una da 300 gr e una da 5-600, ma non c'è stato modo di portarle a tiro) però devo dire che queste catture mi hanno riempito di soddisfazione, perché dimostrano che anche a 42 anni suonati e dopo oltre 20 anni di vizi è possibile riprendere la retta via e migliorare le proprie prestazioni, in modo da rendere la pratica della passione pienamente soddisfacente quando non esaltante.

 

Il tutto, sia chiaro, in pochi metri d'acqua: se martedì sono andato ad affacciarmi in 10 metri per prendere due saraghi, ieri tutte le catture sono avvenute in 5 metri d'acqua al massimo...

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in merito a questa discussione vorrei chiedervi.....come vi approcciate alla pesca in tana...io pesco sempre all'aspetto e all'agguato da quando sono passato all'arbalete e ho lasciato la tana solo ad eventuali occasioni (proprio quando vedo il pesce in tana) ma non cerco mai questa pesca nonostante il fatto che sia redditizia in termini di catture.... la domanda che vi pongo da inesperto....quale tana scegliere per non fare un sali e scendi continuo che porterebbe anche ad un disturbo del pesce....? ci sono segnali....? o a istinto?

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Io ho come Girgio conosciuto la tana tardi e me ne pento, amaramente.

Si tratta solo di un'opportunità in più e non di rinunciare a qualcosa!!

 

Io non l'ho ancora conosciuta e se non trovo qualcuno che mi fa vedere come si fa non mi ci metto neanche. Ho provato qualche volta, ma con pessimi risultati; secondo me, al contrario di quello che dicono in molti, è più difficile di altre tecniche quali l'aspetto. Poiché è imposibile guardare in tutti i buchi, se non sai come cercare quello "buono" ti spolmoni senza risultati

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in merito a questa discussione vorrei chiedervi.....come vi approcciate alla pesca in tana...io pesco sempre all'aspetto e all'agguato da quando sono passato all'arbalete e ho lasciato la tana solo ad eventuali occasioni (proprio quando vedo il pesce in tana) ma non cerco mai questa pesca nonostante il fatto che sia redditizia in termini di catture.... la domanda che vi pongo da inesperto....quale tana scegliere per non fare un sali e scendi continuo che porterebbe anche ad un disturbo del pesce....? ci sono segnali....? o a istinto?

pescare in tana è un'arte. Difficilissima da spiegare e da praticare. Uno pensa che un pesce in tana sia catturato. prima bisogna trovarcelo e poi...

provatela, provatela...

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