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"rompere Il Fiato"


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Adesso non mi ricordo la frase esatta, comunque guardando uno dei suoi video, Tiveron ha detto una cosa che mi ha colpito a proposito delle immersioni. La sostanza è questa: che dopo le prime apnee si stimola la milza a produrre più globuli rossi e questo spiega perché le prime apnee effettuate appena si entra in acqua sono generalmente molto più brevi. Avevo sempre pensato che il rompere il fiato come si dice in gergo fosse una cosa più psicologica, legata all'abitudine all'acqua (o tutt'al più un fatto spiegabile col riflesso d'immersione), invece è questa la spiegazione scientifica? :bye:

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esattamente così come detta dal Robertone Tiveron: tra gli adattamenti all'immersione vi è la "splenocontrazione" (spremitura della milza) che ha appunto la finalità di immettere nella circolazione un maggior numero di glbuli rossi per favorire una maggiore ossigenazione dei territori cerebrali.

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...la frase ha ancora più senso se la si abbina a quello che Roberto faceva in quel momento nel video (stiamo parlando dell'ultimo edito Tec. Tot. 1 pesca nel basso fondo) in buona sostanza Tiveron indica la pesca in acque basse anche come fase propedeutica alla pesca a quote più importanti, consentendo al fisico (con i primi tuffi) di adattarsi gradualmente all'atto venatorio in apnea!

 

Più che di "rompere il fiato" Roberto dice sempre (anche durante le sedute di allenamenti) che il gesto apneistico va "preparato" tramite una fase di riscaldamento (perdonate il termine poco scientifico) proprio come una qualsiasi altra attività fisica (ovviemante con specifiche uniche nel suo genere).

 

Ma quanto so bravo come allievo?? :D

 

Riuscissi a mette in pratica la metà delle cose che imparo a quest'ora Pipin lo lasciavo sulla tangenziale!! :devil::laughing::laughing:

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ecco bravo diglielo che più durano meglio è (se i contenuti ci sono) perché molti credono il contrario.... :(

 

Cioè? Pensano che troppo lungo annoia lo spettatore? Che cavolata, mica è uno spot pubblicitario.

(chiedo scusa al prof. Malpieri per la digressione che non c'entra nulla con i temi medici) :bye:

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esattamente così come detta dal Robertone Tiveron: tra gli adattamenti all'immersione vi è la "splenocontrazione" (spremitura della milza) che ha appunto la finalità di immettere nella circolazione un maggior numero di glbuli rossi per favorire una maggiore ossigenazione dei territori cerebrali.

 

Cos'e' esattamente che induce la splenocontraqualcosa? L'apnea o la profondità? Dalla risposta del doc immagino la profondità, ma in quel caso come mai un fenomeno simile alla "rottura del fiato" si ha anche in statica?

 

Songo curioso

 

Z, che questo forum e' meglio di Quark :)

Modificato da Massimo Malpieri
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.....Cos'e' esattamente che induce la splenocontraqualcosa? L'apnea o la profondità? Dalla risposta del doc immagino la profondità, ma in quel caso come mai un fenomeno simile alla "rottura del fiato" si ha anche in statica?

 

Songo curioso

 

Z, che questo forum e' meglio di Quark :)

 

 

la spremitura della milza è uno degli adattamenti provocati dal diving reflex o riflesso di conservazione dell'ossigeno (riflesso che si origina dal contatto del viso con l'acqua per differenza di temperatura) ed ha la finalità di immettere nella circolazione i globuli rossi di riserva, al fine di far affluire più ossigeno al cervello.

Non è la profondità ma il contatto con l'acqua che lo scatena ed avviene già in superficie con l'ingresso in acqua

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Prof,quindi diciamo che è la stessa cosa che succede durante un allenamento......mi spiego meglio....pratico il nuoto a livello agonistico da parecchi anni,le prime volte,durante allenamenti estenuanti,arrivavo per così dire,a "rompere il fiato" all'ultimo,praticamente alla fine dell'allenamento (..a dire il vero alcune volte neanche ci riuscivo...). Adesso la cosa è notevolmente cambiata,cioè riesco a rompere il fiato quasi subito...più esattamente succede questo: la prima fase di allenamento è quella del riscaldamento,dove si parte in scioltezza senza forzare.....nella seconda fase si passa ad un allenamento un pò più sostenuto.....quì accuso parecchia fatica,se mi fermo và tutto a farsi benedire.....se resisto a questa fatica anche solo per qualche minuto poi vado come un treno,riesco a fare meno atti respiratori e ho un senso di benessere che mi porta a non accusare più la fatica....l'estate scorsa,durante una pescata (....di ben 6 ore!!) mi è successa la stessa identica cosa....all'inizio le apnee erano brevi (...pescata in basso fondo,parliamo di quote intorno ai 6\7 metri....) e man mano che salivo e scendevo sentivo sempre di più la fatica,fino a quando ho rotto il fiato....da quel momento ho iniziato non solo a non sentire la fatica ma anche ad aumentare i tempi di apnea in modo sbalorditivo....ovviamente per mantenere questo stato fisico uno dovrebbe comunque cercare di arrivare sempre a rompere il fiato,altrimenti il corpo perde l'abitudine,giusto?.........ringrazio anticipatamente per le sue risposte......mitico Prof.... ;)

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.....Cos'e' esattamente che induce la splenocontraqualcosa? L'apnea o la profondità? Dalla risposta del doc immagino la profondità, ma in quel caso come mai un fenomeno simile alla "rottura del fiato" si ha anche in statica?

 

Songo curioso

 

Z, che questo forum e' meglio di Quark :)

 

 

la spremitura della milza è uno degli adattamenti provocati dal diving reflex o riflesso di conservazione dell'ossigeno (riflesso che si origina dal contatto del viso con l'acqua per differenza di temperatura) ed ha la finalità di immettere nella circolazione i globuli rossi di riserva, al fine di far affluire più ossigeno al cervello.

Non è la profondità ma il contatto con l'acqua che lo scatena ed avviene già in superficie con l'ingresso in acqua

 

Interessantisimo :eek::eek::eek:

 

Prof. forse dico una baggianata, ma vorrei una conferma autorevole.

 

Io ad esempio sciacquo la maschera, la metto sul viso e poi mi immergo, specie in inverno, quindi a parte la zona della labra prima che il viso si bagni ci vuole un pochino e di solito "rompo il fiato per bene " dopo un oretta.

 

Se mi lavassi il viso con l'acqua di mare fredda, prima di immergersi, "romperei" il fiato prima ?

 

Grazie

Modificato da stilet
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.....Cos'e' esattamente che induce la splenocontraqualcosa? L'apnea o la profondità? Dalla risposta del doc immagino la profondità, ma in quel caso come mai un fenomeno simile alla "rottura del fiato" si ha anche in statica?

 

Songo curioso

 

Z, che questo forum e' meglio di Quark :)

 

 

la spremitura della milza è uno degli adattamenti provocati dal diving reflex o riflesso di conservazione dell'ossigeno (riflesso che si origina dal contatto del viso con l'acqua per differenza di temperatura) ed ha la finalità di immettere nella circolazione i globuli rossi di riserva, al fine di far affluire più ossigeno al cervello.

Non è la profondità ma il contatto con l'acqua che lo scatena ed avviene già in superficie con l'ingresso in acqua

 

 

 

Che lei sappia, ci sono invece dati sul fatto che nell'apneista lo stimolo ipossico (tramite eritropoietina) induca alla fine un aumento dell'emoglobina?

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Che lei sappia, ci sono invece dati sul fatto che nell'apneista lo stimolo ipossico (tramite eritropoietina) induca alla fine un aumento dell'emoglobina?

 

Per quanto ne so io (ovviamente aspettiamo una eventuale conferma o smentita dal Prof) lo stimolo ipossico dovuto all'apnea non dovrebbe essere sufficiente a modificare sensibilmente la produzione, e quindi il numero, di eritrociti. Infatti l'EPO viene prodotta soprattutto in seguito a stimoli ipossici di varia natura. Nel caso dell'apnea questi stimoli hanno una durata relativamente breve, visto che tra un tuffo e l'altro comunque si recupera in superficie e, soprattutto, trascorse quel paio d'ore di pesca, si torna "con i piedi per terra" e quindi lo stimolo cessa. :bye:

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Che lei sappia, ci sono invece dati sul fatto che nell'apneista lo stimolo ipossico (tramite eritropoietina) induca alla fine un aumento dell'emoglobina?

 

Per quanto ne so io (ovviamente aspettiamo una eventuale conferma o smentita dal Prof) lo stimolo ipossico dovuto all'apnea non dovrebbe essere sufficiente a modificare sensibilmente la produzione, e quindi il numero, di eritrociti. Infatti l'EPO viene prodotta soprattutto in seguito a stimoli ipossici di varia natura. Nel caso dell'apnea questi stimoli hanno una durata relativamente breve, visto che tra un tuffo e l'altro comunque si recupera in superficie e, soprattutto, trascorse quel paio d'ore di pesca, si torna "con i piedi per terra" e quindi lo stimolo cessa. :bye:

 

 

Sì è molto probabile che sia così in effetti!

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