Francesco Giardina Inviato Ottobre 23, 2006 Segnala Condividi Inviato Ottobre 23, 2006 "Dispnea" chi la conosce....???? <{POST_SNAPBACK}> Si la conosco ma che vordi' centrano i richiami guttorali ??? <{POST_SNAPBACK}> penso che intendesse "senza apnea"... ma mi sfugge il fine ultimo. forse per affondare più facilmente e silenziosamente? <{POST_SNAPBACK}> Vito hai fatto centro..... Questa tecnica mi consente di appostarmi sul fondo senza neanche fare la cavolta...risultando estremamente silenzioso e non perdendo di vista il pesce dato che cio' avviene in posizione "orizzontale"......... i pregi sono: silenziosita , possibilita' di variare assetto senza dover aggiungere o toglire pesi......difetti: autonomia ridotta.....profondita da 0 a 3 - 4 m max non di piu' , oltre non ha senso oltre che essere pericoloso..... Francesco. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Antony Inviato Ottobre 23, 2006 Segnala Condividi Inviato Ottobre 23, 2006 Preferisco pero' fare la capovolta Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Vito Semeraro Inviato Ottobre 24, 2006 Segnala Condividi Inviato Ottobre 24, 2006 Ecco... a te ti farebbe bene. Così eviti di metterti due ordigni chiamati cinture. Oltre allo schienalino. Integralista sugnu! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Rijkaardt Inviato Ottobre 25, 2006 Autore Segnala Condividi Inviato Ottobre 25, 2006 (modificato) LA TECNICA DEL RICCIO. In realtà il riccio è solo la cosa più probabile da trovare nelle immediate vicinanze, ma si possono usare anche conchiglie o granchi schiacciati, o pescetti di piccole dimensioni. Il riccio resta in ogni caso il più facile da reperire subito in acque basse, senza spostarsi troppo o diventare visibili, ed è facile da schiacciare (ma non triturare, eh?) anche col calcio del fucile contro la roccia. Questo l'antefatto. A volte capita di scorrere la costa con tutte le precauzioni, o procedere in acqua molto bassa, e scorgere pesce interessante da una certa distanza: specchiate di pesce bianco normalmente occupato a nutrirsi, che non si è ancora accorto della nostra presenza. Questo non è detto che capiti solo in acque basse: spesso succede anche in quelle alte, soprattutto scorrendo le pareti. Il problema è l'avvicinamento: la sensazione è che uscire allo scoperto o perfino solo muoversi, comprometterebbe l'agguato perchè è inevitabile che il pesce ci veda e quasi sicuramente fugga con 4 codate fatte bene. Non capita in tutte le situazioni, ma capita; e allora, oltre che alle proprie sensazioni, dopo aver studiato bene la propria posizione e quella del pesce, si aspetta per un po', immobili, che magari sia il pesce a venire verso il nostro nascondiglio. E l'esistenza di un nascondiglio a questo punto è una condizione essenziale perchè, per quanto possa essere assorto un pesce che mangia, è solo questione di secondi prima che ci individui direttamente o indirettamente, nel caso fossimo all'aperto. Possono verificarsi situazioni così: 1) noi stiamo all'ombra e il pesce sta al sole, ma lontanuccio 2) un branco di salpe (per esempio) o altri pesci poco interessanti, si frappone tra noi e l'obiettivo e ci sgamerebbe subito propagando l'allarme. 3) stiamo dietro una punta che ci ridossa dal mare e ci occulta alla vista, ma dietro la punta, dov'è il pesce, il mare è troppo mosso ed è impossibile accorciare le distanze senza farsi notare (frullio di pinne, scompostezza generale, etc) E così, via dicendo. Resta il fatto che il pesce rimane dov'è e noi non ci avviciniamo a tiro. A questo punto, si potrebbe tentare il lancio del riccio. Cercate un riccio o qualche altro "genere alimentare" (anche se il riccio alla fine se lo mangiano quasi tutti, e se non altro, calamita comunque l'interesse generale) e lo schiacciate col calcio del fucile. Non deve disfarsi in pezzi, altrimenti poi che lanciate? Deve invece cadere quasi sulla verticale del pesce con un piccolo tonfo, che spesso già basta per attirarne l'attenzione. Fatene una piccola scorta perchè non è detto che funzioni subito e, comunque, magari saranno necessari diversi lanci per riuscire a farlo venire vicino, come la scia di Pollicino. State attenti a non far sì che il vostro braccio al momento di lanciare si veda: soprattutto se risulterà in controluce! Considerate sempre il potere di rifrazione dell'acqua. E cercate di non fallire il primo lancio, che di solito è il più importante. Se funziona tutto, il pesce (metti caso un'orata o un sarago, anche se in realtà funziona anche con le spigole) si alza e si dirige verso l'esca che scende lentamente a fondo, a volte anche quando sta ancora a mezz'acqua. Altre volte ne è attratto indirettamente perchè s'accorge della frenesia dei pescetti che per primi sono arrivati sul luogo. Poi, non è detto che si dedichi a spulciare il riccio, anzi. Invece di sicuro gli girerà intorno un po' eccitato e, girando, accorcerà da solo le distanze. Se già non basta così, tiratene ancora: a ogni piccolo nuovo tonfo tutti i pesci diventeranno via via più eccitati e non è escluso che ne attraiate di grossi anche da zone più lontane e di cui non avevate minimamente sospettato la presenza. Più si crea eccitazione e confusione più chance avrete: fanno il vostro gioco. Fino al momento di avvicinarsi cautamente o affondare all'ombra del vostro riparo e riuscire ad arrivare a tiro. Una volta lanciai una triglia verso una bella spigola immobile al centro di una caletta ghiaiosa, inavvicinabile: sembrava avere l'atteggiamento della spigola che si riposa dopo la caccia, dato che a malapena fluttuava qualche pinna. Appena l'esca stava per arrivare sul fondo, quella scattò, se l'ingollò, e fece retromarcia...poi, invece di rifermarsi lì dove stava, se ne andò lemme lemme scorrendo la riva e non la rividi più... Il pescetto funziona soprattutto con i barracuda tropicali: quelli che restano a girarti intorno fuori tiro per tutta la pescata. Anzi, laggiù spesso funziona addirittura il lancio del coltello! Modificato Dicembre 11, 2006 da Ricky Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
lovera Inviato Ottobre 25, 2006 Segnala Condividi Inviato Ottobre 25, 2006 Ricky santo subito. Davide Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
quatrano76 Inviato Ottobre 25, 2006 Segnala Condividi Inviato Ottobre 25, 2006 LA TECNICA DEL RICCIO. In realtà il riccio è solo la cosa più probabile da trovare nelle immediate vicinanze, ma si possono usare anche conchiglie o granchi schiacciati, o pescetti di piccole dimensioni. Il riccio resta in ogni caso il più facile da reperire subito in acque basse, senza spostarsi troppo o diventare visibili, ed è facile da schiacciare (ma non triturare, eh?) anche col calcio del fucile contro la roccia. Questo l'antefatto. A volte capita di scorrere la costa con tutte le precauzioni, o procedere in acqua molto bassa, e scorgere pesce interessante da una certa distanza: specchiate di pesce bianco normalmente occupato a nutrirsi, che non si è ancora accorto della nostra presenza. Questo non è detto che capiti solo in acque basse: spesso succede anche in quelle alte, soprattutto scorrendo le pareti. Il problema è l'avvicinamento: la sensazione è che uscire allo scoperto o perfino solo muoversi, comprometterebbe l'agguato perchè è inevitabile che il pesce ci veda e quasi sicuramente fugga con 4 codate fatte bene. Non capita in tutte le situazioni, ma capita; e allora, oltre che alle proprie sensazioni, dopo aver studiato bene la propria posizione e quella del pesce, si aspetta per un po', immobili, che magari sia il pesce a venire verso il nostro nascondiglio. E l'esistenza di un nascondiglio a questo punto è una condizione essenziale perchè, per quanto possa essere assorto un pesce che mangia, è solo questione di secondi prima che ci individui direttamente o indirettamente, nel caso fossimo all'aperto. Possono verificarsi situazioni così: 1) noi stiamo all'ombra e il pesce sta al sole, ma lontanuccio 2) un branco di salpe (per esempio) o altri pesci poco interessanti, si frappone tra noi e l'obiettivo e ci sgamerebbe subito propagando l'allarme. 3) stiamo dietro una punta che ci ridossa dal mare e ci occulta alla vista, ma dietro la punta, dov'è il pesce, il mare è troppo mosso ed è impossibile accorciare le distanze senza farsi notare (frullio di pinne, scompostezza generale, etc) E così, via dicendo. Resta il fatto che il pesce rimane dov'è e noi non ci avviciniamo a tiro. A questo punto, si potrebbe tentare il lancio del riccio. Cercate un riccio o qualche altro "genere alimentare" (anche se il riccio alla fine se lo mangiano quasi tutti, e se non altro, calamita comunque l'interesse generale) e lo schiacciate col calcio del fucile. Non deve disfarsi in pezzi, altrimenti poi che lanciate? Deve invece cadere quasi sulla verticale del pesce con un piccolo tonfo, che spesso già basta per attirarne l'attenzione. Fatene una piccola scorta perchè non è detto che funzioni subito e, comunque, magari saranno necessari diversi lanci per riuscire a farlo venire vicino, come la scia di Pollicino. State attenti a non far sì che il vostro braccio al momento di lanciare si veda: soprattutto se risulterà in controluce! E cercate di non fallire il primo lancio, che di solito è il più importante. Se funziona tutto, il pesce (metti caso un'orata o un sarago, anche se in realtà funziona anche con le spigole) si alza e si dirige verso l'esca che scende lentamente a fondo, a volte anche quando sta ancora a mezz'acqua. Altre volte ne è attratto indirettamente perchè s'accorge della frenesia dei pescetti che per primi sono arrivati sul luogo. Poi, non è detto che si dedichi a spulciare il riccio, anzi. Invece di sicuro gli girerà intorno un po' eccitato e, girando, accorcerà da solo le distanze. Se già non basta così, tiratene ancora: a ogni piccolo nuovo tonfo tutti i pesci diventeranno via via più eccitati e non è escluso che ne attraiate di grossi anche da zone più lontane e di cui non avevate minimamente sospettato la presenza. Più si crea eccitazione e confusione più chance avrete: fanno il vostro gioco. Fino al momento di avvicinarsi cautamente o affondare all'ombra del vostro riparo e riuscire ad arrivare a tiro. Una volta lanciai una triglia verso una bella spigola immobile al centro di una caletta ghiaiosa, inavvicinabile: sembrava avere l'atteggiamento della spigola che si riposa dopo la caccia, dato che a malapena fluttuava qualche pinna. Appena l'esca stava per arrivare sul fondo, quella scattò, se l'ingollò, e fece retromarcia...poi, invece di rifermarsi lì dove stava, se ne andò lemme lemme scorrendo la riva e non la rividi più... Il pescetto funziona soprattutto con i barracuda tropicali: quelli che restano a girarti intorno fuori tiro per tutta la pescata. Anzi, laggiù spesso funziona addirittura il lancio del coltello! <{POST_SNAPBACK}> Io ci ho provato con le cozze staccate direttamente dagli scogli ed ho avuto un effetto simile! A tiro mi è venuta una discreta orata! Parliamo di 2 metri d'acqua! Comunque grazie per queste chicche Ricky!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Vito Semeraro Inviato Ottobre 26, 2006 Segnala Condividi Inviato Ottobre 26, 2006 Ricky santo subito. Davide quoto! grande Riccardo! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite vito71 Inviato Ottobre 31, 2006 Segnala Condividi Inviato Ottobre 31, 2006 ciao Ricky. mi sfugge un particolare. ma sto' lancio lo fai sul fondo o, come penso, dalla superfice? grazie cmq Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Rijkaardt Inviato Ottobre 31, 2006 Autore Segnala Condividi Inviato Ottobre 31, 2006 (modificato) ciao Ricky. mi sfugge un particolare. ma sto' lancio lo fai sul fondo o, come penso, dalla superfice? grazie cmq La seconda che hai detto: dal fondo è un po' difficile. Modificato Ottobre 31, 2006 da Ricky Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Zippo Inviato Ottobre 31, 2006 Segnala Condividi Inviato Ottobre 31, 2006 complimenti...un post davvero interessantissimo e utile nell'apprendimento e nel miglioramento della pesca di tutti noi...!!! siete grandi ragazzi !!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Andrea Zani Inviato Ottobre 31, 2006 Segnala Condividi Inviato Ottobre 31, 2006 Le perle d'esperienza di Ricky non hanno prezzo ! volevo solo aggiungere questo............ spesso il pescatore in acque basse si muove alla ricerca della preda ma, per quanto pensiamo di essere silenziosi in realtà non lo siamo affatto almeno alla scansione dei pinnuti. Dobbiamo muoverci molto meno e dedicare molto più tempo alla attività di visualizzazione ispezione e controllo del tratto di fondale. Quante volte sarà capitato, anche procedendo a velocità zero nodi, di vedere il pesce che ci sfugge davanti ??? mille ??? Il pesce non era nascosto, era li ma.......grazie al suo camouflage non l'abbiamo visto. Questi, secondo me, sono i casi in cui abbiamo dedicato troppo poco tempo alla scansione del territorio a favore dello spostamento. Spostarci utilizzando le mani anzichè le pinne, ci permetterà di modulare molto meglio la velocità, di fermarci a comando nonchè di consumare di meno poichè nulla consuma di più dei muscoli delle gambe. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
TESTAELISCA Inviato Ottobre 31, 2006 Segnala Condividi Inviato Ottobre 31, 2006 Personalmente disdegno le acque chiare, contrariamente a molti colleghi, sono un razzolatore, niente pesca nobile. Devo dire che pescare delle ore nel torbo, può essere stressante, però..... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite francescovario Inviato Novembre 1, 2006 Segnala Condividi Inviato Novembre 1, 2006 Il riccio è una tecnica infallibile:infatti praticamente tutti i pesci lo mangiano. Io l'ho utilizzato per prendere il mio primo pesce grosso:un grongo di 2,5 kg......era buonissimo..... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
picciw Inviato Novembre 13, 2006 Segnala Condividi Inviato Novembre 13, 2006 Cosa dire, se non che alla fine mi converto anche io al vostro "club".... Di esperienza non ne ho tantissima, ma ultimamente ho trovato un piccolo lembo di mare a Nord di Roma dove mi diletto a pescare in profondita che vanno dal metro ai 5/6 metri...Bè cosa dire, giusto sabato sono uscite 2 spigole, 1 scorfano e 1 polipo... Io pesco prevalentemente nascondendomi dietro gli scogli (modalità cozza) e spesso con degli "agguati" , complici i massi più grandi, mi immergo da un lato e rasente il fondo sbuco dalla parte opposta del masso...devo dire che funziona....anche perchè sorpendo veramente gli ignari pesci... Ciaoooo <{POST_SNAPBACK}> POLPO....? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Senex Inviato Novembre 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Novembre 17, 2006 Non ricordo dove, forse proprio qui, ma un tizio andava a pesca con tanti cucchiaini da traina argentati incollati sulla maschera. Pare fosse un richiamo infallibile per le spigole. Da provare... poi rimane il SIM! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Messaggi raccomandati
Partecipa alla conversazione
Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.