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Finalmente la pesca subacquea con la “P” maiuscola

| 21 Febbraio 2011 | 0 Comments

La decima edizione della Coppa Città di Rovigno di pesca in apnea è stata una vera è propria festa di sport, ospitalità e amicizia.

Splendida la location, con un campo gara di 12 miglia che presenta tutte le situazioni di pesca: isolotti, ridossi, bassure e profondità, con sassi e crostello da cercare su fondo sabbioso. Un campo da conoscere e da studiare anche in ragione di vento, marea, corrente e tempistica.
Ottima l’organizzazione, l’ospitalità e la logistica, degna di una grande competizione, in più grande e calorosa la partecipazione di pubblico, a livello di quella trovata a Lussino per il Mondiale. Presente lo sponsor OMER, sia con i premi che con un squadra aziendale di ottimo livello.
Fortunata la giornata, con cielo sereno, sole splendente e vento moderato, mentre a Trieste ed in Quarnaro soffiava bora forte.

Un mazzo di fiori premia la partecipazione di Kim Antoniazzi (foto L. Sampogna)

Agguerrito il parco dei concorrenti con trentatre squadre provenienti da Croazia, Italia, Slovenia e Francia per un totale di un centinaio di atleti in acqua. Tanti nomi noti e qualche assenza importante: sono mancati gli atleti spagnoli e il Campione del Mondo in carica Gospic, atteso alla conferma in una situazione di pesca diversa dalle sue acque di casa ma impegnato a Mosca con il suo sponsor.
Tra i concorrenti delle squadre francesi da notare Kim Antoniazzi, rarissimo esempio di presenza femminile nell’ambiente dell’agonismo internazionale e che è stata anche in grado di dare il suo contributo concreto al carniere del suo team.

Buono il regolamento, che limitava a 5 le prede a coefficiente, gronghi e gattucci. Quasi tutte le squadre hanno catturato prede, compresa la squadra di Padova, che speriamo di rivedere alle selettive di Trieste, con tre gronghi risultati purtroppo sottopeso.
Ottimo il pescato con molte squadre sopra i 20.000 punti e ben 17 sopra i 10.000. Finalmente bei cavetti di pesce, dopo magre selettive e Mondiali di serpenti.

La vittoria è andata alla squadra croata Medulin1 composta da Branco Ikić, Josip Urti e Ozren Božić con 29.526 punti ottenuti grazie ad un carniere con 5 gronghi e 14 prede valide di cinque specie diverse tra cui spiccava l’unico dentice della giornata di 2,2 kg.

Il team Mares GS Olimpia, composto da Paolo Capucciati, Massimiliano Bartelloni e Peo Grossi, si è classificato secondo con 26.573 punti portando 5 gronghi e 11 pesci tra cui c’erano due orate superiori ai 2 kg e una di 3,99 kg che è risultata la preda più grande della gara.
Bartelloni, premiato per la preda migliore della competizione con un arblete di realizzazione artigianale di ottima fattura, ha raccontato che le orate le hanno trovate in una franata e di aver catturato la più grande in tana con la fiocina, si dicono amareggiati per un’altra orata (stimata sul chilo e mezzo) persa proprio ad inizio gara.

La squadra vincitrice con il trofeo (foto P. Cappucciati)

La terza classificata è Italia1 con Bruno De Silvestri, Stefano Claut e Roberto Mastromauro che hanno totalizzato 26.172 punti con 4 gronghi, un gattuccio e 12 pesci tra cui una mostella, uno scorfano e una corvina superiori a 1kg. Claut ci ha riferito che contavano su una tana di corvine scoperta in preparazione che poi hanno trovata vuota la mattina della gara.
Le altre squadre italiane sono la Omer Team (Antonimi, Sperandio, Settimi) classificata quinta con 20.100 punti, la Sporasub (Calvino, Deiana, Orsi) settima con 18.567, Italia2 (De Grassi, Villani, Figioli) sedicesima, benché decimanta dagli acciacchi, con 10.504 punti e Padova che non aveva nessuna preda in peso.

Il commento finale non può che essere positivo, la manifestazione di Rovigno cresce e si conferma ottimo appuntamento per il confronto internazionale tra gli atleti di maggior spicco. Sempre belle prestazioni, bei pescati, perfetta organizzazione. Piacerebbe a tutti vedere di nuovo in gara gli spagnoli, il campione Gospic, a cui molti chiedono una conferma in queste acque, a lui non amiche in passato, e molti vorrebbero vedere all’opera Igor Bisulli, oggi diviso tra Trieste e Trapani, considerato da molti il più esperto di queste acque.

La parola ai protagonisti

Pietro Milano, Direttore Tecnico della Nazionale italiana: “Sono molto soddisfatto delle prestazioni dei ragazzi, sia di Italia 1 che delle squadre Mares e OMER. Potrò ragionare su un buon numero di atleti interessanti e promettenti per i prossimi appuntamenti internazionali. Mi dispiace per Villani, che ha patito un grave problema per la sinusite. Anche altri atleti ne hanno sofferto nel periodo precedente a questa competizione, riuscendo a venirne fuori. Spero che anche lui sistemi presto questo problema. Bello il luogo, ottimo campo di gara e l’organizzazione.”

l Team Mares premiato da Lorenzo Borri, in rappresentanza di Omer (foto D. Maltese)

Bruno De Silvestri: “Stefano Claut e Roberto Mastromauro, con cui avevo già preparato i mondiali di Lussino, hanno lavorato benissimo in fase di preparazione, ed abbiamo potuto svolgere la gara secondo quanto pianificato. Puntavamo alla vittoria, ma Medulino e Mares ci hanno superato con merito. La subacquea non è i cento metri di corsa piana, per cui si può fare a priori un confronto coi tempi: le variabili del pesce e delle condizioni del campo possono far sballare ogni previsione. Ottima l’organizzazione, un successo.”

Massimiliano Bartelloni: “Conoscevo il campo, e sono riuscito ad interpretare bene i segnali che mi hanno portato ad individuare le orate intanate che ci hanno portato alla seconda posizione.”

Franco Villani: “Mario De Grassi aveva preparato benissimo la gara, segnando molto pesce. Purtroppo al primo tuffo ho cominciato a provare un dolore alla testa che è divenuto subito insopportabile, impedendomi anche di immergere la testa. Siamo riusciti ad esplorare si e no il 30% delle posizioni segnate. Grazie a Degrassi e Figlioli che hanno tenuta alta la nostra bandiera.”

Stefano Claut: “Avevo paura che gli atleti della nostra Società (Nautica Grignano di Trieste n.d.r.) fossero afflitti da una maledizione. Sia Roberto che Mario, oltre che me, hanno dovuto cercare il recupero fisico durante la preparazione. Per fortuna che Roberto è paramedico e si è preso cura di tutti! La corvina? L’avevo segnata in acqua bassa durante la preparazione, quando ancora stentavo a compensare, e l’ho tirata fuori in gara, da un buco complicato con un 40! In questa competizione ho fatto due volte il terzo ed una il secondo. Devo trovare la vittoria! Ancora bravo Cafolla per la splendida organizzazione.”

Il rientro in porto della squadra Italia 1 (foto D. Maltese)

CLASSIFICA

1. MEDULIN 1 29.526
2. MARES GS OLIMPIA 26.573
3. ITALIA 1 26.172
4. SORIĆ 21.076
5. OMER TEAM 20.090
6. INA-KOSTRENA 19.026
7. SPORASUB 18.567
8. DELFIN 15.921
9. FRANCE FNPSA 1 13.925
10. NOVIGRAD 13.292
11. ROVINJ 1 12.348
12. KOPER 11.981
13. FRANCE FNPSA 2 11.763
14. HVAR 11.346
15. ZAGREB 10.666
16. ITALIA 2 10.504
17. ROVINJ 2 10.167
18. SPLIT 9.363
19. PULA 2 9.038
20. FRANCE FNPSA 3 7.961
21. PULA 1 7.500
22. ROVINJSKO SELO 2 7.160
23. MARLERA 1 6.640
24. LIŽNJAN 6.349
25. KVARNER 4.500
26. MARLERA 2 4.500
27. ROVINJSKO SELO 1 4.236
28. VRSAR 1.500
29. PADOVA 0
30. MEDULIN 2 0

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Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea

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