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Comunicato stampa Fipsas smentisce accuse a pesca in apnea in A.I.

| 17 Maggio 2007 | 0 Comments

Comunicato stampa: Risposta su argomento pesca in apnea in A.I.
In relazione alle e-mail pervenute sul Forum, da parte di molti soci e non,
la FEDERAZIONE comunica che lo ritiene un ennesimo tentativo di fare accreditare la tesi di un “reale” impatto negativo che deriverebbe dallo svolgimento delle Gare di Pesca in Apnea in Acque Interne;
che il tenore di molte di queste e-mail, pur di avvalorare la tesi catrastofica ittico-ambientale, hanno addossato, prendendola come esempio, ad una gara selettiva provinciale, effettuata nelle acque del Lago d’Iseo (BS), una serie di azioni e responsabilità al di sopra sia dai regolamenti federali che di Legge, basandosi non su fatti certi e riscontrabili, ma sulla base del sentito dire…;
che avendo costatato, da parte di alcuni, esserci stato il tentativo di montare una “campagna” diffamatoria nei confronti di questo tipo di pesca, che a tutt’oggi, è regolarmente prevista e regolamentata in ambito federale, quale disciplina ufficiale di un Settore della FIPSAS, coinvolgendo anche tesserati di altri Settori federali;
la FEDERAZIONE, attraverso il Settore preposto, in particolare direttamente dagli organizzatori della citata gara, ha deciso di rispondere per dimostrare la infondatezza e la inattendibilità delle dichiarazioni che hanno innescato questo generale dissenso, riservandosi, inoltre, la facoltà, ove ne fosse il bisogno, di valutare i singoli casi di tesserati meritevoli sotto il profilo disciplinare di essere sottoposti all’autorità giudiziale sportiva e di adire le vie legali per quelli non tesserati e di cui fosse accertata la responsabilità.

Nota inviata dal Responsabile regionale della Pesca in Apnea in merito alla gara sul Lago d’Iseo:

Oggetto: Gare di Pesca in Apnea nel Lago di Iseo

In qualità di Responsabile Regionale FIPSAS Lombardia per le attività agonistiche subacquee ritengo doveroso intervenire nella dolorosa “querelle” relativa alle gare di pesca in apnea effettuate nei bacini della nostra regione, in quanto intuisco dalla lettura delle e-mails giunte al sito federale, che da parte di qualcuno (tra l’altro già ben noto da tempo) sia stata fatta ad arte una operazione predeterminata di disinformazione.
Capisco che non si condividano forme di pesca diverse, come quella da noi praticata, ed accetto tutte le lettere di protesta ma vorrei informare, chi le ha scritte, di come stanno veramente le cose, in modo che nessuno strumentalizzi nessuno con notizie campate in aria.
Naturalmente rispondo di persona di quanto scritto e in qualità di dirigente da più di trent’anni di questa Federazione a cui tutti apparteniamo.
Innanzi tutto riconduciamo il problema alle sue reali dimensioni: sul lago di Iseo vengono effettuate numero 2 (due!) gare all’anno di quattro ore ciascuna in una porzione di lago inferiore al 5% del bacino stesso ed in zone non federate appositamente definite dagli Assessorati Provinciali competenti.
Il pescato viene inoltre interamente devoluto in beneficenza.
Durante le gare, come da normativa, vengono rigorosamente rispettati i tempi di divieto, e chi ha voluto far credere che si siano pescate specie, in periodo di chiusura, lo ha fatto solo per suscitare sentimenti di sdegno generalizzato e allo scopo di strumentalizzare l’opinione dei pescatori “cannisti”.
Ho avuto modo di leggere anche di pesca alle “carpe”! Ma nelle nostre competizioni le carpe sono escluse proprio per rispetto dei praticanti il Carp-fishing.

Ma comunicazione di massima importanza vorrei informare tutti che il giorno 27 aprile scorso, in località Monteisola le Consulte della Pesca delle Province di Bergamo e di Brescia, riunite in sessione unica, si sono trovate per rideterminare alcune normative relative alla pesca nel lago di Iseo.
Tra le altre cose all’ordine del giorno vi era lo svolgimento delle gare di pesca in apnea nel suddetto lago.
Presa visione nel suo intero della problematica relativa al reale prelievo effettuato in dette gare e soprattutto della autoregolamentazione della Federazione, studiata per limitare specie per specie il numero dei pesci catturabili, studiata e concordata dal sottoscritto e dal Dottor Gentili – ittiologo della Provincia di Bergamo e di Brescia, le Consulte stesse approvavano all’unanimità lo svolgimento delle stesse vincolandole al rispetto delle suddette norme, ringraziando inoltre la FIPSAS per la disponibilità dimostrata e chiedendo nel contempo la collaborazione dei sub federati per qualsiasi attività volta alla miglioria alieutica (posa fascine, pulizia dei fondali, ecc…).
Quanto sopra è scritto a verbale della citata riunione e consultabile (essendo documento pubblico) per verificarne la veridicità.
Si ricorda che la Consulta della Pesca di Brescia è stata costituita per normare in materia di prelievo ittico ed è composta da:
– Assessore alla caccia e pesca
– Funzionario dell’ufficio pesca
– Tecnico ittiologo della Provincia
– 3 rappresentanti della pesca professionale
– 3 ” della FIPSAS
– 1 ” della Libera Pesca
– 1 ” dell’Arci Pesca
– 1 ” della Pesca a Mosca
– 1 ” della Italpesca
– 1 ” della asso Laghi
– 1 ” degli Acquicoltori
– 1 ” dell’Ekoclub
– 1 ” della Pesca in Apnea

Ora, se i signori che contestano le nostre gare ritengono le proprie valutazioni più appropriate di quelle delle persone su indicate si propongano di persona in uno dei suddetti ambiti ed espongano “de visu” le proprie opinioni.
Fino ad allora rappresenteranno solo se stessi.
Vi invito a prendere visione delle normative FIPSAS in merito e Vi comunico, anche se non formalmente, in quanto non ho potuto ancora prendere visione del verbale, che la media del pescato della gara “incriminata” è stata di circa 3 (tre) pesci per ciascun concorrente.
I lucci catturati (minimo 1 Kg.) sono stati 2 in totale – le anguille 4 – le bottatrici 3 – il resto scardole e tinche.
Persici e persici trota ovviamente nessuno in quanto vietati.

Tutto questo per 47 concorrenti (vi rendete conto?)

Tanto si doveva a chiarimento, sapendo che comunque qualcuno la penserà diversamente, ma che almeno coloro che sono in buona fede siano informati correttamente sulla realtà delle cose.
Sarà nostra cura sottoporre al giudizio del Giudice Federale Nazionale i tesserati individuati ed identificabili che hanno artatamente diffuso notizie false e tendenziose in merito.
Cordialmente.

Roberto Palazzo
Vice Presidente
Sez.Prov.di Brescia
Conv.FIPSAS

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