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Christian Mottola: ho cominciato così

| 28 Gennaio 2002 | 0 Comments

Salve a tutti, sono Christian Mottola, nato nel vicino Agosto 82.

Vivo a Taranto e mi sono avvicinato alla pesca subacquea quasi per caso all’età di 13 anni seriamente, ancora prima per divertimento. Ho iniziato a pescare senza pinne col polpone ancora prima di capire quanto fosse bello uscire con le ragazze :-)

Per il mio 13esimo compleanno mio padre mi regalò un SL 55 armato di fiocina, tenuto molto scarico per consentirmi di caricarlo con una sola mano… Ricordo la prima battuta di pesca, con quel fucile, con delle pinnette ed una maschera enorme, che ho conservato come cimelio, beh la mia prima preda fu una triglia di nemmeno 50 grammi, presa per caso perché la donzella a cui ho sparato si spostò.

Dopo quella battuta di pesca ne seguirono tante altre anche 3 al giorno, fino a farmi recuperare infreddolito da mia madre… da solo ho imparato a compensare, a muovermi in acqua e a imprarare le prime tecniche di pesca, la pesca in tana che non ha mai dato frutti se non con polpi, scorfani e qualche pesce colpito al volo. Poi iniziai a comprare pescasub e a sentire parlare di aspetto, il 55 con la fiocina e il sagolone, diventò un 55 con mini-arpione e sagolino sottile, e sono stati cavoli amari per i pesci, iniziarono a far parte dei miei carnieri i saragotti di pochi grammi e i cefali, prede che comunque facevano l’invidia dei miei coetanei che prendevano solo donzelle e scorfani.

Le prime amicizie si basarono su questo, ogni pomeriggio si andava a mare per portare la zuppa a casa.

L’estate successiva eravamo in tre a pescare, si iniziarono a vedere due shorty ed una muta intera prestata dallo zio di Giampiero, verso fine estate, passata a specializzarsi all’aspetto, mio cugino si fece regalare un apache 100. Dopo le prime difficoltà applicammo ciò che si può definire pesca in coppia. Dicevamo: “mi butto, prendo un pesce e poi vai tu” I pesci iniziarono a farsi vedere, saraghi e qualche cefalo un pò più decente; iniziammo a capire l’influenza delle correnti e del mare, e vedere che lo scirocco portava sporco e tanto pesce, iniziammo a studiare il comportamento della minutaglia.

Nella stessa estate mi perforai il timpano, con una capriola maldestra sul bagnasciuga, l’inverno passato tra otorini e ospedale, ma l’estate dopo mi avevano assicurato che sarei tornato a mare. E mi preparai a questo, complice un’offerta al negozio di sub acquistai un excalibur 100, con il quale mi immergevo ogni giorno da giugno a settembre, iniziando a catturare i primi cefaloni, salpe, saraghi decenti e finalmente la mia prima spigola di 700gr che sembrava un gigante.

Mio cugino prendeva pesci quanto me, ma si fece acquistare una muta intera, la mimetic thermo della omer; l’abbiamo condivisa, l’estate, ma io non potevo essere da meno e a Natale me la feci regalare completa di sottomuta, bermuda,calzari e guanti…

Iniziai a sperimentare la pesca invernale, fatta di cappotti, ma anche di padelle a spigole grosse. In primavera montai il mulinello al fucile, più per emulazione che per necessità, e iniziammo ad arpionare dei pesci decenti, tra cui le ricciolette da 1kg, qualche sarago over-size e i soliti cefali che da agosto in poi riempivano le nostre coste…

Il tutto senza spostarci da dove siamo nati come pescatori.

Compiuti i 16 anni, mi presentai alla sede della SUB MURENA di Talsano, sperando di poter partecipare alle gare di pesca subacquea – mi credevo bravo :-) – conobbi forti atleti e, dopo il corso per il brevetto da pescatore subacqueo, l’istruttore, che è anche un forte pescatore, ci persuase a provare il tiro a segno ed inoltre ci portò in mare con lui.

Il tiro a segno non mi appassiona come la pescasub, ma continuo a praticarlo ed ho anche vinto qualche selettiva e preso parte al Gran Premio Fipsas dell’anno scorso.

Le prime uscite con l’istruttore furono memorabili. La prima in particolare la ricordo con piacere.

Era Maggio e uscimmo in gommone; ero teso e le parole di Rocco (Rocco Cafueri è stato il mio istruttore) furono: “non cambia niente, per farti ambientare peschiamo nel basso fondo”.

Al primo punto, una barriera frangiflutti, arpionai una lappana sui 300gr e un sarago pari peso….appena li vide, Rocco mi disse di non sparare ai pesci piccoli. Nel secondo posto lui arpionò una spigola sui 700gr ed una ricciola da chilo.

Continuarono queste uscite ed aumentarono le profondità, una domenica ci portò a pescare sui 20 metri, non credevo di farcela, invece pescai agevolmente tra i 15 e i 20 metri per 6 ore; poi, nel primo pomeriggio, visitammo una secca che andava dai 9 ai 20 metri e al secondo tuffo arpionai una spigola di 3 kg, che potete vedere nella foto in alto. Dopo continuai a pescare e misi insieme un carniere di tutto rispetto.

Il resto della storia è recente, ho partecipato alle selettive con scarsi risultati, ho stretto amicizie con grandi campioni, e ho continuato ad arpionare bei pescioni e continuo sempre a ricercare consigli da tutti…

Forse sono stato un po’ prolisso, se volete saperne di più sul mio conto potete trovare altre informazioni sul mio sito www.pescasub.it/chris

Salute a tutti e, come diceva il più grande pescatore di tutti i tempi: “Tanti tanti Pesci”

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