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CAMPIONI SI NASCE, BRAVI PESCATORI SI DIVENTA

| 18 Gennaio 2005 | 0 Comments

I bambini apprendono i segreti della pescasub

La pesca in apnea non è facile, non è mai stata facile. Ogni momento della pratica vera racchiude difficoltà che devono essere affrontate e superate perchè è l’istinto primordiale a richiederlo.

Nel momento in cui l’appassionato decide di diventare un buon pescasub deve accrescere il proprio bagaglio di esperienza senza tirarsi indietro di fronte ai problemi relativi alla corretta formazione e crescita.

Si diventa pescasub completi col tempo poichè risulterà impossibile bruciare le tappe.

Prima studiando e poi lavorando con determinazione tutti gli appassionati hanno la possibilità di accrescere il proprio bagaglio di esperienza, all’interno del quale meccanismi logici ed analogici trovano le risorse per affermarsi come bravo pescasub nell’ambiente.

IL BRAVO PESCATORE:
non è colui che indossa la muta più bella o impugna il fucile più potente ma è semplicemente colui che consapevolmente lavora, fatica, si impegna e cattura con costanza.
Per essere considerati bravi pescasub bisogna maturare l’esperienza necessaria partendo da un punto ben definito che spianerà il cammino di formazione e crescita.

Non tutti hanno la fortuna di avere di fianco un pescatore esperto che può consigliare e trasmettere le esperienze ma bisogna darsi da fare per cercarlo e trovarlo.

COME E’ MEGLIO FARE:
Per l’appassionato comune che vuole diventare un bravo pescatore diventa indispensabile partire con l’iscrizione ad un circolo sportivo e ad un corso, sarà più facile trovare dei punti di riferimento. Partendo da questi punti si riesce ad accelerare i tempi verso la conoscenza dell’intera disciplina e delle sue regole di base.

La fase di apprendimento della disciplina nelle sue parti inerenti le leggi, le specie marine, le tecniche etc. non ha nulla a che vedere con i comportamenti innati o la fortuna (come spesso erroneamente si crede) ma costituisce la prima fase per chi vuole praticare la pesca in apnea con consapevolezza.

In riferimento alla sicurezza questa prima fase deve essere presa in considerazione con grande serietà e convinzione. Ci sono tante cose all’apparenza insignificanti, che se sottovalutate anche nelle più stupide circostanze, possono rivelarsi pericolose se non anche fatali.

La vera palestra è il mare ed è in mare che arriverà la vera formazione fisica e mentale ma
bisogna imparare da subito quali sono i grandi segreti che il mare cela per evitare di sbattere il muso sopratutto nei pericoli. La formazione teorica deve essere considerata un trampolino di lancio e da subito bisogna evitare di ispirarsi a modelli sbagliati o di comodo sebbene appartenenti al mondo della pescasub.

Carlotta e Davide 10 e 6 anni

Queste prime esperienze, relative alla fase dell’apprendimento, si rivelano da subito affascinanti portando dentro l’appassionato grandi dosi di entusiasmo.

IL CORRETTO APPRENDIMENTO:
è forse la fase più importante e per quanto offra una percentuale bassa di vera esperienza condizionerà per tutta la vita il pescasub. L’esito dei primi contatti con gli abitanti del fondo marino e soprattutto gli incontri faccia a faccia diverranno le fondamenta di un lungo cammino che offrirà tanto facili entusiasmi quanto grandi delusioni.
Quindi possiamo affermare che condizionerà tutta la vita del pescatore stesso. Solo a fase di apprendimento di base conclusa possiamo parlare d’istinto e predazione ma con la consapevolezza che in mare non si finisce mai d’imparare.

APPRENDIMENTO ERRATO:
La fase appena descritta di apprendimento corretto, è un processo irreversibile che contribuirà al sano sviluppo psichico del futuro pescasub. Quindi è facilmente intuibile che la formazione d’autodidatta può essere una base sbagliata. Chi oggi si riconosce autodidatta dovrebbe mettersi in discussione senza timore affinchè possa colmare le proprie lacune.

I bambini partecipano e sognano

ESPERIENZA:
Tanti usano questo termine che può sembrare una parola apparentemente banale. Invece racchiude il significato di ciò che il pescasub realizza nel suo percorso di vita.

Un pescasub esperto, un campione, un veterano o un istruttore di un corso aiuta il principiante a prendere coscienza delle proprie risorse personali e a potenziarle. Lo aiuta a sviluppare strategie che velocizzino i tempi di apprendimento. Ne sostiene e porta il principiante verso la concentrazione e la motivazione aiutandolo a riconoscere il ruolo che gioca la propria emotività e lo aiuta a gestirla. Lo aiuta ad attuare i piani di azione che gli permetteranno di realizzare i suoi obiettivi futuri.
L’apprendimento può essere efficacemente utilizzato per imparare a riconoscere e a potenziare le proprie conoscenze. Riconoscere e sviluppare le proprie potenzialità e valorizzare i propri punti di forza riconoscendo i propri limiti che eviteranno di azzardare. Utilizzare le proprie esperienze come base ma essere pronti a futuri apprendimenti. Inoltre un buon apprendimento ci porterà a riconoscere ed allentare il ruolo delle proprie convinzioni negative e a imparare ad utilizzare proficuamente le proprie emozioni ed a gestire lo stress.

IL FIUTO DEL PESCE E L’ISTINTO:
A qualsiasi appassionato di pescasub sarà capitato almeno una volta di parlare di “fiuto del pesce” e “d’istinto guida” con disinvoltura.

Ma sappiamo davvero cosa è l’istinto?

Gaetanino 18 anni, oggi pescasub, esibisce un carniere fatto con l’autore

La parola istinto racchiude una serie di comportamenti innati che non dipendono da esperienze precedenti, ma sono scritti nel codice genetico di ognuno di noi.

L’evoluzione ha portato a delle selezioni naturali nelle specie umane anche anche in base all’abilità nel cacciare e nel pescare come fonte di cibo.

L’istinto della predazione lo abbiamo ricevuto in un lontanissimo passato ed è arrivato a noi con lo scorrere dei tempi. Questo lontanissimo passato e rimasto in noi come parte integrante del nostro DNA. Sebbene si possa presumere che l’istinto sia presente in tutti noi possiamo affermare che alcuni lo sentono più di altri, altri meno e c’è anche chi non lo sente per niente.
La predazione e la ricerca del cibo in genere, sono tutti comportamenti che appartengono di natura all’uomo. La differenza sta che l’istinto verso l’ambiente marino non lo abbiamo a portata di mano come si può erroneamente credere ma lo dobbiamo andare a scovare dentro noi stessi. L’istinto che potrebbe guidarci, oltre scoprire se è presente in noi, è anche necessario raffinarlo maturando esperienze in più di una circostanza.
Bisogna da subito essere consapevoli che il mare non è il nostro ambiente naturale e per adattarci ad esso dobbiamo faticare tanto.

L’ENERGIA VITALE:
Se si riesce ad essere propositivi, attivi, vitali, si riuscirà a mantenere un giusto rapporto di equilibrio tra emozioni, delusioni, fatica. Il cammino di apprendimento e formazione sarà lungo ma questi fattori , a esperienze maturate, ci accompagneranno verso delle grandi soddisfazioni, grande divertimento e sopratutto verso una vita sana. Ci accompagneranno verso una vecchiaia serena senza dimenticare che anche la pescasub, come altri sport, è una palestra di vita.

IL MARE NON REGALA NIENTE:
Per quanto difficile possa essere, Campioni si nasce ma bravi pescasub si diventa, basta crederci e volerlo.

A Voi la scelta.

Category: Pesca in Apnea

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