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Campionato Italiano per Societa’ di pesca in apnea 2006

| 22 Giugno 2006 | 0 Comments

Gli atleti si radunano attorno alla giuria

E’ semplice individuare il giorno di festa della pesca in apnea italiana, basta dare una veloce lettura al calendario gare e soffermarsi sulla data del Campionato Italiano per Società, quest’anno disputato il 17 giugno.
Anche in questa edizione, ben 114 atleti appartenenti a 38 società della penisola si sono sfidati sui ricchi fondali di grotto del basso Lazio presso Torre Astura ‘ Foce Verde, dando vita ad una accesa competizione in un clima di festa.
Circolo organizzatore della manifestazione il C.S. Sub Azzurro di Latina.

La pesatura è in corso

Le condizioni meteo marine che hanno accompagnato i giorni di preparazione e la gara sono state ideali, con giornate calde, mare calmo e vento limitato alla sola brezza di mare o ad un leggero scirocco.
Anche l’acqua ne ha risentito positivamente, con visibilità sempre discreta, temperatura attorno ai 20 gradi in aumento e taglio freddo praticamente assente.
Il campo gara si sviluppava dal traverso di Torre Astura (in direzione di Nettuno) fino al pontile della centrale nucleare di Borgo Sabotino e la foce del prospiciente canale Mascarello, che ha svolto anche la funzione di scalo di alaggio e sede organizzativa.
I fondali del campo gara erano caratterizzati da ampie zone di fondale tufaceo e grotto basso, con posidonia rada ed ampie fasce fangose o sabbiose.

Il sabato mattina le operazioni di alaggio dei gommoni da parte dei numerosissimi equipaggi si sono svolte molto rapidamente, permettendo alla comitiva di raggiungere il centro del campo gara perfino prima delle ore 09:00 precedentemente previste dall’organizzazione.
Al via, dato dal Direttore di Gara Mario Borsesi su indicazione del Giudice di Gara Francesco Lanna, non si è vista la tradizionale gara di motonautica, perché moltissimi equipaggi avevano scelto come mira di pesca iniziale proprio i punti limitrofi alla zona di raduno, caratterizzata da un bel grotto tra i 10 e i 14 metri di profondità.

Il carniere del Mojoli Sub Civitavecchia

Gli atleti, perlopiù attrezzati con corti arbalete armati con fiocinetta, si sono cimentati nella ricerca di saraghi e qualche spaurita orata nelle innumerevoli fessure del grotto e sotto qualche lastra di tufo.
Sparidi di buona taglia e qualche corpulento labride hanno così iniziato ad arricchire i carnieri delle squadre migliori.
Il regolamento prevedeva la possibilità di effettuare uno spostamento di squadra sul gommone nella finestra oraria compresa tra le 11:00 e le 11:30, ma non tutte le squadre hanno usufruito di questa possibilità, preferendo continuare a spostarsi a nuoto.
Alle 14:00 il rientro alla foce del canale e la consegna dei carnieri all’organizzazione.
Come sempre in queste competizioni, grande l’attesa per la consegna dei carnieri delle squadre di casa, date per favorite alla vigilia.
Immediate le operazioni di pesatura con i primi risultati a sorpresa, a partire dalla grande prestazione della squadra Ghisleri di Trieste, che ha consegnato uno splendido carniere arricchito da 10 saraghi, due corvine e uno dei pochi grossi gronchi catturato in questa competizione.
Il totale di 11.305 punti permetterà al Ghisleri di piazzarsi al secondo posto, per la grande soddisfazione di Claut e Bisulli Igor e Guido.

L’Apnea Team Roma con queste catture vincerà la gara

Per vedere altri carnieri così ricchi si è dovuto attendere la pesata del Mojoli Sub di Civitavecchia, che ha consegnato 3 splendide orate, 6 saraghi, 1 tordo e un gronco al limite del peso. I
10.640 punti totalizzati dal trio tirrenico Grisetti, Calvino e Gallinucci vale la terza piazza.

Ma quando è giunta la presentazione della pescata dell’Apnea Team Roma composto da Praiola, Petrucci e Lambertini si è levato un grande applauso. Infatti, i 10 saraghi, 4 grossi tordi neri e 1 scorfano hanno permesso alla squadra romana di raggiungere ben 14.205 punti e la riconferma
Ottima prestazione con 9725 punti anche della squadra genovese della Lega Navale sez. Quinto con Acanti, Siringo e Gaida giunti quarti grazie alla cattura di 10 pezzi tra cui 1 vistoso marvizzo, 2 belle orate e 7 saraghi di buona pezzatura.
La premiazione, effettuata dal Presidente di settore Fipsas Attività Subacquee Alberto Azzali, ha così visto la vittoria dell’Apnea Team Roma, seconda la squadra del Ghisleri Trieste, terzi il team del Mojoli di Civitavecchia.
Il Trofeo Roberto Marcozzi è stato assegnato al Ghisleri Trieste in virtù del regolamento speciale, visto che nessun atleta in gara era di categoria.
Preda di giornata al Mojoli, con una orata di circa 1450 grammi.

Classifica Campionato Italiano per Società

L’Apnea Team Roma, Praiola, Petrucci, Lampertini, Campioni D’Italia per Società 2006

E la pesca in apnea fa festa sotto il ponte

Questo Campionato Italiano si è svolto in un clima “politico” favorevole, senza l’ostruzionismo che aveva caratterizzato la scorsa edizione dell’Argentario, gestita dall’ASD Apnea Magazine. A condizioni tanto favorevoli, con un campo gara ampio e con prede distribuite abbastanza uniformemente, hanno fatto da contrappunto alcuni limiti organizzativi, che hanno finito per generare qualche malumore tra gli atleti.
Per un circolo, l’organizzazione di un Campionato Italiano è cosa certamente difficoltosa ed impegnativa, che inevitabilmente porta ad esporsi con facilità a critiche, a volte immeritate se si considera che gestire 120 atleti proveniente da tutta Italia non è esattamente una cosa semplice.

Secondo posto e vittoria del trofeo Giuseppe Marcozzi, grande la soddisfazione per il Ghisleri Trieste, composto da Bisulli Igor e Guido, Claut

All’atto dell’iscrizione è stato consegnato un pregevole libretto di presentazione accompagnato dalle magliette celebrative, che lasciava presagire una organizzazione meticolosa.
Ma poi, purtroppo, una piccola serie di sbavature ha smentito questa aspettativa.
La giornata della gara è iniziata con la presenza in campo gara di alcuni pescatori in apnea estranei alla competizione ma riconducibili a circoli locali, cosa che ha portato ad un certo nervosismo in alcune squadre.
Durante la gara il presidio è stato effettuato dalla motovedetta dei Vigili del Fuoco, che non svolgono funzioni di Polizia Giudiziaria. Questa lacuna ha mostrato i suoi limiti, come dimostrato dalla presenza nel campo gara -per tutta la durata della competizione- di una pericolosa rete da pesca professionale. Inoltre, si è avuta l’invasione di un gruppo di pescatori a traina con imbarcazioni e persino l’attraversamento del campo gara di un aliscafo, che a tutta velocità ha sfiorato alcuni pescatori ed ha continuato imperterrito la sua marcia.
In gare di questo livello normalmente la Capitaneria di Porto invia dei mezzi adeguati al presidio del campo gara, in fondo l’ordinanza che autorizza la manifestazione interdice il campo gara sanzionando i contravventori. Forse una richiesta specifica da parte degli organizzatori avrebbe potuto assicurare la loro presenza.

La squadra della Lega Navale Italiana sez. Quinto e un soddisfatto Paolo Acanti

La pesatura è iniziata mentre quasi tutte le squadre erano ancora intente al recupero del gommone, e si è svolta in un clima di confusione, visto che non era stato previsto il posizionamento di divisori o transenne per la zona giudici.
Mancavano gli ormai diffusi supporti informatici, che avrebbero permesso di risparmiare tempo ed evitare che moltissime squadre si allontanassero prima della premiazione.
Questo aspetto delle squadre che non presenziano alla premiazione è particolarmente sgradevole, oltre che scorretto, visto che la gara finisce con la premiazione, che tutti sarebbero obbligati a onorare con la propria presenza. Ma alcuni devono percorrere parecchie centinaia di chilometri per rientrare e hanno fretta. L’organizzazione dovrebbe cercare in tutti i modi di operare rapidamente, fermo restando che chi parte sbaglia. Su questo argomento c’è da annotare che la Federazione potrebbe prendere l’iniziativa, fornendo a chi organizza gare un programmino per sviluppare rapidamente le classifiche.

Il luogo della pesatura non era certamente dei migliori, visto che l’operazione si è svolta nella cornice di un settore della golena del canale sotto il ponte della strada.
Lo staff aveva scelto la posizione per i vantaggi pratici e provveduto all’eliminazione dei murales sui piloni, ma malgrado questo l’ambiente è risultato estremamente squallido. Considerando che questa era la fase finale di assegnazione e premiazione di un Campionato Italiano sarebbe stata opportuna una certa cura dell’immagine, magari appoggiandosi maggiormente agli enti locali.

Perplessità anche per la mancata consegna di sacchetti ristoro e il ridotto buffet finale, di cui molti atleti non hanno potuto usufruire, portandoli ad abbandonare anticipatamente le operazioni di pesatura e premiazione.
Inoltre, nei giorni antecedenti la competizione, non tutti gli equipaggi hanno potuto effettuare la ricognizione completa e la preparazione del campo gara, visto che la zona è occupata da un poligono militare e presidiata per molte ore al giorno da naviglio militare.
In questo caso sarebbe bastato scegliere una data in cui il poligono non è operativo.
Comunque, tutte queste leggere sbavature non tolgono il merito al Circolo organizzatore e a tutti coloro che si sono profusi nello sforzo organizzativo, e che hanno permesso l’annuale svolgersi della festa del pescatore in apnea, ricevendo quindi il sentito ringraziamneto di tutti i presenti e, più genericamente, di tutti gli appassionati della specialità.

Il podio con le tre squadre classificate, da sinistra la squadra del Mojoli Civitavecchia, l’Apnea Team Roma, il Ghisleri Trieste

Category: Agonismo, Articoli, Pesca in Apnea

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