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Assoluto 2016: Preparazione conclusa, ora si pensa alla Gara

Ieri è stato l’ultimo giorno utile per la ricognizione dei campi gara, oggi la giornata di riposo sarà dedicata allo studio delle strategie di gara e, nel tardo pomeriggio, alla riunione preliminare che dovrà anche dirimere una questione di regolamento che ha portato un po’ di maretta tra alcuni atleti.

partenza

Ma andiamo con ordine. Il pesce è stato trovato e anche in quantità, tuttavia ci sono delle incognite piuttosto importanti. Il fondale nelle batimetriche medio/basse si presenta estremamente ricco di anfratti, lastre e porzioni di grotto poco spaccato nelle quali il pesce ama spostarsi. Non ci sono vere e proprie tane sicure, piuttosto spacchi migliori di altri che possono fruttare uno o due pesci. Non sono nemmeno zone che si prestano per la pesca a scorrere, ed è quindi molto probabile che la gara sarà un frenetico susseguirsi di veloci e brevi spostamenti. Un po’ diverso è il discorso scendendo in profondità: sono state trovate alcune oasi di roccia nella sabbia, fra i 30 e i 35 metri, ricche di pesce bianco ma che sono però delle zone molto circoscritte. Saranno quindi in comune tra diversi atleti e soprattutto non è dato sapere come si comporterà il pesce dopo la prima cattura. Saraghi e corvine la faranno da padrone, non sembra così arduo che più di qualcuno riesca a completare le due specie. L’ago della bilancia però potrebbero essere tordi e capponi che, avvistati abbastanza raramente, possono però portare punti pesanti con i bonus specie.

riominSostanzialmente invariate le stime dei pesci che sarà necessario catturare per fare un buon risultato: si parla di 20/22 pesci a giornata per il podio e di non meno di 8/10 per restare in prima categoria. Proprio in considerazione del numero di catture necessarie, la tattica per vincere non potrà essere impostata esclusivamente sui segnali oltre i 30 metri. Probabile che alla partenza ci sarà bagarre sui segnali più a terra, e solo da metà gara in poi ci si sposterà più a fondo e sempre sperando che il termoclino non risalga ulteriormente.

Terminati gli accertamenti medici, Nicola Riolo ha fatto ritorno in terra sarda per giocarsela fino in fondo; escluse patologie gravi, le vertigini restano con tutta probabilità l’esito della cervicalgia acuta di cui si era parlato fin dalle prime ore. Tuttavia pare che, mentre era assente, il suo barcaiolo sia stato visto immergersi all’interno del campo gara con un assistente. La cosa ha indispettito più di qualcuno, tanto da arrivare a chiederne la squalifica. La questione si annuncia intricata per vari motivi, a cominciare dal fatto che tutte le eventuali infrazioni commesse durante la preparazione devono, da regolamento, essere comprovate dal Giudice di Gara. Staremo a vedere se la direzione di gara troverà una soluzione salomonica nel tentativo di placare gli animi e di non scontentare nessuno, oppure se ci sarà un autentico colpo di scena.

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