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AMP di Capo Milazzo: anche i Pescasub fanno sentire la loro voce

| 28 Febbraio 2016 | 0 Comments

A dicembre scorso, facendo cenno alla ormai prossima istituzione dell’Area Marina Protetta di Capo Milazzo, avevamo sottolineato come, a dispetto degli annunci entusiastici della politica, di Goletta Verde e del direttore generale del Ministero dell’Ambiente, ci fossero ancora degli scogli da superare, in particolar modo quello della bozza di zonazione. Finalmente la bozza è stata preparata e verrà presentata in occasione di un incontro organizzato per martedì 1° Marzo nella sala consiliare del comune di Milazzo. Evidentemente però poco deve essere cambiato rispetto alle voci dello scorso anno se, al malumore della pesca professionale, si è aggiunto anche quello dei pescatori in apnea; il motivo è sempre lo stesso: l’eccessiva estensione della riserva con conseguente impossibilità di effettivo controllo.

cmilazzo

Proprio in occasione della presentazione della bozza di zonizzazione, una folta rappresentanza di pescasub locali interverrà distribuendo una comunicazione che verrà consegnata ai relatori e ai partecipanti del convegno. Una lunga nota ha anticipato i contenuti della protesta:

“In attesa di scoprire quale sarà l’estensione e la definitiva divisione in zone della nascente Area Marina Protetta di Capo Milazzo noi pescatori subacquei in apnea vorremmo rivolgere agli Enti che si stanno occupando di questa importante realtà alcune brevi e ponderate considerazioni. Tra tutte le attività di pesca, quella subacquea è certamente la più selettiva e meno impattante nei confronti dell’ambiente. Non vogliamo fare confronti con la pesca professionale, una barca da pesca in un solo giorno può prelevare più pesce che un apneista in un anno o in una vita, ma semplicemente rispetto agli altri pescatori amatoriali che esercitano la loro passione utilizzando una canna da pesca o una lenza quella subacquea ha dei limiti che la rendono certamente più sostenibile.

Forse la gran parte dei lettori non lo saprà, ma noi sappiamo benissimo che, in base alle normative nazionali, la pesca subacquea è esclusa in tutte le zone delle Aree Marine Protette. Solo la pesca subacquea, si badi bene, mentre gli altri pescatori dilettanti ed i professionisti potranno continuare ad esercitare. Sulla base di quello che abbiamo detto prima continuiamo a non capire il perchè di questa assurda, illogica esclusione proprio della forma di pesca meno esercitata, più selettiva e più sostenibile, ma questi sono misteri racchiusi nelle stanze dei bottoni.

Non stiamo scrivendo queste nostre considerazioni per ottenere un’impossibile permesso di pesca in zona C, siamo consapevoli del fatto che ci sarà sempre vietato a meno che non vengano cambiate le norme a livello nazionale, a livello locale invece sappiamo solo che ogni promessa equivale ad essere presi in giro. L’unica cosa che possiamo chiedere in questa ultima fase preliminare alla definitiva istituzione dell’AMP di Capo Milazzo, alla quale noi pescatori subacquei, si badi bene, siamo assolutamente favorevoli, è che venga lasciato uno spazio libero da vincoli in cui esercitare la nostra passione. Si tratterebbe semplicemente di far iniziare la area protetta solo qualche centinaio di metri più avanti, ad esempio (stiamo facendo solo un’ipotesi) anzichè alla Punta del Tono porre la boa del limite Ovest della riserva alla Punta dell’Impiccato. Così i pescatori in apnea di Milazzo (si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di permettere la pesca solo ai residenti) avrebbero un loro “spazio vitale” per continuare ad immergersi nell’ambiente che amano.

Al di fuori di Capo Milazzo esercitare la pesca subacquea è praticamente impossibile per decine, se non centinaia, di chilometri sia ad Est che ad Ovest, visto che tutto il litorale ed i fondali che circondano Milazzo sono costituiti quasi soltanto da sabbia e fango, assolutamente improduttivi per il tipo di pesca che esercitiamo”.

aruta copiaAi pescasub Milazzesi fa eco con le sue dichiarazioni anche Antonio Aruta, consigliere regionale per la pesca subacquea della Federazione Pesca Sportiva e Attività Subacquee:

Il mio assoluto sostegno a quanto esposto dai pescatori subacquei di Milazzo e che condivido al 100%. Hanno descritto la questione nella sua verità ed interezza. Io stesso, un po’ di tempo fa, avevo usato simili espressioni per esternare il diritto, sacrosanto ed uguale per tutti i cittadini, di esercitare la propria passione sportiva in un’attività già regolamentata per legge. Mi auguro che si modifichino i confini della AMP, in modo di consentire ai pescatori in apnea milazzesi di fruire del mare al pari degli altri pescatori. In un mondo moderno non si può non tenere in conto, il fatto che la pesca in apnea sia la più selettiva e, mi sia consentito, anche la più sportiva”.

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