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A Rovigno vince la squadra di Daniel Gospic

| 28 Febbraio 2008 | 0 Comments

foto Nella splendida cornice di Rovigno, ridente località istriana, sabato 16/02/2008 si è svolta a una gara di pesca in apnea organizzata dalla KPA ‘Rovinj’ – CAS ‘Rovigno’, sotto la sapiente guida di uno dei suoi soci più attivi, noto anche come forte agonista pescasub croato, Roberto Cafolla.

Non è mancato davvero nulla per la buona riuscita della manifestazione; la giornata è stata all’insegna del bel tempo, le zone di pesca erano adatte per tutti i gusti e la visibilità, come sempre in questo periodo era buona.
Il regolamento particolare di questa gara ricalcava un pò quello dei campionati per società con 3 membri per equipaggio 2 soli dei quali in acqua con possibilità di cambio. Con la variante però del regolamento gare croato in cui, lo ricordo, vengono attribuiti 1000 punti a specie, 400 a pesce valido (400 gr) e 1.500 per le prede a coefficiente (gronghi, gattucci ed anche razze superiori ai 2,5kg di peso).

In 5 ore di gara con spostamenti illimitati, le quasi 20 squadre hanno portato al peso una buona quantità di pesce (il numero massimo di prede per specie è stato fissato in 10); tra tutte spiccava un bel dentice di quasi 6 kg catturato dai vincitori ma anche saraghi e orate.
A farla da padrone sono stati i gronghi, ne sono usciti più di 50 ed hanno determinato in maniera pesante la classifica; chi non ne ha trovati molti è rimasto tagliato fuori dai giochi.

Ottimo anche il livello dei partecipanti; molti gli atleti croati presenti tra cui spiccava il nome di Daniel Gospic con i forti compagni Reinic e Uhac (vincitori di ben 5 Coppe delle Città di Lussino).
La cattura dell’unico dentice e un carniere costituito da saraghi, orate e gronghi gli ha permesso di spuntarla, per un soffio, sulla squadra capitanata da Ikic di cui faceva parte anche il neo campione croato Josip Urti.

Per chi non lo sapesse le particolari condizioni invernali, nei mesi di febbraio e marzo, permettono la cattura di quasi tutte le prede in tana, dentici compresi; la difficoltà sta nelle quote che si aggirano attorno ai 20 metri di profondità e nella temperatura del mare (circa 8 gradi). Sabato poi ci si è messo anche l’inverno di mezzo; i partecipanti infatti la mattina si guardavano perplessi all’idea di vestire le mute con ben 6 gradi sottozero!

Alla fine però l’adrenalina della gara ha scaldato tutti; al resto ci ha pensato l’organizzazione con una bella cena compresa nella quota di iscrizione, effettuata in un ampio ristorante dove si sono anche svolte le operazioni di pesatura e la premiazione.

Premi ad estrazione per tutti e gran spirito di gruppo tra i partecipanti hanno reso la serata davvero coinvolgente.

La manifestazione per quest’anno era aperta ai soli croati infatti ma la deroga concessa per la mia squadra è servita da apripista per le edizioni successive in cui la kermesse sarà internazionale.
Dal canto mio non posso che augurarmi una partecipazione numerosa nella prossima edizione.
Gli ingredienti ci sono tutti, il divertimento è assicurato.

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